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Le caratteristiche del portafoglio di attività delle banche

STRUTTURA FINANZIARIA E CONFLITTI FRA AZIONISTI E CREDITORI

7.2.1 Le caratteristiche del portafoglio di attività delle banche

I servizi e i prodotti bancari hanno diverse caratteristiche che influenzano notevolmente il modo in cui le banche si possono finanziare.

Banche ed altri intermediari finanziari hanno un grado di leverage molto maggiore delle aziende industriali. Sono (ovviamente) molto più indebitate.

Il vero rischio dell’attività bancaria non è prontamente verificabile dall’esterno, perché per valutare i prestiti bancari è necessario sostenere alti costi informativi. Spesso gli investitori esterni fanno una valutazione erronea del rischio bancario e dei valori degli assets.

Le banche prestano a una molteplicità di clienti che hanno obiettivi diversi, cosicché la compo-sizione dei loro portafogli di attività cambia frequentemente. Le attività bancarie sono illiquide come le attività delle imprese non finanziarie, ma la loro composizione può cambiare più ra-pidamente rispetto al capitale fisico di una società non finanziaria. La capacità di cambiare la composizione delle attività nel breve termine genera problemi di moral hazard maggiori che per le altre imprese.

Una banca che decida di acquisire nuovi assets, ad esempio erogando dei nuovi crediti, ha due alternative: può vendere assets esistenti, oppure emettere nuovo debito o nuovo capitale, e in entrambi i casi incorre nei problemi che abbiamo osservato. Tuttavia soluzioni che vincolano

l’autonomia manageriale della banca sono molto costose, perché la flessibilità nelle scelte imprenditoriali è fondamentale per una banca.

Conclusione: gli azionisti della banca hanno numerose opportunità per la sostituzione degli asse-ts, e nuove alternative di investimento aumentano continuamente nel corso della loro attività. Perciò le imprese bancarie possono praticare investimenti maggiormente distorsivi rispetto alle imprese non finanziarie. Per questa ragione le banche devono finanziarsi prevalentemente a breve termine.

I limiti delle soluzioni standard

1. Vincoli contrattuali:

gli effetti distorsivi dei debiti nelle imprese non finanziarie sono limitati da vari meccani-smi contrattuali volti a limitare l’assunzione di rischi, in aggiunta del possibile uso dei de-biti a breve termine. La qualità degli assets della banca è difficilmente valutabile da agenti esterni, e l’attività normale della banca fornisce opportunità frequenti per la sostituzione del-le attività, cosicché i patti che vietano l’aumento del rischio dei assets che potrebbe essere eccessivamente costosi per le banche.

2. Le garanzie sul debito:

i nuovi depositanti acquistano dei diritti sul portafoglio complessivo della banca. Per fornire delle garanzie ai nuovi depositanti sarebbe necessario attribuire loro un titolo che dia diritto a finanziare esclusivamente dei crediti di nuova acquisizione. In pratica questo tipo di soluzione implica un ricorso molto più ampio a tecniche di alienazione del portafoglio credito, come le cartolarizzazioni. Ma questa scelta può esacerbare il problema dell’asset substitution. Inoltre è impossibile o estremamente costoso cedere molti dei tipici rischi che le banche assumono. 3. Ridurre il leverage:

fino a questo punto abbiamo considerato imprese gestite direttamente dagli azionisti. Tuttavia le imprese di dimensioni non troppo modeste sono gestite da managers. Questo comporta l’e-sistenza di problemi di agenzia, legati all’impossibilità di monitorare efficacemente i manager. Lo strumento più efficace in mano agli azionisti è rappresentato dal debito. Nel caso delle ban-che i problemi di agenzia fra azionisti e management sono particolarmente severi, in quanto i manager devono svolgere le funzioni di monitoraggio dei crediti. Le banche quindi hanno particolare bisogno del debito quale forma di controllo del management. Inoltre, sebbene le banche possano operare attraverso una leva finanziaria più o meno spinta, in quanto interme-diari, hanno per la loro natura un rapporto tra debito e capitale molto maggiore che le imprese industriali. Mentre un’impresa industriale può operare anche con un debito scarso o nullo, una banca deve comunque finanziare le proprie attività in ampia misura attraverso debito.

Il ruolo speciale del mismatch delle maturities Dati i problemi legati a tutte le soluzioni

alternative, i prestiti a breve termine hanno un’importanza particolare per le banche. Essi hanno un effetto stabilizzante perché i loro prezzi sono frequentemente rinegoziati per riflettere la rischiosità attuale della banca. Nel caso limite, se i debiti venissero riprezzati in tempo continuo, gli azionisti della banca valuterebbero i nuovi investimenti secondo la regola first best, intraprendendo tutti i progetti con NVP positivo e rifiutando tutti quelli con NVP negativo.

Una prima forma di credito cui la banca può accedere sono i depositi a termine o i certificati di deposito a breve termine CD, i cui tassi vengono rinnovati frequentemente. La variazione dello spread rispetto ai titoli di stato riflette la percezione del mercato della rischiosità del portafoglio della banca. La seconda alternativa sono i depositi a vista. I depositi a vista sono titoli di debito che prevedono un’opzione put a favore dei sottoscrittori che permette loro di scaricare i rischi sugli azionisti in qualunque momento.

Tuttavia, i depositi a vista comportano costi elevati:

alti costi di amministrazione e di operazione rispetto alle passività a lungo termine;

può aumentare il costo della copertura dell’esposizione del tasso di rischio, imponendo un grande mismatch nello stato patrimoniale;

infine si possono generare i bank run, le corse agli sportelli, che generano il collasso dell’in-termediario.

Conclusione Poiché i portafogli degli assets bancari sono fluidi rispetto agli assets delle imprese

non finanziarie, i meccanismi dei contratti tipici di debito non sono sufficienti per controllare le distorsioni degli investimenti bancari come accade per le imprese non finanziarie. Ne derivano due implicazioni:

Il rischio di illiquidità delle banche non dipende solo dai servizi di pagamento connessi ai depositi e quindi dalle potenziali improvvise esigenze di liquidità dei depositanti. Il valore delle banche è accresciuto dal debito a breve e la convertibilità a vista dei depositi permette di utilizzare il debito come strumento per ridurre i problemi di agenzia fra azionisti e management, pur in presenza di un forte conflitto fra azionisti e creditori.

La natura instabile dei depositi non è un’aberrazione, ma risponde a precise esigenze funzionali degli intermediari bancari. Proposte volte a ridurre drasticamente l’instabilità, imponendo forti vin-coli di riserva, comportano dei grossi costi in termini di efficienza del sistema e vanno pesate rispetto ai benefici che derivano dalla minore instabilità del sistema.

REGOLE E ISTITUZIONI DEL SISTEMA