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Liturgia delle Ore: VOLUME III Colore liturgico: VERDE

Nel documento Militare per l Italia (pagine 87-94)

Tempo

ORDINARIO

(PARTE PRIMA)

ORDINAMENTO DELLA PRIMA LETTURA

DEL LEzIONARIO NELLE FERIE DEL TEMPO ORDINARIO

Sett. Anno II

Tempo Ordinario - 89

ORDINAMENTO DELLA SECONDA LETTURA

DEL LEzIONARIO NELLE DOMENIChE DEL TEMPO ORDINARIO

Sett. Anno C

02 1 Corinzi, 12-15 03 »

04 » 05 » 06 » 07 » 08 » 09 Galati 10 » 11 » 12 » 13 » 14 » 15 Colossei 16 » 17 » 18 »

19 Ebrei, 11-12 20 »

21 » 22 » 23 Filemone 24 1 Timoteo 25 » 26 » 27 2 Timoteo 28 » 29 » 30 »

31 2 Tessalonicesi 32 »

33 »

Il Tempo ordinario

Spesso, quando si parla di Tempo Ordinario, si tende ad interpretarlo come un tempo vuoto, inconsistente, che attende di essere colmato, "infarcito" e riem -pito di senso dalle più diverse attività di carattere liturgico-pastorale. Si assiste troppo spesso, difatti, a domeniche nelle quali, per il "semplice" fatto di ap partenere a questo tempo dell'anno liturgico, sono manipolate a piacere, col -legandole o caratterizzandole da contenuti di carattere devozionale o da qual che attività socio-ecclesiale1. Le domeniche che appartengono al Tempo Or dinario, invece, sono quelle domeniche che "non hanno carattere", nel senso che non ce-lebrano in maniera specifica un mistero della vita di Cristo, ma esco no dalla di-mensione "storicizzante" per celebrare l'unico e il solo Mistero pas quale, altrimenti frazionato nei cosiddetti "tempi forti" dell'anno liturgico.

Bisogna inoltre prender coscienza del fatto che l'aggettivo "ordinario", in origine, non assume affatto il significato né di un tempo mediocre né di poco pregio né, tantomeno, di quotidiano e dunque di poca importanza come, nel lin-guaggio comune, saremmo tentati di interpretare. Esso, in realtà, deriva dal la-tino orda che richiama una struttura fondamentale, essenziale.

Il Tempo Ordinario è, infatti, la struttura portante dell'anno liturgico, sia dal punto di vista storico che da quello teologico. È il tempo ritmato da quell'ot tavo giorno che costituisce sempre il cardine di tutti i tempi, compresi quelli co siddetti forti, i quali per la verità non fanno altro che innestarsi, incastonarsi nella struttura fon-damentale del Tempo Ordinario, dando alle domeniche e ai giorni feriali un par-ticolare colore. L'aver perso questa consapevolezza ha con dotto nel corso della storia alla frantumazione di tutto quanto l'anno liturgico, tempi forti compresi.

Tant'è vero che anche dal punto di vista terminologico, prima della riforma del Vaticano II, si parlava di domeniche "dopo Pasqua", "dopo Pentecoste", "dopo l'Epifania" ... In altre parole le domeniche avevano perso in qualche modo la loro identità e la loro importanza ed erano diventa te, per così dire, semplici tappe di passaggio da una festa all'altra 2.

Il numero delle domeniche del Tempo Ordinario, con l'avvento dei cosid -detti "tempi forti", erano andate man mano riducendosi e, non avendo un no me specifico, furono caratterizzate dal tempo o dalla festa che le seguiva o le pre-cedeva.

1Cf. L. DELLA TORRE, «Problematica pastorale sull'anno liturgico in rapporto al calenda rio e ai ritmi odierni di vita», in L'anno liturgico. Atti della XI Settimana di studio dell'Associa zione Professori di Liturgia. Brescia: 23-27 agosto 1982, (Studi di Litur-gia-Nuova serie /11), Marietti, Casale Monferrato 1983, 29.

2S. SIRBONI, «Tempo ordinario e problemi liturgico-pastorali», RPL 191 (1995) 57.

Tempo Ordinario - 91 Così, ad esempio, l'antico Sacramentario Gelasiano, del secolo VII, contiene 16 for-mulari di messa sotto il titolo generico per dominicis diebus (nn. 1178- 1241). Un po' più tardi, nei Gelasiani del secolo VIII e in altre fonti ad essi vi cine, troviamo, invece, 6 domeniche post Epiphaniam e da 22 a 27 domeniche post Pentecosten. Nel MR 1570 ci sono da 3 a 6 domeniche post Epiphaniam e 24 domeniche post Pentecosten.

Sarà la riforma del Concilio Vaticano II a restituire a queste domeniche la propria identità teologica e liturgica, non più dipendente dalle feste che seguo -no o che precedo-no, ma inserite nel "Tempo" identificato con la -nomenclatu ra di "Ordinario", "durante l'anno" oppure per annum. È infatti, dalla co siddetta

"Domenica del Tempo Ordinario", "Pasqua della settimana", che scaturisce la

"Pasqua annuale", e non viceversa. È la domenica che, dalla stes sa Sacrosan-ctum concilium al n. 106, viene definita la "festa primordiale" dei cristiani. È facendo Pasqua tutte le domeniche che ci prepariamo alla Pasqua annuale, e non semplicemente nella preparazione immediata nel Tempo di Quaresima. I cri-stiani, infatti, vivono "normalmente" nell'ordinario e dell'or dinario, non nello straordinario o nei cosiddetti "tempi forti", distinguendo li magari (erroneamente) dai "tempi deboli" o "fragili".

Il Tempo Ordinario è costituito da 33-34 settimane. Da 5 a 9 settimane tro-vano posto dopo la Festa del Battesimo del Signore e si protraggono sino al martedì prima della Quaresima; il Tempo Ordinario riprende poi con il lu nedì dopo la Domenica di Pentecoste per terminare prima dei primi Vespri della prima Domenica di Avvento. Esse sono destinate a celebrare non un par ticolare aspetto del mistero di Cristo, ma in esse tale mistero viene piuttosto venerato nella sua globalità, specialmente nelle domeniche3.

Il Tempo Ordinario, prima degli altri, è il tempo nel quale il popolo di Dio, dopo aver meditato e celebrato nei "tempi forti" un particolare mistero della vita di Cristo, è chiamato a viverlo nell'ordinarietà della propria vita, nel quo tidiano.

Anche quando il normale corso del tempo per annum viene, per così dire, inter-rotto dalla Quaresima e dalla Pasqua, in realtà non si tratta di una vera e propria interruzione, quanto piuttosto, come si faceva notare prima, di un "inserimento"

di questi tempi all'interno dell'anno liturgico "ordinario" (del "Tempo ordinario") come momenti nei quali il cristiano è chiamato a soffermarsi in maniera più in-tensa e profonda nel mistero che "normalmen te" celebra "durante l'anno". Da dove il Tempo Ordinario acquisisce la pro pria caratterizzazione e la propria identità? Dal Lezionario, ossia dalle peri copi proposte per gli anni A, B e C, sia domenicali che festive, e dal Leziona rio feriale, come già visto nel capitolo de-dicato alla Parola di Dio.

(Pietro Angelo Muroni, Il Mistero di Cristo nel tempo e nello spazio, pag. 209-211)

3Cf. Norme generali per l'ordinamento dell'anno liturgico e del calendario 43, in MR LVI.

NELLE FERIE DEL TEMPO ORDINARIO Nelle ferie del Tempo Ordinario si può scegliere:

a) o la Messa di una delle 34 domeniche del Tempo Ordinario (le orazioni tuttavia si possono prendere da un’altra domenica del Tempo Ordinario), oppure da quelle per varie necessità (Principi e norme per l’uso del Messale Romano, 363);

b) o la Messa di un Santo proposto come memoria facoltativa, oppure iscritto in quel giorno nel Martirologio;

c) o una Messa per varie necessità, o votiva;

d) o qualche Messa per i defunti; tuttavia la Messa “quotidiana” si può dire soltanto se si applica per qualche defunto.

Se celebra con partecipazione di popolo, il sacerdote si preoccupi innanzitutto del bene spirituale dei fedeli, evitando di imporre i propri gusti.

Soprattutto cerchi di non omettere troppo spesso e senza motivo sufficiente le letture assegnate per i singoli giorni dal Lezionario feriale: la Chiesa desidera infatti che venga offerta ai fedeli una mensa più abbondante della parola di Dio.

Per lo stesso motivo, non ricorra troppo spesso alle Messe dei defunti: tutte le Messe sono offerte per i vivi e per i defunti, e dei defunti si fa la memoria in ogni Preghiera eucaristica.

Là dove le «memorie» facoltative della beata Vergine, o di un santo, sono care alla pietà dei fedeli, si celebri almeno una Messa in loro onore per soddisfare alla legittima devozione dei fedeli (Princìpi e norme per l’uso del Messale Romano, 353).

SCELTA DEL COLORE LITURGICO

Nelle Messe votive e nelle Messe di Santa Maria in sabato, si può usare il colore della Messa, o del tempo (Princìpi e norme per l’uso del Messale Romano, 347).

Letture del giorno:

1Sam 1,1-8; Sal 115,12-13;14.17;18-19b; Mc 1,14-20.

Nota: Nelle ferie di questa settimana, qualora si scelga la Messa della feria, si celebra la Messa della I settimana del Tempo Or-dinario (Messale Romano, 3aed. pag. 263) o una delle Messe con-sentite.

GENNAIO 2022 Tempo Ordinario - 93

Nel documento Militare per l Italia (pagine 87-94)