• Non ci sono risultati.

La potenzialità creativa del video sharing

3.1 Emozioni e movimenti sociali

3.2.1 La potenzialità creativa del video sharing

La tecnologia del web permette a un numero sempre crescente di persone di interagire in una sorta di “creazione collaborativa di massa” che ha reso possibile la creazione di attività significative come Wikipedia e Yahoo Answer, le quali non avrebbero mai potuto esistere al di fuori della rete internet. Come esempio di creazione collaborativa di massa, in questo primo case study mi concentrerò sull’analisi di un fenomeno scaturito dal sito internet giapponese Nico Nico Douga,177 che ha ben presto coinvolto

anche Youtube. Si tratta di un particolare esempio di “video sharing” e “video editing”, strettamente collegato alla condizione di crisi immediatamente successiva al terremoto e alla minaccia del disastro nucleare di Fukushima. A differenza di Wikipedia e Yahoo Answer – piattaforme web attraverso le quali le persone possono creare e modificare testi e concetti condivisi, comunicando tra loro in maniera esplicita – sui siti di video sharing come i due sopracitati, gli utenti hanno la possibilità di creare liberamente dei video dai contenuti personali, spesso modificando e rieditando creazioni preesistenti, rendendo così

176 Tratto dall’intervista a Derrick De Kerckhove, Eccoci nell'era delle psicotecnologie, in

“MediaMente – Rai Educational”, Bologna, 20 settembre 1998, http://www.mediamente.rai.it/biblioteca/biblio.asp?id=109&tab=int&tem=44#link001, 31-07-2012.

- 86 -

partecipi della propria linea di pensiero tutte le altre persone, sebbene molto spesso non si usi una comunicazione verbale/scritta esplicita, ma solo “visuale”: un livello di comunicazione, questo, che può rivelarsi persino più incisivo di un dialogo diretto.178

La mia ricerca online sui siti di video sharing – e in particolar modo Nico Nico Douga – è cominciata nel mese di giugno 2011 e si è protratta per oltre un anno. La particolarità di tale creazione/sviluppo/diffusione di opinioni più o meno esplicite, risiede nel registro emozionale condiviso dagli utenti e può essere visto come il risultato di giorni e giorni di ansia, disperazione e insofferenza: i video sono vere e proprie parodie, nelle quali si ritrova uno spiccato senso di cinismo, satira, ilarità e persino allegria, sebbene dal retrogusto amaro.

Prima di proporre degli esempi peculiari emersi durante la mia ricerca, vorrei illustrare brevemente le caratteristiche del sito Nico Nico Douga e del fenomeno dei video-parodia, anche noti come MADmovie. Nico Nico Douga ( ニ コ ニ コ 動 画 ) è il sito internet giapponese di video sharing più famoso su territorio nazionale, e occupa il dodicesimo posto nella classifica dei siti più visitati in Giappone.179 Il nome di questo sito può essere

tradotto come “video che ridono” o anche “video che fanno ridere”, poiché l’onomatopea “nico nico” indica proprio l’essere sorridente. Fu fondato nel 2006 per conto di Niwango, branca del colosso di video game online Dwango Corporation, appoggiandosi inizialmente a Youtube per la diffusione dei video: uno degli scopi principali era infatti quello di consentire ai propri utenti di poter assistere a concerti e altri eventi dal vivo attraverso internet. A differenza di Youtube, però, Nico Nico Douga presenta delle caratteristiche particolari che lo distinguono dagli altri siti di

178 HAMASAKI Masahiro e TAKEDA Hideaki, “Social Networks of an Emergent Massively

Collaborative Creation Community: Case Study of Hatsune Miku Movie on Nico Nico Douga”, in Proceedings of the Second Social Data on the Web Workshop (SDoW2009), Washington DC, 25 ottobre 2009, http://ceur-ws.org/Vol-520/paper08.pdf.

- 87 -

video sharing e che lo hanno reso popolare permettendogli, nel giro di cinque anni, di superare ampiamente la soglia dei 20 milioni di utenti iscritti, 86% dei quali è al di sotto dei quarant’anni.180 La peculiarità

principale è senza dubbio rappresentata dalla possibilità da parte dell’utente di poter sovrascrivere dei commenti a qualsiasi video, inserendoli in qualsiasi punto egli ritenga più consono: questo accresce immediatamente il senso di condivisione di una stessa esperienza virtuale e, sebbene le persone non stiano realmente guardando il video nello stesso luogo e nello stesso momento, i commenti che scorrono in sovrimpressione creano l’illusione che lo si stia guardando assieme ad altra gente.

Fig. 3.6: Esempio di commenti in sovrimpressione

Minuto 0:43 del video intitolato “AC Japan Aisatsu no mahō. 60 byō” (La magia dei saluti AC Japan. 60 secondi).181

Fonte: http://www.nicovideo.jp/watch/sm13872944, 30-11-2012.

L’immagine mostra il fotogramma di uno dei video che riproporrò più avanti. Si può intuire lo scorrere dei commenti da destra verso sinistra

180 NAGATA Kazuaki, Video-sharing website sparks Net revolution, in “The Japan Times

Online”, 9 giugno 2011, http://www.japantimes.co.jp/text/nb20110609a1.html, 27-07- 2012.

181 Titolo originale:

『ACジャパン あいさつの魔法。 60秒』(AC Japan Aisatsu no mahō. 60 byō), http://www.nicovideo.jp/watch/sm13872944, 30-11-2012.

- 88 -

durante la riproduzione del filmato, visibili anche nel menù sulla destra, nel quale vengono riportate nel dettaglio le date e gli orari di pubblicazione. Oltre al forte senso di condivisione emotiva che si viene a creare, la visualizzazione “in tempo reale” dei commenti risulta essere uno strumento molto utile per lo stesso creatore del video: grazie a esso si può immediatamente capire quale parte del video è stata maggiormente apprezzata e quale meno. In questo modo si viene a creare un vero e proprio feedback che consente a coloro che hanno messo in rete i propri video di produrne di nuovi per rispondere ai commenti ricevuti, o semplicemente per migliorarsi, mantenendo vivo l’interesse di chi ha visualizzato i video precedenti. Se si considera poi che i commenti possono essere pubblicati mantenendo il completo anonimato, si può essere piuttosto certi che si tratti di opinioni/reazioni sincere e schiette. Ciò che si viene a creare e che, con il tempo, si arricchirà ulteriormente, è una vero e proprio archivio sui cambiamenti dei gusti e delle preferenze delle persone, nonché sulla trasformazione degli interessi e delle forme di comunicazione della società.182

Grazie a un’altra opzione presente su Nico Nico Douga, è possibile “taggare” i video: ciò significa che gli utenti e l’autore stesso del video possono associarlo ad alcune parole chiave, al fine di catalogarlo entro delle categorie. Il numero massimo di tag consentiti è dieci: cinque sono a discrezione dell’autore del video, mentre gli altri cinque possono essere gestiti e modificati esclusivamente dagli utenti, il che significa che qualsiasi opera caricata viene valutata senza filtri dagli utenti e può quindi essere soggetta a ogni tipo di critica positiva e negativa, satirica e non. Anche grazie a questa caratteristica, è palese come il livello di interconnessione possibile tra gli utenti e il senso di appartenenza a una community sia notevolmente più alto rispetto a molti altri siti di video sharing e social network. Due delle principali categorie di video sono

- 89 -

quelle denominate dai tag “MAD” e “MAD” (“otoMAD”), nelle quali sono raccolti rispettivamente quasi 50.000 video nel primo e più di 20.000 nel secondo.183 Si tratta dei cosiddetti “MADmovie”, ovvero dei video-parodia

– molto spesso sottoforma di remix – che vengono creati, per la maggior parte, sulla base di canzoni, video-clip e cartoni animati giapponesi già esistenti.

Un tipico esempio di MADmovie, infatti, è un filmato che associa e combina immagini e spezzoni di uno o più anime e/o manga con sottofondi musicali/sonori modificati – e spesso storpiati – tratti da ulteriori video o anche utilizzando canzoni, spesso di repertorio j-pop. La lunghezza di questi video va da pochi secondi a diversi minuti, e talvolta – quasi sempre volutamente – non presenta un sottofondo musicale, al fine di amplificarne l’effetto comico. 184 Per via delle caratteristiche che contraddistinguono Nico Nico Douga, i video denominati come MADmovie risultano essere sempre i più visionati poiché – essendo ideati per intrattenere e divertire – spesso toccano le corde emozionali delle persone che li guardano, rendendo molto più semplice e diretto lo scambio di commenti e critiche e contribuendo anche a ispirare la creazione di nuovi video pensati come “risposta” e che risultano decisamente più incisivi di un semplice commento che scorre in sovrimpressione (dal quale, peraltro, possono essere stati ispirati). Oltre ai video, anche numerose immagini vengono create rielaborando soggetti esistenti: anch’esse rientrano nella categoria “MAD” e la maggior parte di esse sono presenti sul sito stesso, poiché Nico Nico Douga si compone anche di un’ampia sezione dedicata all’arte grafica, denominata Nico Nico Seiga.185 Se si considera la vastità

di questa community di video sharing, e dato che alcuni video riescono a raggiungere un numero di visualizzazioni di molto superiore ai 10 milioni, si capisce come il fenomeno dei MADmovie componga una parte

183 http://www.nicovideo.jp/related_tag/MAD, 30-11-2012.

184 Brad KIM, MADs, in “Know Your Meme”, 2 ottobre 2009,

http://knowyourmeme.com/memes/subcultures/mads, 27-07-2011.

- 90 -

significativa della cultura virtuale giapponese.186 Per questo motivo ho provato a sviluppare un’analisi sulla creazione, lo sviluppo e la diffusione di alcune di queste opere digitali, al fine di provare a comprendere il ruolo fondamentale delle emozioni in risposta a fatti e situazioni difficili e l’importanza dell’uso della creatività nello sviluppo di una coscienza critica positiva nei confronti del futuro, che sia in grado di produrre un coinvolgimento collettivo e, quindi, un movimento sociale.