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Limitazioni alla libertà di riunione deducibili dall’art 11 CEDU, considerazioni introduttive sulle ragioni che possono condurre a

7 LA RIUNIONE COME MANIFESTAZIONE SPORTIVA: MISURE DI PREVENZIONE INCIDENTI EVENTUALMENTE ANCHE SULLA

4. LA LIBERTA’ DI RIUNIONE SECONDO LE PREVISIONI DELLA CEDU.

2.3. Limitazioni alla libertà di riunione deducibili dall’art 11 CEDU, considerazioni introduttive sulle ragioni che possono condurre a

una limitazione della libertà di riunione.

Una delle ragioni che possono facilmente indurre la restrizione di fenomeni di esplicazione della libertà di riunione risiede nel fatto che la libertà in parola presenta stretti legami, spesso quasi indissolubili, con altre libertà come quella di manifestazione del pensiero, quella di opinione e religione e soprattutto con varie libertà politiche e non ultima con la libertà di associazione.

Un così stretto intreccio di campi d‘azione della libertà di riunione con tante altre libertà è suscettibile di creare molte probabili occasioni di frizione che in vario modo possono portare ad apportare restrizioni alla libertà di cui si tratta , dal momento che spesso essa rappresenta una forma di esercizio collettivo di altre libertà già di per sé recanti limiti propri.

Come in parte già accennato , ma degno di una ulteriore sottolineatura è il fatto che la libertà di riunione rappresenti uno degli e dei fenomeni fondamentali aspetti fondamentali della vita politica e sociale di ogni Stato. Tale libertà viene a giocare una parte essenziale nell‘attività dei partiti politici e nella conduzione

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delle campagne elettorali , in particolare se le elezioni cui ci si prepara sono concepite101 allo scopo di assicurare la libertà di espressione degli individui. Peraltro, autorevole dottrina102, ricorda come già nel 1875 un giudice Americano osservò con estrema lungimiranza che ‗ l‘effettiva idea di un governo che possa definirsi dotato di una forma repubblicana implica l‘attribuzione ai cittadini dei diritti di ritrovarsi pacificamente allo scopo di confrontarsi rispetto a questioni di pubblico interesse nonché l‘attribuzione di un diritto di petizione finalizzato alla risoluzione delle lamentele‘103. La libertà di analisi come si è già avuto modo di osservare in precedenza è altresì connessa con la libertà di religione e di coscienza , dal momento che un individuo può manifestare il proprio credo religioso anche in comunità, il che prevede la contemporanea presenza di una pluralità dei soggetti coinvolti.

E‘ poi evidente che un legame estremamente stretto intercorra tra la libertà in analisi e la libertà di esprimere liberamente il proprio pensiero dal momento che la tutela e l‘espressione dell‘opinione dell‘individuo rappresentano uno degli obiettivi di tale diritto.

La riunione inoltre, in qualsiasi forma essa si svolga, è differente da qualsiasi altro mezzo di comunicazione poiché essa porta il pubblico a diretto contatto con coloro che manifestano ed esprimono la propria opinione e stimola, accrescendole molto spesso, contemporaneamente sia la discussione che l‘attenzione e la sensibilizzazione dei soggetti che ne vengono coinvolti rispetto alle tematiche poste al centro della riunione. Relativamente in particolare all‘efficaia delle manifestazioni pubbliche un autore104

fa notare che laddove il messaggio che si intenderebbe veicolare sia un messaggio percepito come impopolare, o un messaggio che la maggioranza degli individui preferirebbe ignorare, la costante presenza sulle strade di processioni e manifestazioni che

101

Denmark, Norway , Sweden and Netherlands ss. Greece . European commission (1976) 12 yearbook, p. 96.

102

JAYAWICKRAMA N.,(2002) The judicial application of human rights law; Cambridge University press, pp. 722 e3 ss.

103 United States vs. Cruikshank

104 JAYAWICKRAMA N.,(2002) The judicial application of human rights law; Cambridge

University press, p. 722 cita Matyszac( 1994), Order , ―the daughter,not the mother of Liberty‖- in‖Processions in the constitution‖

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promuovano una prospettiva differente da quella della sopracitata maggioranza sortirebbe il destabilizzante effetto di portare ad un dibattito sul tema oggetto della dimostrazione . I problemi sottostanti che danno rilievo alla riunione sono perciò prevalentemente dati dal fatto, che, come si è già osservato peraltro nella parte riguardante l‘ordinamento nazionale, le riunioni possano dare luogo proteste potenzialmente cariche di tensioni in grado di sfociare in scontri violenti. La concreta presenza fisica di più soggetti rende più probabile il verificarsi di conseguenze violente all‘interno di questo genere di fenomeni. Anche storicamente l‘utilizzo delle riunioni che oggi potremmo definire in luogo pubblico hanno provato che le manifestazioni in se stesse rappresentano una tecnica unica ed indispensabile per la propagazione di idee di minoranza: dalle manifestazioni delle Suffragette nel regno Unito ai movimenti per il riconoscimento dei diritti civili negli Stati Uniti. Nel corso della storia per il tramite proprio per il tramite della libertà di riunione ,che di volta in volta questa fosse o meno riconosciuta nei diversi ordinamenti, importanti questioni furono sottoposte tramite modalità che se spesso non sono riuscite ad impedire lo sviluppo di occasioni di violenza, altrettanto sono riuscite a portare per così dire sotto i riflettori dell‘opinione pubblica questioni di grande rilievo sociale.

L‘articolo 11 CEDU autorizza l‘imposizione di restrizioni che siano previste dalla legge da parte delle forze armate, polizia e pubblica amministrazione dello stato.105 Una genuina ed effettiva libertà di riunione non può essere ridotta la mero dovere da parte di uno stato di non interferire con lo svolgimento della stessa: una concezione puramente negativa come già prima sottolineato, non sarebbe compatibile con la lettura che dalla Corte di Strasburgo sembra ormai essere stata data per consolidata rispetto al contenuto dell‘art.11 CEDU. Come si è ricordato sarà necessario però anche che da parte delle medesime autorità deputate dall‘art. 11 CEDU ad apporre eventuali restrizioni alla libertà di riunione, vengano prese altresì misure positive a tutela della medesima. Del resto si può ricavare che l‘obbligo che lo stato si assumerebbe nel garantire il pacifico svolgimento delle riunioni e dunque il pieno il pieno esercizio della libertà

105 A tal proposito vedi, in particolare con riguardo alla concreta applicazione di tali restrizioni nei

confronti di dipendenti pubblici ―De Freitas vs Permanent Secretary of Agricolture , Fisheries, Lands and Housing Privy council of Antigua and Barbuda (1998)

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medesima, potrebbe essere paragonato, effettuando un parallelismo terminologico con il diritto civile,

più ad un obbligazione di mezzi che non di risultato, ed oltretutto si fa notare da più parti l‘ampia discrezionalità che lo stato manterrebbe nella scelta delle misure da porre in essere per rendere effettiva tale invalsa interpretazione.106

2.4. Pacificità della riunione , Osservazioni sul diritto a contro-