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LA RAPPRESENTAZIONE DELLE ARTI PER NON VEDENTI

4.3 Le tecniche di rappresentazione a rilievo

Da diverso tempo si sta cercando di offrire anche ai non vedenti adeguati strumenti atti ad accrescere la loro conoscenza della realtà.

In più di due secoli ci sono stati diversi progressi: oltre alla scrittura in caratteri Braille e agli ausili audio di diffusione della parola, sono stati elaborati modelli e rappresentazioni in rilievo delle cose più disparate, che possono essere scoperte attraverso il tatto.

Accanto alla descrizione verbale, è necessario un approccio diretto e immediato che valorizzi le possibilità del tatto. A questo scopo il disegno a rilievo si è dimostrato un prezioso strumento per chi presenta gravi problemi alla vista, in quanto permette a tali persone di rapportarsi in maniera più completa alla realtà circostante.20

Il disegno a rilievo è composto da punti linee e superfici percepibili al tatto: risaltano dalla superficie del foglio e possono essere individuati dai polpastrelli delle dita, con lo stesso principio della lettura Braille.21

I singoli aspetti della realtà circostante, infatti, possono essere resi accessibili attraverso l’esplorazione della rappresentazione tattile, uno strumento a supporto ed integrazione della descrizione verbale che ha il fine di definire una corretta immagine mentale dell’oggetto riprodotto alla persona cieca. Il lavoro di illustrazione, per permettere la comprensione dell’oggetto rappresentato, deve essere concepito come la correlazione tra la descrizione verbale, la qualità della riproduzione (in termini di rispetto delle caratteristiche della percezione tattile) e la valorizzazione delle esperienze pregresse del soggetto. Risulta infatti necessario, che la persona non vedente che si approccia ad una rappresentazione tattile, sia addestrata a questo tipo di esplorazione. L’esperienza della realtà scoperta attraverso il tatto per le persone non vedenti, è caratterizzata dalla tridimensionalità e dalla molteplicità sensoriale che la definisce. Trasporre un soggetto tridimensionale dall’altorilievo, al bassorilievo, fino al disegno al rilievo presuppone la necessaria maturazione di specifici passaggi astrattivi che conducano la persona a riconoscere l’oggetto anche se progressivamente privato delle sue caratteristiche tridimensionali, dimensionali e sensoriali grazie al costante permanere della schematizzazione della forma.

Quando si parla di tecniche di realizzazione del disegno in rilievo, si fa riferimento a tutti quei procedimenti che servono a riprodurre in rilievo vari aspetti o oggetti della realtà.22 Sono state sviluppate molteplici tecniche di disegno a rilievo per non vedenti, differenti tra loro sia per la complessità realizzativa che per i costi di produzione. Non esiste tuttavia una tecnica migliore delle altre, bensì una più adatta a seconda dell’uso specifico e di determinate esigenze. Tutte per l’appunto presentano delle qualità, dei limiti e differenti possibilità d’impiego.

Le principali tecniche di realizzazione per la rappresentazione a rilievo sono: - il Braille in modalità grafica;

- la carta a microcapsule e fornetto (Minolta); - il termoform;

- il gaufrage; - la serigrafia; - il collage;

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Braille in modalità grafica

Attraverso l’uso di normali stampanti Braille, è possibile riprodurre sulla carta accanto ai testi, anche semplici disegni a rilievo composti da una serie di punti accostati fra loro. La definizione delle immagini tutta via risulta abbastanza scadente e l’utilizzo di tale tecnica può fornire un risultato accettabile solo per rappresentare forme molto semplici ed elementari.24

Questa procedura, che ricorda la rappresentazione grafica raster (bitmap), permette di sovrapporre il puntinato a rilievo su un’immagine prestampata, analogamente al sistema Nero-Braille, una procedura particolare e complessa di impaginazione e stampa che sovrappone le lettere Braille sui corrispettivi caratteri tipografici (tale espediente permette di realizzare un testo – e quindi anche un’immagine - fruibile dai non vedenti, ipovedenti e vedenti).

Si tratta di un sistema particolarmente indicato per realizzare sussidi didattici, libri tattili, brochure, opuscoli e semplici mappe informative.

Carta a microcapsule e fornetto (Minolta)

La tecnica è molto semplice e più economica rispetto ad altre, inoltre adatta per produrre in modo rapido disegni a rilievo. Il procedimento è basato sull’utilizzo di una particolare carta a “microcapsule”, micro-cellule sensibili al calore depositate su un foglio di carta che tendono a dilatarsi ed espandersi sotto effetto termico. Dopo aver fotocopiato un disegno25 che si intende riprodurre sul foglio di carta speciale, disponibile sia in formato A4 che in formato A3, il foglio stampato viene fatto passare all’interno di un fornetto a raggi infrarossi.

Il calore prodotto dal fornetto causa un rigonfiamento delle microcapsule, delle quali si dilatano esclusivamente le cellule sulle quali è depositato l’inchiostro nero, diversamente dalle parti bianche o colorate che rimangono lisce. Questo procedimento è comunemente conosciuto come “Minolta”, dal nome dell’aziende che per prima mise in produzione il tale sistema di riproduzione di disegni a rilievo, commerciando sia il fornetto a raggi infrarossi che la carta speciale26.

Le dimensioni di un fornetto mediamente sono di 500 x 148 mm di base per 190 mm in altezza, con un peso di circa 6 kg. Per la realizzazione delle riproduzioni a rilievo la temperatura ambientale consigliata va dai 0°C ai 30°C, con specifiche tecniche elettriche dello strumento di 240VAC – 5Amp – 50/60HZ, o 110 VAC -10Amp – 60HZ.27

Fig. 32 - “Cenacolo” in alfabeto Braille. Fondazione Stelline di Milano, esposto dal 13 settembre al 13 ottobre 2019. (Progetto vincitore del concorso "Milano da Vinci", ideato da L. Zafferano, M. Carbonara, A. Sartori)

Fig. 33 - Braille in modalità

grafica sovrascritto su

immagine a colori. (Stamperia Braille Bari)

La produzione è molto semplice, in quanto sono necessari esclusivamente una comune fotocopiatrice e il fornetto ad infrarossi di facile utilizzo – delle dimensioni di una normale stampante a getto d’inchiostro – il cui utilizzo non presuppone specifiche professionalità.

Si tratta di un metodo molto vantaggioso perché consente di eliminare i costi e i tempi iniziali di produzione della matrice, con l’unica condizione che l’immagine che si intende riprodurre sia concepita per essere esplorata tattilmente. Il fornetto ad infrarossi, inoltre, è di facile reperimento e alla portata di qualunque istituzione educativa, mentre il costo della carta a microcapsule è abbastanza alto.

Il Minolta elimina i costi e i tempi iniziali per la produzione della matrice. È indispensabile avere le capacità tecniche per modificare l’immagine in funzione della successiva esplorazione tattile.

La tecnica definisce un unico livello di rilievo di circa 1 mm, non permette tuttavia di ottenere dei segni definiti, presentando talvolta anomalie e imperfezioni nel processo di rigonfiamento. Si tratta in ogni caso di un rilievo ben percepibile, nonostante perda in precisione e presenti un profilo tendenzialmente arrotondato.

Con il Minolta è possibile riprodurre in maniera molto semplice disegni e mappe in rilievo28, generalmente destinati ad uso individuale, da distribuire direttamente agli utenti.

Fig. 34 - Fornetto "Minolta". (Lettura Agevolata)

Fig. 35 - Utilizzo del colore con fornetto "Minolta". (Lettura Agevolata)

Fig. 36 - Pianta della Basilica di San Marco a Venezia realizzata con la tecnica "Minolta". (Lettura Agevolata)

Fig. 37 - Dettaglio profili a rilievo realizzati con "Minolta". Estratto pianta Basilica di San Marco. (Lettura Agevolata)

Sono generalmente realizzati disegni in bianco e nero, ma è possibile introdurre anche il colore per dare maggiori informazioni visive.

L’immagine risulta molto facile da leggere in quanto il disegno in nero e il rilievo coincidono perfettamente.29

Tra i progetti realizzati attraverso la tecnica Minolta, si ricordano quelli sviluppati da Lettura Agevolata con il progetto 3t-book nel quale sono state realizzate 21 tavole che riproducono le Pietre di Venezia di John Ruskin.30

Termoform

Il termoform o termoformatura, è la modalità più tradizionale per riprodurre immagini a rilievo. Con questa particolare tecnologia è possibile ottenere il rilievo sul foglio di plastica – opaco o trasparente, di diverso spessore - attraverso la deformazione prodotta dal calore.

Il foglio plastico viene posizionato su una matrice rigida composta da un materiale sufficientemente termoresistente - cartone, legno, metallo, resina o altro - sopra il quale è realizzato il rilievo da riprodurre, in positivo o in negativo. La plastica sotto effetto termico si deforma a contatto con la matrice alla quale aderisce provocando del vuoto sotto al foglio stesso. In fase di raffreddamento, il foglio plastico acquisirà la medesima forma della matrice. A seconda quel numero di copie da riprodurre è possibile scegliere il materiale più appropriato per la matrice e differenti tecnologie di produzione. Le matrici possono essere infatti realizzate con diversi materiali e tecniche (dalle più artigianali, con un collage di materiali “poveri”, a quelle realizzate con fresatrici computerizzate ad elevata precisione che sottintendono specifiche competenze).

Per far fronte alle esigenze di limitate tirature sono disponibili apparecchi relativamente economici, mentre per quantità considerevoli ci si affida generalmente all’utilizzo di grandi macchinari automatici e costosi che richiedono la gestione da parte di personale specializzato31.

Data la varietà delle attrezzature utilizzabili, i costi d’impianto e di produzione possono essere molto diversi a seconda dei casi.

La termoformatura permette un’elevata tridimensionalità perché permette di conferire al rilievo diverse altezze per la stessa immagine, da 0,5 millimetri fino a qualche centimetro.

La plastica offre dei discreti livelli di precisione del tratto, tanto migliori quanto più precisi i procedimenti di produzione della matrice. I costi d’impianto e di

Fig. 38 - Garofalo (Benvenuto Tisi), “Annunciazione”, 1528. Musei Capitolini. Tavola in Termoform. (Associazione di Volontariato Museum))

Fig. 39 - Prospetto del Palazzo del Quirinale realizzato in termoform. (Lettura Agevolata)

produzione variano a seconda dell’attrezzatura utilizzata.

Questa tecnica non consente la riproduzione di profili ad angolo vivo, ma leggermente smussati. L’aspetto vantaggioso di questa tecnica riguarda la possibilità di ottenere differenti finiture superficiali32 e texture.

Il Termoform di per sé non è adatto ad un uso in esterno a causa della limitata capacità del rilievo di resistere all’usura e agli agenti atmosferici.

Per rilievi molto pronunciati la plastica ha la tendenza a deformarsi a contatto con le dita, andando ad inficiare quindi la leggibilità.33

Tale sistema è ideale per la creazione di mappe poste all’interno di edifici34

o per piccole piante informative da distribuire ad utenti o visitatori. La termoformatura viene utilizzata soprattutto per produrre tavole didattiche di storia dell’arte, geografia e scienze naturali, o tavole tattili da porre all’interno di libri.35

I rilievi generalmente sono realizzati su un supporto bianco o monocromatico. Mediante procedimenti di tipo industriale è possibile associare al rilievo anche il colore che viene stampato direttamente sul foglio plastico.

L’esiguità di tirature necessarie per soddisfare le esigenze tiflodidattiche spesso non rende conveniente l’adozione di tali procedimenti.

Per questa ragione, quando è necessario l’utilizzo cromatico su alcune tavole in rilievo, la campitura può avvenire stendendo il colore a mano, o in alternativa è possibile realizzare il disegno tattile sovrapponendo il rilievo in plastica trasparente ad una stampa del disegno in bianco e nero o a colori. Si possono realizzare facilmente ed in modo economico mappe, pannelli o pubblicazioni, leggibili allo stesso tempo da ciechi, ipovedenti e vedenti.

Il foglio stampato a colori può riportare immagini, scritte e indicazioni funzionali a vedenti e ipovedenti, mentre con quello trasparente possono essere riportate le informazioni in punti braille per i ciechi e il disegno opportunamente rivisto in funzione dell’esplorazione tattile. Tuttavia, limite di questa soluzione sta proprio nell’impiego di un materiale plastico, che se da un lato offre le possibilità e i vantaggi appena descritti, dall’altro comporta diversi problemi di riflessione che rendono difficile la lettura da parte di vedenti e ipovedenti. Inoltre le parti a rilievo potrebbero interferire con la lettura del testo sottostante. È bene evitare dunque che al testo stampato venga sovrapposto il Braille.36

Gaufrage

La tecnica del gaufrage37, conosciuta anche come “stampa a rilievo”, consente di ottenere un disegno a rilievo pressando un cartoncino tra una matrice metallica e una contromatrice di fibra sintetica (disegno con carta pressata). La pressione che deve essere esercitata è molto elevata e richiede una pressa di diverse tonnellate: l’elasticità della contromatrice in fibra consente di ripartire uniformemente la pressione su tutte le superfici di contatto e costituisce, nel suo insieme, una protezione per tutte le zone della carta (in particolare i vari profili del rilievo) fortemente deformate al momento dallo sforzo di compressione.

Il risultato finale che si viene ad ottenere è un foglio di carta con il rilievo corrispondente alla contromatrice.38

La prima operazione riguarda l’incisione “in negativo” della matrice, che può avvenire a mano o, meglio, con l’ausilio del computer.

realizzazione della contromatrice cosicché l’una e l’altra possano aderire perfettamente. Ad ottenimento di ciò si passa alla fase di produzione vera e propria.39

I rilievi ottenibili a sbalzo o a incavo da questa tecnologia, possono essere suddivisi in tre categorie: piani, multilivello e artistici.

Per questo metodo sono richieste attrezzature consistenti, quali presse, macchine per incisione di matrici e specifiche competenze professionali. Si tratta infatti di un procedimento che richiede professionisti altamente qualificati, soprattutto per la fase di rielaborazione del disegno.

Questo aspetto si riflette sui costi che risultano essere particolarmente elevati soprattutto nella fase di realizzazione della matrice, mentre le spese per carta e stampa sono più contenute anche se è necessaria la presenza di impianti di notevoli dimensioni. Per tale ragione si possono ottimizzare i costi ripartendo la spesa su un numero molto elevato di copie.40

Con questo metodo è possibile ottenere, anche nella stessa rappresentazione, rilievi di diversa altezza (da mezzo millimetro circa, altezza minima percepibile al tatto, fino a qualche millimetro), a condizione di dare ai profili più alti una pendenza più dolce. Il livello di precisione del rilievo è strettamente in relazione alla qualità della matrice e alla capacità di mantenere la deformazione della carta dopo l’esercizio di sollecitazione (buona matrice e carta adatta). I risultati conseguiti risultano essere di buona qualità, riproducendo dettagli difficilmente realizzabili con altre tecniche di rappresentazione a rilievo. Il gaufrage è una tecnica adatta per alte tirature, che viene generalmente sfruttata per creare mappe e disegni a rilievo, anche per scopo didattico, da distribuire agli utenti o da inserire all’interno di libri.41 Rappresentazioni con

Fig. 40 - Prospetto di San Giorgio Maggiore e del contesto lagunare di Venezia realizzati con la tecnica gaufrage. (Lettura Agevolata)

Fig. 41 - Dettaglio dei trifori loggiato gotico di Palazzo Ducale a Venezia secondo la tecnica gaufrage. Si notino le differenze di rilievo ottenibili da tale procedimento. (Lettura Agevolata, “Le pietre di Venezia di John Ruskin”, 3t-Book) Fig. 42 - Pianta Basilica di San Marco a Venezia realizzata con la tecnica gaufrage. In alto a destra è riportata l’indicazione del Nord. (Lettura Agevolata) Fig. 43 - Prospetto del Palazzo Ducale di Venezia in gaufrage. (Lettura Agevolata)

un elevato grado di complessità necessitano di un’esplorazione tattile guidata e supportata ad un’adeguata spiegazione informativa, testuale o verbale, e di un addestramento specifico da parte di personale specializzato.

La deformazione della carta può avvenire in corrispondenza di disegni in bianco e nero o a colori stampati in precedenza: il rilievo può essere accompagnato da immagini chiaramente accessibili anche alla vista.42 Tuttavia, far coincidere perfettamente rilievo e disegno, è un’operazione molto complessa che necessita di un elevato livello di professionalità.43

Serigrafia

La tecnica della serigrafia impiega un telaio su cui è teso un tessuto speciale. Attraverso un semplice procedimento chimico, il disegno da riprodurre viene trasferito sul tessuto, la cui trama lascia passare l’inchiostro su foglio di carta sottostante in corrispondenza dei segni grafici.

Tanto più fina è la trama, migliore sarà il risultato della rappresentazione. Sono disponibili differenti tipi di inchiostro, ognuno adatto a supporti specifici e applicazioni, con diversi processi produttivi e risultati. I supporti possono essere di diversi materiali come il metallo, la carta o la plastica.

Il metodo serigrafico si presta bene sia per produzioni artigianali che per stampe industriali. Le risorse richieste sono consistenti sia per le attrezzature che per il livello di professionalità: per ottenere buoni risultati infatti sono indispensabili specifiche competenze. La spesa maggiore è per la realizzazione della matrice del telaio, pertanto, come per alcune tecniche precedentemente descritte, le economie di scala solo possibili solo per alte tirature.

La serigrafia permette di ottenere un unico livello di rilievo di circa 0,5 mm, ma la forma arrotondata e schiacciata dei profili rende più difficile distinguerla dallo sfondo-supporto. A seconda dell’inchiostro e del processo produttivo, la traccia può essere più o meno omogenea e regolare. Per ottenere stampe con uno spessore elevato è necessario utilizzare un inchiostro con elevata “corposità”, la cui composizione dovrà essere calibrata per ottenere un rilievo omogeneo e sufficientemente percepibile al tatto.44

La tecnica non è adatta per campiture estese: l’inchiostro tende a distribuirsi in modo disomogeneo sul supporto. I riempimenti sono di solito resi per mezzo di retini, che tuttavia possono rendere il disegno confuso e più difficile alla lettura.

A causa della percettibilità limitata del rilievo e la complessità nella resa di estese campiture, questa tecnica è principalmente adatta per rappresentare disegni schematici o semplici mappe. È possibile produrre pannelli e mappe

Fig. 44 - Esempio di mappa tattile realizzata con tecnica serigrafica con impiego di campiture. (Lettura Agevolata). Fig. 45 - Dettaglio del rilievo di disegno serigrafico dai bordi irregolari. (Lettura Agevolata)

tattili per edifici pubblici e musei disposte su supporti metallici o plastici. In questi casi è comunque possibile valutare la scelta dei materiali e delle tecniche produttive impiegate, in quanto l’aderenza al supporto non è sempre tale da garantire una resistenza adeguata al tempo e all’usura.

È molto utilizzata anche per realizzare pubblicazioni cartacee, prodotte stampando fogli di grandi dimensioni che vengono adeguatamente tagliati e piegati fino ad assumere forme e caratteristiche dei libri in formato standard. La tecnica inoltre permette di stampare a rilievo due facciate della stessa pagina, non implicando la deformazione del supporto. Il metodo serigrafico si sta diffondendo inoltre sul mercato principalmente per il packaging, le confezioni di medicinali e le carte di credito.

La tecnica permette di sovrapporre il rilievo a delle immagini, stampate precedentemente sullo stesso foglio in serigrafia o, in alternativa, in offset. Il Braille, se realizzato con un inchiostro trasparente, può essere sovrapposto al testo in nero senza comprometterne la leggibilità.45

Collage

La tecnica del collage è concepita per stimolare la creatività dei bambini, attraverso la riproduzione di immagini e disegni utilizzando diversi materiali,

textures e spessori differenti che possono essere percepiti con l’ausilio del tatto ed essere leggibili anche da persone che non vedono.

Ponendo maggiore attenzione alla leggibilità delle illustrazioni e aggiungendo al supporto testi in Braille, i libri con inserti materici pensati per bambini vedenti, possono diventare, anche per i bambini con disabilità visiva, un gioco didattico e una metodologia basilare di apprendimento.

Per il collage si utilizzano materie prime semplici e concrete, facilmente reperibili come cartoncino (di diverso spessore e trama), stoffe, bottoni, piume e plastiche, che vengono assemblati con colla o materiali adesivi.

Si tratta quindi di una tecnica molto semplice che non richiede nessuna attrezzatura specifica - solamente colla, forbici e un campionario possibilmente molto vario di diversi materiali – e tantomeno particolari competenze, a meno che non sia necessario ottenere risultati professionali che rendono necessario

Fig. 46 - Mappa tattile della Chiesa di Santa Maria della Passione a Milano. Progetto “Chiese di Milano…in tutti i sensi”. (Lettura Agevolata, Tactile Vision Onlus)

che il collage venga pensato da un esperto, così da rappresentare in modo chiaramente comprensibile al tratto l’immagine con materiali e forme più appropriati.

Il collage può essere eseguito, per scopi didattici, anche dagli stessi bambini con disabilità visiva. Il metodo è adatto per produrre tavole a rilievo e libri tattili in copia unica o con tirature molto basse in quanto i vari materiali devono essere tagliati e incollati manualmente. Se si necessita di produrre diverse copie è possibile eventualmente tagliare i vari elementi con l’ausilio di macchinari e fustelle. I tempi di produzione sono ad ogni modo molto elevati, il che comporta anche un aumento dei costi di realizzazione. La tecnica consente di creare rilievi di diverse altezze e anche stratificando vari livelli. Dato l’impiego di materiali molto eterogenei tra loro i risultati finali sono molto diversi.

Il carattere principale della tecnica del collage non è tanto la precisione dei rilievi ma piuttosto il grande potere immaginativo ed evocativo che i diversi materiali riescono a conferire, la capacità di suscitare la curiosità a tutte le età. Spesso ogni materia utilizzata per queste creazioni possiede le caratteristiche tattili del materiale di cui è costituito l’oggetto da rappresentare o comunque evoca una sua peculiarità46.

Trattandosi di rappresentazioni che non necessitano di un elevato grado