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L'ANALISI DEL BILANCIO AZIENDALE

STATO PATRIMONIALE

5.6 Le componenti dello Stato Patrimoniale

Il quadro di sintesi degli aspetti finanziari e patrimoniali caratterizzanti la gestione delle aziende agricole molisane è offerto dal prospetto riepilogativo dello Stato Patrimoniale riportato in tabella D.12 ed aggregante le voci attive e passive di Bilancio espresse in termini relativi. L'analisi delle componenti dello Stato Patrimoniale, schematizzata nelle figure 5.7 e 5.8, consente di valutare la composizione inter- na degli Impieghi finanziari e delle Fonti di finanziamento rispetto alla tipologia degli investimenti effet- tuati e delle fonti di capitale, come pure di individuare le tendenze di fondo qualificanti l'organizzazione e la gestione delle aziende agrarie.

Muovendo dall'analisi delle poste attive di bilancio riportate nella prima sezione dello Stato Patrimoniale e già valutate in termini reali nel precedente capitolo16, si osserva che una quota rilevante degli impieghi rappresenta il capitale aziendale fisicamente immobile ed economicamente fisso, in media pari al 72% circa. In dettaglio, il capitale fondiario delle aziende agricole molisane è costituito prevalen- temente da terreni agricoli (52,5%) e, in misura minore, da fabbricati e manufatti agricoli (14,7%), cui seguono piantagioni e terreni forestali.

L'incidenza degli investimenti fondiari sugli impieghi aziendali è tuttavia funzione dell'ambiente pedo-climatico, configurandosi elevata nell'area litoranea maggiormente produttiva (82,5%) e di poco superiore alla metà del complessivo capitale impiegato nelle aziende attive nelle aree interne della pro- vincia di Isernia (tabella D.14).

Relativamente ai singoli fattori produttivi afferenti al capitale fondiario, in linea generale si osserva che in Bilancio il valore dei terreni agricoli tende a incidere in maniera crescente sulla totalità degli impie-

ghi al diminuire dell'altimetria, mentre si nota la tendenza opposta per i fabbricati e i manufatti agricoli, riguardo ai quali nelle aree montane si registra un peso non inferiore al 24% del totale degli impieghi. Figura 5.7 - Rappresentazione grafica delle componenti degli Impieghi finanziari (valori % medi

anni 2003-2004)

Figura 5.8 - Rappresentazione grafica delle componenti delle Fonti di finanziamento (valori % medi anni 2003-2004)

Nel valutare l'entità del capitale fondiario in funzione delle altre modalità di stratificazione del cam- pione adottate, si rileva la generale tendenza all'incremento di tale voce di Bilancio all'aumento della dimensione fisica aziendale (tabella D.15). Quanto rilevato è da imputare primariamente all'importanza assunta dalla voce terreni agricoli nella gran parte delle classi di ampiezza considerate; singolare è il caso nelle aziende con ridotta superficie agricola, nelle quali assume rilievo la voce fabbricati e manufatti agricoli pari al 40% degli impieghi.

0% 20% 40% 60% 80% 100% Fonti di finanziamento Rettifiche

Utile o perdita di esercizio Capitale Netto

Apporti del titolare

Fondo trattamento di fine rapporto dipendenti Debiti 0% 20% 40% 60% 80% 100% Impieghi finanziari Liquidita immediate Liquidità differite Capitale Agrario Capitale Fondiario

Il capitale fondiario analizzato per classe di dimensione economica pone in luce la tendenza a cre- scere all'incremento del reddito lordo standard aziendale (tabella D.16). Tale andamento nello specifico caratterizza le voci di Bilancio “terreni agricoli” e “terreni forestali”, mentre la voce “fabbricati e manu- fatti agricoli” oscilla dall'11,4% rilevato per le grandi aziende al 20,2% delle medie aziende.

A livello di ordinamento produttivo (tabella D.17), il peso del capitale fondiario è superiore al valo- re medio regionale nelle aziende dedite alla coltivazione di seminativi (oltre l'80%), nonché in quelle a ordinamento orticolo e arboreo combinato. Nelle aziende specializzate in attività di allevamento com- prensibilmente si registrano i più bassi investimenti fondiari, caratterizzati questi da una notevole inci- denza dei fabbricati agricoli che, nel caso delle aziende a granivori, raggiungono la quota del 46%.

Per quanto concerne il capitale agrario, relativamente a ciascuna chiave di lettura individuata per l'analisi del campione contabile la considerazione da svolgere è che i dati riportati in Bilancio presentano un andamento opposto a quello rilevato per il capitale fondiario. Di conseguenza, si registra una maggio- re dotazione di beni mobili nelle aziende di montagna rispetto alle aziende dell'area litoranea (tabella D.14), come pure nelle piccole aziende rispetto a quelle di grandi dimensioni in termini di superficie come di reddito lordo standard (tabelle D.15 - D.16).

In corrispondenza di un'agricoltura di tipo estensivo (seminativi e altri ordinamenti aventi a oggetto produzioni vegetali) la quota degli impieghi destinata al capitale circolante a livello regionale non supera il 17%, mentre, rispetto a questo ultimo valore, è quasi doppia la percentuale rilevata per le aziende a ordinamento bovino e ovino (tabella D.17).

Quanto osservato in linea generale per il capitale agrario, se analizzato nel dettaglio mette in luce la comune propensione degli imprenditori molisani a investire soprattutto in macchine, impianti e attrezza- ture agricole (12,6% degli impieghi a livello regionale); di poco superiore al 3,5% è la quota degli impie- ghi in media destinati all'acquisizione di bestiame. Per ambedue i fattori produttivi indicati si rileva la maggiore incidenza sui complessivi impieghi aziendali nelle aziende localizzate nelle aree montane, come pure nelle aziende con una superficie utilizzata compresa tra i 5 ed i 10 ettari e in quelle di piccola dimensione economica.

Circostanziando l'analisi del capitale agrario a quest'ultima tipologia aziendale (tabella D.16), risal- ta che in circa la metà del campione di aziende contabilizzate per il biennio 2003-2004, gli investimenti in macchine, impianti ed attrezzature agricole, nonché quelli in bestiame, sono rispettivamente stimati nella misura del 21% e del 5% circa dei complessivi investimenti aziendali, risultando quindi notevol- mente superiori al dato medio registrato per il complessivo campione regionale.

I valori riportati nella seconda sezione dello Stato Patrimoniale, in quanto aggregati in funzione della provenienza delle risorse finanziarie, evidenziano che la principale fonte di finanziamento delle aziende agricole molisane è costituita dallo stesso imprenditore, il quale mediamente apporta oltre il 90% del complessivo capitale investito. Difatti, il livello di indebitamento medio non supera l'1% del capitale impiegato in azienda, anche se un maggiore ricorso al capitale di terzi pare caratterizzare le aziende ope- ranti nell'area delle colline interne della provincia di Campobasso (tabella D.14), come pure le grandi aziende in genere (tabelle D.15 - D.16) e quelle a allevamento granivoro (tabella D.17).

CAPITOLO 6

L'ANALISI DELL'EFFICIENZA AZIENDALE.

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