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Peeter Latz, architetto urbanista e paesaggista, si occupa da molti anni del tema del recupero delle aree industriali dismesse e nei suoi progetti egli riesce a trasformare gli antichi centri produttivi attraverso una lenta serie di interventi di rilettura di questi "luoghi complessi"; il risultato finale dei suoi interventi è l’armoniosa convivenza di attività produttive, abitative, ricreative, di rinaturalizzazione ecologica con la riscoperta dei segni storici del luogo (figg 64 e 65). Latz ridisegna il paesaggio attraverso una serie di interventi di ripristino dei percorsi di connessione, la realizzazione di nuovi giardini e fondamentalmente il recupero di alcuni manufatti che richiamano le precedenti funzioni. I parchi pubblici progettati da Latz offrono tutti una soluzione originale per possibile riciclaggio di architetture della produzione recuperate a nuovi usi sociali. Gli impianti siderurgici dismessi vengono conservati e riconvertiti ad usi ricreativi pur rispettando il loro valore di importanti testimoni.218

Il parco di Duisburg Nord è sicuramente una delle sue realizzazioni più importanti. L'idea di un nuovo tipo di paesaggio naturale e artificiale con forte connotazione di carattere industriale, è nata nel 1989, sulla base dei disegni dal professor Peter Latz e Partner, a nord di Duisburg è stato creato un parco paesaggistico della dimensione di circa 180 ettari219 dove natura, patrimonio industriale e un'affascinante installazione luminosa (fig. 66) si combinano per creare un parco-paesaggio diverso da qualsiasi altro nel mondo.220

Storicamente il nord di Duisburg è stata una di quelle aree nel distretto della Ruhr, che è stata strappata dal suo idillio bucolico in un momento di intensa industrializzazione. Il paesaggio inizia a cambiare in modo tale che nulla della sua forma originale è riconoscibile oggi.

218 NICOLIN Pierluigi, REPISHTI Francesco, Dizionario dei nuovi paesaggisti, Skira Editore, Milano

2003, p. 215.

219 http://en.landschaftspark.de/architecture-nature 220 http://en.landschaftspark.de/the-parkk/introduction

166 In Meiderich nel 1901 August Thyssen insedia la sua azienda ferriera immediatamente nelle vicinanze dei campi di carbone che aveva acquisito in precedenza, creando così i presupposti per il necessario collegamento tra il carbone e il ferro.

La fine della produzione di ferro ha lasciato un deserto industriale di circa 200 ettari in attesa di un nuovo uso. Il grande impegno dei cittadini interessati a salvaguardare la memoria di questo patrimonio dell’archeologia industriale ha permesso di fermare la sua demolizione e di creare un nuovo tipo di parco tra i quartieri della città di Meiderich e Hamborn.

Al centro dell’area si erge una ferriera in disuso i cui vecchi impianti industriali sono oggi stati convertiti ad una vasta gamma di usi: gli enormi edifici delle ex ferriere sono stati attrezzati per soddisfare funzioni culturali e aziendali; all'interno di un vecchio gasometro (fig. 67) è stato creato il più grande centro diving artificiale d'Europa; all’interno di un bunker di stoccaggio per i minerali sono state create delle palestre di roccia alpina; ed un altoforno spento è stato trasformato in una torre panoramica (fig. 68).221

Dei cinque altiforni che una volta erano in uso presso le ferriere Meiderich, dopo la precoce demolizione di due forni, solo tre sono stati conservati e uno di questi tre ospita in cima ai suoi 70 metri una piattaforma per i visitatori dalla quale possono godere di una fantastica vista sulla città di Duisburg (fig. 69), il Distretto della Ruhr e del Basso Reno, stupendosi del risultato. Attraverso il contrasto tra riqualificazione continua e la costante necessità di conservazione, un deserto industriale si è sviluppato in un parco giochi, avventura unica per grandi e piccini.222

Un gasometro, costruito nel 1920, precedentemente utilizzato per l'immagazzinamento intermedio del cosiddetto gas di altoforno (un sottoprodotto del processo di fusione in altoforno), ha trovato una nuova destinazione d’uso nell’ambito di sport estremi. Al suo interno i sub possono galleggiare 13 metri fino al fondo esplorando un paesaggio

221 http://en.landschaftspark.de/the-parkk/introduction 222 http://m.en.landschaftspark.de/the-park/blast-furnace-5

167 sottomarino unico: un naufragio, un relitto aereo, due auto, un reef artificiale e un sacco di altri oggetti sono un invito per tutti i subacquei all’esplorazione ed alla scoperta.223 La centrale elettrica con 170 metri di lunghezza e 35 metri di larghezza dal 1997 questa enorme sala, ammodernata e ristrutturata, è diventata una suggestiva cornice per eventi su larga scala (fig. 70).

Il parco ospita anche aziende ed attività agricole (fig. 71) con la finalità di diffondere i principi dell’agricoltura ecologica ai gruppi scolastici ed ai visitatori; non solo i bambini ed i giovani, ma anche gli adulti possono arrivare a conoscere il modo di vivere in una fattoria, e conoscere in prima persona l'ambiente attraverso lo stretto contatto con gli animali.224

In concomitanza alle aziende agricole trovano il proprio spazio i giardini degli agricoltori (fig. 72). Essi sono esistiti fin verso la metà del XVIII secolo e sono stati creati dal desiderio degli agricoltori di essere in grado di coltivare un orto per il proprio

uso indipendente della fattoria. In questi spazi, circondati da siepi di bosso, vengono

coltivate verdure, frutti di bosco ed erbe in letti separati al fine di rendere il loro lavoro

più facile. 225

223 http://en.landschaftspark.de/the-park/gasometer

224 http://en.landschaftspark.de/architecture-nature/ingenhammshof 225 http://en.landschaftspark.de/architecture-nature/ingenhammshof/garden

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Figura 64 - Duisburg Nord.

Figura 65 - Duisburg Nord.

Figura 66 - L'installazione luminosa.

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Figura 68 - Altoforno trasformato in una torre panoramica.

Figura 69 - Veduta panoramica dalla piattaforma in cima all'altoforno di fig. 5.

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Figura 71 - Le aziende agricole ospitate all'interno del parco.

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