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3.2.1 Partecipanti e procedure

Il campione comprendeva gli adolescenti reclutati presso l'Unità di Psichiatria e Psicofarmacologia, presentatisi per una prima valutazione diagnostica all’ospedale IRCCS Fondazione Stella Maris di Pisa, Italia.

I neuropsichiatri infantili hanno somministrato, separatamente ai genitori e ai giovani:

• Kiddie-Schedule for Affective Disorders and Schizophrenia for School-Age

Children, Present and Lifetime Version (K-SADS-PL) (Kaufman et al.,

1997): intervista clinica diagnostica semi-strutturata che consente di effettuare una diagnosi psichiatrica in accordo con i criteri del DSM-III-R e del DSM-IV; esistono due versioni, una per i genitori e una per i bambini. Nella scala sono presenti nove sezioni maggiori, ovvero Stato d’animo depresso, Disturbi maniacali, Disturbi dell’alimentazione, Disturbi d’asia, Fobie, Ossessioni/compulsioni, Disturbo da deficit dell’attenzione con iperattività, Disturbi del comportamento, Sintomatologia psicotica.

• Wechsler Intelligence Scales for Children –3rd Ed (WISC-III) (Weschler,

1991): strumento clinico e diagnostico che misura le abilità intellettuali dei bambini dai 6 ai 16 anni e 11 mesi. È una scala composta da 13 subtest, divisi in due gruppi: verbali e di performance. La somministrazione avviene alternando una prova della scala verbale ad una prova della scala di performance; richiede circa 70 minuti ed è individuale.

Questa test permette di individuare tre tipologie di quoziente intellettivo, ovvero il QI verbale (QIV), che rappresenta la somma dei punteggi ponderati ai subtest verbali, il QI di performance (QIP), cioè la somma dei punteggi

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ponderati ai subtest di performance ed il QI totale (QIT), che rappresenta la combinazione dei punteggi ai subtest verbali e di performance.

I criteri di inclusione per lo studio in corso sono stati:

1) La presenza di diagnosi secondo i criteri del DSM-IV-TR di Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) o Disturbo della Condotta (DC) in base alla valutazione alla scala K-SADS-PL e ai criteri del DSM-IV-TR;

2) La diagnosi di Disturbo da Comportamento Dirompente fatta nell’infanzia; 3) L’assenza di trattamenti in corso;

4) Un QI totale superiore a 85.

Durante la prima valutazione diagnostica, gli adolescenti sono stati valutati anche utilizzando un insieme di scale che esplorano diversi tipi di comportamenti (vedi sezione misure).

Un totale di 90 adolescenti ha soddisfatto i criteri di inclusione (11-18 anni, 85,6%), con un'età media di 13,79 (SD = 1,99). Il campione è stato raccolto da Gennaio 2015 a Settembre 2016; i dati sono stati inseriti da Ottobre 2016 a Dicembre 2016.

Lo studio ha ricevuto l'approvazione dal consiglio d'amministrazione istituzionale e tutti i partecipanti ei loro genitori hanno fornito il consenso scritto.

3.2.2 Misure

Scala di Disimpegno Morale (Caprara, Pastorelli e Bandura, 1995). Valuta

l'attitudine al Moral Disengagement partendo da diverse forme di comportamento dannoso in contesti diversi e in relazioni interpersonali. Per ognuno dei 32 item, gli adolescenti valutati avevano a disposizione una scala Likert a 5 punti, da 1 (“fortemente in disaccordo”) a 5 (“fortemente d'accordo”), e dovevano scegliere il loro grado di accordo o disaccordo riguardo il Disimpegno Morale per determinati comportamenti. Gli item della scala comprendono affermazioni come: "Va bene picchiare qualcuno che parla male della tua famiglia", "Se le persone non prestano attenzione a dove lasciano le loro cose, è colpa loro se le cose vengono rubate", oppure "Va bene mentire per tenere i tuoi amici fuori dai guai". Il coefficiente di affidabilità di Cronbach è di .89.

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Inventory of Callous-Unemotional traits (versione youth self-report) (Frick, 2004). È

una rating scale composta da 24 item, utilizzata per valutare i tratti Callous-

Unemotional, caratterizzati da tre dimensioni di personalità: insensibilità, indifferenza

e anemozionalità. Ne esistono tre versioni: self-report, genitori, insegnanti. Il coefficiente di affidabilità di Cronbach è di 0.73.

Child Behavior Check-List, version 6-18 (CBCL; Achenbach e Rescorla, 2001;

versione italiana validata: Frigerio e Montirosso, 2002). È un questionario contenente 118 item. Si risponde utilizzando una scala a tre punti, in cui 0 = non è vero, per quanto si sa; 1 = vero a volte; 2 = molto vero o spesso vero, facendo riferimento ai 6 mesi precedenti. Ne esistono sei versioni: tre per i genitori, suddivise per fasce di età (2-3 anni; 4-5 anni; 6-18 anni), due per gli insegnanti (2-5 anni; 6-18 anni) e una autosomministrata per gli adolescenti.

La scala indaga sia la presenza di sindromi specifiche (ansia/depressione, ritiro/depressione, lamentele somatiche, problemi sociali, problemi di pensiero, problemi di attenzione, comportamento di trasgressione delle regole e comportamento aggressivo), sia di problematiche più ampie, fornendo punteggi globali suddivisi in: problemi internalizzanti, esternalizzanti e totali. Ai fini del presente studio sono state utilizzate le domande relative al dominio dei problemi esternalizzanti, per valutare, in particolare, il comportamento di trasgressione delle regole e il comportamento aggressivo. Il coefficiente di affidabilità di Cronbach è di .90 per la dimensione totale esternalizzante, .85 per il comportamento di trasgressione delle regole e .88 per il comportamento aggressivo.

3.2.3 Analisi dei dati

Come passo preliminare, è stata determinata la distribuzione normale delle variabili e sono state effettuate analisi di T-test per testare le differenze tra maschi e femmine. Le analisi preliminari hanno dimostrato che tutte le variabili sono distribuite normalmente e non sono state riscontrate differenze significative di genere.

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I pattern relativi ai tratti Callous-Unemotional e al Moral Disengagement sono stati ricavati attraverso la procedura dell’analisi dei Cluster. Sulla base di quanto suggerito da Bergman (1998) abbiamo determinato i Cluster ottimali basandoci sul significato a livello teorico, sulla dimensione della varianza spiegata e sull’omogeneità nei coefficienti di ogni Cluster. Quindi, al fine di migliorare l'omogeneità dei Cluster e aumentare la percentuale di varianza spiegata, è stata replicata la soluzione ottimale dei Cluster e i soggetti sono stati infine riclassificati in suddivisioni non gerarchiche (cioè k-means algorithm). Infine, le differenze medie nei pattern CU e MD nelle dimensioni esternalizzanti sono state testate per valutare la potenza discriminatoria dei Cluster con l’ANOVA univariata.

Le analisi sono state condotte dalla Dott.ssa Paciello, collaboratrice nel presente studio.

3.2.4 Risultati

I risultati hanno supportato la soluzione a tre Cluster (figura 1). Dopo l'implementazione di una procedura non gerarchica, i coefficienti di omogeneità per ciascun Cluster erano inferiori a 1, suggerendo una sostanziale somiglianza intra-

Cluster tra i soggetti e la soluzione finale di 3 Cluster ha spiegato il 62,6% della

varianza.

Nel complesso, i Cluster possono essere descritti come segue:

- Cluster A (29% del campione totale): comprende adolescenti caratterizzati da livelli molto elevati di MD e da elevati livelli di tratti CU.

- Cluster B (41% del campione totale): comprende adolescenti caratterizzati da bassi livelli di MD e tratti CU.

- Cluster C (30% del campione totale): comprende adolescenti caratterizzati da livelli medio-bassi di MD e da elevati livelli di tratti CU.

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Per quanto riguarda le differenze di gruppo, le analisi ANOVA hanno rivelato una differenza significativa in tutte le variabili esternalizzanti.

In particolare, i tre Cluster sono significativamente diversi nella dimensione totale esternalizzante [F (2,78) = 8,825; p <.001; 2 .19] ed in entrambe le tipologie di comportamento, quello aggressivo [F (2,87) = 7,284; p <.000; 2 14] e quello inerente alla trasgressione delle regole [F (2,87) = 10,938; p <.000; 2 2].

In particolare, come mostrato nella tabella 1, gli adolescenti del Cluster A presentano elevati livelli di comportamento esternalizzante e da ciò si può evincere che questo profilo sia più compromesso rispetto ai Cluster B e C.

Figura 1 Configurazione a tre Cluster in base ai valori di CU e MD

35 40 45 50 55 60 65 CL A (N=26; 12%f) CL B (N=37; 16%f) CL C (N=27; 15%f) T CU T MD

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Cluster A

Cluster B

Cluster C

Mean

SD

Mean

SD

Mean

SD

Externalizing

(total)

74.36 (a) 9.2 66.50 (b) 6.2 67.56 (b) 6.1

Rule breaking

73.12 (a) 8.8 64.57 (b) 6.9 66.89 (b) 5.9

Aggressività

73.96 (a) 9.9 66.32 (b) 6.9 67.19 (b) 8.1 Tabella 1 Note: Diverse lettere indicano significative differenze medie tra i Cluster; Mean: media; DS: deviazione standard

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