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Liturgia delle Ore: VOLUME I Colore liturgico: VIOLA

Nel documento Militare per l Italia (pagine 41-49)

ROSACEO (facoltativo nella III domenica di Avvento «Gaudete»)

Tempo di

AVVENTO

Il tempo di Avvento

L'Avvento rappresenta il periodo di preparazione al Natale, come suggerisce il nome stesso che, dal latino adventus, potremmo rendere in italiano con i ter-mini "arrivo" o "venuta". Già alla fine del IV sec., in Gallia e in Spagna, tro-viamo un periodo di preparazione al Natale di stampo piuttosto ascetico. A Roma abbiamo testimonianze dell'Avvento a partire dal VI sec. Nel Gela siano questo tempo ha la durata di sei settimane1, come ancora nella litur gia ambrosiana, mentre passerà in maniera definitiva a quattro settimane con S. Gregorio Magno.

Dobbiamo a S. Leone Magno la rilettura del fondamento teologico di que sto·tempo liturgico. Se l'Avvento, infatti, prepara a celebrare la venuta del Fi -glio di Dio nella carne, esso guarda anche oltre, e cioè alla seconda venuta di Cristo quando, come recitiamo nella professione di fede, «tornerà a giudica re i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine»2. Tutta l'eucologia della messa fa ri-ferimento a questo duplice aspetto. Si veda ad esempio il I Prefazio di Avvento:

Al suo primo avvento nell'umiltà della nostra natura umana egli portò a com pimento la promessa antica, e ci aprì la via dell'eterna salvezza. Verrà di nuo vo nello splendore della gloria, e ci chiamerà a possedere il regno promesso che ora osiamo sperare vi-gilanti nell'attesa3.

Questo doppio carattere è visibile anche dalla duplice ripartizione del Tempo di Avvento: dalla prima domenica al 16 dicembre la dimensione emer gente è certa-mente quella escatologica (parliamo, infatti, di "Avvento escato logico"); dal 17 al 24 dicembre tutto si concentra sulla prima venuta del Fi glio di Dio, già dagli oracoli messianici (parliamo di "Avvento storico" o "dell'incarnazione"). Oggi tale caratte-rizzazione è netta nel Lezionario; nella Liturgia delle Ore invece i temi mariani e natalizi s'intrecciano fin dall'inizio del tempo, con quelli escatologici. La fattura del-l'insieme mostra mani e di rezioni differenti.

Posto che tutta la vita del cristiano è un cammino verso la conversione, e che tutto l'anno liturgico ci richiama a questo necessario cambio di rotta, il carattere proprio dell'Avvento, più che penitenziale o di conversione (propri invece del Tempo di Quaresima e di Pasqua, in quanto dalla partecipazione piena alla morte

1Cf. GeV 1120-1156.

2«Il Tempo di Avvento ha una doppia caratteristica: è tempo di preparazione alla solennità del Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini, e contempora -neamente è il tempo in cui, attraverso tale ricordo, lo spirito viene guidato all'attesa della secon da venuta del Cristo alla fine dei tempi», Norme generali per l'ordinamento dell'anno liturgico e del calendario, 39, in MR LVI.

3MR 312.

di Cristo, nella penitenza, si può fare esperienza della con versione prendendo parte al mistero della sua risurrezione - la conversione è infatti frutto della Pa-squa)4può essere definito come tempo di attesa gioio sa, la stessa gioia e lo stesso giubilo proposti dalle letture delle diverse dome niche di Avvento5.

Nel successivo sviluppo durante il Medioevo vengono introdotti altri elementi minori di carattere natalizio, come, ad esempio, il canto del Rorate coeli desu per e le antifone al Magnificat che iniziano con la lettera O, sintesi di alcuni ti toli cristologici e della preghiera dei giusti dell'Antico Testamento. Le lettere iniziali di queste antifone in una lettura al rovescio compongono un curioso acrostico: "Ero cras" (= sarò domani)6. Infine, non si deve dimenticare che l'Avvento è il tempo mariano per eccel -lenza. Le collette del 17, 19, 20 e 23 dicembre, tutte di carattere mariano, nonché lo stesso inserimento della solennità dell'Immacolata concezione del la Beata Vergine Maria nel Tempo di Avvento, richiamano all'importanza di Maria nel-l'economia salvifica di Dio il quale ha «preservato la Vergine Maria da ogni macchia di peccato originale, perché, piena di grazia, diventasse de gna Madre del tuo Figlio»7.

(Pietro Angelo Muroni, Il Mistero di Cristo nel tempo e nello spazio, pag. 207-209)

4Questo ci aiuta a distinguere meglio anche i Tempi dell'Avvento e della Quaresima, spes -so as-sociati a motivo di alcuni elementi che li accomunano, come ad esempio il colore viola dei paramenti o la soppressione del Gloria durante la celebrazione eucaristica. Dovremmo, innan zitutto, sfatare l'idea secondo la quale il colore viola è associato al lutto; esso, infatti, più che la tristezza e la mestizia, rievoca il senso dell'attesa: attesa della venuta di Cristo in Avvento e at tesa della sua risurrezione in Quaresima. Inoltre, mentre per la Pasqua la sop-pressione del Glo ria è legata piuttosto all'attesa del tripudio gioioso di tutta la Chiesa che esplode nella Veglia pasquale, la sua soppressione nell'Avvento è in relazione con questo tempo più intenso in cui la Chiesa si prepara a cantare, la notte del 24 dicembre, quell'inno che la moltitudine dell'esercito celeste ha cantato alla nascita di Cristo. Inno d'origine greca, che riporta il canto degli angeli narrato da Lc 2, 14, il Gloria in origine era riservato solo alla festività del Natale.

5Cf., ad esempio, la prima lettura della seconda Domenica di Avvento, Anno C: «Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell'afflizione, rivestiti dello splendore della gloria che ti vie ne da Dio per sempre. Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio, metti sul tuo capo il diadema di gloria dell'Eterno, perché Dio mostrerà il tuo splendore a ogni creatura sotto il cielo» (Bar 5, 1-3); la prima lettura della terza Domenica, Anno A, chiamata Gaudete, a mo-tivo dell'antifona d'ingresso che richiama il brano di Fil 4, 4. 5 e perché anticipa la gioia del Natale: «Si rallegri no il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di nar-ciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo. Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saron. Es si vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio»

(Is 35, 1-2).

6AUGÉ, Liturgia, 286.

7Prefazio della Messa della Solennità dell'Immacolata concezione della Beata Vergine Ma -ria, in MR 632.

Tempo di Avvento - 43

A) DOMENICHE

Le Letture del Vangelo hanno nelle singole domeniche una loro caratteristica propria:

si riferiscono alla venuta del Signore alla fine dei tempi (I domenica), a Giovanni Battista (II e III domenica), agli antefatti immediati della nascita del Signore (IV domenica). Le Letture dell’Antico Testamento sono profezie sul Messia e sul tempo messianico, tratte soprattutto dal libro di Isaia. Le Letture dell’Apostolo contengono esortazioni e annunzi, in armonia con le caratteristiche di questo tempo.

B) FERIE

Si ha una duplice serie di letture: una dall’inizio dell’Avvento fino al 16 dicembre, l’altra dal 17 al 24. Nella prima parte dell’Avvento si legge il libro di Isaia, secondo l’ordine del libro stesso, non esclusi i testi di maggior rilievo, che ricorrono anche di domenica. La scelta dei Vangeli di questi giorni è stata fatta in riferimento alla prima lettura. Dal giovedì della seconda settimana cominciano le letture del Vangelo su Giovanni Battista; la prima lettura è invece o continuazione del libro di Isaia, o un altro testo, scelto in riferimento al Vangelo. Nell’ultima settimana prima del Natale, si leggono brani del Vangelo di Matteo (cap. 1) e di Luca (cap. 1) che propongono il racconto degli eventi che precedettero immediatamente la nascita del Signore. Per la prima lettura sono stati scelti, in riferimento al Vangelo, testi vari dell’Antico Testamento, tra cui alcune profezie messianiche di notevole importanza (cfr. Ordinamento delle Letture della Messa, 93-94).

Avvertenze

Nel Tempo di Avvento si suoni l’organo e gli altri strumenti musicali e si orni l’altare di fiori con quella moderazione che corrisponde all’indole di questo tempo liturgico, per non anticipare la pienezza della gioia del Natale (cfr. Cæremoniale Episcoporum, 41).

Nella celebrazione del sacramento del matrimonio si tenga conto delle caratteristiche proprie di questo tempo liturgico (cfr. Premessa al Rito del matrimonio, 13).

Indole mariana del Tempo di Avvento

I fedeli, che vivono con la liturgia lo spirito dell’Avvento, considerando l’ineffabile amore con cui la Vergine Madre attese il Figlio, sono invitati ad assumerla come modello e a prepararsi per andare incontro al Salvatore che viene, «vigilanti nella preghiera, esultanti nella sua lode». La liturgia dell’Avvento, congiungendo l’attesa messianica e quella del glorioso ritorno di Cristo con l’ammirata memoria della Madre, presenta un felice equilibrio cultuale, che può essere assunto quale norma

per impedire ogni tendenza a distaccare il culto della Vergine dal suo necessario punto di riferimento, che è Cristo; e fa si che questo periodo debba esser considerato un tempo particolarmente adatto per il culto alla Madre del Signore (cfr. Marialis cultus, 4).

I 3 formulari del Tempo di Avvento delle Messe del la Beata Vergine Maria sono destinati in questo tem po ai santuari mariani, per la celebrazione di sacerdoti pelle-grini o di un gruppo di pellepelle-grini, rispettando l’ordine di precedenza della tabella dei giorni liturgici. Le letture bibliche, a meno che non si tratti di una celebrazione con carattere di festa e di solennità, si devono proclamare dal Lezionario feriale del giorno (cfr. Introduzione alle Messe della B.V.M., 31.41 a).

È opportuno che un’immagine della Vergine sia collocata accanto all’altare (a meno che non sia già presente) a partire dai Primi Vespri della prima domenica di Avvento e fino all’Epifania, a sottolineare come sia il tempo di Avvento che il tempo natalizio siano tempi liturgici anche mariani.

Tempo di Avvento - 45

proprie, e cioè:

a) Anniversario della dedicazione della propria chiesa;

b) Titolare della propria chiesa.

Tali solennità si celebrano con le seguenti indicazioni:

Messa propria, Gloria, Credo [2]

LEZIONARIO DEI SANTI

Liturgia delle Ore: Ufficio della solennità [A]

Le indicazioni per la solennità del Patrono Principale della Forza Armata, oppure dell’Arma o Specialità dell’Esercito, si trovano al rispettivo giorno liturgico.

Si concede l’indulgenza plenaria ai fedeli che piamente visitano una chiesa o un’al-tare nel giorno della loro dedicazione e vi recitano un Padre Nostro e un Credo.

(Enchiridion Indulgentiarum, edizione 1999, n. 33 § 6).

NOTA– Dal 4 aprile 2021 è obbligatorio utilizzare la terza edizione del Messale Ro-mano (Prot.551/19 della Conferenza Episcopale Italiana). Tutti i riferimenti sul Messale di questa guida, sono tratti da quest’ultima edizione del Messale.

In attesa di pubblicare il Messale Proprio dell’Ordinariato Militare è possibile utilizzare i testi eucologici per le celebrazioni diocesane.

– Si ricorda che, per l’uso liturgico, è obbligatorio utilizzare le nuove edizioni dei lezionari (Prot. 950/06 della Conferenza Episcopale Italiana). Tale dispo-sizione vale anche per le celebrazioni proprie dell’Ordinariato Militare. A tal proposito, in attesa che venga aggiornato il Lezionario proprio diocesano, in diverse festività dei Santi Patroni delle Forze Armate sono riportate le letture tratte dalla nuova edizione del Lezionario dei santi.

– Le indicazioni contenute nella presente guida, sono di carattere generale. Con-siderato l’attuale periodo con la pandemia in corso, eventuali indicazioni sulle celebrazioni saranno comunicate volta per volta.

Tempo di Avvento - 47 AVVERTENZE PER IL TEMPO DI AVVENTO

FINO AL 16 DICEMBRE:

1. Nelle ferie in cui ricorre una memoria facoltativa, si può scegliere o l’Ufficio e la Messa della feria, o l’Ufficio e la Messa di un Santo inscritto quel giorno nel calendario o nel Martirologio (Principi e norme per la Liturgia delle Ore, 244;

Principi e norme per l’uso del Messale Romano, 355 b).

2. Messe “per diverse circostanze” o “votive” si possono celebrare solo se lo richiede una vera necessità o utilità pastorale (Principi e norme per l’uso del Messale Romano, 376).

Le Messe “quotidiane” per i defunti sono proibite (Principi e norme per l’uso del Messale Romano, 381).

3. Nell’Ufficio feriale l’antifona dell’Invitatorio, gli inni dell’Ufficio delle Letture, delle Lodi e dei Vespri e l’antifona dell’Ora media sono del tempo.

4. L’organo e altri strumenti musicali siano usati con quella moderazione che rispecchia la devota e gioiosa attesa, ma non ancora la gioia piena, del Natale.

Lo stesso principio vale per l’uso dei fiori (Caeremoniale Episcoporum, 236).

Si tenga presente questa natura del tempo di Avvento anche per la celebrazione del Matrimonio (Rito del Matrimonio, 32).

da ricordare

Novena dell’Immacolata 29 / 11 / 2021 - 07 / 12 / 2021

Giornata Internazionale delle persone con disabilità - ONU 03 / 12 / 2021

Chiusura del Giubileo Lauretano 10 / 12 / 2021

Novena di Natale 16 - 24 / 12 / 2021

Letture del giorno:

Ger 33,14-16: Farò germogliare per Davide un germoglio giusto.

Sal 24,4-5b;8-9;10.14: A te, Signore, innalzo l’anima mia, in te confido.

1Ts 3,12-4,2: Il Signore renda saldi i vostri cuori al momento della venuta di Cristo.

Lc 21,25-28.34-36: La vostra liberazione è vicina.

Nel documento Militare per l Italia (pagine 41-49)