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Ambiti di applicazione dei diversi tipi di controllo Fattor

DIZIONARIO DELLE COMPETENZE Per ciascun

4.2 Sistema Integrato di Valutazione: S.I.R.I.O.

4.2.2 Il modello delle competenze

4.2.2.1 Descrizione delle competenze

4.2.2.1.1 Il manager e la leadership

Ma che cosa è una funzione manageriale e quali sono, sotto questo punto di vista le funzioni del dirigente pubblico? Il termine viene riferito ai soggetti che hanno la responsabilità di conduzione di qualsiasi struttura, anche piccola.

L’attività manageriale si sviluppa attraverso strumenti che costituiscono una sorta di protesi delle mani del responsabile della struttura. Il manager sviluppa quindi il suo lavoro attraverso competenze tecniche che servono per influenzare i comportamenti dei singoli soggetti, allineando in questo modo gli obiettivi individuali agli obiettivi organizzativi.

L’etimologia della parola,85 trova conferma nella letteratura che analizza le funzioni

dirigenziali nella quale vi è una sostanziale uniformità nell’individuare le funzioni del dirigente, come comprese nel suo ruolo manageriale.

In sintesi la letteratura sul management, focalizza il ruolo dirigenziale in un’attività di coordinamento sviluppata attraverso sistemi operativi specifici quali i sistemi di programmazione e controllo con i relativi sistemi informativi e l’attività di direzione del personale. Attribuendogli il ruolo di snodo tra il sistema delle decisioni strategiche e delle decisioni operative, è in questo senso il perno attorno il quale ruotano le decisioni aziendali.

L’attività di gestione interna, afferisce alle responsabilità del dirigente nell’utilizzo delle risorse finanziarie, umane e tecniche necessarie per perseguire gli obiettivi ad esso assegnati. In pratica, nel perseguimento degli obiettivi assegnati, il dirigente dovrà adottare tutti gli atti amministrativi necessari per portare avanti le sue attività, siano questi poteri di spesa nel rispetto ovviamente dei vincoli di bilancio, o di riscossione delle entrate; inoltre eserciterà poteri datoriali nei confronti dei propri dipendenti e poteri di definizione degli assetti organizzativi interni alla struttura diretta, attraverso l’adozione di semplici atti di organizzazione a valenza regolamentare, acquisti di beni o servizi, rispetto ai quali il dirigente valuterà anche le procedure di gara che è più opportuno effettuare, attraverso atti e provvedimenti amministrativi, quali autorizzazioni, concessioni, licenze, ecc., necessari per portare a compimento la propria attività nel rispetto degli interessi in gioco.

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Cfr. Chapman R.A., 1984. Leadership in the British Civil Service. Beckenham, Croom Helm. “All’origine del concetto di management vi è la parola latina, manus. La mano, in questo caso, è utilizzata in particolare per la guida del cavallo, si parla quindi di “maneggio” che in Francia diventa manège fino ad arrivare in Inghilterra dove se ne trova un primo uso nel seicento con la forma manager che indica l’addestratore di cavalli”.

Accanto all’attività tipicamente manageriale inerente la gestione tipica dell’ufficio diretto, il dirigente deve poi sviluppare anche un importante funzione di leadership. Infatti, gli strumenti e i poteri forniti dalla legge ai dirigenti e gli strumenti del management, per quanto possano essere sviluppati, sono strumenti che da soli non bastano, in quanto non è possibile far svolgere ai collaboratori attività che siano sviluppate con la dovuta cura e celerità, se questi non vogliono farle. Chi ottiene i maggiori risultati, è capace di entrare in contatto con i propri collaboratori da un punto di vista più istintivo. Il manager si accorge rapidamente che non basta conoscere i meccanismi del processo produttivo o le tecniche di gestione perché il gruppo si attivi e collabori nel migliore dei modi, si accorge che deve entrare in contatto con loro in una modalità più istintiva e diretta. Occorre che si stabilisca un feeling, un senso di squadra, perché i compiti, facili o difficili che siano, possano essere eseguiti. Quando un manager è capace di stabilire questo contatto si dice che ha una certa leadership sul gruppo, è capace di farsi seguire.86

Un manager dimostra di avere delle doti di leader se è capace di entrare in sintonia con le persone, se è capace di chiarire la propria posizione, il vantaggio che proviene dal seguirlo, il valore di guida. Ecco perché non è automatico il passaggio tra manager e leader, perché l’uno è dichiarato per legge o per l’autorità di qualcuno attraverso una nomina, mentre l’altro è riconosciuto tale dal suo gruppo che ne percepisce l’autorevolezza.

Nel settore pubblico sono inoltre state sottolineate caratteristiche quali la capacità di visione, il carisma personale, stabilità emotiva e maturità.

La tabella 3 sintetizza i tratti personali, le abilità e le competenze sociali individuate da Stodgill87

associate ad una leadership di successo.

Tabella 3-Tratti personali, abilità e competenze sociali associate ad una leadership efficace Tratti personali Abilità Competenze sociali Adattabilità Assertività Autocontrollo Indipendenza Originalità e creatività Integrità personale Autostima Intelligenza Capacità di giudizio Capacità di decisione Conoscenze Capacità verbali Capacità di cooperare Capacità organizzative Capacità amministrative Popolarità Prestigio personale Socievolezza Tatto e diplomazia Fonte-Stodgill 1974

Al di là di questi elementi piuttosto evidenti, e dato per scontato che ogni individuo ha le proprie caratteristiche, le diverse teorie sulla leadership hanno cercato, in primo

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Cfr. Chapman, R.A.,1984. Leadership in the British Civil Service. Beckenham. Croom Helm.

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luogo, di evidenziarne e classificarne diversi stili al fine di potere meglio analizzare il fenomeno.

In un report del 198988 l’Audit commission of London enfatizzò l’importanza del

ruolo del leader evidenziando che la dirigenza esercita un ruolo fondamentale nel dare una chiara direzione all’attività di un’amministrazione pubblica. In particolare si evidenziarono le problematiche chiave che un leader deve tipicamente risolvere in un contesto pubblico:

• la gestione delle relazioni tra politici e management la gestione delle relazioni con i cittadini e i fornitori in un contesto di utilizzo di poteri pubblici;

• la conversione delle politiche in strategie e queste ultime in piani di azione, lo sviluppo dei processi, del personale e delle competenze manageriali per assicurarsi che l’autorità pubblica è in grado di raggiungere le proprie strategie di azione;

• la verifica delle performance rispetto agli obiettivi.

Ma la concezione di leadership è mutata considerevolmente nel corso degli anni; Lo schema di seguito riportato sintetizza i tratti distintivi dei modelli di leadership tradizionale e innovativa89: