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B. Le principali caratteristiche del campione RICA
La Rete di Informazione Contabile Agricola (RICA) è una indagine campionaria istituita nel 1965 dal Consiglio della Comunità Economica Europea con Regolamento (CEE) n. 79/65, con lo scopo di raccogliere informazioni sulla situazione economi- ca delle aziende agricole dei vari Paesi dell’UE, attraverso una rilevazione diretta e sistematica di tutti i fatti amministrativi che intervengono nel corso dell'esercizio contabile. La RICA rappresenta dunque uno strumento informativo di fondamentale importanza a supporto della Commissione Europea, nel processo decisionale ine- rente alla gestione e allo sviluppo della Politica Agricola Comune. A livello nazionale la gestione della RICA è affidata ad un’agenzia di collegamento che in Italia è rappre- sentata dall’INEA, che dal 1965 (DPR n. 1708/65) è responsabile della selezione delle aziende e della raccolta dei dati. Le informazioni richieste nell’ambito della RICA sono molteplici e fanno riferimento sia a dati fisici e strutturali, come la localizzazio- ne, le superfici coltivate, il numero di capi, la forza lavoro ecc., che a dati finanziari ed economici, come il valore della produzione, acquisti e vendite, sussidi ecc.
Fino al 2002 le aziende appartenenti al campione RICA Italia partecipavano all’indagine in maniera volontaria, mentre dal 2003 le rilevazioni RICA sono rea- lizzate in maniera coordinata con l’indagine sui risultati economici delle aziende agricole (REA) gestita dall’ISTAT, in attuazione del Reg. CE 2236/96. Ciò ha consen- tito l’unificazione della struttura di rilevazione e l’adeguamento della metodologia di rilevazione al fine di garantire un maggiore rigore statistico. Dal 2003 quindi la RICA Italia è basata su un campione casuale stratificato ed un peso individuale è applicato ad ogni azienda del campione, la metodologia impiegata per l’allocazio- ne del campione tra gli strati costituisce in pratica una estensione del metodo di Neyman al caso di più variabili, e adotta poi come metodo di risoluzione una gene- ralizzazione della proposta di Bethel (Bethel, 1989).
Il numero di aziende da campionare in ogni singolo strato è indicato nel Piano di selezione, in ottemperanza al Reg. (CEE) n. 1859/82, ed ogni anno esso è sottoposto all'approvazione del comitato nazionale e trasmesso ai servizi tecnici della Commissione per l’approvazione definitiva.
Le aziende selezionate devono essere rappresentative dell’universo delle aziende agricole appartenenti ad un definito campo di osservazione secondo tre dimensioni: la collocazione territoriale (che in Italia coincide con la regione am- ministrativa), la dimensione economica (espressa in UDE67 fino all'esercizio 2009
e direttamente in euro dal 2010 in poi) e l'Orientamento Tecnico Economico (OTE, definito dalla normativa che istituisce una tipologia comunitaria delle aziende agricole68).
Il campo di osservazione dell’indagine è basato sul Censimento generale dell’agricoltura aggiornato con le indagini sulla struttura e produzioni della azien- de agricole (SPA) realizzate dall’ISTAT con cadenza biennale, con la RICA-REA e con altre indagini specifiche realizzate da ISTAT.
La soglia di ingresso nel campione RICA viene definita sulla base della co- pertura realizzata in termini di numero di aziende, percentuale di Standard output, percentuale di superficie agricola utilizzata (SAU) e percentuale di capi allevati (UBA), così come indicato dalle linee guida fornite direttamente dall’UE. Per l’Ita- lia, fino al 2009 la soglia di riferimento era rappresentata da 4 UDE (pari a 4.800 euro), mentre dal 2010 il campione RICA comprende tutte le aziende dell’universo UE69 con una produzione standard pari ad almeno 4.000 euro.
Definito il numero di aziende da campionare in ogni singolo strato, la sele- zione delle stesse è di tipo equi-probabilistico e viene effettuata in modo casua- le (Campionamento Casuale Semplice), tale selezione viene effettuata dall’ISTAT che provvede a inoltrare la lista ottenuta all’INEA per la successiva rilevazione dei dati aziendali, tuttavia, al fine di raggiungere la numerosità minima richiesta, il campione rilevato nel corso dell'indagine, può includere aziende selezionate non casualmente.
L'allocazione ottimale delle unità all'interno degli strati dipende non solo dalla dimensione di uno strato, ma anche dalla variabilità delle variabili strate- giche all'interno dello strato, queste ultime sono quelle ritenute di notevole rile- vanza per le analisi economiche agricole. Pertanto, quanto minore è l'omogeneità interna di uno strato, tanto maggiore sarà il numero di unità da selezionare per ottenere un campione rappresentativo. Per i disegni campionari fino all'eserci- zio 2009 compreso vengono indicate come variabili strategiche: il Reddito Lordo Standard (RLS), la produzione lorda ai prezzi di base e i costi; per gli esercizi dal 2010 vengono indicate come variabili strategiche: lo Standard Output (SO), la SAU,
68 In particolare, per rispondere alle novità intervenute nella PAC e alla progressiva scomparsa dei sussidi legati alla produzione, è stato approvato il regolamento (CE) n. 1242/2008 che istituisce una nuova tipologia comunitaria delle aziende agricole che è stata utilizzata a partire dall'anno conta- bile 2010 e che si basa su un nuovo parametro economico, “la produzione standard” o Standard Output, e sulla revisione dei criteri di classificazione.
69 Il campo di osservazione UE è costituito da tutte le aziende operanti nel settore agricolo con almeno un ettaro di superficie agricola utilizzata (SAU) o la cui produzione presenta un valore di almeno 2.500 euro; non rientrano nel campo di osservazione UE le aziende esclusivamente forestali.
le UBA e le giornate di lavoro. Di ciascuna variabile strategica si sono calcolate: media e varianza come media ponderata. Per ottenere il livello di precisione de- siderato per ogni singola variabile strategica vengono fissati gli errori campionari relativi, in termine di percentuali di coefficienti di variazione (dati dal rapporto tra la deviazione standard di strato della variabile e la stima del totale di strato della variabile considerata), sia a livello nazionale che regionale; ciò consente di defini- re la numerosità campionaria e la sua distribuzione tra gli strati. La numerosità è ottenuta adottando i coefficienti di variazione di cui sopra e assicurandosi una numerosità minima di 5 unità per ogni strato. Nel caso in cui gli strati risultassero popolati da un numero esiguo di aziende, con una corrispondente scarsa rilevanza dello stesso strato in termini di reddito lordo standard (RLS), si può procedere alla loro aggregazione (collassamento) con strati dimensionali contigui e/o con OTE similari.
Per quanto concerne le modalità di rilevazione delle informazioni, le azien- de del campione al di sopra di una determinata soglia di dimensione economica vengono rilevate ai fini RICA e REA attraverso un apposito software di rilevazione (CONTINEA fino al 2007 e GAIA dal 2008), mentre le aziende al di sotto di questa soglia vengono rilevate ai soli fini REA tramite un questionario cartaceo.