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La partecipazione durante la redazione del rapporto ambientale

5.3 La redazione del rapporto ambientale

5.3.2 La partecipazione durante la redazione del rapporto ambientale

Le LG prevedono per la partecipazione nella fase di redazione del rapporto ambientale, genericamente, una serie di incontri in relazione alle dimensioni del Comune e alle emergenze ambientali, con i soggetti competenti ambientali, con il pubblico e il pubblico interessato (Regione Sardegna, 2010, p. 48). In particolare in esse, si afferma, che, la partecipazione del pubblico e del pubblico interessato dovrebbe essere prevista in diversi momenti (non si specifica quali) nell’ambito dell’intero percorso di VAS, ciascuno dei quali da condurre con specifiche finalità (non individuate dalle LG): al fine di garantire la disponibilità delle necessarie risorse organizzative ed economiche l’amministrazione comunale dovrebbe procedere a una preliminare programmazione volta a definire soggetti da coinvolgere, momenti partecipativi, l’informazione al pubblico più ampio e le modalità di conduzione degli incontri (Regione Sardegna, 2010, p. 44).

Le categorie e i rappresentanti di specifici settori (pubblico interessato) che si intende coinvolgere nel processo partecipativo dovrebbero essere individuati preliminarmente (Regione Sardegna, 2010, p. 44); rispetto a questa aspetto, si è visto dall’analisi dei documenti di scoping che tale individuazione preliminare non avviene quasi mai.

115 Con riferimento alle fasi individuate nello schema riportato a p. 16 delle LG, e relativo al processo di costruzione del PUC, spetta all’amministrazione comunale stabilire in quali momenti attivare i momenti di partecipazione e i soggetti da coinvolgere (Regione Sardegna, 2010, p. 44).

Nelle LG si consigliano alcune modalità partecipative, quali l’attivazione di forum on-line e l’organizzazione di incontri con il coinvolgimento di figure professionali esperte di tecniche di partecipazione (facilitatori). In quest’ultimo caso si suggerisce di adottare una metodologia partecipativa (per esempio Metaplan) che preveda l'invio preliminare ai soggetti individuati come “pubblico interessato” del documento in progress o di una bozza del PUC, comprensiva del rapporto ambientale.

A seguito dell’adozione del consiglio comunale, come previsto sia dalla L.r. 45/89 sia dalla parte seconda del D.lgs. 152/2006, e ss.mm.ii., il piano è messo a disposizione del pubblico, unitamente al rapporto ambientale e alla sintesi non tecnica, affinché chiunque, abbia la possibilità di prenderne visione ed esprimere le proprie osservazioni. Durante tale fase, al fine di sollecitare la partecipazione del pubblico l’amministrazione comunale può organizzare uno o più incontri, da svolgersi tra il quindicesimo e il quarantacinquesimo giorno dalla pubblicazione della notizia dell’avvenuto deposito del PUC e del rapporto ambientale, finalizzati a presentare tali elaborati ai cittadini. Sempre tra quindicesimo e il quarantacinquesimo giorno dalla pubblicazione della notizia dell’avvenuto deposito, inoltre, si afferma nelle LG che, “sarebbe opportuno prevedere uno o più incontri con il pubblico interessato.”

La scarsa partecipazione delle comunità locali al processo di formazione dei piani è una costante dei casi analizzati. Il non coinvolgimento dei singoli cittadini e delle associazioni rappresentative di interessi diffusi durante i momenti pianificatori impedisce una loro attiva partecipazione, attraverso la formulazione di suggerimenti e proposte.

Nel caso della VAS del PUC del Comune di Alghero, il pubblico ha partecipato in maniera marginale alle fasi di pianificazione. Soltanto durante le ultime fasi di elaborazione del piano, prima dell’adozione sono stati organizzati una serie di incontri99 e predisposti una serie di strumenti di informazione in modo da consentire a tutti i soggetti coinvolti di esprimere pareri in merito alle decisioni. Gli incontri hanno avuto l’obiettivo di favorire l’interazione tra gli

99 Nel luglio 2010 sono stati organizzati incontri per temi specifici quali: “Turismo”, “Mobilità e trasporti”, “Attività

116 estensori del piano e tutti i soggetti coinvolti nel processo. In corrispondenza dei temi chiave sono stati così invitati alla partecipazione le associazioni di categoria e di settore nonché i singoli cittadini portatori di interessi personali, informandoli attraverso materiali illustrativi consultabili anche attraverso una piattaforma web dedicata nella quale è stata messa a disposizione la documentazione relativa al piano e alla VAS e uno specifico modulo per il processo partecipativo attraverso il quale si possono esprimere delle osservazione e considerazioni.100

In alcuni dei rapporti ambientali analizzati i riferimenti ai momenti di partecipazione sono genericamente quelli indicati nelle LG (Comune di Arborea, 2008, p. 14; Comune di Carbonia, 2009, p.10), altre volte viene ripercorsa la sequenza degli incontri fatti senza spiegare cosa sia emerso dagli stessi (Comune di Badesi, 2009, pp. 22-24), oppure si fa riferimento a iniziative future, senza però specificare quando verranno implementate (Comune di Oristano, 2009 , p. 146; Comune di Posada, 2008, p. 110).101

Nel caso del rapporto ambientale della VAS del PUC di Posada, è proposta la mappa degli attori che saranno coinvolti nel processo di piano, insieme alle modalità di coinvolgimento da adottarsi (Comune di Posada, 2008, pp. 35-36).

Ad una scarsa partecipazione pre-adozione del piano non possono supplire le osservazioni post-adozione, che si inseriscono in una sequela procedimentale all’interno della quale il piano ha già raggiunto un elevato livello di concretezza e di attualità e riveste carattere formale.

Le osservazioni e proposte, presentate dai cittadini singoli o associati dovrebbero essere considerate dall’amministrazione come un necessario e fondamentale contributo per dotare la città di uno strumento urbanistico il più ampiamente condiviso e partecipato.

Inoltre, le comunità non devono essere identificate solo con l’insieme degli stakeholders che definiscono interessi forti e già ben rappresentati e difesi. E’ importante, anche, individuarle nelle organizzazioni formali e informali attraverso le quali i cittadini possono e vogliono

100 I documenti sono scaricabili all’indirizzo internet: http://88.58.112.248/puc/_m/modulistica.pdf [ultimo accesso: 12

febbraio 2011]

101 L’Amministrazione di Oristano, oltre a prevedere presentazioni pubbliche e consultazioni finalizzate al coinvolgimento di

cittadini, associazioni, enti e attori con competenze sul territorio, afferma la prossima attivazione di un Urban Center, al fine di mantenere attiva la partecipazione anche nelle fasi successive all’approvazione del PUC, nell’ottica di coinvolgere quanto più possibile tutte le risorse presenti sul territorio, sia pubbliche che private, nell’attuazione dei contenuti del Piano.

117 esprimere le proprie idee e istanze circa l’attuale e futura organizzazione del territorio e della città (Zoppi e Lai, 2008).

Questa serie di problematiche pongono le basi alla ricerca di una soluzione, di pratiche che rappresentino una delle vie possibili alla risoluzione delle stesse.

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Capitolo Sesto

Un protocollo procedimentale per la VAS nella governance territoriale

Premessa

Le pratiche passate e future di VAS, costituiscono un ambito di sperimentazione importante per l’applicazione dei principi della good governance alla prassi della pianificazione del territorio (Zoppi, 2007), per la quale rappresenta uno snodo di rilievo.

Le analisi fatte nel capitolo quinto pongono in evidenza, in termini di criticità e debolezze, una scarsa consapevolezza delle opportunità che la VAS può portare nei processi di pianificazione e carenze metodologiche; fanno parte di un modus operandi la non integrazione assieme a un’attitudine non cooperativa a livello istituzionale e un non adeguato coinvolgimento delle comunità locali nei momenti decisionali.

Conseguentemente a queste criticità si è dunque pensato di formulare un Protocollo dove la VAS è pienamente inserita nel processo di costruzione di un piano urbanistico e indistinta da esso; si è cercato di potenziare i meccanismi di negoziazione e partecipazione, per arrivare alla definizione di scelte supportate da un ampio consenso.

Si definiscono degli indirizzi per lo sviluppo di un processo decisionale inclusivo e incrementale, in modo tale da includere, in maniera più efficace, nella formazione di un piano, le considerazioni degli aspetti di natura ambientale e partecipativa. Sono messi in evidenza, gli elementi che si ritengono essenziali nell’applicazione di una VAS, a prescindere dalla scala di applicazione e del livello amministrativo coinvolto, aspetti che richiedono di essere considerati, a seconda dei casi, per le specificità che li connotano. Le modalità partecipative, la determinazione della quantità e della tipologia dei dati necessari, l’individuazione e la valutazione degli effetti, in particolare, necessitano di essere pensate sulla base della scala territoriale di riferimento.

Il coinvolgimento dei soggetti competenti in materia ambientale, del pubblico e del pubblico interessato è strutturato in modo sistematico, nell’analisi conoscitiva, nella scelta delle priorità, nell'individuazione di strategie e azioni alternative, prefissando per ciascuna attività il risultato da raggiungere.

119 L’esportabilità e il possibile utilizzo, da parte delle amministrazioni, dei pianificatori e dei valutatori, rappresentano le potenzialità del Protocollo.

Il capitolo è articolato in un paragrafo primo che tratta le dimensioni dell’integrazione della VAS nel processo di costruzione del piano, fondamentale per il perseguimento dell’obiettivo di inclusività alla base della proposta; nel paragrafo secondo si illustrano i presupposti per la costruzione del Protocollo; nel paragrafo terzo si propongono alcune tecniche da usare in maniera complementare, utili a integrare i momenti partecipativi in tutto il processo di VAS; nel paragrafo quarto e quinto si focalizza l’attenzione sulle attività principali da svolgere nello scoping e nella redazione del rapporto ambientale.