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Tutte le spade corte in catalogo presentano una componente di rame: generalmente le più antiche sono in rame arsenicato376, mentre le più recenti in

bronzo377. Fa eccezione la spada rinvenuta all’interno del Kurgan di Klady378

che, pur datata alla seconda metà del IV millennio, sembrerebbe in bronzo. Decisamente particolare è invece il materiale di una delle due spade della tomba K di Alacahöyük379: si tratta di meteorite ferroso, ovvero un particolare

tipologia di lega di ferro e nichel ricavata dai meteoriti.

Va menzionato inoltre che alcune di queste spade presentano delle decorazioni in metalli preziosi. Tre delle nove spade del palazzo di Arslantepe380 sono ageminate in argento e presentano dei motivi a triangoli. La

spada rinvenuta a Tülintepe381 era completamente ricoperta da una patina in

argento, di cui rimangono ora solo delle piccole tracce.

La spada in ferro meteorico proveniente da Alacahöyük382 presenta invece

una particolare tipologia di elsa aurea composta da cinque pezzi ad incastro fissati tra di loro e alla lama tramite una serie di rivetti.

Per quanto riguarda invece la suddivisione tipologica di questa categoria di materiale, si possono identificare tre tipi specifici.

- TIPO I: questa tipologia è presente solo in Anatolia centro-nord orientale, nell’area geografica che va da Malatya fino a Trebisonda383. Lama ed elsa sono

fusi in forma unica, la lama presenta i segni delle martellature per

375 Immagine tratta da: Pottier 1984, Fig. 6.

376 SpC.Ana_1-9; SpC.Ana_10; SpC.Ana_11; SpC.Ana_12; SpC.Ana_13; SpC.Ana_14.

377 SpC.CaucS_1; SpC.CaucS_2; SpC.CaucS_3; SpC.Ana_15; SpC.Ana_16; SpC.Ana_17;

SpC.Ana_18; SpC.Ana_19. 378 SpC.CaucN_1. 379 SpC.Ana_15. 380 SpC.Ana_1-9. 381 SpC.Ana_13. 382 SpC.Ana_15.

l’assottigliamento. La terminazione superiore dell’elsa ha forma ovoidale o trapezoidale, sono presenti due guardie spioventi rivolte verso la punta. Le else potevano essere decorate con la tecnica dell’agemina. Le lunghezze delle spade (lama+impugnatura) variano dai 40 ai 60 centimetri. E’ una tipologia molto antica: tutti gli esemplari si datano alla seconda metà del IV millennio.

-TIPO II: questa tipologia si trova nel Caucaso settentrionale, più precisamente a Klady384 e in Anatolia nella tomba reale di Arslantepe385, a

Tülintepe386e nel cimitero reale di Alacahöyük387. La lama è piuttosto sottile e

slanciata ma non presenta una nervatura centrale ma solo un leggero inspessimento, le spalle sono spioventi e angolari ed è sempre presente un codolo, generalmente lungo e sottile, che solo in un caso (Klady) è dotato di un foro. La lunghezza varia dai 40 agli oltre 60 cm. Il codolo lungo e sottile e le spalle spioventi fanno ipotizzare la presenza di una nervatura ad incastro che coprisse queste ultime fino all’altezza in cui i lati della lama divengono paralleli.

- TIPO III: questa tipologia è presente sia nel Caucaso meridionale388 che in

Anatolia389. La lama è più solida rispetto alla tipologia precedente, ha spalle

orizzontali e presenta sempre una nervatura centrale. Il codolo ha sempre uno o più fori per rivetti con i quali l’impugnatura, che doveva essere in materiale deperibile, veniva agganciata. La lunghezza di questa tipologia di spade varia dai 40 agli oltre 50 cm (lama+codolo). E’ possibile che questa tipologia sia una sorta di miglioria del tipo II (aggiunta di nervatura centrale, impugnatura più solida) e verosimilmente potrebbe essere anche l’archetipo del rapier del II millennio che le assomiglia molto nella forma, ma si presenta con dimensioni amplificate. 384 SpC.CaucN_1. 385 SpC.Ana_12. 386 SpC.Ana_13. 387 SpC.Ana_16; SpC.Ana_17.

388 SpC.CaucS_1: SpC.CaucS_2; SpC.CaucS_3.

- TIPO IV: sono presenti solamente due esemplari di questa tipologia, rinvenuti rispettivamente a Ikiztepe390 e Alacahöyük391. Presentano una lama

sottile e slanciata ma non molto lunga con un accenno di nervatura centrale. La particolarità del tipo in questione sta nell’impugnatura, questa volta in materiale metallico, che viene fissata alla lama tramite rivetti o incastri. La parte superiore dell’elsa presenta una protuberanza a crescente lunare; non sono invece presenti le guardie. Si tratta di un tipo di spada leggermente più corto rispetto a quelli precedenti, le lunghezze si aggirano infatti intorno ai 30-35 centimetri. Questa tipologia si diffonde intorno alla metà del III millennio a.C. Il confronto più diretto per l’impugnatura a mezzaluna è senza dubbio il pugnale di Meskalamdug del cimitero reale di Ur.392 Tuttavia la stessa forma si ritrova

anche in due spade del Talysh, più recenti, che si datano, seguendo la periodizzazione di De Morgan, a “le III état du Bronze”.393 In epoca successiva

sono inoltre presenti alcune testimonianze iconografiche di spade con un’elsa piuttosto simile. La prima proviene dal calice di Karashamb (Cal.CauS_4). Nei vari registri del goblet sono raffigurate numerose armi, in particolare nel terzo registro a partire dall’alto alcune spade/pugnali sono utilizzate come riempitivi. Spicca tra queste una con un’evidente impugnatura a mezzaluna che ricorda la nostra tipologia IV. La spada a sinistra invece può, forse, ricordare la nostra tipologia II. 390 SpC.Ana_14. 391 SpC.Ana_15. 392 Wooley 1934, 552. 393 De Morgan 1896, fig. 62,7; 63,6.

Calice di Karashamb e particolare della decorazione394

Ma spade con else a mezzaluna sono piuttosto presenti anche nell’iconografia Ittita. In particolare compaiono diverse volte nel ricco apparato iconografico del santuario rupestre di Yazilikaya (XIII secolo)395 ma anche nel

celebre rilievo del mangiatore di spada di Alacahöyük (XIII secolo)396 o ancora

nel rilievo rupestre attiguo al monumento sepolcrale di Gâvur Kalesi, nei pressi di Ankara397.

394 Immagini tratte da: Rubinson 2008, fig. 55 e Bobokhyan 2008, taf. 52.

395 Si veda a tal proposito Bittle at ali. 1975. 396 Akurgal 1962, 101 (fig. 62).

Yazilikaya, Camera A398 Mangiatore di spada399

Particolare dei rilievi di Gâvur Kalesi400

Va fatta tuttavia menzione del fatto che spade con impugnatura a crescente lunare compaiono anche su alcune ceramiche micenee, piuttosto tarde, datate al TE IIIA. Queste ceramiche sono state rinvenute a Ugarit401 e a Cipro402.

398 Immagine tratta da:

http://www.bibliotecapleyades.net/sitchin/planeta12/12planeteng_03.htm.

399 Immagine tratta da: Akurgal 1962, fig. 62.

Tipi I, II, III e IV

401 Furumark 1941, 237-39 e 378-384; Càssola Guida & Zucconi Galli Fonseca 1992, 165 (cat.

76).

402 Furumark 1941, 443-446; Càssola Guida, Zucconi Galli Fonseca 1992, 164-165, 198 (cat.

DISTRIBUZIONE, CRONOLOGIA E CONTESTI DI

RINVENIMENTO

Le spade corte si trovano solamente in due delle tre zone prese in esame per questo studio: il Caucaso (sia meridionale403 che settentrionale404) e

l’Anatolia405, nello specifico la zona nord-orientale della regione. Ne risulta una

zona di distribuzione di questa categoria di materiale piuttosto circoscritta e ben definita.

Non sono presenti invece spade di questo tipo nell’Egeo (almeno fino al II millennio a.C. con l’introduzione dei rapier, che verranno analizzati nel capitolo seguente) ma nemmeno nelle aree periferiche, che spesso presentano analogie nei materiali con il Corridoio Settentrionale analizzato in questo studio (area dei Balcani e dei Carpazi a ovest e Iran settentrionale, Turkmenistan e Margiana a Est).

Anche in questo caso non sono presenti spade corte in area levantina, dove il primo esemplare di spada sembra essere quello rinvenuto a Biblos e datato alla prima metà del II millennio.406 Tantomeno esse sono attestate in area siro-

mesopotamica, dove le spade di diffonderanno in epoca ancora successiva. La spada può essere considerata a tutti gli effetti come un’evoluzione del pugnale il quale, secondo Gernez, nasce proprio nella culla della metallurgia, ovvero in quell’area geografica che comprende: Balcani e Carpazi, Caucaso Settentrionale e Meridionale, Anatolia orientale e Iran centro settentrionale. verso la fine del IV millennio a.C.407 Alcuni rari esemplari di pugnale sono

presenti tuttavia anche in Levante e nell’Egitto Predinastico.408 La situazione

appare invece un po’ differente in area siro-mesopotamica, dove i primi pugnali

403 SpC.CaucS_1; SpC.CaucS_2; SpC.CaucS_3.

404 SpC.CaucN_1

405SpC.Ana_1-9; SpC.Ana_10; SpC.Ana_11; SpC.Ana_12; SpC.Ana_13; SpC.Ana_14;

SpC.Ana_15; SpC.Ana_16; SpC.Ana_17; SpC.Ana_18; SpC.Ana_19

406 Dunand 1937, 148-149 (Fig. 138-139);

407 Gernez 2018, 65.

compaiono non prima del III millennio, rivelando uno sviluppo tardivo di questa tipologia di arma/utensile.409

Non sembra quindi errato considerare le prime spade corte come un’evoluzione locale del pugnale, sia per la localizzazione, piuttosto circoscritta, di questi materiali sia per la singolarità di questi rinvenimenti, che spesso si collocano in contesti archeologici particolari, caratterizzati da ricchi rinvenimenti e specchio di una neonata classe sociale elitaria. E’ il caso del Kurgan di Klady, o ancora della tomba reale di Arslantepe, ma anche dei più tardi tumuli di Saduga e Dilicha, o del cimitero principesco di Alacahöyük. E' tuttavia anche il caso del contesto palaziale di Arslantepe, dove sono state rinvenute le 9 spade in rame arsenicato, alcune delle quali ageminate in argento.

La cronologia delle spade corte si può suddividere in tre fasi: - SECONDA META’ DEL IV MILLENNIO:

E’ il gruppo di spade corte più antico, che comprende quelle che spesso vengono definite come “le prime spade al mondo”. Ne fanno parte tutte le spade di tipologia I rinvenute in Anatolia centro-nord-orientale410 e la spada di

tipologia II proveniente dal Kurgan di Klady411.

-PRIMA META’ DEL III MILLENNIO

In questo periodo si collocano diverse spade anatoliche: nello specifico le spade di tipologia II provenienti da Arslantepe412 e Tülintepe413 e la spada di

tipologia III rinvenuta a Ikiztepe414.

-SECONDA META’ DEL III MILLENNIO

Quest'ultima fase presenta le spade più tarde, alcune delle quali si possono definire come le progenitrici dirette dei rapier del II millennio. Si collocano in questo periodo spade di tipologia II, come quella proveniente dai kurgan di Saduga415 o Dilicha416 in Gerogia, quella da Odzun417 in Armenia o quelle

rinvenute a Alacahöyük418 o a Horoztepe419 in Anatolia. Da Alacahöyük420

proviene anche una spada di tipologia III datata a questo periodo. Sono presenti spade corte anche in periodi successivi ma non sono oggetto della trattazione di questo capitolo.

410 SpC.Ana_1-9; SpC.Ana_10; SpC.Ana_11.

411 SpC.CaucN_1. 412 SpC.Ana_12. 413 SpC.Ana_13. 414 SpC.Ana_14. 415 SpC.CaucS_1. 416 SpC.AnaS_2. 417 SpC.AnaS_3. 418 SpC.Ana_16; SpC.Ana_17. 419 SpC.Ana_18; SpC.Ana_19. 420 SpC.Ana_15.

Molte spade corte provengono da contesti tombali. Fanno eccezione le nove spade provenienti da Arslantepe421, rinvenute all’interno del palazzo, tre spade

anatoliche rinvenute in ripostigli (Tülintepe422 e Horoztepe423) e tre spade il cui

contesto è sconosciuto424

Le spade che provengono da contesti funerari sono sempre state rinvenute in tombe elitarie, che disponevano di un corredo ricco di oggetti prestigiosi atti ad evidenziare lo status aristocratico del defunto. Nel Caucaso del nord abbiamo il kurgan di Klady425 appartenente alla cultura di Maikop, nel Caucaso

del Sud i kurgan di Saduga426 e di Dilicha427, che appartengono alle tombe più

antiche attribuite alla cultura Trialeti. In Anatolia invece si annoverano la tomba principesca di Arslantepe428, una sepoltura a Ikiztepe429 che presenta un

corredo funerario piuttosto ricco pur essendo inserita in un cimitero che presenta semplici tombe a cista, e due tombe del cimitero reale di Alacahöyük.430

É interessante notare che le tombe per cui possediamo dati antropologici sono tutte di pertinenza maschile (Klady431, Arslantepe432, Alacahöyük tomba

K433), mentre le altre (Saduga434, Ikiztepe435, Alacahöyük tomba S436) le cui

pubblicazioni non specificano il sesso del defunto, presentano comunque un corredo composto da tipici oggetti virili.

421 SpC.Ana_1-9.

422 SpC.Ana_13.

423 SpC.CaucS_3; SpC.Ana_18; SpC.Ana_19.

424 SpC.Ana_10; SpC.Ana_11. 425 SpC.CaucN_1. 426 SpC.CaucS_1. 427 SpC.CaucS_2. 428 SpC.Ana_12. 429 SpC.Ana_14.

430 SpC.Ana_15; SpC.Ana_16; SpC.Ana_17.

431 SpC.CaucN_1. 432 SpC.Ana_12. 433 SpC.Ana_16; SpC.Ana_17. 434 SpC.CaucS_1; 435 SpC.Ana_14. 436 SpC.Ana_17.

Schema dei contesti di rinvenimento delle spade corte fino al 2000 a.C. 0 2 4 6 8 10 Caucaso Anatolia IGNOTO RIPOSTIGLIO PALAZIALE TOMBALE

UTILIZZO E SIGNIFICATO

Dopo aver analizzato i contesti di rinvenimento di questa classe di materiali appare anche in questo caso evidente come si tratti di un oggetto esclusivo e piuttosto raro, appannaggio probabilmente di una specifica classe sociale, o comunque di persone non di comune condizione. In primis dimostrazione di tutto questo sono le ricche tombe principesche, a cui bisogna aggiungere anche il fatto che le nove spade di tipologia I, rinvenute ad Arslantepe, fossero collocate in un edificio interpretato proprio come palazzo reale. Alla luce di tutto ciò appare ancora più significativo che queste armi fossero probabilmente appese, defunzionalizzate quindi rispetto al loro impiego primario, e utilizzate solo come oggetti decorativi, più probabilmente come stendardi o sorta di insegne di potere.

Inoltre le spade rinvenute ad Arslantepe, ma anche quella di Tülintepe, presentano delle decorazioni in argento. Questo avvalora ancora di più la tesi che non si tratti di armi realmente utilizzabili ma piuttosto di pregevoli oggetti che dovevano avere anche un valore capitale, oltre che come simbolo di autorità. Allo stesso modo la spada in ferro meteorico e oro rinvenuta ad Alacahöyük è a tutti gli effetti un oggetto unico e straordinario, ma è molto difficile pensare che possa aver avuto un utilizzo pratico.

Di certo tuttavia non possiamo nemmeno affermare che nessuna della spade in catalogo sia mai stata utilizzata come arma. Del resto, com’è stato esposto in precedenza, le prime spade potrebbero essere un’evoluzione dei pugnali che si diffondono a partire dal IV millennio, che di certo un utilizzo pratico dovevano averlo. Quello che sembra essere però evidente è l’esclusività di quest’arma, sicuramente molto meno diffusa del pugnale o della daga che sembrano essere invece oggetti più “popolari”, appannaggio anche di classi sociali meno elevate. Infine, le spade corte del IV e del III millennio, o almeno alcune tipologie di esse, sembrano essere l’archetipo di quella che sarà l’arma, ma anche l’insegna più particolare e caratteristica della "aristocrazia guerriera" della prima metà del II millennio: il rapier.

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