La presente indagine è stata effettuata nel periodo che va da settembre 2010 a fine marzo 2011, nel contesto di tirocinio presso l’Osservatorio Socio-Economico della Pesca e dell’Acquacoltura di Veneto Agricoltura, con sede a Chioggia (VE), ed ha preso in considerazione i titolari di concessioni demaniali marittime per impianti di mitilicoltura off- shore, cioè impianti di allevamento di mitili nella fascia costiera del Veneto.
Lo scopo dell’analisi è stato quello fornire un inquadramento del settore produttivo della mitilicoltura off-shore nella Regione Veneto, attraverso una descrizione socio-economica e tecnica dei sistemi produttivi che ha permesso di delineare lo stato attuale del comparto produttivo preso in esame.
I dati raccolti sono di natura quantitativa e qualitativa e relativi principalmente a :
• Consistenza numerica e organizzazione delle aziende operanti nella Regione Veneto in impianti di mitilicoltura off-shore (numero aziende, forma giuridica, numero occupati, numero imbarcazioni, ecc.)
• Produzione e produttività delle singole aziende
• Numero, localizzazione ed estensione delle concessioni
• Tipologia e caratteristiche tecniche degli impianti di allevamento • Prezzi del prodotto alla produzione
La raccolta dei dati è stata finalizzata principalmente a:
¾ caratterizzazione geografica e spaziale, produttiva e sociale degli impianti, e dell’intero comparto della mitilicoltura in mare nel Veneto,
¾ valutazione dei punti di forza e di debolezza del settore ¾ analisi della redditività generale del settore
Per l’indagine sono state utilizzate fonti primarie, che hanno permesso la raccolta di dati soggettivi, e fonti secondarie che hanno permetto la raccolta di dati oggettivi.
Le fonti primarie sono costituite da:
− Questionari somministrati agli operatori del settore ( 33 aziende) − Interviste agli operatori del settore
− Visita al Consorzio di Scardovari
− Riunione con gli operatori in Regione Veneto
Le fonti secondarie sono costituite da:
− Dati ASL (DDR anno 2010 e 2011) − Dati Ismea
− Dati Unioncoop
− Dati di bilancio (Camera di Commercio)
− Dati relativi alle concessioni del Genio Civile della Regione Veneto (Venezia e Rovigo) − Dati database FAO
− Dati ICRAM (Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica Applicata al Mare) − Dati Regione Veneto
− Dati Provincia di Venezia e di Rovigo
− Dati della Capitaneria di Porto (Venezia e Chioggia)
− Dati dell’Osservatorio Socio-Economico della Pesca e dell’Acquacoltura (Chioggia - VE) − Fonti bibliografiche originali ed acquisite
− Libri e periodici
− Relazioni di ricerca, rassegne e riviste specialistiche del settore ittico.
Raccolta dati
L’indagine è iniziata contattando gli uffici del Genio Civile di Rovigo e di Venezia, competenti per territorio, i quali hanno fornito i dati ufficiali relativi alle aziende titolari di concessione in mare.
Tali strutture sono state contattate per la richiesta dei dati per via telefonica. Per la provincia di Rovigo i dati richiesti sono stati ottenuti tramite e-mail, per la provincia di Venezia è stato necessario recarsi di persona presso la struttura.
I dati forniti sulle concessioni si riferiscono al nome della ditta, coordinate spaziali, estensione e canone dovuto per la concessione. E’ stata rilasciata anche una copia del disciplinare ufficiale dell’atto di concessione, sia per Rovigo che per Venezia (allegato A).
Ulteriori dati riguardanti le aziende sono stati reperiti nel database Telemaco della Camera di Commercio (denominazione, forma giuridica, bilanci, indirizzi, recapiti, ecc.).
Successivamente è stato redatto un questionario per l’intervista alle aziende (allegato B).
Al fine di dare un quadro generale del settore, il questionario ha rilevato una serie di dati di natura tecnica, economica e sociale. Nel dettaglio si sono richieste informazioni come ad esempio: il fatturato e la produzione derivati dall’attività di allevamento di mitili in mare, il prezzo di conferimento all’ingrosso del prodotto, la dimensione e localizzazione geografica dell’impianto e le sue caratteristiche tecniche, il reperimento del seme, il numero degli occupati e la loro età, il grado di esperienza maturata nel settore, eventuali criticità rilevate nel comparto. In particolare il questionario è stato diviso in 6 macrosezioni cosi sintetizzabili:
1. Concessione e attività dell’impianto 2. Personale impiegato
3. Produzione del novellame
4. Caratteristiche dell’impianto e ciclo produttivo 5. Dati di produzione (2010 e 2011)
6. Problemi e criticità del comparto
Alla fine del questionario è stata formulata una domanda aperta sul tema del rilascio di nuove concessioni, rispondendo alla quale ogni azienda poteva esprimere il proprio parere favorevole o contrario e indicarne i motivi.
Allo scopo di garantire qualità e attendibilità dei dati raccolti per la somministrazione dei questionari si è proceduto per vari stadi.
Inizialmente si sono contattati i responsabili delle ditte tramite fax o e-mail, inviando il format con le indicazioni e lo scopo dell’indagine, con allegato il questionario.
Successivamente, dopo aver ricevuto un numero consistente di risposte, si è passati alla seconda fase, quella della sollecitazione attraverso chiamata telefonica.
Sono stati contattati via telefono i titolari delle ditte che non avevano risposto alla prima fase di invio del questionario e i titolari delle ditte che avevano compilato il questionario in modo incompleto o sulle quali compilazioni erano emersi dei dubbi.
A questo punto si è cercato di sensibilizzare i rispondenti, sollecitandoli a chiarire eventuali imprecisioni, effettuando controlli sulle risposte ricevute non chiare.
Fase successiva è stata l’integrazione del questionario attraverso intervista diretta ai titolari di alcune aziende che hanno accettato di essere intervistati personalmente. Dalle interviste dirette è stato possibile reperire ulteriori informazioni sull’andamento del settore, sullo stato attuale, sui problemi, sulle possibilità di orientamenti futuri, oltre agli aspetti più tecnici e strategici riguardanti l’impianto e la produzione.
Ultima fase di raccolta dati è avvenuta durante la riunione svoltasi in Regione Veneto sul tema del rilascio di nuove concessioni per impianti di mitilicoltura off-shore, svoltasi a febbraio 2012, alla quale ha partecipato gran parte delle imprese oggetto della presente indagine.
Durante la riunione è stato possibile completare la compilazione dei questionari mancanti ed estrapolare ulteriori informazioni a quelle già rilevate, principalmente riguardanti le criticità del comparto e i possibili sviluppi futuri, oltre alle possibili tendenze future.
Il questionario compilato in alcuni casi è stato riconsegnato via fax, in altri casi è stato svolto telefonicamente, in altri casi è stato compilato attraverso intervista diretta al titolare dell’azienda personalmente.
Nella fase di somministrazione del questionario, non tutte le imprese si sono dimostrate disponibili e collaborative, infatti si sono verificati casi di mancate risposte all’interno del questionario (questionario incompleto), e di reticenti che non hanno voluto compilarlo.
In sintesi di 33 imprese contattate a cui è stato chiesto di partecipare all’indagine: − 1 è risultata non rintracciabile
− 1 si è rifiutata di rispondere al questionario
Popolazione oggetto di studio
La popolazione oggetto di studio è costituita dall’insieme di tutte le aziende che hanno ottenuto autorizzazione per effettuare l’attività di mitilicoltura off-shore. Tra queste sono state comprese anche quelle non operative (impianto ancora in costruzione), quelle che sono titolari di una concessione ma non la utilizzano o la utilizzano per fare altri tipi di attività (ad esempio stabulazione in mare). Si tratta complessivamente di 33 aziende, e ogni azienda può essere titolare di una o più concessioni (impianti).
L’unità di analisi dell’indagine, cioè l’entità oggetto di osservazione e studio, è la singola impresa. Essa rappresenta anche l’unità di rilevazione, ossia l’unità che viene contattata per ottenere informazioni utili alla rilevazione.
L’indagine è di tipo totalitario ed ha carattere esaustivo, in quanto è stata coinvolta l’intera popolazione statistica (campionamento totalitario).
E’ stata fatta anche una micro-indagine sull’attività di mitilicoltura in Laguna, con lo scopo di rilevare il numero di concessioni presenti nell’area lagunare veneta e il numero delle imprese che svolgono l’attività di allevamento dei mitili nelle lagune, per poter fare un breve confronto a livello di produzioni tra mare e laguna per quanto riguarda lo stato attuale.
Per questa analisi sono stati utilizzati i dati forniti dalla Provincia di Venezia e dalla Provincia di Rovigo, per quanto riguarda il numero di concessioni e le aziende operanti nella mitilicoltura in acque lagunari; per quanto riguarda invece le produzioni, i dati relativi ai D.D.R. forniti dalle ASL di competenza locale.
Le elaborazioni statistiche eseguite nel presente lavoro si basano su calcoli di conteggi vari, somme e medie, e mirano a fornire un quadro completo dell’attività di mitilicoltura off- shore nella Regione Veneto, in termini di occupazione, produzione e fatturato complessivi del comparto, evidenziando le eventuali criticità e problematiche del settore specifico e le possibili proposte di miglioramento futuro.