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2.1 STUDIO PK E PD DELL’IRBESARTAN NEL CANE

2.1.2 Materiali e metodi

Lo studio è stato svolto presso la Chungnam National University (CNU) in Corea del sud tra luglio e ottobre 2012 dopo l’approvazione del protocollo sperimentale da parte del comitato etico del CNU. Dieci cani beagle, di età compresa tra 4 e 7 anni e peso compreso tra 7 e 11kg sono stati arruolati dopo essere stati sottoposti a visita clinica completa e un esame approfondito dell’apparato cardiovascolare che ha previsto: rilevazione della pressione sistemica, esame elettrocardiografico, esame radiografico in doppia proiezione e studio ecocardiografico completo.

È stato utilizzato un protocollo randomizzato aperto a due fasi che ha previsto la somministrazione di due diversi dosaggi di farmaco in singola somministrazione giornaliera. I cani sono stati divisi in maniera casuale in due gruppi:

- Al primo gruppo (n=5) sono stati somministrati 5 mg/kg di irbesartan per os dopo previo digiuno di dodici ore prima della sperimentazione, l’acqua è stata fornita ad libitum;

- al secondo sottogruppo (n=5) sono stati somministrati 2 mg/kg di IRB per os seguendo le stesse modalità del gruppo 1.

I dosaggi di Irb sono stati determinati basandosi sia su evidenze cliniche riportate dal gruppo di Medicina Interna del CNU sia utilizzando i dosaggi riportati in bibliografia

131. Le capsule contenenti la quantità desiderata per ciascun soggetto, sono state

preparate dai colleghi del gruppo di farmacologia del CNU.

Dopo tre settimane, periodo notevolmente superiore a quello di wash-out dell’Irb, la prova è stata ripetuta secondo la stessa metodica, ma invertendo i gruppi. Al primo gruppo è stato somministrato 2 mg/kg di irbesartan, al secondo 5 mg/kg, con le stesse modalità.

A partire dalla settimana precedente all’inizio dello studio i cani sono stati alimentati con cibo commerciale di mantenimento (Hill’s Science Plan) per evitare la presenza di impurità legate ai diversi tipi di mangimi nel sangue.

A ogni cane è stato inserito un catetere venoso nella vena cefalica a seguito di una lieve anestesia ottenuta con anestetico locale in pomata. I prelievi ematici (3 ml) sono stati effettuati a intervalli di tempo regolari (0; 0.5; 0.75; 1; 1.5; 2; 4; 6; 8; 10; e 24 h dalla somministrazione del farmaco). Il sangue è stato messo in provette eparinizzate e tutti i campioni sono stati centrifugate entro 30’ dal prelievo. Il plasma è stato prelevato e conservato a -80°C fino al momento dell’analisi.

Le concentrazioni plasmatiche di farmaco sono state determinate basandosi su una metodica HPLC illustrata in bibliografia11, 150. L’irb (>99.8% di purezza) è stato

acquistato dalla Sigm Aldrich (St. Luis, MI, USA), Il losartan (>99.8%) dalla LCG Promochem (Milano, Italia) ed è stato usato come standard interno (IS). La valutazione della concentrazione plasmatica di Irb è stata effettuata utilizzando l’apposito strumento HPLC (LC Jasco, Como, Italia) dotato di detector fluorimetrico (FL 2020 plus); colonna Poroshell C18 (100x3.0mm diametro interno, 2.7µm dimensione delle particelle, Agilent) a una temperatura di 25°C. La fase mobile era costituita da un soluzione tampone di potassio diidrogeno fosfato a pH 4.2 (la soluzione è stata portata a valori di pH 4.2 aggiungendo gradualmente alcune gocce di trietilammina 0.06%) e ACN in rapporto percentuale 60:40, v/v; eluizione isocratica e flusso 0.3 ml/min; lunghezza d’onda di eccitazione 259nm e di emissione 385nm I dati ottenuti sono stati elaborati utilizzando il software Borwin (Jasco, Japan). La curva di calibrazione per l’analita è stata costruita utilizzando 10 differenti concentrazione comprese tra 5 e

2500ng/ml. Queste concentrazioni sono state preparate a partire da una soluzione madre di 10µg/mL di Irb disciolta in MeOh. Il limite di quantificazione (LOQ) è stato calcolato determinando il rapporto segnale-rumore ottenuto confrontando i segnali misurati su campioni contenenti concentrazioni note di Irb con quelle di campioni bianchi. Il LOQ ottenuto è stato di 10ng/mL. Il valore dell’analita era sempre inferiore o uguale al 10% (CV%) mentre l’accuratezza era maggiore del 92%.

In breve, 100µL di soluzione con IS (20µg/mL) sono stati aggiunti in provette da 15 mL contenenti 500 µL di plasma. Ai campioni vortexati sono stati aggiunti 150 µL di acido ortofosforico (1 M) e vortexati nuovamente. Successivamente sono stati addizionati 6 mL di solventi di estrazione (Et2O:CH2Cl2 in rapporto 7:3 v/v) vortexati per

30 sec, agitati per 5 min e centrifugati per 10 min a 15,625 giri. Cinque mL di sovranatante organico sono stati trasferiti in una provetta pulita da 15 mL, aggiunti 200 µL diidrossido di sodio 0.05 M a pH=11, vortexati, posti nell’agitatore per 5 min e nuovamente centrifugati per 10 min a 15,625 giri. La fase organica è stata separata dalla fase acquosa (congelata a -80°C) e successivamente acidificata con 100 µL di 0.2 M di acido ortofosforico. Aliquote di 20 µL sono state infine iniettate nel sistema HPLC-FL

Farmacocinetica

I principali parametri farmacocinetici come la concentrazione massima (Cmax) di Irb nel plasma, il tempo necessario per raggiungerla (Tmax) e l’area sotto la curva di concentrazione (AUC0) sono stati ottenuti utilizzando WinNonLin v 5.3 (Pharsight Corp). Le variazioni della concentrazione plasmatica di Irb sono state determinate grazie a un’analisi di tipo compartimentale.

Farmacodinamica

Ciascun cane, dopo ogni prelievo ematico, è stato monitorato. In particolare sono stati misurate:

- la pressione sistolica (SBP); - la frequenza respiratoria; - la frequenza cardiaca; - il colore delle mucose;

- il tempo di riempimento capillare (TRC); - la temperatura rettale.

Sono stati effettuati, inoltre, il monitoraggio della SBP utilizzando la metodica Doppler (Parks Doppler Ultrasonic Flow Detector System model 811 [NV, USA], con sonda pediatrica)172. La sonda Doppler è stata posizionata sull’arteria radiale

utilizzando del gel per favorire la trasmissione, mentre il manicotto è stato posto subito sotto il gomito e insufflato a 30 mmHg al di sopra della scomparsa del suono del Doppler e poi lentamente scuffiato finché l’operatore non percepiva chiaramente il suono. A quel punto è stato letto sul manometro il valore della pressione e annotato.

La frequenza respiratoria e la frequenza cardiaca sono state valutate in un minuto, la prima osservando l’escursione toraco-addominale dei soggetti, la seconda attraverso la palpazione del polso femorale e la contemporanea auscultazione cardiaca eseguita con fonendoscopio a livello del IV-V spazio intercostale sull’emitorace sinistro. Il colore delle mucose è stato classificato come roseo, pallido, congesto e cianotico; il TRC è stato considerato normale se inferiore ai 2 secondi.

Tutti i parametri sono stati misurati dallo stesso operatore.

Analisi Statistica

I dati sono stati analizzati utilizzando GraphPad InStat (GraphPad Software) eseguendo il test ANOVA e il test di Pearson per correlare i valori dei gruppi (media ±SEM).

Le differenze sono state considerate significative per p<0.05.

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