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Capitolo 4 L'analisi

4.2. Le lezioni

Le otto lezioni, della durata di due ore ciascuna, si sono svolte nel periodo marzo – maggio 2014, nell'arco di due ore, alla presenza delle mediatrice culturale e di altri due studenti non partecipi delle attività in quanto il loro livello non lo consentiva, eccetto per alcune attività ludiche non legate a compiti di lettura, scrittura e/o simili. Le lezioni si focalizzano sullo studente alle prese con ciò che lo riguarda da vicino nell'ambito scolastico (la scuola, appunto) via via allargandosi allo studente a casa e lo studente che si descrive e descrive. Partendo dalla prima UA e proseguendo oltre, le attività richiedono di volta in volta uno sforzo cognitivo in più. Nella descrizione delle attività, per insegnante si intende l'insegnante/ricercatrice.

Materiale:

Le attività sono state costruite ad hoc e per esse rimandiamo all'appendice, mentre a volte si è preso spunto da alcune UA presenti nel web, altre volte ancora abbiamo utilizzato le seguenti fonti:

Lo studente cinese, D'Annunzio (2009);

Un libro lungo un mondo, Favaro (2002);

La lingua in gioco, Caon e Rutka (2004);

Prove A1, Mastromarco (Centro Come).

UD: Io a scuola

UA: Scopriamo l'astuccio

Motivazione: si presenta del materiale scolastico sui banchi e si chiede in italiano come si chiama

questo? indicando di volta in volta un oggetto diverso;

Globalità: viene distribuito un testo in cui gli oggetti scolastici si presentano (appendice A);

Analisi: gli studenti devono sottolineare in verde le parole che già conoscono e con il colore arancio, o uno a scelta, le parole che non conoscono. Viene poi distribuita una griglia (appendice B) dove, sulla colonna di sinistra, ci sono le immagini relative agli oggetti delle attività, e nella riga in alto i nomi relativi agli oggetti. Gli studenti devono abbinare l'immagine alla parola con una crocetta, seguendo l'esempio. Al di sotto della griglia, l'esercizio numero 3 richiede di collegare con una freccia le stesse immagini di cui sopra con le frasi relative all'utilizzo degli oggetti. Per esempio “serve per incollare”. Queste frasi erano presenti nel testo in cui gli oggetti si presentano e quindi i discenti potevano scoprire nel testo a quale oggetto si riferivano e cercare così, di inferirne il significato;

Sintesi: l'insegnante distribuisce agli studenti dei cartoncini con su scritte le indicazioni per disegnare certi oggetti delle attività precedenti, alcuni abbinati a un colore (ripassati nella fase di motivazione assieme agli oggetti, appendice C);

Riflessione: scambio dei disegni per indovinare cosa ha disegnato il compagno; UA: La scuola

Motivazione: viene presentata il disegno di una scuola (Anche in italiano, vol 2, p24), con i suoi spazi. Domanda: di cosa parleremo? Di quali luoghi?;

Globalità A: 1) gli studenti hanno la fotocopia dell'immagine dell'attività precedente con sotto il nome dei luoghi. Devono abbinare i nomi agli spazi della scuola. 2) Lettura del testo “La scuola di Paolo” (ibidem, p.25) e sottolineatura dei termini conosciuti (facendo anche riferimento all'attività

precedente);

Analisi A: vero o falso sul testo “La scuola di Paolo”. Viene presentato un esempio per chiarire cosa devono fare e come cercare le informazioni richieste (appendice D);

Globalità B: abbiamo presentato dei dialoghi (ibidem, p.30) cercando di focalizzare gli studenti sulle azioni;

Analisi B: i discenti devono abbinare dei dialoghi alle relative vignette (ibidem, p.31); Sintesi: fotocopia di pagina 32;

Riflessione: ripasso del lessico della UA precedente; UD: Io a casa

UA: La casa

Motivazione: insieme si guarda la scheda “casa” (appendice E) mentre l'insegnante presenta tanti esempi contestualizzati per richiamare i vocaboli relativi alla casa che potrebbero essere noti (utilizzati anche gli avverbi dietro, davanti, sopra, sotto che verranno poi ripresi nella fase di riflessione);

Globalità: 1) nella stessa scheda, collegare con una freccia i nomi alla figura, abbinare il numero delle stanze di una casa alla propria mappa. Ritagliare e incollare i mobili di una casa nel disegno stilizzato di una casa, suddiviso nelle quattro stanze viste. 2) l'insegnante canta la canzone di Sergio Endrigo, La casa. In questo modo è possibile modulare il cantato, andando adagio e scandendo le parole. Primo ascolto senza testo. Secondo ascolto con testo a cui mancano dei vocaboli;

Analisi: scelta multipla di comprensione con frasi prese dal testo in modo da facilitare la comprensione. Cloze sul testo di cui pochi item lessicali sono richiesti (numero 3, appendice F). Scelta multipla sul lessico degli spazi di una casa. Momento di analisi sulla parola 'senza' presente nel testo. Insieme si cerca di inferire il significato;

Sintesi: dall'analisi della parola 'senza', il cui significato è stato individuato in 'non c'è/non ci sono', completamento della griglia 'c'è/ci sono vs non c'è/non ci sono' in riferimento al testo;

Riflessione: rivedere con il metodo TPR40, gli avverbi di spazio, davanti, dietro e così via. I

discenti vengono posti in fila e l'insegnante da i comandi in base ai quali devono posizionarsi in fila. Gioco dell'architetto modificato (La lingua in gioco, p134): gli studenti posizionano

40 Si tratta di un metodo focalizzato sul movimento ossia su una risposta fisica a una richiesta, a un input linguistico. È un metodo utile soprattutto con discenti che non sono ancora pronti per produrre lingua ma che in questo modo forniscono all'insegnante un riscontro sulla comprensione;

liberamente degli oggetti o mobili in una stanza, poi l'insegnante li sollecita a descriverla con domande.

UA: La famiglia

Motivazione: L'insegnante presenta una foto della propria famiglia e con esempi semplici ne presenta i membri;

Globalità: attività di comprensione del testo “Mi chiamo Xiao Yan” (Un libro lungo un mondo, p21). L'insegnante legge lentamente per permettere di seguire le immagini del libro;

Analisi: 1) Domande orali e semplici sul testo. Gli studenti possono avvalersi delle immagini per rispondere. 2) Scheda “Di nuovo insieme” tratta dal libro Anche in italiano!. Due persone, Paolo e Sara presentano se stessi e poi la propria famiglia, raffigurata nell'immagine sottostante il fumetto. Tuttavia mancano le descrizioni delle famiglie che i discenti devono completare da due buste diverse (una per la famiglia di Paolo e una per quella di Sara) le espressioni seguenti: in famiglia

siamo in 4, nella mia famiglia ci sono 5 persone, il papà, la mamma, io e la mia sorellina, mio nonno, i miei genitori, mio fratello Marco. 3) si richiede agli alunni di sottolineare nei fumetti le

informazioni relative a età, nome, classe, abitazione, famiglia. Si cerca, infatti, di attirare l'attenzione dei discenti sulle espressioni usate in modo da poter costruire le domande, secondo il processo inverso: le risposte sono note, mancano le domande;

Sintesi: scheda sulla famiglia (Lo studente cinese, p.116), si tratta di attività lessicali semplici. Scheda p.6 del vol 2 Anche in italiano: collocare i nomi nella colonna giusta in base al genere; Riflessione: disegno dell'albero genealogico e gioco di intervista.

UA: Daily routines

Motivazione: l'insegnante racconta e mima delle azioni svolte nella propria giornata per sollecitare il lessico prima della visione del video;

Globalità: 1) l'insegnante chiede agli studenti Cosa fa Pimpa la mattina?, cosa mangia a

colazione? in modo da attirare la loro attenzione sulla visione del video (al computer) della sigla

del cartone animato La Pimpa. Il video viene visto più volte. 2) l'insegnante distribuisce la scheda di “Manuel” (dalla rivista Sesamo41, n.5/2011 “Ascoltare e Parlare”) e chiede ai discenti di

numerare le azioni in base alla temporalità degli eventi e poi di ritagliarne le immagini. Terminata questa fase, vengono dette ad alta voce delle azioni e gli studenti dovranno indicare l'immagine

corrispondente. Assieme si “correggeranno” quelle sconosciute. L'insegnante cerca di focalizzare l' attenzione sulle parole di tempo mattina, pomeriggio, sera in modo da anticipare l'attività seguente;

Analisi: 1) gli studenti devono incollare in tre colonne La mattina, Il pomeriggio, La sera, le azioni quotidiane di Manuel. 2) Distribuita una scheda sulle daily routines, i discenti devono collegare con una freccia le azioni alle rispettive immagini (Mastromarco, Centro Come). 3) Viene distribuita la fotocopia di pagina 49 del vol 2 Anche in italiano, e si osserva insieme le espressioni Gioco a/con. L'insegnante legge e chiede di sottolineare queste espressioni utili per completare l'esercizio seguente (ibidem, p51 esercizio 3);

Sintesi: su un cartellone preparato dall'insegnante e diviso in tre colonne Tempo, Azioni, Persone, si costruiscono assieme delle frasi, cercando di creare un mini testo. I chunk lessicali vengono pescati e attaccati al cartellone: viene data ai discenti libertà di scelta;

Riflessione: mini gioco dell'oca sulla azioni (ibidem, p63), rispondendo alla domanda Che cosa

sta facendo?;

UD: Io mi descrivo

UA: Mi piace non mi piace: attività di ripasso (ultima lezione prima delle vacanze di Pasqua). Motivazione: sul banco si dispongono immagini di cibo e bevande e si chiede agli studenti quali conoscono;

Globalità: l'insegnante costruisce delle frasi: ogni mattina faccio colazione con/ a pranzo

mangio / per merenda/ a cena. Gli studenti dovranno abbinare dei cartellini con su scritto i

vocaboli alle immagini dell'attività di motivazione. Gli item lessicali sconosciuti verranno esplicitati alla fine dell'attività. Sempre sui banchi sono presenti due canestri dove gli studenti dovranno inserire le immagini e/o i cartellini di ciò che a loro piace (canestro 1) e non piace (canestro 2). Verranno poi pescati per vedere le risposte;

Essendo l'ultima lezione, abbiamo ripassato il lessico utilizzando l'approccio ludico. Gioco 1) indovina cosa sono! Gioco 2) il treno delle parole.

UA Il mio corpo

Motivazione: l'insegnante e gli studenti in piedi eseguono dei movimenti in base alle indicazioni dell'insegnante stessa. Ad esempio muoviamo la testa /la gamba e così via”;

Globalità: lettura e abbinamento di descrizioni del corpo ai rispettivi personaggi. I brani (appendice G) erano due;

Analisi: 1) viene consegnata una piccola griglia (appendice H) dove gli studenti con una x indicheranno le collocazioni possibili. Ad esempio occhi grandi. 2) completamento della fotocopia Che cosa manca ? (Anche in italiano!, vol 1, p.59) che riguarda le parti del corpo 5) abbinamento sulle parti del corpo (ibidem, p.64);

Sintesi e riflessione : disegno libero di una figura umana di cui l'insegnante ha poi sollecitato la descrizione con domande orali: ad esempio “come sono i capelli?”. Inoltre, l'insegnante ha fatto notare che per esprimere il malessere si possono usare espressioni quali ho male a, mi fa male. UA Mi descrivo

Motivazione: 1) lettura di pagina 65 del volume 1 Anche in italiano! e ripasso insieme delle espressioni della lezione precedente. 2) Brainstorming dell'insegnante che descrive quello che indossa per anticipare uno degli argomenti della lezione: i vestiti e la descrizione fisica;

Globalità: 1) viene consegnata agli studenti una fotocopia (pp. 42 e 43, ibidem) per lavorare sul lessico dei vestiti. 2) fotocopia di pagina 68 in cui le espressioni descrittive sono già state sottolineate;

Analisi: 1) vero o falso sul testo dell'esercizio precedente. 2) Esercizio di abbinamento aggettivi (anche) in base alle concordanze, costruito a partire dalle pagine 66/67 (ibidem). 3) l'insegnante consegna una scheda che riassume la concordanza di genere degli aggettivi (come sono) e il possesso (cosa ho) focalizzando l'attenzione degli studenti;

Sintesi: Viene consegnata una fotocopia (p. 14 vol 2, ibidem) da completare;

Riflessione: gioco a coppie. L'insegnante consegna i seguenti strumenti: la planimetria di una casa dove gli studenti dovranno collocare dei personaggi, le indicazioni di chi sono i personaggi, come colorarli e dove collocarli.

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