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La ripresa dei viaggi di lusso internazionali e domestic

Riprendendo le considerazioni fatte nella figura 3, avevamo analizzato come la crescita dei viaggi di lusso, relativa a ciascuna distanza, fosse cresciuta considerevolmente all’interno del periodo preso in considerazione, nello specifico tra il 2011 e il 2019. Avevamo constatato come la crescita dei viaggi a lungo raggio e nazionali avessero un impatto maggiore rispetto ai viaggi di corto-medio raggio, sottolineando l’espansione della classe media con preferenze tendenti a mete di lungo raggio e la grande influenza delle nuove generazioni. Ora, in relazione al grafico svilupperemo una stima circa l’impatto che l’epidemia avrà nei viaggi per distanza prendendo in considerazione i dati forniti dall’International Air Transport Association (IATA) e da (Tourism Economics, 2020), associate ad alcune riflessioni poggiate su relazioni di tipo quali-quantitative tra i viaggi di lusso e i viaggi totali. Il numero delle prenotazioni dei voli, dopo aver registrato un drastico calo nel mese di febbraio in Cina, si son propagate in tutto il continente e, nel mese di marzo si son presentate come segue: Figura 11. Numero di passeggeri per mese di viaggio: marzo Fonte: (IATA Economics, 2020)

Come facilmente presumibile i dati dei mesi di aprile e maggio sono stati in diminuzione con un volume di voli giornalieri in aprile inferiori dell’80% rispetto lo scorso gennaio in tutte le regioni menzionate e, ipotizzando che le restrizioni verranno allentate nel mese di giugno, le prenotazioni cominceranno a crescere sino a fine anno. (IATA Economics, 2020) prevede che i passeggeri nei voli internazionali del 2020 costituiranno solamente il 42%, una percentuale molto bassa rispetto alla loro consueta prevalenza a confronto di quelli domestici, che corrispondono al restante 58%. Anche (Tourism Economics, 2020) alla fine del mese di marzo

-28% -37% -60% -25% -67% -50% A F R I C A A U S T R A L A S I A E U R O P A A M E R I C A L A T I N A M E D I O O R I E N T E S T A T I U N I T I

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prevedeva che i voli internazionali in Europa avrebbero avuto una diminuzione del 38% contro il 22% dei voli domestici e che, quanto all’anno successivo, la ripresa avrebbe avuto come effetto un aumento superiore dei viaggi internazionali rispetto a quelli nazionali. Sempre (Tourism Economics, 2020) ha indagato la crescita percentuale annuale degli arrivi confrontando gli arrivi a lungo raggio con quelli a breve:

Figura 12. Crescita percentuale annuale degli arrivi

Fonte: (Tourism Economics, 2020)

Inoltre, la ripresa del turismo internazionale è condizionata fortemente da due fattori, L’inclinazione ad intraprendere spostamenti internazionali da parte dei viaggiatori e le restrizioni normative poste dai governi:

• Nello scenario più favorevole, in cui l’avversione dei viaggiatori fosse positiva e il flusso turistico internazionale fosse incentivato dall’apertura delle frontiere, o comunque regolato da limitazione non tanto significative quanto lo sono nel periodo successivo al lock down, i primi sintomi di ripresa potrebbero concretizzarsi nel breve periodo e l’impatto conseguente alla crisi potrebbe configurarsi come il più basso di quelli presi in esame.

• Nel caso in cui l’incertezza e la paura di viaggiare si facesse più significativa da parte degli individui e quindi vi fosse un’inclinazione a viaggiare negativa, a fronte comunque di una disponibilità alla circolazione turistica internazionale favorevole da parte dei governi, verrebbe a crearsi una situazione di cambiamento qualitativo della domanda, configurandosi categorie di viaggiatori nuove e divergenti rispetto al passato, in questo caso l’impatto sarebbe medio. • Nel terzo scenario, ove l’inclinazione a viaggiare fosse positiva ma limitata dalle

restrizioni alla circolazione internazionale, ci sarebbe una contrazione 3% -41% 34% 19% 4% -34% 32% 18% -60% -40% -20% 0% 20% 40%

2019 2020 2021 2022 arrivi lungo raggio arrivi breve raggio

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quantitativa della domanda internazionale che altererebbe pesantemente il flusso di persone nei paesi esteri, incentivando tuttavia la mobilità domestica. • Nello scenario più negativo, in cui sia l’inclinazione delle persone che l’apertura

delle istituzioni verso i viaggi fossero negativi, vi sarebbe un consistente cambiamento strutturale della domanda e dell’offerta turistica, l’impatto in questo caso sarebbe il più disastroso.

Sulla base di tutti i dati raccolti, siamo ora in grado di presumere l’andamento dei viaggi futuri, completando la figura 3 che, per ovvie ragioni, avevamo lasciato incompleta. Siamo consapevoli che le ripercussioni economiche del CoVid19 indurranno ad un calo della domanda dei viaggi di lusso rispetto ai viaggi totali, ossia che un numero di viaggiatori, appartenenti prima alla categoria del lusso, nel 2020 sceglieranno di viaggiare in modo più economico; allo stesso modo però, stante anche ai trend di crescita passati dei viaggi di lusso rispetto alle altre tipologie di viaggi (i quali risultavano superiori), è chiaro come la ripresa si intensificherà maggiormente nel primo caso rispetto al secondo. Inoltre, se la classe media prima si interessava maggiormente ai viaggi di lungo raggio, ora prediligerà quelli di tipo domestico o, nel peggiore dei casi, non viaggerà nel corso dell’anno. Dunque, Date tutte le assunzioni fatte sin qui, una forma ideale dei viaggi di lusso per distanza dovrebbe configurarsi come segue: Figura 13. Crescita dei viaggi di lusso per distanza, proiezione futura Fonte: nostra elaborazione sulla base dei dati forniti da (Amadeus Ait Group; Tourism Economics, 2016) 0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000 40000 45000 50000 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 Viaggi nazionali Viaggi corto-raggio Viaggi medio-raggio Viaggi lungo-raggio

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A risentirne maggiormente, come facilmente prevedibile, saranno i viaggi internazionali, soprattutto quelli a lungo raggio. Il mercato dei viaggi di lusso domestici subiranno una flessione meno marcata, anche se significativa, ma mostreranno una crescita dopo il periodo di recessione, stimato nella fine del 2021, posizionandosi al di sopra del numero dei viaggi di lusso nazionali del 2019. Per la ripresa completa dei viaggi internazionali bisognerà invece essere più pazienti e confidare in un riassestamento completo nel 2023.

Quanto alla ripresa, essa potrebbe presentarsi con entità e velocità differenti rispetto alle aree geografiche coinvolte (D'arpizio, et al., 2020). Il mercato cinese, e più in generale quello asiatico, potrebbe registrare la ripresa più forte, grazie soprattutto alla crescente domanda della classe media e della maggior propensione agli acquisti di beni e servizi di lusso da parte delle nuove generazioni. Europa, Americhe e Giappone, invece, potrebbero richiedere di tempi più lunghi per tornare ai livelli di mercato ante-coronavirus, condizionati fortemente dalla crisi che sta interessando le aree, dagli alti livelli di contagio e dallo stop ai voli.