• Non ci sono risultati.

Le figure retoriche fonetiche

Nel documento "Terra" di Haizi. Traduzione e commento. (pagine 172-174)

COMMENTO ALLA TRADUZIONE

LE FIGURE RETORICHE

VIII.1 Le figure retoriche fonetiche

Questo poema, essendo a verso libero, presenta poche figure retoriche fonetiche. Non è che ne sia del tutto privo, ma la loro presenza è così scarsa e priva di un qualsivoglia schema, che il loro esserci sembra più il frutto di una possibilità colta grazie alla contingenza degli elementi, che effettivamente ricercata. Queste figure fonetiche sono in pratica alcune assonanze, consonanze, rime, allitterazioni, paronomasie e un’onomatopea.

Queste figure si sono rivelate spesso difficili da riprodurre in italiano così com’erano, ma eliminarle del tutto sarebbe stata una scelta troppo drastica, perché, seppure non studiata, la loro presenza contribuisce comunque alla musicalità del testo stesso.

Per questa ragione, quando non vi era modo di riprodurre esattamente le figure retoriche presenti nell’originale, ho optato per quella possibilità che Fortini definisce “compensazione”, cioè l’inserimento di altre figure retoriche allo scopo di compensare quelle impossibili da tradurre:

[…] un aumento, ad esempio, della densità di assonanze, allitterazioni, omofonie, compensa la caduta delle rime; quello delle figure di discorso tende ad accrescere la densità del testo e quindi a diminuire la dimensione della immediatezza comunicativa, a combattere la quota della parafrasi e a restituire, nel testo di arrivo, lo statuto di separatezza e di «letterarietà» che è posseduto dal testo di partenza.19

La compensazione può sembrare una scelta arbitraria, ma di fatto è l’unico modo di ricreare una certa musicalità quando non si possono riprodurre nella lingua di arrivo gli stessi suoni. Inoltre, come ripeto, le figure retoriche in questione non hanno nel testo alcuno scopo semantico o espressivo e quindi la loro modifica non va ad alterare in alcun modo il senso espresso dal testo.

Le allitterazioni sono state fra le figure fonetiche più facili da tradurre, perché prevedono una minore percentuale di somiglianza all’interno della frase. Ad esempio, rispettivamente nel quinto e nell’ottavo capitolo, si trovano due espressioni che si caratterizzano per l’allitterazione di suoni liquidi quali “s”, “x” o “sh”, che è stato possibile riproporre quasi in modo identico. La prima è “血和命!绿色脊背!红色血腥的王” resa con “Sangue e vita! Schiena verde! Rosso sovrano sanguinario” (p.72), la seconda è “用冰河流淌的雪水” resa con “la neve che sul ghiacciaio scivola sciolta” (p.96).

19Franco Fortini, “Dei «compensi» nelle versioni di poesia”, in La traduzione del testo poetico, a cura di Franco Buffoni, Milano, Edizioni Angelo Guerrini e Associati, 1989, p.116.

172

Più difficile è stato rendere assonanze, consonanze e rime. Ricreare queste figure è stato possibile solo raramente, come accade in questi due esempi di rima:

彩色的庄稼就是巨大的欲望 把众神遗弃在荒凉的海滩上。

i campi colorati sono un desiderio smisurato lasciando le divinità al mare desolato (cap.3, p.59) “如果我死亡 我将明亮 我将鲜花怒放” “se morirò brillerò sboccerò”. (cap.7, p.88)

Nella maggior parte dei casi, invece, non vi è stato modo di riprodurre gli effetti fonetici presenti nel testo originale con i termini a disposizione in italiano. Un esempio evidente in questo senso si trova nel secondo capitolo nei versi: “人民感到了我 / 人民感动了我, un bellissimo gioco di parole che in italiano non può essere riproposto e che si ferma a “il popolo mi ha sentito / il popolo mi ha commosso” (p.38).

È quindi capitato di cercare di colmare questo genere di mancanze inserendo qua e là nel testo, dove se ne presentava l’occasione, qualche assonanza, consonanza o paronomasia di compensazione, come capita ad esempio nel sesto capitolo nell’espressione “coi tanti canti dei germogli di miglio e delle conchiglie” (p.78), oppure nel primo capitolo nei versi:

星辰泪珠悬挂天涯 众泪水姐妹滚滚入河流

lacrime di stelle pendono agli angoli del mondo

lacrime sorelle si accavallano per entrare nel fiume (p.18).

In questo caso non potendo riprodurre l’assonanza esistente in cinese fra leishui 泪水 e jiemei 姐妹, si è scelto di ricreare un omoteleuto di compensazione: “lacrime di stelle… lacrime sorelle”. Altro caso di questo genere si trova alla fine del quarto capitolo, dove per compensare alcune perdite precedenti, “他们受害脸孔面带笑容出现在凶手梦中” è stato reso come “i loro visi lesi sorridono nei sogni dell'omicida” (p.66), aggiungendo l’effetto paronomastico di “visi lesi”.

Nell’ottavo capitolo si trova invece l’unica onomatopea del testo: “光明照耀森林中马和妻 子的身体叭叭响”, resa in italiano semplicemente con la rispettiva onomatopea: “nella radiosa foresta scricchiolano il corpo del cavallo e della sposa” (p.102).

Un caso del tutto particolare a livello di figure retoriche fonetiche si trova nel decimo capitolo, in cui compare il discorso di una bestia selvatica costruito quasi tutto in versi rimati o

173

comunque dotati di una certa musicalità. Dato che questa è l’unica scelta fonetica marcata dell’autore, ho deciso di renderla anche in italiano, operando naturalmente tutto quel genere di interventi che possono essere necessari in un caso simile, quali inversioni, spostamenti, lievi modifiche terminologiche, tutti adattamenti della frase un po’ più pesanti di quelli normalmente operati sul testo:

Particolarmente arduo è, ovviamente, rendere nella lingua in cui si traduce, nella langue cible, tali risonanze e tutto ciò che concerne insomma l’organizzazione interna di una texture poetica, il rapporto strofico-rimico. Si rinuncia, di solito, a una buona parte di tali connotazioni (a cominciare dalla rima); ma occorrerà ricorrere, come sopra s’accennava, a strategie sostitutive «di compenso», attraverso le risorse proprie – ma, ancora, con cautela – della lingua nella quale si traduce.

Potranno aversi, in tal modo, «modifiche» più o meno calcate e rilevanti: per cui un procedimento a base verbale può, ad esempio, diventare procedimento a base nominale; e viceversa. E il primo piano e lo sfondo possono subire inversioni o spostamenti, comunque, richiesti dalle esigenze stesse, appunto, dall’operazione del vertere. Può esservi necessità di spostare talvolta gli stessi assi retorici e snodi metalogici. 20

Qui di seguito ne viene riportato un pezzo:

星宿韶美 返回洞穴的雨水 酒!太阳的舌头平放在群鸟与清水之上 酒!飞禽的语言和吹向人类的和暖的风 退向忧愁的河流 斯河两岸有一只被野花熏醉的嘴唇 和一只笨拙的酒杯 Astri meravigliosi

tornano all’acqua degli antri piovosi

vino! La lingua del sole è stesa fra stormi e acqua limpida

vino! La lingua degli uccelli ha fatto pace con l’aria che sugli uomini spira tiepida ritorna allora ai fiumi mesti

per donare alle rive un labbro ebbro di fiori agresti con uno strambo calice. (p.124)

Nel documento "Terra" di Haizi. Traduzione e commento. (pagine 172-174)