Lo strumento Creative Brief è stato apprezzato sia dal cliente sia da tutti i partecipanti al case study. La chiarezza e l’assoluta completezza di tutte le informazioni chiave sono state funzionali a semplificare sensibilmente le fasi iniziali del progetto.
Tra i limiti riscontrati si riconoscono una migliorabile interfaccia grafica.
In questo senso si pone l’obiettivo, per il futuro, dello sviluppo di un Creative Brief interattivo che possa rendere più accessibile ed intrigante la compilazione dello stesso, per rendere il cliente parte del progetto fin dalle prime fasi.
Tempistiche
Le tempistiche del progetto sono state pressoché conformi alle aspettative previste.
I ritardi accumulati, infatti, sono dovuti principalmente a lunghi consumer test effettuati dal cliente e non sono imputabili al processo in sé.
Uno sviluppo futuro riguarderà il miglioramento delle dinamiche di processo in collaborazione con il cliente per adottare tempistiche più conformi ai suoi obiettivi.
Rapporti con il cliente
Tra gli aspetti più interessanti di tutto il percorso progettuale si deve aggiungere il rapporto con il cliente ‘Georgian Beer Company’. La collaborazione è stata sempre chiara e costante. Il lavoro di analisi strategica e di approfondimento tecnico sono stati apprezzati e sempre corredati da preziosi feedback.
2.5 -Risultati
una giustificabile distanza geografica ed una marcata differenza linguistica.
Tra gli sviluppi futuri del processo si avrà una pianificazione di conference-call, o incontri frontali, mirate al miglioramento del rapporto con l’azienda cliente e all’aumento della qualità dei rapporti umani tra attori del processo.
Rapporti tra stakeholder
Tutto il processo è stato gestito nella massima collaborazione tra stakeholder e con il pieno appoggio degli stessi, pur evidenziando una certa riluttanza nell’approciarsi al nuovo metodo progettuale proposto, specie nelle prime fasi. La collaborazione però, dopo essere stata avviata, è stata aperta e coinvolgente in tutti i suoi aspetti e si sono riscontrati feedback positivi tra tutti i progettisti durante lo svolgimento del percorso progettuale.
La complessa attuazione del processo nelle fasi iniziali può essere stata causata da una debole collaborazione degli stakeholder chiave - in termini di relazioni frontali - dovuta principalmente all’abitudine degli stessi a lavorare autonomamente senza un’adeguata formazione in termini di metodologia progettuale.
Si pone, quindi, come obiettivo futuro, il miglioramento dei rapporti tra ruoli chiave attraverso corsi di formazione propedeutici e un’abitudine quotidiana al team building.
CONCLUSIONI
CONCLUSIONI
Il lavoro di Tesi effettuato va a porsi come un progetto di design management all’interno di una realtà – come quella del packaging per prodotti gassati - nella quale design ed engineering sono legate a doppio filo. Il design, infatti, va a configurarsi come l’essenza della manifattura in quanto si sviluppa come un processo che lega la produzione di un oggetto agli utenti finali e deve seguire un percorso che si snodi tra ricerca, innovazione e ingegnerizzazione, per conferire funzionalità, valore sociale e significato i prodotti, specie nel vastissimo mondo del beverage.
Un design a 360° , allora, che possa ‘essere presente in tutte le sale riunioni del mondo’ e che possa essere il veicolo di trasformazione di un ufficio e di un ambiente.
Ambiente che, in questo senso, ha il significato di scenario lavorativo, costituito da persone e da ruoli chiave. Il ruolo di un designer, nel caso specifico di questa Tesi, sta nell’essere a capo di un progetto, ma anche nel saper conoscere e promuovere abilmente le dinamiche di gruppo e saperle comunicare efficacemente al cliente finale.
In questo senso è stato di fondamentale importanza lo sviluppo di un tool progettuale come il Creative Brief, che rappresenta un documento imprescindibile per il corretto avvio del processo e soprattutto uno strumento tramite cui il cliente finale può interfacciarsi nel modo corretto con il team progettuale.
Il lavoro di creazione di questo strumento è stato complesso ed articolato ed ha permesso una sintesi particolareggiata di tutti gli aspetti tecnici riguardanti lo sviluppo di un contenitore per Carbonated Soft Drink. Attraverso il progetto ‘Lemonade’ per il cliente Georgian Beer Company è stato messo alla prova il metodo progettuale teorizzato durante tutto il lavoro di ricerca ed analisi e la conclusione che è possibile dare è assolutamente ottimistica.
La fase di analisi preliminare, affidate a differenti stakeholder e la fase di screening, attuata con la collaborazione degli stakeholder previsti dal processo, sono state utili allo scopo di individuare nella maniera più corretta le criticità del progetto in questione e hanno portato alla definizione precisa dei concept di progetto.
I concept, presentati al cliente, sono stati notevolmente apprezzati e si sono rivelati conformi alle richieste del cliente stesso. Questo si deve soprattutto alla precisione delle informazioni raccolte nel Creative Brief e alla bontà dell’analisi preliminare effettuata dal team di progetto.
Le revisioni successive effettuate sul profilo scelto dal cliente sono state realizzate con la massima collaborazione con il cliente e si sono rivelate rapide e molto precise grazie a feedback dettagliati e puntuali.
Queste fasi sono state ben gestite e calibrate e hanno permesso a tutti gli stakeholder di intervenire al momento corretto al fine di distribuire equamente il lavoro all’interno delle tempistiche concordate con il cliente.
Il risultato del lavoro svolto, infine, ha raccolto l’apprezzamento dell’azienda cliente e di tutte le persone coinvolte nel processo. Questo ha decretato non solamente il positivo raggiungimento degli obiettivi previsti dal brief ma anche la bontà delle scelte effettuate durante tutto il percorso progettuale.
Interessante, come sviluppo futuro di questa metodologia, sarebbe l’utilizzo e la messa in pratica di questo processo - seppure modificato in alcuni passaggi - in un altro ambiente lavorativo e in un tutt’altro settore più ampio e vario. Ecco che allora il ruolo del designer può rendere un servizio non solamente nel - seppur non ristretto campo del beverage per CSD - ma anche in tutti quei settori del packaging, come ad esempio il confezionamento di acque o altri prodotti tecnicamente molto complessi come il latte o la birra.
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RINGRAZIAMENTI
4 - Ringraziamenti
RINGRAZIAMENTI
La mia gratitudine va a tutto il personale dell’azienda PET Engineering di Conegliano per avermi dato la possibilità di realizzare questo lavoro di Tesi e per la straordinaria esperienza lavorativa fatta finora. Ringrazio in particolar modo tutto il Team di Design: Andrea Rizzardi, Responsabile dell’Ufficio Design, ed Elisa Zanellato ,direttrice della Comunicazione e del Marketing, per la fiducia concessami nel realizzare questo progetto e per tutto il generoso supporto ricevuto durante questi mesi.
Ringrazio Simone De Paolis, Senior Graphic Designer, per tutti i consigli legati alla produzione dei mock-up etichetta e per avermi supportato nella gestione dei layout grafici.
Un grazie anche a Eduardo Otero Rodriguez, Senior Industrial Designer, per il contributo nella realizzazione del case study progettuale.
Ringrazio tutti i membri dell’Ufficio Tecnico per la collaborazione nello sviluppo del case study e per le nozioni sulle tecnologie di lavorazione del PET, specie nella definizione delle criticità e le relative soluzione progettuali..
Un grazie particolare va a tutto il Reparto Prototipazione per il generoso lavoro di realizzazione dei mock-up in 3D printing e per aver prodotto dei perfetti campioni in stirosoffiaggio.
Ringrazio Georgian Beer Company e tutti i componenti dell’Ufficio Marketing per avermi dato la possibilità di utilizzare il progetto ‘Lemonade’ come caso studio e per aver positivamente collaborato con il team di PET Engineering durante il percorso creativo.
Grazie a tutti per il vostro continuo supporto, fondamentale per la riuscita di questa Tesi.
Ringrazio i professori del Politecnico di Milano, in particolar maniera tutti i docenti del corso di Laurea Magistrale in Design & Engineering, che mi hanno insegnato a dare il massimo di me stesso in tutti i progetti e per avermi trasmesso un’attenzione particolare per la cura del dettaglio.
Ringrazio specialmente la mia relatrice, la Professoressa Ferraris, che mi ha seguito durante tutto il percorso di Tesi. Grazie per i preziosi consigli e per il costante supporto.
Ringrazio, inoltre, tutti i professori dell’Università IUAV di Venezia per avermi fatto scoprire ed amare profondamente il mondo del design.
Un ringraziamento particolare voglio dedicarlo ai maestri che in questi anni ho potuto seguire e ammirare e con cui ho avuto la fortuna di collaborare: Matteo Ragni e i ragazzi dello studio Ragni di Milano; tutti i membri dello Studio di Architettura Giorgio Pradella di Mogliano Veneto; Bill Holding e Ben Cox e tutti i colleghi dello studio Morph di Londra.
Grazie a tutti voi per le straordinarie esperienze professionali e di vita.
Ringrazio la mia famiglia, Mamma e Papà, Alessandra, Manuel e Federico, che mi hanno sempre supportato, incoraggiandomi a dare il massimo e ad inseguire le mie passioni.
ALLEGATI
5 - Allegati
5 - Allegati
5 - Allegati
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