L'ANALISI DEL BILANCIO AZIENDALE
STATO PATRIMONIALE
5.2 Le componenti positive della gestione tipica
Espressa in termini di Produzione Lorda Vendibile (PLV), la produttività delle aziende RICA moli- sane contabilizzate nel biennio 2003-2004 è in media di 61.332 euro (tabella C.1), pari al 95% circa del valore dei complessivi beni e servizi prodotti all'interno dell'azienda agraria15.
In quanto primo aggregato del Conto Economico (tabella D.1), le principali voci di bilancio che compongono la PLV aziendale si indicano nei ricavi derivanti dalla vendita di prodotti aziendali (56,4%), nell'utile lordo di stalla (27,5%) e nei contributi pubblici alle colture e allevamenti (13,2%). Alla forma- zione del restante 3% circa contribuiscono gli autoconsumi, regalie e salari in natura, la variazione delle scorte di prodotti aziendali e le immobilizzazioni (figura 5.1).
Figura 5.1 - Composizione della PLV (valori % medi anni 2003-2004)
Tali dati medi, se da un lato denotano come i prodotti aziendali tendono a costituire la parte prepon- derante della produzione delle aziende molisane, dall'altro rilevano l'importanza assunta dalla zootecnia nel settore agricolo regionale e il ruolo dell'operatore pubblico nella formazione del valore della produ- zione aziendale.
Tuttavia, quando l'analisi della composizione della PLV aziendale si sposta dal campione regionale alle circoscrizioni provinciali e alle zone altimetriche, si evince una situazione articolata connessa al ruolo dell'agricoltura nelle differenti realtà territoriali e alle scelte aziendali inerenti all'indirizzo produttivo.
Sia pure con intensità differenti, le tendenze generali emerse a livello medio regionale si rinvengo- no principalmente nelle aziende operanti in provincia di Campobasso (tabella D.3). In particolare, l'inci- denza dei ricavi derivanti dalla vendita dei prodotti aziendali sulla PLV aziendale decresce all'aumentare dell'altimetria, mentre l'andamento opposto si nota per l'utile lordo di stalla, il cui contributo alla forma- zione della PLV nelle aziende di montagna è pari a una percentuale doppia rispetto a quella mediamente rilevata a livello regionale.
La spiccata vocazione zootecnica delle aree montane trova ancora conferma nella lettura dei dati circoscritti alla provincia di Isernia, dove è appunto la voce di Bilancio dell'utile lordo di stalla a contri- buire maggiormente alla formazione dei ricavi aziendali.
Quanto alla voce contributi, si nota che la relativa incidenza sulla PLV, pur presentando valori simi- li a livello delle due province, tende a variare a seconda degli ambiti territoriali senza tuttavia delineare una correlazione diretta con l'altimetria. La più elevata incidenza dei contributi (20,6%) si osserva nelle aziende attive nell'area collinare della provincia di Campobasso essendo queste prevalentemente di medie-grandi dimensioni e in prevalenza orientate verso la coltivazione di seminativi; sempre in tale pro-
56,40% 1,01%
27,56%
13,20% 1,82% 0,01% Ricavi di vendita di prodottiaziendali
Variazione delle scorte di prodotti aziendali
Utile Lordo di Stalla
Contributi su colture e allevamenti Autoconsumi, regalie e salari in natura
Immobilizzazioni
15 L'analisi della produttività nel presente paragrafo si fonda sui valori relativi riportati nello schema del Conto Economico. Un approfondimento del tema è tuttavia sviluppato nel paragrafo 6.1.
vincia si rileva anche la più bassa incidenza dei contributi su colture e allevamenti (7,3%) specificamente propria delle aziende di montagna, per la maggior parte di piccola dimensione e dedite alla zootecnia.
Gli autoconsumi, regalie e salari in natura, tendono invece a incidere sulla PLV aziendale con valori crescenti passando dalle aziende attive nell'area delle colline litoranee a quelle ubicate nelle aree monta- ne della provincia di Isernia, quasi a voler sottolineare come tra le finalità dei comportamenti imprendito- riali nelle aziende montane tuttora persiste l'obiettivo di destinare parte delle produzioni ottenute all'auto- consumo.
Figura 5.2 - Composizione della Produzione Lorda Vendibile per classe di Dimensione fisica (valori % medi anni 2003-2004)
L'analisi della composizione della PLV svolta in funzione della classificazione delle aziende per clas- se di ampiezza fisica (tabella D.4), mette in rilievo come l'incidenza sia dei ricavi di vendita sia dei contri- buti pubblici aumenta progressivamente all'aumentare delle superfici aziendali, essendo a queste ultime strettamente correlate le quantità di beni prodotti e le entità degli aiuti comunitari diretti (figura 5.2).
Un andamento opposto si osserva per la voce utile lordo di stalla, che incide in maggior misura nelle aziende con una superficie inferiore a 5 ettari (74% circa), a seguito della tendenza di tale tipologia aziendale a caratterizzarsi per strategie e percorsi di sviluppo aziendale volte a far fronte alla scarsa dota- zione di capitale fondiario.
Altre informazioni interessanti si evincono dalla lettura delle voci di Bilancio costituenti la PLV fatta in funzione della classe di dimensione economica aziendale (tabella D.5 - figura 5.3). I dati rilevano che la PLV delle piccole e grandi aziende si origina primariamente dai ricavi derivanti dalla vendita di prodotti aziendali, a differenza di quanto osservato per le aziende di media dimensione relativamente alle quali prevale la quota dell'utile lordo di stalla (pari a circa il 46% della PLV). Relativamente alle piccole aziende è opportuno ulteriormente sottolineare l'incidenza assunta in bilancio dai contributi e dagli auto- consumi, rispettivamente stimati pari al 16% e al 5,3% della PLV. Questi ultimi elementi sono espressio- ne del ruolo e delle problematiche delle aziende molisane di piccola dimensione, la cui permanenza sul territorio pare legata non esclusivamente a obiettivi di reddito, ma favorita anche dalle varie forme di agevolazioni previste dall'intervento pubblico per il settore agricolo e le aree rurali.
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
<5ha ≥5 - <10 ha ≥10 - <20 ha ≥20 - <50ha ≥50ha Molise Ricavi di vendita di prodotti aziendali Variazione delle scorte di prodotti aziendali Utile Lordo di Stalla Contributi su colture e allevamenti Autoconsumi, regalie e salari in natura Immobilizzazioni
Figura 5.3 - Composizione della Produzione Lorda Vendibile per classe di Dimensione economica (valori % medi anni 2003 2004)
Una variabilità rispetto al dato medio regionale si osserva anche dall'analisi della composizione della PLV in funzione della stratificazione delle aziende per classe di ordinamento produttivo (tabella D.6 - figura 5.4). Spicca il peso dei ricavi di vendita nelle aziende viticole, orticole e in quelle dedite alla coltivazione di seminativi, mentre è l'utile lordo di stalla a incidere maggiormente sulla formazione della PLV nelle aziende ad orientamento zootecnico granivoro e ovi-caprino.
Figura 5.4 - Composizione della Produzione Lorda Vendibile per classe di Ordinamento produtti- vo (valori % medi anni 2003-2004)
0 20 40 60 80 100 altri seminativi arboree combinate bovini cereali
granivori miste orti pieno campo ovi caprini seminativi combinati
vite
Molise
Ricavi di vendita di prodotti aziendali Variazione delle scorte di prodotti aziendali Utile Lordo di Stalla Contributi su colture e allevamenti Autoconsumi, regalie e salari in natura Immobilizzazioni
0 20 40 60 80
grande media piccola Molise
Ricavi di vendita di prodotti aziendali Variazione delle scorte di prodotti aziendali Utile Lordo di Stalla Contributi su colture e allevamenti Autoconsumi, regalie e salari in natura Immobilizzazioni
Riguardo alla voce contributi, si nota che solo per alcuni ordinamenti produttivi la relativa inciden- za sulla PLV si discosta lievemente dal valore medio calcolato per il campione nel suo complesso; per le aziende dedite alla coltivazione di cereali il sostegno dell'operatore pubblico mediamente rappresenta una quota pari a circa il 40% della PLV, mentre il peso di tale voce è notevolmente inferiore a quello medio regionale nelle aziende viticole e nelle aziende ad allevamento granivori e bovini. Tale differenza può trovare una spiegazione nelle specifiche politiche di sostegno della politica agricola comunitaria, come pure nei quantitativi di prodotto immessi nel mercato e nel relativo prezzo di vendita praticato.