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un’indice di maggiore riconoscibilità del marchio e, a volte, avere un colore ‘barriera’ per il prodotto contentuto. Si pensi alle bottiglie completamente opache che sono studiate per contenere prodotti sensibili ai raggi Uv, oppure a bottiglie dotate di colorazione della preforma verde utilizzate prevalentemente per contenere la birra. o quelle bianche per il latte.

I colori specifici, inoltre, possono identificare un marchio, fornire informazioni sul prodotto, evocare reazioni emotive innate2.

Questi messaggi, se mal progettati, possono essere contradditori ed è compito del designer bilanciare i parametri di progettazione corretti.

Esistono, altresì, parametri che esulano dalla creatività del progettista e sono le identità dei brand. In questo caso compito del progettista è capire e intrepretare le istruzioni imposte dai veri brand e realizzare le specifiche richieste. Alcune aziende note, infatti, utilizzano il colore come brand property3. Il rosso, ad esempio, è brand property per Coca-Cola e una particolare tonalità di verse molto acceso è proprietà di Mountain Dew (fig.1).

Questi parametri sono fondamentali per una corretta scelta della preforma.

Rosso passione, calore, amore, energia cola, energy drink

Arancione gioia, creatività, esuberanza aranciata

giallo felicità, energia, positività limonata, soda

verde freschezza, naturalezza, fertilità prodotti green, energy drink

blu calma, mascolinità, fiducia soda, cola, energy drink

nero escusività, rarità, eleganza cola, limonata, energy drink

2: Bill Stewart, Professione: packaging designer, Logos, 2008

3: Daniele Baroni e Maurizio Vitta, Storia del design grafico, Longanesi, 2003

La scelta del colore:

esempi di colori preforma per tipologia di bevanda

fig.1

Overpackaging

Detto anche imballaggio multiplo o sec- ondario l’overpackaging è un imballaggio concepito in modo da costituire, nel punto di vendita, il raggruppamento di un certo numero di unità di prodotti, indipendente- mente dal fatto che sia venduto come tale all’utente finale o al consumatore, o che serva soltanto a facilitare il riforni- mento degli scaffali nel punto di vendita. Esso può essere rimosso dal prodotto senza alterarne le caratteristiche4. Quin- di, nel caso di beni di largo consumo, l’imballaggio secondario può costituire sia l’unità di vendita destinata al consumatore finale sia quella destinata al rivenditore. Come è possibile osservare

nell’infografica a lato è possible dividere la classe degli overpackaging per bottiglie in molte tipologie.

La scelta di una o di un altra tipologia è molto importante e può avere differenti motivazioni.

Il designer, in accordo con l’azienda cli- ente, andrà ad analizzare quelle che sono le scelte migliori in base alla capacità di spesa del cliente e dalle possibilità tecno- logiche di quest’ultimo.

pellicola con maniglia

box sigillato film avvolgente

box aperto

base in cartone con film avvolgente

4: (art. 35, lett. c), d.lgs. n. 22/97).

La scelta dell’overpackaging:determi- nante ai fini di conferire caratteristiche come qualità (fig. 2) oppure praticità ed economia al prodotto sullo scaffale (fig. 3). Responsabilità del designer, in accordo con l’azienda cliente, è quella di saper scegliere ed attribuire un determinato overpackaging ai differenti prodotti.

fig.2

fig.3

Etichettatura

L’etichetta rappresenta il veicolo di comunicazione più importante per un packaging bottiglia.

Nel capitolo precedente è stato possi- bile analizzare come tutti i grandi brand veicolino ingenti somme di denaro nello sviluppo di packaging ed etichette allo scopo di favorire la distribuzione e di au- mentare l’appeal del brand nella grande distribuzione.

Se lo sviluppo grafico delle etichette non è competenza di questa Tesi è fondamentale comprendere quali siano i layout di etichetta più utilizzati e quali tipologie di queste posso essere appli- cate in contenitori per prodotti CSD. Come è possible notare nell’immagine a fianco i grandi produttori sviluppano packaging differenti ogni anno e utlizza- no formati di etichette sempre differenti. Nel caso Schweppes a lato è possi- bile notare come per un solo brand si possano sviluppare una moltitudine di prodotti a volumi differenti. Le etichette in questo caso sono differenti e si nota- no un concept con full-sleeve (etichetta termoretaibile coprente) e un concept con una etichetta wrap-around (cilindro in materiale plastico avvolto attorno alla bottiglia).

Compito del designer è combinare grafica e prodotto per creare concept coerenti e avvincenti. etichetta a pannello full sleeve wrap around partial sleeve

ELEMENTI

standard + overcap

custom tappo standard

Tappatura

Il tappo o turacciolo è un manufatto utilizzato per chiudere l’apertura di un contenitore5.

Come introdotto nel capitolo 1.6, lo stirosoffiaggio, per i prodotti della categoria CSD è possible utilizzare solamente alcune tipologie di neck-finish ad alta resistenza. Questo comporta una limitata scelta tra le possiblità di tappatura per una bevanda CSD, ma esistono numerose alternative.

I tappi utlizzati per bevande gassate, infatti, sono caratterizzati dalla presenza di sfiati ideati per la fuoriuscita graduale della pressione provocata dalla bevanda gassata durante lo svitamento: essi hanno quindi la funzione di evitare la fuoriuscita troppo rapida del prodotto.

Il designer ha la possibilità, comunque, di scegliere le tipologie di tappo e di finitura che più sono utili al progetto. Deve saper bilanciare le richieste tecniche, come le restrizioni in termini di neck-finish, con le carsatteristiche estetiche del prodotto e del brand. Come è possibile notare nell’infografica a fianco il designer può servirsi di tappature più tradizionali, i tappi standard compatibili con prodotti gassati, e di quelle più attraenti e costose come gli overcap.

L’overcap è solitamente realizzato in materiale plastico e viene applicato sul tappo attraverso snap-fit o ad incastro. L’utizzo di questi ultimi è limitato dai naturali costi aggiuntivi.

Un’alternativa sono i tappi a corona che non sono utlizzati di sovente per bevande di questo tipo, ma si possono ritrovare nei packaging single-serve o per prodotti di nicchia.

5: Husky Injection Moulding, 2015

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