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1.4 La controversia sul SARS-CoV-2

2.1.1 La situazione italiana

Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, sono adottate le seguenti misure:

a) evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spo-stamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita’ ovvero spostamenti per motivi di salute. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza; [. . . ]

g) sono sospese tutte le manifestazioni organizzate, nonche’ gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati; nei predetti luoghi è sospesa ogni attività; [. . . ]

s) sono sospese le attivita’ di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientran-ti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricrearientran-tivi;

estratto dall’art.1 del DPCM dell’8 Marzo 2020

Il 9 Marzo 2020 il presidente del consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, firma il decreto ministeriale che estende le misure del DPCM del giorno precedente (da cui l’estratto qui sopra) all’intero territorio nazionale italiano. Vengono inoltre vietate ogni forma di assembramento di persone in luoghi privati e pubblici. Prendendo effetto tale decreto a partire dalla giornata successiva, il 10 Marzo 2020 inizia in Italia ufficialmente il periodo di lockdown. Vengono chiuse l’11 Marzo anche la totalità delle attività commerciali di vendita al dettaglio con l’eccezione di nego-zi di generi alimentari, di prima necessità, delle farmacie e parafarmacie. Il 20 Marzo 2020 vengono interdetti alla popolazione, tramite l’emanazione di un’ordi-nanza, parchi, ville, aree gioco, giardini pubblici e spazi verdi di ogni genere e viene proibito lo svolgersi di attività ludica all’esterno. Il 22 Marzo 2020 è vietato lo spostamento tra comuni, con eccezione di comprovate esigenze lavorative o asso-lute emergenze sanitarie. Il termine viene inizialmente fissato al 3 Aprile 2020, prima posticipato al 13 Aprile 2020 e poi al 3 Maggio 2020. Dal giorno succes-sivo, 4 Maggio 2020, inizia la fase 2, con conseguente graduale riapertura delle attività produttive e commerciali.

Tutte le informazioni contenute da questo punto fino alla sezione 2.2 sono da considerarsi valide alla data di stesura di questa parte di tesi, compresa tra Agosto e Settembre 2020

La figura e 2.1 è rappresentativa dell’andamento dei casi di COVID-19 in Italia.

Complessivamente, la situazione indica il superamento del picco di infezioni che può essere inquadrato nell’ultima settimana di Aprile 2020. Non ci sono dubbi riguardo l’efficacia delle misure di lockdown varate dal governo italiano. Queste hanno permesso di controllare in maniera efficace la pandemia, seppur con risulta-ti differenrisulta-ti a seconda delle regioni. Nonostante ciò, si consiglia sempre di tenere la guardia alta per l’eventuale nascita di nuovi focolai che segnalano ancora una situazione epidemiologica non estinta. Viene suggerito il rigoroso rispetto delle nor-mative vigenti, nonché le precauzioni di cui alla sezione seguente. Nel rapporto [30], valido per la settimana tra il 4-10 Maggio 2020, ovvero quella immediatamente successiva all’inizio della fase 2, viene inoltre indicata la necessità di rafforzamen-to dei servizi terrirafforzamen-toriali locali. Non si escludono infatti recrudescenze epidemiche che renderebbero dunque necessario un intervento di miglioramento della riposta a livello nazionale. Successivamente, vengono pubblicati a cadenza settimanale dei rapporti da parte del Ministero della Salute che racchiudono i dati relativi al pe-riodo in analisi e il riepilogo di alcuni punti di ragionamento. In questi vengono in ogni caso ripetuti alcuni concetti già espressi e sviluppati di nuovi:

• A seguito del periodo di lockdown l’andamento dei nuovi casi presenta bassa criticità. Vengono segnalate settimanalmente lievi diminuzioni o aumenti, ma la situazione generale rimane sostanzialmente stabile

Figura 2.1: Andamento nazionale italiano al 14 Agosto 2020

• In ogni rapporto è indicato l’incidenza cumulativa negli ultimi 14gg. Questo risulta per ogni settimana sempre minore di 10 casi ogni 100.000 persone.

• Viene riportata una stima del valore di Rt. Questo si differenzia da R0 per il fatto di descrivere il tasso di contagiosità dopo l’applicazione di misure atte al contenimento dell’epidemia. Tale parametro è minore dell’unità su tutto il territorio nazionale, sebbene sia ancora soggetto a fluttuazioni per la sua estrema sensibilità alla nascita di focolai diffusi in alcune regioni. Nei suoi valori più conservativi Rt>1.

• Persiste l’assenza di segnali che evidenziano il sovraccarico dei sistemi di assi-stenza sanitaria sul territorio nazionale. Durante il picco di pandemia erano

stati invece registrati forti disagi per l’eccessiva affluenza di pazienti negli ospedali.

• Si evidenzia che l’epidemia di SARS-CoV-2 non è conclusa e si invita sempre a mantenere alta la guardia e a rispettare le normative vigenti. Negli ultimi periodi, a seguito di analisi a tappeto più avanzate, sono segnalati anche il numero di focolai attivi e nuovi sul territorio nazionale. La situazione prevede in ogni caso un forte rischio di peggioramento

• Si invita a rafforzare l’attività di testing-tracing-tracking. Le parole derivano dall’inglese e significano testare-tracciare-rintracciare (le ultime due sono ter-mini molto simili). Ciò indica la procedura di testare un paziente e ripercorrere le sue attività nei 14 giorni precedenti al risultato di positività per evidenziare eventuali comportamenti che possono dar luogo a contagi secondari. Un buon controllo permette di interrompere catene di contagio sul nascere e portare assistenza clinica alle persone infettate in maniera più tempestiva

• Si sottolinea l’importanza di mantenere alta la consapevolezza della popola-zione sullo stato "fluido" della situapopola-zione epidemiologica. Negli ultimi periodi viene segnalato l’aumento di casi importati da altre regioni o da stati esteri e si sottolinea l’importanza dei provvedimenti quarantenari e del "contact tracing".

• Si osserva una diminuzione dei casi di COVID-19 che richiedono ospedalizza-zione e un abbassamento dell’età mediana di contagio (intorno ai 40 anni).

Questo è a seguito di un coinvolgimento sempre minore di persone anziane nei luoghi e attività che risultano specialmente favorevoli allo sviluppo di focolai (assembramenti in ristoranti, bar, discoteche, . . . ).

Il documento analizzato nel punto elenco è stilato nell’estate del 2020 ed è chiaro come si conformi alla situazione pandemica di allora. Nell’autunno dello stesso anno si è già invece in presenza di una nuova importante recrudescenza epidemiologica (seconda ondata) e del rischio di un nuovo lockdown.