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[v] Adì 4 Marzo 1623

Confesso io Biagio Marini haver ricevuto [...] lire vinti nove e quatro soldi […] Io Biagio Marini sud.to

Doc. 3 – Vincenzo Bonizzi: memoriale

1623: 27 settembre443 (AOCPr, Documenti riguardanti la Cappella musicale 1614-1631)

[r] Supplica le sig.rie V.re Molto Illustri Vincentio bonitio lor organista à compiacersi d’augmentarli il suo salario conforme à quanto hà il Mastro di Capella atteso che egli non crede che loro lo tengano di minor stima di lui, et atteso ch’egli tiene magior carico del gia Mag.co sig.r Claudio da coregio con l’istessa provigione, poi che à detto Vincentio sono state aggiunte le compiete di tutte le domeniche, et quelle del sabbato ove non si sonava se non nel fine ecce- tuando tre o quatro compiete in ca, et hora si sona per tutta la compieta il che è di gran fastidio et faticha a dett’organista, di più li mett’anco in consideratione che li par puoi [?] gran’cosa che esso sia posto si può dir al par di quei putti soprani quali hano quatro scudi il mese et lui solo cinque et pur le Sigrie V.re sano la differenza in quanto alla faticha et ancho del valor del uno et deli altri et di questo et altri casi si possano informare da persone intelligenti et veridici oltre di ciò le porge in consideratione che l’uso delle sig.rie V.re è di mostrar sempre cortesia a detti mu- sici et questo sii detto à honor suo tal che le par convenevole ch’ancho mostrino la usata sua generosità verso dett’organista che facendolo crederà che la servitù sua sia cara et per non fasti- dirli più tralascia molt’altre cose ragionevoli […]

[v] a questo Natale prossimo se gli usara qualche cortesia che parerà conveniente a cotesti Sig.ri Doc. 4 – Musici vs Vincenzo Bonizzi: memoriale

1624: 26 gennaio444 (AOCPr, ibid.) Molto Ill.ri e molto R.di Sig.ri

Noi sottoscritti musici dell’oratorio della sant.ma steccata e devot.mi delle SS.rie V.V. mto Ill.ri ha- vendo inteso, che Vincenzo mastro di capella et organista di d.a chiesa si è scusato in publica congreg.ne, che se la chiesa non è servita, come si dovrebbe e come non è veramente, che ciò è per colpa nostra e non di lui, per andar noi con licenza a cantar altrove, oltre il non poter noi cantare e che perciò non può esso far i concerti à suo gusto, e per questa cagione non è servito il luogo con non poco disgusto di quelli che sentono; perciò avisati per parte delle SSrie V.V. m.to Ill.ri tutti noi altri, che dovessimo esser per l’avenire pronti, e diligenti à tempi debiti al ser- vitio di d.ta Chiesa, quanto anch’esso mastro di Capella in far cantar componimenti di musica, che dovessero esser a tutti di sodisfattione e gusto. Noi per rappresentar in voce alle SSrie V.V. m.to Ill.ri l’ardente desiderio, che generale, et particolarmente habbiamo con ogni pontualità di servire alla san.ma madre di Dio, presentialmente tutti nella congregatione passata si presentas- simo alla presenza loro con protestarle, che in noi era prontezza d’obedire ad ogni minimo cen- no delle SS.rie V.V. m.to Ill.ri di soggiacer alla battuta del mastro, et sotto mastro di capella come anche di cantar qualunque compositione ci fosse data per cantare, e di trovarsi all’hore dovute al servitio sod.o il che si è sin hora da noi pontualmente adempito, come ne potiamo far render contezza di ciò alle SS.rie V.V. m.to Ill.ri da persone degne di fede e con tutto cio le compiete passate non si sono cantate meglio del solito, anzi il tutto è riuscito alla rovessa [sic] per l’insipidezza de’ componimenti è perche per questo disordine esso Vincenzo di nuovo adossa la colpa a noi allegando che non vogliamo cantar sotto la battuta, come ciò far non dobbiamo,

443 Data in cui il memoriale viene letto in Congregazione. 444 Data in cui il memoriale viene letto in Congregazione.

d’altri a suo capriccio fuori che di esso Vincenzo o suo sustituto al che siamo tenuti. Le suppli- chiamo perciò à farci questa gratia che con la loro alta prudenza voglino provedere à i presenti et altri disordini, che di continuo si preveggono siano per occorrere in questo servitio, et ordi- nare in ciò come più le sarà inspirato da essa Beatiss.a madre di Dio, dalla quale alle SS.rie V.V. m.to Ill.ri preghiamo di vivo cuore il pieno d’ogni contento.

[f.to]

Io D. Giuliano Gardelli Io D. Alessandro Galli Io D. Alessandro Ferrari Io Giovanni Tirelli Io D. Alessandro Trambaglio Io Giuseppe Marimo

Io D. Girolamo Germani Io D. Baldessaro Conti sotto Mastro Io D. Antonio Bonazzi

Io D. Ottavio Velluti

Io Pietro Paolo Canti organista Io f. Paolo Emilio Baderni Io Gio: Ambrosio de Fabij Io Alessandro Boselli

Io D. Vittorio Dal Monte d.o Senese

La presente servirà per fede come gli Musici della Steccata sonno sufficienti à cantare opere molto più difficili di quelle che giornalm.te fà cantare il Mastro di capella di d.a Steccata, e que- sto per prova fattane da me sotoscritto

Essendo ricercato per sottoscrivere la presente in favore delli Sig.ri Musici della S.ma Steccata, non solo di buon cuore affermo et sotto scrivo la presente, ma dicco [sic] di più che detti signo- ri sono atti a cantare qual sivoglia compositione per dificile ch’essa si sia così nel cantare, come nella sienza [sic] et in fede Io Gio: Battista Gnocchi hò fatto la presente di mia propria adi 26 gen.o 1624.

Doc. 5 – Messa a sette cori

1610: 12 novembre (AOCPr, Ordinazioni 8, 1605-1612, f. 443r).

A chi piace delle VVSS. che siano datti al mastro di capella dell’oratorio di questa R.da Compa- gnia scudi cento da lire sette e soldi sei l’uno con conditione che lui sia tenuto a far tutte e qua- lunque spese necessarie in far cantare la messa a sette cori che si deve cantare et tanto pertinen- te alli musici di questa città come a quelli che vi bisognano di forastieri et tanto delle spese ciba- rie quanto altre per il loro interesse et delli organi et organisti in modo che detta Compagnia non debba haver altra cura et fastidio et caso si otenghi tal partito li sia fato il mandato per tal somma dia la balla gialla a chi non piace dia la biancha obtentum omnibus.

1610: 12 novembre (AOCPr, Mandati 39)

Solvat […] Orlando Palma praefecto Musicae […] confr.tis scutos centum […] pro omnibus et quibuscumque expensis fiendis pro servitio et interesse musicae cantandae in dicto oratorio co- ribus quinque [sic] cantorum et tam pro mercede pro victu eorum quam et pro organis et orga- nistis et hoc vigore mandati […]

1611: 11 febbraio (AOCPr, Mandati 43)

Mag.co Sig.r Giovanne araldi sarete contento fare un Retineat al molto mag.co maria S. Thes.ro & delli danari infrascritti spesi per servitio della R. Compagnia della S.ma Madonna della steccata quando si cantò la Messa a sette chori nell’oratorio di d.a R. Compagnia cio è