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maggio 1758 al 21 maggio 1761, redatto da Giovan Francesco Conforti, cart in fol., c n n.

[105]

c. 24 v.

A dì 3 settembre 1758

Da Gaspero Fabbri mazziere fu presentato foglio soscritto e firmato da sei de’ nobili signori rappresentanti contenente il permesso del passo del salone e comodo dell’altre stanze annesse al teatro di questo pubblico in congiuntura delle burlette in musica da recitarsi nella prossima fiera e giorni consecutivi secondo il solito. E fu riposto in filza.

[106]

c. 52 v.

[A dì 31 dicembre 1758]

[…] item concessero a Giovacchino Mercatanti impresario delle burlette in musica da recitarsi nel prossimo futuro Carnevale il commodo e passo per il Salone e stanze di questo pubblico palazzo nel forme solite per ufficiali favorevoli 8 contrari nessuno.

[107]

197 A dì 11 giugno 1759

Sentita l’istanza del signor Giuseppe di Antonio Bonamici, che per comodo delle persone civili di questa città domandava concedersi l’ingresso e accesso al teatro in congiuntura che da una compagnia dei saltatori veniva dato pubblico divertimento a questa città per la parte del palazzo pubblico mediante il salone et altre stanze di detto pubblico palazzo con quel più. Deliberorno e deliberano, accordorono al suddetto Signor Bonamici l’ingresso e accesso per l’effetto che sopra al Teatro Pubblico per mezzo del salone e altre stanze del Pubblico Palazzo, con che deva assistere per tutto quel tempo che starà aperto il suddetto palazzo Gaspero Fabbri mazziere e per tale assistenza e custodia deva conseguire la solita riconoscenza per loro partito di voti favorevoli sette nessun ostinato in contrario.

[108]

c. 103 r.

[A dì 7 settembre 1759]

[…] Sentita l’istanza di Luca Clemente Bottari capo tromba di questa comunità per lo stanziamento della solita mercede di scudi 12 per sua provisione di un anno per l’obbligo d’insegnare gratis pubblicamente, suonare la tromba in conformità degl’antecedenti partiti per loro legittimo partito di ufficiali favorevoli 7 nessun ostinato in contrario.

[109]

c. 164 v. […]

A dì 1 settembre 1760

[…] Item all’istanza di Antonio Sartini fu mandato il partito per lo stanziamento di lire 7 per aiuto di costà di un palio da corrersi nell’ultimo giorno della fiera, e ottenne ufficiali favorevoli 5 contrari 2 uguale rimandato, e ottenuti voti favorevoli 5, contrari 2 restò vinto e si licenziorono.

[110]

198 A dì 21 dicembre 1760

[…] Fu partecipata e letta la lettera diretta all’Illustrissimo Signor Commissario al Consiglio di reggenza del dì con la quale in sostanza di doversi render grazie a S. A. M. nel dì 31 stante per i benefizi e favori ricevuti nel corso del cadente anno vien ordinato tra i fausti e felici avvenimenti successi in quest’anno doversi annoverare lo sposalizio seguito tra il Serenissimo Arciduca Gran Principe e la Serenissima Infanta Isabella di Parma, e per ciò in rendimento di grazie doversi nella principal Chiesa cantarsi il solenne Te deum e farsi quelle dimostrazioni di letizia che sono più adattate alle circostanze di questa città.

Onde sentiti, deliberorno e deliberarono concessero a me cancelliere e al signor Provveditore di Comune darsi gli ordini opportuni, perché nella sera del dì 31 stante dopo il Te deum da cantarsi solennemente in musica, siano fatte quelle dimostrazioni di letizia da questa comunità e luoghi pii con illuminazioni, fuochi, sparo di mortaletti e suono di campane che saranno credute più convenienti e proprie. E si licenziorono.

199

XV

ASP, 270 (1761-1764)

Dall’8 giugno 1761 al 7 giugno 1764, redatto da Giovan Francesco Conforti. Cart. in fol., c. n. n.

[111]

c. 33 r./v.

A dì 18 dicembre 1761

[…] Fu partecipata alle signorie loro l’istanza di Giovanni Tommaso Vannini impresario delle commedie da recitarsi in questo pubblico teatro nel prossimo futuro Carnevale che domandava concedersegli il passo solito al salone e alla stanza contigua dalla quale si sale al detto teatro, con concedersegli il comodo per i rinfreschi e per tenersi il gioco onde sentiti e considerati, deliberorno e deliberarono, concessero il passo per il salone pubblico e per la suddetta stanza contigua a detto teatro con che in essa stanza non vi s’accenda fuoco dando facoltà e licenza di valersi per il gioco al salone predetto con obbligo a detto Vannini e compagni di assicurare il signore Antonio Geppi provveditore per qualunque danno che potesse in qualunque modo succedere, sia rispetto ai mobili, che sono nella suddetta stanza che per qualunque altro caso fortuito. Per loro partito di ufficiali favorevoli 6 contrari nessuno.

[112]

c. 36 r. […]

200 Sentiti che per decorare maggiormente la musica della presente festività di Santo Stefano erano stati fatti venire di Firenze due corni da caccia e un violino di più al solito. Stanziarono lire 7 al signore Antonio Nenci Maestro di Cappella per aiuto di costà alla spesa maggiore che si ricerca per detti professori fatti venire di più al solito per loro partito di ufficiali favorevoli 8 contrari nessuno.

[113]

c. 49 r.

[A dì 12 aprile 1762]

[…] Deliberorno e deliberarono, stanziorono al suddetto Luca Clemente Bottari, capo tromba di questa comunità, scudi dodici per sua provvigione d’un anno da intendersi principiato al termine dell’antecedente partito, per l’obbligo che ha d’insegnar suonare gratis la tromba per loro partito di ufficiali favorevoli 8 contrari nessuno.

[114]

c. 69 v. / 70 r. v. A dì 8 luglio 1762

Adunati straordinariamente, sentiti i signori Niccola Franchi e Antonio Luigi Troiani, che rappresentavano con fino all’anno 1759 e dal signor Commissario di quel tempo fa la loro accademia richiesta ad accettar la privativa al gioco delle carte, con pagare scudi 24 l’anno al fisco per rimuovere e levare una volta quei continuati scandali, bestemmie, risse e disordini che per l’uso di detto gioco, che si teneva da Antonio Bini detto Zanzara ad uso di bisca, e riddo. anche alle più vili persone venivano commessi con grave pregiudizio al buon costume e all’interesse di molte famiglie, che venivano rovinate da quelli che v’andavano a giocare; di modo che la suddetta loro accademia per un sì lodevol fine e oggetto s’indusse a intraprendere dal regio fisco con detta annua responsione la privativa al gioco