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4. Fase sperimentale

4.2. Materiali e metodi

Soggetti

Le prime fasi di selezione del campione sono avvenute tra settembre 2018 e giugno 2019.

Sono stati sottoposti a screening 603 studenti dell’Università degli Studi dell’Aquila, di età compresa tra i 19 e i 32 anni, con un’età media di 23.2 (DS = 2.81).

I test somministrati sono stati i seguenti:

o il Seasonal Pattern Assessment Questionnaire (SPAQ).

È stato sviluppato da Rosenthal nel 1984, con l’intenzione di creare un test adatto a misurare l’umore nelle sue variazioni e nella sua sensibilità alle caratteristiche dell’ambiente e alle diverse stagioni.67 Ad oggi è lo strumento più comune utilizzato per l’individuazione di SAD e S-SAD in forma sia invernale che estiva.24 È un questionario retrospettivo e autosomministrato, di tipo carta e penna. Sebbene alcune domande possano essere aggiunte o rimosse per adeguarsi agli scopi dei vari studi, si compone generalmente di 16 item, che indagano su: dati demografici di base (tra cui nome, luogo di nascita, età, sesso, numero di anni che il soggetto ha vissuto in ambiente con quel tipo di clima), comportamenti legati al sonno, all’attività sociale, ai livelli di energia, all’umore, all’appetito e al peso corporeo. Nel compilare il test, il soggetto deve valutare in una scala da 0 (nessun cambiamento) a 4 (cambiamento molto marcato) il grado di variazione subita da ogni comportamento nel variare delle stagioni. Tra tutti gli item, solo alcuni sono necessari per poter individuare efficacemente la presenza di SAD e S-SAD.

Il cosiddetto Seasonality Score (definito anche Global Seasonality Score -

50 GSS o Seasonality Score Index – SSI) si ottiene dai punteggi attribuiti a 6 item, che indicano il grado di cambiamento di: lunghezza del periodo di sonno, attività sociale, umore, peso, appetito, livelli di energia. Dalla somma di questi risultati si ottiene un GSS che va da 0 a 24. Il cut-off minimo che indica la presenza di SAD è un punteggio pari ad 11. Oltre a questo, è possibile fare diagnosi di SAD se il soggetto ha risposto anche che questi cambiamenti vengono percepiti come un problema di grado almeno moderato. Se il soggetto ottiene un punteggio GSS di almeno 10 pur non considerando i sintomi un problema, o un GSS di 8 o 9 ritenendo i sintomi almeno moderatamente problematici, si può fare diagnosi di S-SAD.67

o il Beck Depression Inventory (BDI).

È stato sviluppato da Beck nel 1961 come strumento di valutazione della presenza e della severità di eventuali sintomi depressivi. Negli anni ci sono state diverse revisioni del test, che hanno portato alla BDI-II attualmente in uso. È un questionario auto-somministrato che include 21 domande a risposta multipla riguardo al modo in cui il soggetto si è sentito nell’ultima settimana.

Il test indaga le aree somatico-affettive e cognitive del soggetto, con domande che riguardano eventuali cambiamenti o pensieri negativi su se stessi, il proprio futuro e il mondo in generale. Ad ogni alternativa corrisponde un punteggio tra 0 e 3, e sommando insieme i risultati di ogni domanda si ottiene un valore totale compreso tra 0 e 63, che indica il grado di severità della depressione (0-9: minimo; 10-18: lieve; 19-29: moderato; 30-63: severo).66 o l’Hamilton Anxiety Rating Scale (HAM-A).

Sviluppato da Hamilton nel 1959, è uno dei primi test ideati per la misurazione della severità dei sintomi associati all’ansia. Nato come test

51 clinico, ne è stata poi prodotta una versione auto-somministrata che consente di indagare sintomi di natura psicologica e somatica che tipicamente si presentano in accompagnamento ad uno stato di ansia. Si compone di 14 domande a risposta multipla, con un punteggio assegnato ad ogni item compreso tra 0 e 4. Dalla somma di tutti i risultati si ottiene un valore compreso tra 0 e 56, che stabilisce il grado di severità del disturbo d’ansia (>

17: ansia lieve; 18-24: ansia moderata; 25-30: ansia severa).102

Tra tutti gli studenti che si sono resi disponibili sono stati successivamente selezionati 50 soggetti di sesso femminile, suddivisi in due gruppi: 25 per il gruppo “winter type SAD” e 25 per il gruppo di controllo. Si è preferito includere nello studio i soggetti affetti da forma invernale poiché presenti in numero decisamente più elevato rispetto ai soggetti affetti dal corrispettivo estivo. Le partecipanti sono state selezionate in base ai risultati ottenuti nel test SPAQ (GSS ≥ 11), nel test BDI (< 19) e nel test HAM-A (< 18). Inoltre, al fine di ridurre la variabilità geografica, che è noto essere uno dei fattori di maggiore influenza nella presenza di SAD, sono stati considerati solo i soggetti residenti nell’Italia centro-meridionale, media di anni di residenza di 20.8 (DS = 6.9).

Le partecipanti sono poi state testate tra ottobre 2019 e gennaio 2020, in corrispondenza del periodo autunno-inverno in cui tendenzialmente si manifesta la sintomatologia depressiva nei SAD.

Stimoli emozionali

Nella seconda fase di test, i soggetti sono stati sottoposti a due Task di memoria a lungo termine somministrati al computer, in cui sono stati utilizzati:

102 Hamilton, 1959

52 o il software SuperLab 5 per la somministrazione, completo di tastiera esterna per le

risposte agli stimoli presentati;

o immagini tratte dal set International Affective Picture System (IAPS).103

L’IAPS è un database di fotografie ideato dal Centro per Emozioni e Attenzione del National Institute of Mental Health nel 2005. Ad oggi è globalmente utilizzato in ricerche sperimentali su emozioni e attenzione, e grazie a questo può portare a diversi vantaggi, come fornire un controllo sperimentale nella selezione degli stimoli emozionali, facilitare la comparazione dei risultati tra studi diversi, migliorare la riproducibilità di un esperimento in differenti setting di laboratorio.104

Lo scopo iniziale per cui è stato creato l’IAPS era quello di fornire una serie di stimoli standardizzati che permettessero una continuità e una coerenza alle diverse ricerche che necessitavano di valutare le risposte emozionali.104 Attualmente include più di 1000 diverse fotografie a colori che raffigurano rappresentazioni delle esperienze umane, spaziando da foto di persone con espressioni varie (come gioia, tristezza, paura, rabbia) a semplici oggetti, panorami, eventi sportivi, reportage di guerra, animali di ogni tipo. Sono immagini emozionalmente evocative, con differente contenuto semantico, ognuna delle quali possiede specifici livelli di piacevolezza (immagini a carica emozionale positiva, neutrale o negativa) ed attivazione (immagini con carica emozionale forte o debole), definiti da media e deviazione standard, dati che sono stati raccolti mediante somministrazione ad ampi campioni di popolazione, differenti per genere, età e cultura.104

103 Lang, 2008

104 Bradley e Lang, 2007

53 Per misurare piacevolezza e attivazione associati agli stimoli IAPS viene comunemente utilizzato uno strumento di valutazione affettiva chiamato Self-Assessment Manikin (SAM).105 La procedura di classificazione normativa delle immagini si basa sul presupposto che le valutazioni emotive possono essere spiegate da 2 dimensioni valutate su una scala da 1 a 9 punti:

Valenza affettiva, uno stato emozionale compreso tra 1 = spiacevole e 9 = piacevole, delle immagini osservate;

Arousal, livello di attivazione emozionale compreso tra 1 = bassa eccitazione e 9 = alta eccitazione, da esse generato.

Pertanto, ai partecipanti che prendono parte agli studi condotti per standardizzare le IAPS viene chiesto di valutare quanto piacevoli/spiacevoli, quanto calmi/eccitati, si sentano guardando ogni immagine, rispondendo nel modo più sincero possibile e considerando che non ci sono risposte giuste o sbagliate.

I punti sulla scala di valutazione sono rappresentati con degli omini stilizzati che per la valenza hanno un’espressione positiva ad un estremo e negativa a quello opposto, mentre per l’arousal hanno un’espressione di estrema calma

105 Lang, 1980 cit in Bradley e Lang, 2007

54 da un lato e all’opposto di estrema attivazione. Il partecipante ha il compito di mettere una croce sull’omino

stilizzato che più rappresenta la valenza e l’arousal provati durante la presentazione di ciascuno stimolo, potendo scegliere tutte le posizioni tra 1 e 9. Solitamente, la valutazione di uno stimolo percettivo avviene automaticamente e velocemente, indipendentemente dall’intenzione e dalla consapevolezza del soggetto.106 Differenze di genere, cultura, età.

Riportando i punteggi associati alle immagini su un piano cartesiano, posizionando sull’asse x l’arousal e sull’asse y il gradimento, si ottiene il cosiddetto spazio affettivo.

Osservando questo sistema, si nota una correlazione tra il livello di attivazione e il punteggio di gradimento che assume una forma caratteristica, simile ad un boomerang. Nello specifico, ad un’immagine molto piacevole o molto spiacevole si accompagna una elevata attivazione, mentre uno stimolo emotivamente neutro presenta un livello di attivazione molto basso. Inoltre, lo spazio affettivo sembra essere influenzato dal genere:

106 Smith, Bradley e Lang, 2005

Fig. 4.2. La disposizione di ogni immagine dell'IAPS secondo il proprio punteggio di gradimento e attivazione.

Sopra lo spazio affettivo degli uomini, sotto quello delle donne. (Bradley e Lang, 2007)

55 o gli uomini mostrano una correlazione più forte tra attivazione e stimoli

positivi;

o i punteggi di attivazione delle donne correlano maggiormente con gli item negativi;

o i punteggi riferiti agli stimoli emotivamente neutrali non mostrano differenze significative tra i due generi.104

Per una maggiore comprensione della risposta in presenza di emozioni discrete sono stati condotti degli studi specifici in cui si chiedeva ai partecipanti, in aggiunta ai soliti punteggi, di indicare quale emozione suscitasse ogni immagine. La lista di possibili emozioni, che tentava di includere un ampio raggio di emozioni positive e negative, comprendeva:

felice, amorevole, sexy, entusiasta, romantico, soddisfatto, tranquillo, libero, divertito, giocoso, premuroso, annoiato, confuso, irritato, triste, arrabbiato, spaventato, ansioso, compassionevole, disgustato, impaziente.107 Sono emerse sia similitudini che differenze tra uomini e donne nella valutazione degli item. Immagini di contaminazioni e mutilazioni venivano percepite come disgustose da entrambe i sessi, così come quelle paurose non mostravano differenze se non nell’intensità (maggiore nelle donne). Riguardo le differenze, le donne percepivano come più felici le immagini di famiglie e paesaggi naturali. Il tipo di immagine che ha riportato le maggiori differenze è quello erotico: entrambe i sessi riferivano di sentirsi “romantici” e “sexy”

nel valutare le coppie di uomini e donne ma, mentre gli uomini indicavano emozioni come “sexy” e “eccitati” in riferimento a coppie di donne, le donne

107 Bradley et al., 2001, cit in Bradley e Lang, 2007

56 in riferimento a coppie di uomini riportavano di essere “divertite” e

“imbarazzate”.104

Lo spazio affettivo è molto influenzabile dalle differenze culturali. Ad esempio, comparando dei gruppi provenienti da USA, Germania, Svezia e Italia, sono stati osservati livelli medi di attivazione più bassi negli svedesi e più alti negli italiani rispetto agli altri paesi esaminati, segno di una tendenza culturale a reagire in modo più calmo agli stimoli emotivamente attivanti.

Grazie al fatto che sia le immagini dell’IAPS sia il sistema di valutazione del SAM non hanno bisogno di particolari competenze verbali o di lettura, possono essere effettuati studi anche sui bambini. Sono stati perciò effettuati diversi studi per cercare eventuali differenze nell’attribuzione dei punteggi di gradimento e attivazione, ma senza risultati. Le valutazioni degli stimoli emozionali sono simili in bambini, adolescenti e adulti.104 Solo uno studio ha riscontrato delle differenze in un campione di donne tra i 18 e i 60 anni: le più mature mostravano una tendenza a riportare come negative tutte le immagini che innescavano attivazione, mentre ritenevano piacevoli quelle con bassa attivazione.108

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