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Malmö: la rivoluzione intelligente tra passato e futuro

Capitolo II POLITICHE DELL’INNOVAZIONE NEL CONTESTO

2.2 L’esperienza svedese: sostenibilità, innovazione e ricchezza

2.2.1 Malmö: la rivoluzione intelligente tra passato e futuro

Una delle principali città svedesi che ha fatto della sostenibilità una caratteristica peculiare è sicuramente Malmö, terza città del paese per dimensioni e numero di abitanti dopo Stoccolma e Göteborg, situata nell’area meridionale della Svezia, al centro della regione Øresund della contea Skåne. Popolata da circa 300 mila abitanti, Malmö ha conosciuto un grande momento di sviluppo nel XX secolo, quando la maggiore fonte di lavoro era rappresentata dall’industria manifatturiera e dall’industria pesante, inerente per lo più all’ambito della progettazione e costruzione navale. Successivamente, tra gli anni Settanta e Ottanta, l’economia locale ha dovuto far fronte ad una serie di crisi economiche che ne hanno minato le fondamenta: in particolare, l’aumento del prezzo del petrolio, causato dalla crisi dei rifornimenti, ha messo in luce tutta la fragilità del sistema industriale svedese. I cantieri navali locali hanno cominciato a perdere la posizione competitiva vantaggiosa di un tempo, a causa dell’innalzamento dei costi di approvigionamento dei fattori produttivi e l’aumento della concorrenza estera; tutto ciò ha portato inevitabilmente al fallimento della maggior parte delle industrie manifatturiere e dei cantieri navali locali, innalzando il livello di disoccupazione nella regione.

Alla crisi economica descritta, si accompagnò anche una crisi ecologica che colpì la città: a causa della progressiva introduzione di prodotti chimici all’interno dei processi produttivi, l’inquinamento delle acque e dell’aria intorno alle zone interessate diventò insostenibile ed ebbe pericolosi effetti sul tasso di mortalità della popolazione locale.

Era dunque necessario un cambiamento, una rivalutazione degli obiettivi e un’attenzione maggiore all’ambiente, alla sanità e alla sicurezza della città: bisognava innanzitutto risolvere il problema ambientale eliminando la produzione di materiali inquinanti e rendendo l’aria più pulita; era opportuno attirare nuove imprese in modo che fosse ridotto il grado di disoccupazione; infine era necessario cambiare “mentalità” e attuare una ristrutturazione e riconversione delle strutture cittadine, muovendosi in un’ottica innovativa e di sviluppo sostenibile per la città.

Oggi Malmö è una città universalmente riconosciuta per il suo profilo innovativo e ambientale grazie soprattutto al modello di sviluppo urbanistico sostenibile, riconoscibile all’interno dei numerosissimi quartieri “verdi” della città, che aspira ad essere un vero e proprio modello di sviluppo sostenibile a livello mondiale.

Il processo di sviluppo sostenibile e innovativo della città è reso possibile grazie soprattutto ad una fitta rete di collaborazioni tra aziende, università e comuni, che assicura alla città la

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creazione di un green cluster14 e lo sviluppo di tecnologie pulite che mirano al rafforzamento

del profilo ambientale della città e a renderla più attraente agli occhi dei visitatori e imprese, i quali si recano a Malmö con la consapevolezza di arrivare in una città di nuovo prosperosa, pulita e innovativa, dopo la crisi degli anni Ottanta.

Come detto in precedenza sono davvero molti gli esempi di aree sostenibili e innovative della città, a partire dal quartiere denominato Bo01 e inaugurato nel 2001, che rappresenta un tipico esempio di quartiere green e che si pone l’obiettivo di sviluppare una city of tomorrow basata sulla sostenibilità ambientale, ma anche sulla costruzione di una società nella quale la comunità sia al centro delle scelte e sia in grado di stimolare gli individui all’innalzamento della qualità ambientale e sociale e alla valorizzazione del benessere. Il quartiere si estende su un’area portuale di 250 mila metri quadri, completamente riqualificata, che si affaccia su Copenaghen, di fronte al ponte Øresund. La costruzione del quartiere, con 1200 alloggi e circa 3600 abitanti insediati, parchi e infrastrutture, è stata organizzata e sviluppata da diversi soggetti, pubblici e privati. Dal punto di vista energetico, il quartiere è assolutamente autosufficiente: il 100% dell’energia necessaria, infatti, è fornita da fonti energetiche rinnovabili grazie all’utilizzo di tutte le tecnologie disponibili, ovvero solare termico, solare fotovoltaico, recupero di gas da biomassa, pompe di calore, energia eolica.

Figura 5. Esempi di abitazioni nel quartiere Bo01 a Malmö.

Fonte: “Gli strumenti normativi inerenti l’uso del verde in copertura e in facciata”. A cura di Valentina Santi, Università IUAV di Venezia, 2007-2008.

14 Il green cluster rappresenta una concentrazione settoriale e geografica di imprese che collaborano e cooperano

tra loro e allo stesso tempo sono fortemente caratterizzate dal rispetto per l’ambiente, dalla sicurezza e salute delle persone, dalla sostenibilità economica, sociale e ambientale.

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La circolazione della conoscenza, all’interno del quartiere ma anche a livello globale, è assicurata da un sistema tecnologico di comunicazione avanzato. I residenti possono utilizzare internet per compiere varie azioni, dagli acquisti, dalla prenotazione del turno per l’uso della lavanderia, al controllo della sicurezza in casa, alla condivisione delle automobili e così via. Il quartiere Bo01 di Malmö, nel quale coesistono le tematiche energetiche, ambientali, la mobilità sostenibile, la comunicazione e soprattutto la partecipazione dei cittadini al processo realizzativo, presenta tutte le caratteristiche per essere considerato uno dei primi, se non il primo modello di città intelligente ed innovativa a livello europeo e forse mondiale.

Altra zona di notevole importanza sotto il punto di vista innovativo è l’area di Malmö/Lund, la quale ospita il 21% delle biotecnologie svedesi, con quasi 700 unità di impiegati. Questa zona della Svezia meridionale è caratterizzata da un’intensa opera di collaborazione con la regione settentrionale della Danimarca, che insieme hanno dato vita a quella che viene chiamata “Medicon Valley”. Nel panorama europeo, la Medicon Valley rappresenta uno dei principali poli di riferimento nel campo farmaceutico, delle biotecnologie e della medicina, questo grazie soprattutto alla presenza di laboratori di ricerca e quindi alla possibilità di condurre sperimentazioni di nuovi medicinali e studi sulle cellule staminali, bioinformatica, diagnostica che costituiscono uno dei punti di forza dell’area.

E ancora, la zona di Västra Hammen, situata nelle vicinanze di Malmö, era originariamente compresa in quei territori dove sorgevano i cantieri navali (poi venuti meno con la crisi degli anni Ottanta). Il comune acquisì tutti i terreni, procedette alla demolizione degli edifici e ad un’opera di riqualifica dell’area. Oggi la zona in questione è un vero e proprio campionario di tecniche e stili costruttivi, dove il verde, l’acqua e gli edifici si integrano in maniera perfetta (il 38% dell’area è costituita da superficie verde) e hanno reso Västra Hammen un’area dominata dalla biodiversità.

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