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dell’abbondanza

6.4 Future Heritage Lab Waag Society Amsterdam

6.5.2 Medialab Prado Madrid (MLP)

MediaLab Prado (MLP) è un laboratorio municipale di produzione, ricerca e diffusione di progetti culturali per la sperimentazione di nuove forme di apprendimento collettivo e di nuove modalità di creazione attraverso pro- cessi di tipo collaborativo.

Nato nel 2002 come punto di incontro tra arte e tecnologia, a partire del 2007, sotto la guida di Marcos García e già nell’attuale sede della Serrería Belga, MLP inizia a sperimentare forme di commissariato aperto ed un inno- vativo formato per attività temporanee ed intensive di produzione collettiva. Grazie a questo processo di apertura MLP ha saputo accogliere iniziative promosse dal basso che hanno dato luogo a gruppi di lavoro autonomi su tematiche anche molto eterogenee che vanno dal Laboratorio del Proco-

mún, dedicato alla riflessione sui beni comuni, a Community Brewery, un la-

boratorio per l’auto produzione di birra artigianale.

Una delle innovazioni più significative è stata la formula adottata per

workshop di produzione collettiva come Interactivos, dedicato alle istallazio- ni artistiche, o Visualizar, sulla visualizzazione di dati.

L’organizzazione di queste attività era assegnata a commissari esterni che definivano, per ogni edizione, un tema generale di lavoro. I workshop preve- devano la presenza di esperti di fama internazionale durante le due settima- ne di durata dei lavori; Casey Reas e Ben Fry - i creatori del software di programmazione creativa processing, David Cuartielles – cofondatore della placca di prototipazione Arduino o l’artista Golan Levin, sono alcune delle fi- gure che hanno svolto questa funzione nelle differenti edizioni dei workshop di MLP.

Per mezzo di una call for projects aperta venivano selezionate tra sei e otto proposte da sviluppare nel corso del workshop; una seconda call consentiva di selezionare, a titolo individuale, le persone interessate a colla- borare a uno di questi progetti, a loro scelta. L’organizzazione provvedeva inoltre alla copertura parziale delle spese di soggiorno per i partecipanti pro- venienti da fuori Madrid. Grazie a questo formato le due settimane di lavoro consentivano lo sviluppo e la maturazione collettiva dei diversi progetti gra- zie al coinvolgimento di una comunità eterogenea, spesso internazionale, con profili, competenze e sensibilità diverse.

Molti dei prototipi messi a punto nel corso di questi workshop sono stati oggetto di ulteriori sviluppi fino alla completa definizione delle proposte pro- gettuali; è questo il caso dell’istallazione “Delicate Boundaries”, dell’artista americana Chris Sugrue o di alcuni prototipi iniziali delle stampanti 3d Ma- kerBot.

Nonostante alcune proposte si siano rivelate più promettenti di altre, il ve- ro risultato dei workshop va ricercato nella documentazione del processo di sviluppo che veniva raccolta in modo sistematico per mezzo di una piatta- forma wiki - ancora oggi disponibile on line2.

Negli anni compresi tra il 2007 ed il 2013, MLP ha saputo convertirsi in un punto di riferimento nel panorama della cultura hacker ottenendo una consi- derevole proiezione internazionale.

Con l’ampliamento della sede, che attualmente occupa l’intero complesso della Serrería Belga, MLP ha cercato di riorientare le proprie attività nel tentativo di coinvolgere un pubblico più diversificato e con la volontà di stringere legami più stretti con le comunità locali.

Un esempio di questa nuova linea di lavoro è il CoderDojo di MLP. Si tratta

di una iniziativa di educazione informale, nata in Irlanda, per avvicinare i gio- vani di età comprese tra gli 8 ed i 12 anni al mondo della programmazione.

La didattica dei CoderDojo è gratuita e si basa sulla collaborazione vo- lontaria degli istruttori e sulla partecipazione attiva dei genitori nella gestione delle attività. Grazie all’esperienza del CoderDojo di MLP è nato un pro- gramma di collaborazione con la rete di biblioteche municipali che ha portato alla creazione, per gemmazione, di esperienze analoghe anche in zone più periferiche della città.

I CoderDojo sono solo una tra le molte iniziative che si propongono di avvicinare i giovani ai linguaggi formali della programmazione; la materia rientra infatti in molti programmi didattici di educazione formale ed è parte dell’offerta ricreativa di carattere commerciale. Ciononostante, nel contesto della nostra ricerca, è importante sottolineare come l’esistenza di centri co- me MLP si sia rivelata essenziale nel consentire la diffusione di questa parti- colare modalità di educazione informale: autogestita, inclusiva, replicabile, al di fuori dalle logiche commerciali, e molto più in linea con il modello proposto dal terzo settore.

Oggi le attività di MLP si articolano intorno a sei principali linee di lavoro de- nominate laboratori3. Alle tematiche presenti fin dai primi anni, come la ge-

stione aperta dei dati in formato digitale o la sperimentazione di nuovi linguaggi multimediali, se ne sono affiancate di nuove, come le nuove forme di partecipazione politica, la divulgazione della scienza o il design di servizi per l’innovazione sociale.

I principi su cui si basa la gestione dei laboratori continuano ad essere la mediazione, ovvero la capacità di accogliere le proposte nate al di fuori della struttura, l’orientamento verso la prototipazione di soluzioni più che la rea- lizzazione definitiva dei vari progetti, il ricorso a call aperte per la selezione di proposte e collaboratori, la documentazione sistematica dei processi di la- voro e la consolidazione della rete internazionale di centri ed iniziative analo- ghe.

MLP rappresenta una esperienza particolarmente significativa nel terreno delle nuove tipologie di centri destinati alle politiche culturali. Negli ultimi anni è servita come riferimento per iniziative analoghe come Hangar a Barcellona, Etopia a Saragozza, Zemos98 a Siviglia o Co-Lab a La Coruña. Nonostante disponga di uno spazio idoneo, MLP non ha mai organizzato eventi espositivi in senso stretto; la sala destinata alle esposizioni è infatti utilizzata come uno spazio di auto-promozione ed ospita una galleria di pro- getti recenti destinata ad illustrare le diverse attività del centro al grande pubblico.