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Capitolo 2 Le Malte

2.4 Classificazione delle malte

2.4.2 Classificazioni in base all’utilizzo

2.4.2.2 Malte per intonaco

L'intonaco è la finitura delle pareti, dei soffitti, dei muri in genere per completare la definizione geometrica dell'elemento, dal punto di vista architettonico e per

sistemare igienicamente la superficie trattata, ovvero, ha la funzione di proteggere lo strato ad esso sottostante, che siano murature in mattoni o in pietra, da agenti aggressivi atmosferici che si producono all’esterno o all’interno degli ambienti dove quotidianamente l’uomo svolge le sue funzioni. Un intonaco deve possedere specifiche caratteristiche, quindi, la scelta della malta da utilizzare è fondamentale affinché vengano soddisfatti i requisiti prestazionali richiesti, ovvero:

 buona aderenza e compatibilità con il supporto sottostante (di pietre, laterizi, calcestruzzo e altri supporti);

 attitudine a consentire i processi di traspirazione delle murature;

 rispondenza alle esigenze di impermeabilità, di coibenza termica e acustica, di resistenza meccanica;

 planarità delle superfici, assenza di imperfezioni superficiali e squadro delle giunture tra pareti.

L'intonaco civile è un intonaco che ricade all'interno degli intonaci “ordinari” per le prestazioni e le caratteristiche dei materiali impiegati. Gli intonaci civili, eseguiti secondo i magisteri tradizionali, devono essere realizzati in due o, meglio, tre strati successivi, di cui il primo con funzione di “aggrappaggio”, rinzaffo o intonaco rustico, il secondo per realizzare l'opportuno spessore, corpo o arriccio, e il terzo per la finitura, stabilitura, in particolare:

 rinzaffo, fatto con inerti a granulometria più grossa e con elevato dosaggio di leganti, regolarizza il supporto e lo prepara in modo da assicurare buona aderenza agli strati successivi. Questo tipo di intonaco viene definito rustico proprio per il fatto che il suo aspetto finale risulta scabro e irregolare, non prevede strato di finitura, nella maggior parte dei casi la malta viene lasciata così come viene applicata mediante cazzuola. L'intonaco rustico viene impiegato nell'edilizia di poco pregio. Il rinzaffo, quindi, costituisce il primo strato di intonaco che viene applicato direttamente sulla muratura con uno spessore che varia da 0,5 cm (se solo con funzione aggrappante) a 2 cm (se con funzione regolarizzante). La malta viene scagliata violentemente contro la parete mediante cazzuola per ottenere la massima aderenza. Viene poi stesa facendola penetrare nei giunti della muratura;

 arriccio, con prevalenti funzioni di tenuta e di impermeabilità con minore dosaggio di leganti consente di limitare il ritiro. La posa in opera di questo strato deve avvenire dopo essersi accertati che quello precedentemente applicato si sia indurito (circa 48 ore). Lo spessore di questo strato si aggira intorno a 1÷1,5 cm. Viene scagliato con la cazzuola sopra lo strato precedente viene successivamente spianato per ottenere lo spessore voluto cercando di lasciare la superficie ruvida e uniforme per assicurare l'adesione dello strato successivo. L'indurimento di questo strato avviene in circa 3/8 giorni;

 finitura, costituisce il terzo strato di tutto il complesso ha funzione prevalentemente estetica (in genere si usa sabbia fine, calce e cemento). Questo strato dovrà essere lisciato strofinando la superficie mediante frattazzo con movimento rotatorio e spruzzando acqua pulita. Se l'intonaco non è già stato pigmentato in pasta bisogna attendere il completo asciugamento della malta prima di stendere un’eventuale coloritura.

Nella messa in opera degli strati che costituiscono l’intonaco bisogna osservare delle attenzioni particolari al fine di avere un prodotto finito eccellente, ad esempio: il secondo strato deve essere dato su di un rinzaffo di sufficiente

maturazione, quando cioè abbia espresso la maggior parte del ritiro, mentre la finitura deve essere data possibilmente sul corpo ancora fresco così da creare uno stabile collegamento. In seguito è necessaria un’accurata bagnatura per evitare che il laterizio assorba l'acqua di impasto dell'intonaco con rischio di distacco, ovvero, più spesso, con formazione di crepe da ritiro per eccessiva rapidità di asciugatura. Oltre alla bagnatura della parete, indispensabile, sono particolarmente importanti le condizioni ambientali al momento dell'intonacatura: pareti eccessivamente calde, soleggiate, battute dal vento e bassa umidità relativa dell'aria (il ritiro aumenta sensibilmente al diminuire dell'umidità ambiente) non sono certo condizioni ideali per eseguire buone intonacature. Queste cure devono essere applicate anche e soprattutto alle pareti realizzate in laterizio alveolato o in pietra naturale in quanto questi possono avere un assorbimento d'acqua superiore di qualche punto percentuale a quello di un laterizio normale. Se poi un intonaco, anche applicato secondo ogni magistero, viene tinteggiato prima che abbia completato la sua naturale maturazione e, quindi, esaurita tutta la fase di ritiro idraulico e di buona parte del ritiro di indurimento, le micro cavillature, prevedibili in funzione della natura stessa dell'impasto dell'intonaco, compariranno inevitabilmente sulla superficie tinteggiata. Per contenere le cavillature sugli intonaci è quindi necessario:

 per le nuove costruzioni, visto il probabile assestamento delle murature, è consigliabile costruire l’intonaco almeno dopo 40 giorni dalla realizzazione dei muri;

 costruire la muratura con giunti di malta verticali e orizzontali ben costipati, senza vuoti o rientranze rispetto ai blocchi;

 bagnare il muro prima delle operazioni di intonacatura;

 porre particolare attenzione alle condizioni termo igrometriche evitando di operare con temperature troppo elevate, vento, umidità ambiente troppo bassa (le condizioni ideali sono quelle comprese fra i 5 e i 20 °C, con UR pari al 50% circa); · realizzare l'intonaco almeno a due strati;

 consentire la maturazione dello strato di rinzaffo prima di posare lo strato di corpo e finitura;

 bagnare l'intonaco per qualche giorno;  tinteggiare solo a indurimento avvenuto.

In ogni caso quando confezioniamo una malta per intonaco dobbiamo fare in modo che la malta sia in possesso di alcune caratteristiche che risultano delle invarianti del sistema a cui non possiamo rinunciare affinché il manufatto finito abbia tutte le caratteristiche sopra descritte, ovvero devono essere:

 impermeabili;

 deve opporsi ai fenomeni fessurativi;

 buona aderenza e compatibilità con il supporto sottostante;  buona lavorabilità.

I requisiti dell'intonaco civile, quindi, dipendono dal tipo di materiale impiegato per la realizzazione della malta, per cui distinguiamo:

 intonaco premiscelato;  intonaco di sola calce;  intonaco di malta bastarda;

In questo tipo di intonaco, fatto di malta bastarda, la malta può essere realizzata aggregando i leganti nei seguenti modi:

 cemento/ calce aerea;  cemento/ calce idraulica;  calce aerea/ gesso;

 cemento/ calce idraulica/ calce aerea.

Vi sono poi degli intonaci definiti speciali quali possono essere: intonaci ignifughi, termoisolanti, fonoassorbenti, deumidificanti, impermeabilizzanti, ecc. Negli intonaci esterni, l'intonaco realizzato con sola calce aerea, si usa raramente a causa della scarsa resistenza alle sollecitazioni meccaniche, la cristallizzazione dei sali ed il tempo di indurimento relativamente lungo; ha, però, una buona stabilità all'acqua, restituendola repentinamente all'esterno. Questi inconvenienti possono essere eliminati o attenuati attraverso l’aggiunta moderata di leganti idraulici i quali non modificano le caratteristiche fondamentali di tale intonaco. Nel dosaggio della malta una parte in volume di grassello è rimpiazzata da un volume equivalente di legante idraulico. A seconda dei casi e delle esigenze si potranno utilizzare qualità diverse di leganti idraulici. Bisogna fare però attenzione nella scelta di cementi carenti il più possibile di alcali per evitare i danni dovuti alla solubilizzazione e alla cristallizzazione dei sali. Questo tipo di intonaco viene apprezzato per la rapidità di posa e di presa della calce idraulica rispetto alla calce aerea, paragonata alla quale, presenta caratteristiche di resistenza più elevate (miglior comportamento agli sbalzi termici, ma minore elasticità).

Figura 2.2 – Malta per intonaco

L’intonaco a base di cemento viene applicato su murature esterne di qualsiasi tipo e presenta una notevole velocità di applicazione e, a causa delle qualità del legante, presenta una notevole resistenza ed una bassa porosità. Caratteristiche che influiscono sensibilmente sul rivestimento rispetto alle altre malte sono: rigidezza del materiale, permeabilità all’acqua, permeabilità al vapore, resistenza meccanica, buona tenuta al passaggio dell'acqua, ma sono poco indicati perché non consentono l'evaporazione dell'umidità contenuta nella muratura e, inoltre, presentano scarsa elasticità. A seconda dei dosaggi e dell’impiego del cemento, l’intonaco a base di leganti idraulici evidenzia una certa rigidezza e, questa, in funzione della quantità del legante adoperato, risulterà determinante per l’efficienza dell’intonaco stesso. Gli intonaci premiscelati possono essere a base di calce e/o cemento; l'intonaco a base di calce-cemento risulta compatibile con la maggior parte dei supporti ed è adattabile a qualsiasi condizione ambientale. A

seconda del trattamento di finitura superficiale impiegato per stendere l'ultimo strato di intonaco, si possono distinguere:

 intonaco frattazzato, presenta una superficie liscia ottenuta passando il frattazzo, di legno o di plastica, con movimenti circolari, verticali o orizzontali;

 intonaco lamato, si ottiene passando sulla superficie il bordo di una lama o di una cazzuola; la superficie che ne risulta è liscia e uniforme;

 intonaco a punta di cazzuola, si ottiene premendo la punta della cazzuola sulla superficie appena stesa dell'intonaco;

 intonaco pettinato, presenta una superficie scavata da solchi paralleli ottenuti mediante pettine o tavola chiodata, passati sull'intonaco non indurito;

 intonaco spruzzato, presenta una superficie dall'aspetto granuloso e regolare, viene ottenuto tramite malta fluida che viene spruzzata per mezzo di cazzuola o apparecchiatura meccanica;

 intonaco strollato, si ottiene scagliando sulla superficie una malta contenente ghiaia, che viene gettata sempre nella stessa direzione.

La UNI EN 998-1 classifica le malte per intonaco secondo 4 categorie resistenziali in funzione della resistenza a compressione raggiunta dalla stessa dopo 28 giorni di maturazione (tabella 2.3).

Tabella 2.3 - Classi delle malte per intonaci: proprietà resistenziali allo stato indurito