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Le azioni dell’Unione Europea per ridurre l’inquinamento

Denominazione Atomi di carbonio Intervallo di distillaz p.c.i.

2. L’inquinamento atmosferico

2.3. Le azioni dell’Unione Europea per ridurre l’inquinamento

I1 Single European Act all'Articolo 130 R stabilisce i seguenti obiettivi di larga massima: I1 Single European Act all'Articolo 130 R stabilisce i seguenti obiettivi di larga massima: - preservare, proteggere e migliorare la qualità dell'ambiente

- contribuire alla salvaguardia delta salute umana - usare con prudenza e razionalità le risorse naturali

In effetti l'Unione Europea fin dall'inizio si è preoccupata di dare un'attuazione pratica a tali principi, emettendo Direttive e Raccomandazioni dirette agli Stati Membri per migliorare la qualità dell'ambiente. In questo capitolo faremo esclusivamente riferimento alle principali deliberazioni dell'Unione Europea in relazione ai prodotti combustibili.

Al 20/3/1985 risale la Direttiva che introduceva la benzina senza piombo in Europa e che riduceva drasticamente il contenuto di piombo nelle benzine gia in uso.

Al 5/12/1985 risale quella relativa alla regolamentazione del contenuto di composti ossigenati che potevano essere aggiunti alle benzine.

Successivamente sono state poste varie limitazioni ad alcune caratteristiche dei prodotti petroliferi destinati all'autotrazione, che potevano essere causa diretta di inquinamento o indiretta, perché non favorivano la realizzazione di motori più puliti da parte delle industrie motoristiche.

Per quanto riguarda invece le emissioni derivanti dall’autotrazione, attualmente è in vigore la Direttiva predisposta dalla commissione Europea, entrata in vigore nell'anno 2000, che tra l'altro prevede:

per le benzine:

•forte riduzione del contenuto di benzene •limitazione dei composti organici •riduzione del contenuto di zolfo •riduzione della volatilità

concessione di poter utilizzare una maggiore percentuale di composti ossigenati per contribuire alla riduzione dello smog fotochimica in aree particolarmente inquinate

per i gasoli:

•riduzione del contenuto di zolfo

•miglioramento del numero di cetano per permettere la progettazione di motori diesel con migliori caratteristiche di combustione, specie in fase di avviamento

combustione, specie in fase di avviamento •limitazione dei composti policiclici aromatici

La Commissione Europea prevede inoltre che dal 2000 si abbiano le seguenti riduzioni medie sui prodotti distribuiti sul mercato, rispetto ai valori che si avrebbero in assenza di limitazioni:

per le benzine:

•benzene: riduzione da 2,3% a 1,6% •zolfo: riduzione da 300 a 150 ppm •volatilità RVP: riduzione da 68 a 58 kPa

per i gasoli:

•numero di cetano: miglioramento da 51 a 53 •composti policromatici: riduzione dal 9 al 6% •zolfo: riduzione da 450 a 300 ppm.

Tabella 2.3. Obbiettivi di qualità dell’aria.

Impurità Obbiettivo di qualità dell’aria

Gli effetti del pacchetto globale di misure proposte dalla Commissione Europea su veicoli, combustibili, revisioni del parco

di veicoli dovrebbero, secondo la Commissione stessa, permettere le seguenti riduzioni delle emissioni che si avrebbero nel 2010 rispetto alle emissioni ottenibili, sempre nel 2010, in assenza delle misure proposte dalla Commissione:

ossidi di azoto: 39%ossido di carbonio: 51 % •benzene: 48%

•articolato 39%

•composti organici volatili totali:46%

Con ciò si dovrebbero poter soddisfare la maggior parte degli obiettivi di qualità dell'aria, molto cautelativi per la salute, che la Commissione Europea ha preso come riferimento (v. Tab. 2.3).

Impurità Obbiettivo di qualità dell’aria

Biossidi di azoto Valore orario massimo: 200µg/m3

Ossido di carbonio Valore orario massimo: 10 mg/m3

Benzene Media annuale: 10µg/m3

Particolato Media nelle 24 ore: 50µg/m3

Ozono troposferico Valore percentile 99 su un’ora: 10µg/m3

Solamente per l'ozono non si riuscirà, comunque, a scendere a valori ritenuti soddisfacenti e pertanto gli NOx ed i COV (responsabili della formazione di ozono troposferico) necessiteranno di essere ulteriormente ridotti. Nuovi inasprimenti per tali inquinanti sono già allo studio da parte della Commissione Europea e sono destinati ad entrare in vigore nell'anno 2005.

Compostaggio

Il Compostaggio, o “riciclaggio dei rifiuti organici”, è una semplice ma precisa tecnica per realizzare il compost, ricco e nutriente concime naturale, utile per fare crescere forti e sane piante, ortaggi, fiori, attraverso il recupero e il trattamento della frazione verde (potature, sfalci di prati e giardini, foglie secche, cortecce, segatura, paglia) e del rifiuto organico casalingo. Il compost o humus è una vera riserva di nutrimento per le piante data la sua capacità di liberare, in modo lento e costante, elementi nutritivi come l’azoto, il fosforo, il potassio, assicurando la fertilità costante del suolo. Il compost può essere prodotto sia su scala industriale o a livello domestico. Il processo naturale di decomposizione, trasformazione e ricomposizione in humus, con tempi variabili tra 3 e 6 mesi, rimane sostanzialmente il medesimo.

Come accade in natura, il riciclaggio dei rifiuti organici, o compostaggio, si svolge in tre fasi: decomposizione, trasformazione e ricomposizione. I rifiuti organici, ammassati in precisi cumuli, sono subito aggrediti da microrganismi chiamati aerobici, perché lavorano in presenza di ossigeno, che trasformano le molecole organiche in sostanze chimiche più semplici. In questa fase, la temperatura del cumulo aumenta fino a 50 gradi a causa del notevole utilizzo di ossigeno che sviluppa molta energia.

Successivamente intervengono altri decompositori, come funghi, batteri attinomiceti, che distruggono le parti più complesse, come quelle legnose. La temperatura, data la minor richiesta di ossigeno, si abbassa e rallenta anche il processo di decomposizione. A questo punto, intervengono altri animaletti demolitori come lombrichi e millepiedi che sminuzzano e rimescolano le diverse sostanza portando

I rifiuti organici sono diventati compost, un ricco concime fertilizzante paragonabile, nel colore e odore, all’humus del sottobosco. Per il compostaggio domestico la Bea SpA (Brianza Energia Ambiente) propone ogni anno una campagna di corsi di compostaggio, con lo scopo di insegnare il corretto metodo per recuperare il rifiuto organico casalingo da riutilizzare nei propri orti e giardini. L’iniziativa, normalmente aperta a tutti i cittadini degli undici comuni associati a Bea SpA e a quelli di altri comuni aderenti all’iniziativa, prevede corsi completamente gratuiti, della durata di circa 2 ore, e per chi lo desidera, propone, ad un prezzo simbolico, un composter, speciale contenitore per trasformare i rifiuti in compost, e un servizio di assistenza tecnica che consiste in 2 visite domiciliari da parte di un tecnico a 30 e 180 giorni dall'avvio della pratica del compostaggio domestico. Ai cittadini che partecipano ai corsi viene rilasciato un attestato di partecipazione. Durante i corsi, inoltre, i cittadini possono visitare l’impianto, vedendo ed imparando, in piccolo, ciò che avviene ogni giorno, in grande, nell’impianto di compostaggio di Bea SpA.