Il conto economico della protezione sociale presenta accanto all’analisi delle spese anche una analisi delle fonti di finanziamento del sistema. La voce di entrata più rilevante è costituita dai contributi sociali (Prospetto 5.2), nel 1998, pari a 316.475 miliardi con una diminuzione dell’8,3% rispetto al 1997 in conse-guenza dell’abolizione dei contributi sanitari avvenuta congiuntamente all’introduzione dell’IRAP (Imposta regionale sulle attività produttive).
L’introduzione del nuovo tributo ha prodotto una significativa modifica nella struttura del finanziamen-to dell’attività sanitaria. L’analisi della tavola 5.2 (Conto economico consolidato della Sanità) permet-te di verificare come nella struttura del finanziamen-to i contributi sociali sanitari siano stati sostituiti dalle contribuzioni da parte delle Amministrazioni regio-nali (Amministrazioni locali).
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Prospetto 5.2 Fonti di finanziamento della Protezione sociale per voci economiche
-Anni 1995-98 (composizione percentuale)
Totale istituzioni Di cui: istituzioni delle Amministrazioni pubbliche VOCI
ECONOMICHE
1995 1996 1997 1998 1995 1996 1997 1998
Contributi sociali 67,8 67,8 67,4 60,2 64,4 64,5 64,3 56,4
dei datori di lavoro 73,9 74,0 74,6 75,2 69,8 70,0 71,0 71,1
dei lavoratori 26,1 26,0 25,4 24,8 30,2 30,0 29,0 28,9
Contribuzioni diverse 30,6 30,7 31,2 38,5 33,8 33,9 34,2 42,2
Redditi da capitale ed altre entrate 1,6 1,5 1,4 1,3 1,8 1,6 1,5 1,4
Totale entrate 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte: E 5.1
La quota dei contributi sociali a carico dei lavorato-ri, passata dal 26,1% del 1995 al 24,8% del 1998, risulta essere diminuita nel corso degli anni a disca-pito della quota a carico dei datori di lavoro passa-ta dal 73,9% del 1995 al 75,2% del 1998. In tutti gli anni del periodo considerato, ad eccezione del 1998, i contributi a carico dei datori di lavoro sono cresciuti più rapidamente di quelli a carico dei lavo-ratori. I contributi sociali risultano costituiti principal-mente da contributi che affluiscono direttaprincipal-mente al settore pubblico attraverso gli enti di previdenza e per la restante parte dagli accantonamenti ai fondi di quiescenza costituiti presso le imprese.
L’altra fonte di finanziamento importante è costitui-ta dalle contribuzioni diverse, 202.610 miliardi nel 1998 rappresentanti il 38,8% delle entrate contro il 31,2% del 1997 (Prospetto 5.2). Risultano essere composte per il 70% da trasferimenti statali desti-nati principalmente a coprire: erogazioni di presta-zione di servizi generali alla popolapresta-zione (preven-zione, profilassi e vigilanza igienica); erogazioni di prestazioni in denaro ad invalidi civili, anziani sprovvisti di reddito; l’integrazione delle pensioni al minimo; sgravi fiscali e fiscalizzazione di oneri sociali concessi ai datori di lavoro; disavanzi di gestione degli enti di previdenza.
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Glossario
Amministrazioni pubbliche: il settore che raggruppa le unità istituzionali le cui funzioni principali
consistono nel produrre per la collettività servizi non destinabili alla vendita e nell’operare una redistribuzione del reddito e della ricchezza del Paese.
Ammortamento: la perdita di valore, calcolata al costo corrente di sostituzione, subita dai capitali
fissi (macchinari, impianti, mezzi di trasporto, ecc.) nel corso dell’anno a causa dell’usura fisica, dell’obsolescenza (perdita di valore economico dei beni capitali per il progresso tecnico incor-porato nei nuovi beni) e dei danni accidentali assicurati (incendio, incidente, naufragio, ecc.). Il concetto di ammortamento economico differisce da quello fiscale o finanziario in senso lato.
Consumi intermedi: il valore dei beni e dei servizi consumati quali input in un processo di
pro-duzione, escluso il capitale fisso il cui consumo è registrato come ammortamento. I beni e i servizi possono essere trasformati oppure esauriti nel processo produttivo. Essi esclu-dono i beni e servizi acquistati dalle Amministrazioni pubbliche per essere erogati come prestazioni sociali alle famiglie che utilizzandoli li registrano nei loro consumi finali: sono, ad esempio, i farmaci, i servizi medici ambulatoriali, i ricoveri in case di cura private, ecc..
Conto economico consolidato (della protezione sociale): rappresenta una sintesi dei flussi
eco-nomici attivati dalle istituzioni pubbliche e private nel corso dell’anno a fini di protezione sociale. Il conto è “consolidato” nel senso che le operazioni di trasferimento che intervengono tra unità appartenenti allo stesso insieme (Istituzioni pubbliche, Istituzioni pubbliche dell’Amministrazione centrale, Istituzioni pubbliche dell’Amministrazione locale, Istituzioni private, Sanità, Previdenza, Assistenza) sono eliminate sia dal lato degli impieghi sia dal lato delle risorse.
Contributi sociali effettivi: comprendono i contributi sociali effettivi a carico dei datori di lavoro ed
i contributi sociali effettivi a carico dei lavoratori (vedi voci corrispondenti)
Contributi sociali effettivi a carico dei lavoratori: i versamenti effettuati da lavoratori dipendenti
ed indipendenti agli organismi della sicurezza sociale a proprio beneficio al fine di garantirsi le prestazioni sociali. Di fatto abbracciano tutti i contributi obbligatori e volontari, relativi all’assicu-razione contro i rischi di malattia, maternità, invalidità, vecchiaia e superstiti, disoccupazione, infortuni sul lavoro e malattie professionali e per gli assegni familiari.
Contributi sociali effettivi a carico dei datori di lavoro: i versamenti effettuati, a beneficio dei loro
dipendenti, agli organismi della sicurezza sociale. Di fatto abbracciano tutti i contributi obbligato-ri, contrattuali e volontaobbligato-ri, relativi all’assicurazione contro i rischi di malattia, maternità, invalidità, vecchiaia e superstiti, disoccupazione, infortuni sul lavoro e malattie professionali e per gli asse-gni familiari. I contributi dei datori di lavoro, anche se versati direttamente agli organismi di assi-curazione, sono considerati come elemento dei redditi da lavoro corrisposti ai lavoratori dipen-denti, in quanto questi sono ritenuti debitori del loro importo verso gli organismi di assicurazione.
Contributi sociali figurativi a carico dei datori di lavoro: la contropartita delle prestazioni sociali
erogate direttamente dai datori di lavoro ai loro dipendenti o ex dipendenti e aventi diritto, senza passare cioè attraverso gli organismi della sicurezza sociale. Essi sono ad esempio le pensio-ni erogate agli ex dipendenti dello Stato, gli assegpensio-ni familiari erogati ai dipendenti dello Stato, ecc. Il loro ammontare si stima pari alle prestazioni versate al netto dei contributi sociali effetti-vi a carico dei lavoratori dipendenti.
Contribuzioni diverse: comprendono i trasferimenti effettuati a titolo diverso a favore delle
Amministrazioni pubbliche (Amministrazione centrale, Amministrazione locale, Enti di previdenza), delle Imprese, delle Famiglie, delle Istituzioni sociali varie e del Resto del mondo. Tali flussi sono poi consolidati nei diversi livelli dei conti (Protezione sociale, Previdenza, Sanità e Assistenza).
Imposte e tasse: i prelevamenti obbligatori che l’operatore pubblico effettua sulla produzione delle
istituzioni pubbliche.
Interessi passivi: la forma di remunerazione di talune attività finanziarie (depositi, titoli a breve
ter-mine, obbligazioni e crediti) caratterizzata dal versamento a scadenze prestabilite di una fissa-ta percentuale dell’ammonfissa-tare dell’attività stessa.
Prestazioni di servizi sociali: comprendono i servizi resi direttamente dalle istituzioni pubbliche o
private (consumi collettivi) il cui valore è convenzionalmente pari al totale dei costi sostenuti per la loro produzione.
Prestazioni sociali: i trasferimenti correnti, in denaro o in natura, corrisposti alle famiglie al
fine di coprire alle stesse gli oneri derivanti dal verificarsi di determinati eventi (malattia, vecchiaia, morte, disoccupazione, assegni familiari, infortuni sul lavoro, ecc.). Le presta-zioni sociali comprendono i trasferimenti correnti e forfettari dei Sistemi privati di assicu-razione sociale con o senza costituzione di riserve, i trasferimenti correnti da amministra-zione pubbliche e istituzioni senza scopo di lucro, al servizio delle famiglie non subordi-nati al pagamentio di contributi (assistenza).
Protezione sociale: l’insieme degli interventi a tutela del benessere sociale erogato alla
popo-lazione dalle istituzioni pubbliche e private esistenti sul territorio nazionale. La protezione sociale è sostenuta massimamente dalle istituzioni pubbliche attraverso tre grandi aree di intervento: previdenza, sanità ed assistenza. È un atto, quindi, di solidarietà collettiva che si esplica ponendo in esame l’insieme dei meccanismi mediante cui si fornisce una rispo-sta all’evento, al rischio o al bisogno dell’individuo o della famiglia. Il conto economico della protezione sociale è elaborato secondo i criteri e le definizioni previste dal Sespros, il Sistema europeo delle statistiche integrate della protezione sociale (vedi voce corri-spondente).
Redditi da capitale: i redditi ricevuti dal proprietario di un’attività finanziaria o di un bene materiale
non prodotto in cambio della disponibilità di fondi o del bene materiale non prodotto da parte di un’altra unità istituzionale (vedi voce corrispondente).
Reddito da lavoro dipendente (RDL): il costo sostenuto dai datori di lavoro a titolo di
renumera-zione dell’attività prestata alle proprie dipendenze dai lavori sia manuali che intellettuali. I RDL risultano composti dalle retribuzioni lorde e dai contributi sociali effettivi e/o figurativi (vedi voci corrispondenti).
Retribuzioni lorde: i salari, gli stipendi e le competenze accessorie, in denaro e in natura, al lordo
delle trattenute erariali e previdenziali, corrisposte ai lavoratori dipendenti direttamente e con carattere di periodicità, secondo quanto stabilito dai contratti, dagli accordi aziendali e dalle norme di legge in vigore.
Risultato lordo di gestione: corrisponde al PIL, diminuito dalle imposte indirette sula produzione e
sulle importazioni al netto dei contributi alla produzione e dei redditi da lavoro dipendente ver-sati dai datori di lavoro residenti. Comprende tutti gli altri redditi generati dal processo produtti-vo oltre gli ammortamenti.
Risultato netto di gestione: il risultato lordo di gestione meno gli ammortamenti (vedi voci
corri-spondenti).
Servizi vendibili: i servizi che possono essere venduti e acquistati sul mercato e prodotti da
un’uni-tà le cui risorse provengono, per la maggior parte, dalla vendita della propria produzione.
Sespros: il Sistema europeo delle statistiche integrate della protezione sociale predisposto
dall’Istituto Statistico dell’Unione Europea (Eurostat) con la collaborazione dei servizi statistici dei Paesi membri.
Spesa corrente: la spesa destinata alla produzione ed al funzionamento dei vari servizi prestati
dal-l’istituzione operante nel campo della protezione sociale, nonché alla redistribuzione dei redditi per fini non direttamente produttivi.
Spesa in conto capitale: la spesa che incide direttamente o indirettamente sulla formazione del
capitale dell’istituzione. Il Sespros prevede la rilevazione delle sole spese in conto corrente sostenute dalle istituzioni operanti nel campo della protezione sociale.
Spesa pubblica corrente: la spesa corrente sostenuta dall’insieme delle Amministrazioni pubbliche.
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Unità istituzionale: il centro elementare di decisione economica caratterizzato da uniformità di
com-portamento e da autonomia di decisione nell’esercizio della sua funzione principale.
Vendite residuali: i ricavi derivanti dalla vendita di beni e servizi che costituiscono un residuo della
produzione principale e dai pagamenti richiesti ai beneficiari di una parte dei costi sostenuti per la produzione di servizi non destinabili alla vendita.