CAPITOLO 5 Domanda di ricerca
5.3 Materiali e Metod
Ideazione di un processo di simulazione per personale infermieristico impostato su protocolli presenti in letteratura e analizzati tramite revisione
76Giancarlo Torre, Antonella LottI. L’organizzazione di un centro di simulazione: l’esperienza
dell’Università degli Studi di Genova. The organization of a simulation centre: the experience at Genoa University. MEDIC 2015; 23(2):64-72.
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attraverso motori di ricerca come PubMed o Google. I protocolli sono stati rielaborati e riadattati in base alla realtà ospedaliera pisana.
Le fasi del processo sono state le seguenti:
1. Attivazione dei Clinical Skills Laboraboratory attraverso la formazione dei tutor.
2. Scelta dei temi di simulazione, allestimento degli scenari e svolgimento della simulazione.
3. Valutazione attraverso Objective Structured Clinical Examination . 4. Raccolta dati del personale coinvolto.
5. Valutazione con metodologia OSCE.
L’organizzazione di un corso di formazione teorico-pratico è stato il primo step del progetto. Il corso era costituito da lezioni frontali con dimostrazioni pratictie, attività di smiulazione e role playing, e si prefiggeva di far acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti nei temi dell’educazione, allo scopo di introdurre i formatori nell’acquisizione di metodi e strategie per l’utilizzo strutturato della metodologia della simulazione.
Gli obiettivi del corso sono illustrati di seguito in Figura, con i relativi contenuti didattici.
Al termine del corso, della durata di 25 ore, gli infermieri saranno sottoposti ad un questionario di verifica e uno di gradimento dell’evento formativo.
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✓ Organizzazione di una sessione di simulazione.
Domande da porsi: cosa vogliamo valutare e quali sono le risorse necessarie. I tutor, pertanto, analizzeranno al dettaglio gli obiettivi del programma di tirocinio dell’anno di corso, valutando quali attività infermieristiche, temi e obiettivi dovranno diventare oggetto di simulazione, scegliendo anche le attività tecniche e relazionali in base a: 1) eventi che si verificano frequentemente nel contesto ospedaliero o domiciliare, 2) eventi che si verificano così raramente che un’infermiere deve essere in grado, nell’eventualità, di sapersela cavare.
Determinate le attività, ogni tutor dovrà effettuare una revisione della letteratura al fine di individuare le evidenze scientifiche a supporto della procedura da insegnare, l’ha condivisa con i suoi colleghi, ed è stata stilata una checklist. Nel laboratorio sarà ricreato lo scenario, riproducendo, quanto più fedelmente possibile, l’ambiente di una stanza di reparto.
Verranno utilizzati dei simulatori di pazienti ad alta, media e bassa fedeltà a seconda del tipo di stazione e del tema oggetto di simulazione.
✓ Sessione di simulazione
Gli studenti suddivisi in gruppi saranno fatti entrare nell’aula di laboratorio dove il tutor dovrà mostrare la completa procedura dell’attività designata. Al termine della procedura, i tutor abbandoneranno l’aula lasciando che gli studenti condividano le varie fasi della procedura e compilino una dettagliata checklist. Al rientro dei tutor, gli studenti dovranno confrontarsi con essi sulla procedura appena eseguita, ponendo domande e chiarendo i dubbi. Le checklist saranno poi utilizzate dagli studenti per esercitarsi autonomamente sul manichino o con altro simulatore.
✓ Valutazione formativa
Quando verranno completate tutte le sessioni di simulazione, gli studenti saranno valutati sulle abilità apprese nella valutazione formativa che, se con esito
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positivo, permetterà l’accesso al tirocinio clinico. La valutazione formativa si basa sulla metodologia OSCE, dettagliata nel Capitolo 1. Nel nostro caso, l’OSCE verrà strutturato come un circuito costituito da 3 stazioni, e l’esame si svolgerà facendo passare in successione ciascuno degli studenti in 3 stanze, all’interno delle quali saranno predisposte 3 stazioni. Ogni stazione durerà al massimo 10 minuti.
Esempio rotazione delle stazioni
Inizio esame
1 STANZA 1 prova Lavaggio mani
Rifacimento letto Mobilizzazione paziente 2 prova
3 prova
2 STANZA 4 prova Igiene personale e del cavo orale
5 prova Esecuzione clisma evacuativo
6 prova Posizionamento catetere vescicale
3 STANZA 7 prova Terapia farmacologica (intramuscolare, orale, sottocutanea, endovenosa)
8 prova Esecuzione prelievo venoso
9 prova Posizionamento sondino naso-gastrico
Lo studente che dovrà affrontare l’OSCE non sarà al corrente di quale sarebbero state le stazioni sulle quali veniva valutato. Ad ogni docente valutatore verrà consegnata una checklist che conterrà una lista dettagliata delle azioni che lo studente dovrà effettuare e che l’esaminatore dovrà compilare spuntando sulle caselle di “eseguito in modo corretto”, “eseguito in modo non corretto” e “non eseguito”. Lo studente totalizzerà un punto per ogni azione eseguita in modo corretto e 0 punti per l’azione eseguita in modo non corretto o non eseguita.
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Lo studente verrà poi ammesso alla frequenza del tirocinio clinico vero e proprio. La prova finale, l’OSCE certificativo, sarà l’esame che, per la sua struttura, garantirà affidabilità e validità alla valutazione, e che certificherà che lo studente avrà appreso e assimilato le competenze cliniche teoriche e pratiche previste dagli obiettivi del programma di tirocinio.
✓ Osce certificativo
L’esame finale di tirocinio avverrà attraverso l’OSCE certificativo che ha le stesse caratteristiche dell’OSCE formativo ma verificherà l’idoneità dello studente ad operare nella pratica reale, questo ne certifica le abilità professionali. Il pass mark per l’OSCE certificativo consisterà nell’esecuzione corretta dell’80% delle azioni della checklist più i red flag, o sbarramenti, che rappresentano delle azioni ritenute dai tutor indispensabili e inevitabili alla riuscita completa dell’esecuzione di una determinata attività. Ad esempio, sarà inaccettabile che uno studente possa superare l’esame di tirocinio se, per esempio, ometterà di verificare l’identità del paziente prima di somministrare un farmaco. Il voto finale assegnato allo studente sarà calcolato attraverso una griglia precostituita che converte il punteggio totalizzato nella check list in trentesimi.
5.4 Progetto
Gli obbiettivi generali del progetto e le caratteristiche dei potenziali partecipanti potrebbero essere indicati come:
1. Scopo e obiettivo dello studio: educazione. Training, valutazione delle
performance, prove cliniche, studio.
2. Esperienza dei partecipanti. Scuola secondaria e superiori. Università,
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3. Unità di valutazione: Pronto Soccorso, corsia/reparto, procedure,
dinamiche con rischio elevato.
4. Settore professionale interessato: personale infermieristico, personale
ausiliario.
5. Età paziente che viene simulato: neonato, bambino, ragazzo, adulto,
anziano.
6. Tipo di tecnologia richiesta: simulazione verbale, paziente standardizzato,
microsimulazione, manichini elettronici.
7. Luogo della simulazione: ambiente ospedaliero ed extra-ospedaliero (Casa,