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Capitolo 2 Lemuri catta e T gond

2.1 Il Lemur catta

I lemuri appartengono alla famiglia dei Lemuridae, del sottordine dei Primati degli Strepsirrhini secondo la classificazione più recente, la quale si basa sulla tassonomia cladistica ed è perciò più fedele alla realtà evolutiva. Sono distinti in 21 specie tutte endemiche del Madagascar. Sono animali di medie dimensioni, con coda lunga e mantello lanoso, arti posteriori più sviluppati in lunghezza degli anteriori e grandi occhi provvisti di tappetum lucidum, adatti quindi alla visione notturna. Sono frugivori e la maggior parte delle specie ha tendenze gregarie, possono essere notturni o diurni e conducono prevalentemente vita arborea.

Tra le varie specie, la più nota e studiata è quella del Lemur catta. Il catta occupa le regioni del sud/sudovest, da Taolanaro a sud fino a Morondava a nord, e la sua flessibilità ecologica le ha permesso di colonizzare diversi tipi di habitat.

Figura 2.1: Mappa dello habitat naturale del Lemur catta. (http://imgarcade.com/ring-tailed-lemur- habitat.html)

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Nella maggior parte del suo habitat, il paesaggio è roccioso e montuoso e in vaste zone la foresta si presenta poco fitta e cespugliosa a causa della stagione secca che può durare fino ad 8 mesi. In alcuni tratti di foresta, detta spinosa, si trovano boschetti di alberi simili ai cactus, con spine acuminate. Il catta vive anche in questi luoghi, ma l'habitat preferito è la foresta a galleria che si estende lungo il corso dei principali corsi d'acqua, dove è possibile trovare grandi quantità di cibo. Inoltre gli alberi alti e frondosi consentono all'animale di scegliere se stare a terra all'ombra o salire sulle cime a godersi il sole. Proprio in queste zone il catta è tre volte più diffuso che negli altri territori secchi.

Figura 2.2: Lemure catta (Ring-tailed Lemur Lemur Catta Portrait is a photograph by Pete Oxford which was uploaded on April 5th, 2012).

L'aspetto di questi lemuri è particolarmente caratteristico. Entrambi i sessi sono infatti caratterizzati da una lunga coda a righe bianche e nere, un mantello che varia nelle sfumature tra il grigio ed il brunastro più o meno scuri, ventre e parti mediali degli arti bianchi, due macchie nere triangolari a circondare i grandi occhi marrone chiaro, muso nero e orecchie bianche e triangolari. Gli esemplari di entrambi i sessi hanno ghiandole odorifere sui polsi e anogenitali. I maschi sono provvisti, inoltre, di ghiandole odorifere nel petto, sopra le clavicole vicino le ascelle (Mittermeier et al. 1994; Rowe 1996; Groves 2001; Palagi et al. 2004) e accanto a ciascuna ghiandola odorifera del polso hanno una formazione cornea usata per strofinare i rami degli alberi e lasciarci il proprio odore.

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Figura 2.3: Catta mentre strofina le ghiandole odorifere sui rami di una pianta (https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Lemur_catta_004.jpg).

Figura 2.4: ghiandole odorifere dei polsi del maschio con escrescenza cornea (a sinistra) e sopraclavicolari (a destra) (https://pediaview.com/openpedia/Ring-tailed_lemur).

I palmi delle mani e le piante dei piedi presentano cuscinetti plantari che consentono ai catta di spostarsi liberamente tra alberi e terreno ammortizzando gli attriti. Le dita sono lunghe affinchè questi animali possano arrampicarsi e toelettarsi reciprocamente, oltre che per afferrare il cibo.

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Figura 2.5: I cuscinetti plantari nel palmo della mano del catta (sinistra), nelle dita con le unghie ben sviluppate (centro), nella pianta del piede (destra) (https://en.wikipedia.org/wiki/Ring-tailed_lemur). I canini e gli incisivi inferiori, che formano un angolo acuto con la mascella, sono usati come pettine per il grooming, la cura della pelliccia (Swindler 2002).

Figura 2.6: I caratteristici denti del Lemure catta (sinistra) (https://es.wikipedia.org/wiki/Lemur_catta). Figura 6: Attività di reciproca toelettatura “mutual grooming” (destra) (https://hiveminer.com/tags/mutualgrooming).

Questi denti sono anche usati per incidere la corteccia degli alberi da cui ricavarne la linfa. Infatti il catta si nutre di linfa, frutti, fiori, foglie, corteccia e resina di una trentina di differenti specie di piante. Sono animali praticamente vegetariani, solo saltuariamente si cibano di insetti e larve.

In un gruppo di catta, gli individui sono solitamente equamente divisi tra i sessi, ma sono le femmine adulte ad avere il ruolo dominante e a prendere le decisioni fondamentali circa cibo, riposo e definizione dei confini territoriali del branco. Se due gruppi confinanti iniziano una disputa territoriale sono proprio le femmine a combattere, mentre i maschi marcano freneticamente il territorio spargendo i propri odori con la coda cosparsa delle secrezioni odorose. Durante le ore più calde del giorno, i gruppi si riposano nel sottobosco e al risveglio dedicano molta cura al grooming reciproco, mentre i cuccioli sono costantemente tenuti sotto osservazione dalle madri e dalle altre femmine.

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Le femmine di catta raggiungono la maturità sessuale intorno ai 20 mesi di età mentre i maschi più tardivamente, a circa due anni e mezzo. La femmina rimane sessualmente ricettiva per un solo giorno all'anno durante le due settimane della stagione riproduttiva, estesa tra marzo-aprile, al più tardi fino a giugno. Dopo una gestazione di circa 120-135 giorni, la femmina partorisce un solo cucciolo, molto raramente due gemelli, durante la stagione primaverile che va da agosto a settembre. I piccoli ricevono le cure e le attenzioni non solo della madre, ma anche da tutte le altre femmine del gruppo. L'allattamento dura circa sei mesi e la madre tiene con sè il cucciolo per quasi tutto il tempo.

Figura 2.7: Femmina di Lemure Catta con cucciolo (Left: Captive female and infant, © 2000 Greg and Marybeth Dimijian).

I lemuri che vivono in natura condividono più o meno le stesse dimensioni tra i due sessi: misurano circa 42-43 cm e pesano intorno ai 2kg. Invece, gli animali allevati in cattività possono pesare fino a 2,7 kg. In natura questi animali vivono in media 15/16 anni, mentre in cattività arrivano anche a 27 anni (Jolly 2003).

Purtroppo, nonostante la grande capacità del catta di adattarsi a diversi tipi di habitat, la specie è oggi inserita dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) nella lista rossa delle specie a rischio di estinzione: la popolazione selvatica ha subito una drastica riduzione della densità a causa sia della deforestazione che della caccia sconsiderata, poiché questa specie viene anche appunto cacciata per la carne oltre che per il traffico illegale di animali selvatici. La distribuzione di questi animali nell'isola si limita oggi a nuclei poco numerosi o addirittura individui solitari in siti isolati, così che, ad aggravare la situazione della sopravvivenza della specie in natura, subentrano la difficoltà di trovare partners per l'accoppiamento e la ridotta variabilità genetica.

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Per contro, invece, la popolazione ospitata in cattività è in crescendo grazie al programma europeo di consevazione ex situ denominato EEP (Programma Europeo per le Specie Minacciate) che prevede la formazione di nuovi gruppi riproduttivi distribuendo gli esemplari nei diversi giardini zoologici d'Europa: la preservazione delle specie in cattività congiuntamente ai programmi di reintroduzione in natura, sono capisaldi importanti nella conservazione delle specie a rischio di estinzione come i lemuri.

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