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Per redigere il mio lavoro di tesi ho deciso di eseguire una revisione della letteratura.

Questo metodo prevede l’analisi sistemica e critica della letteratura accademica divulgata relativa a un determinato argomento (LoBiondo-Wood et al., 2004). La revisione della letteratura possiede molteplici finalità, ma lo scopo principale consiste nell’acquisire conoscenze di base per promuovere lo sviluppo della ricerca, della formazione e della pratica clinica. Per poter raggiungere questo obiettivo è necessario seguire un percorso ben preciso, composto da riflessioni, ricerca di fonti, lettura critica, elaborazione, scrittura e rilettura di quanto prodotto. La stesura di una revisione della letteratura richiede dunque il supporto di una guida, che permetta di svolgere un lavoro accurato ed eviti di compiere errori grossolani (Polit et al., 2014). Per il mio lavoro di tesi ho scelto di seguire la guida proposta da Sironi (2010), costituita da undici punti o passi che illustrò in breve di seguito.

Il primo passo consiste nell’individuare l’argomento o il problema che si desidera studiare. Ciò che ha contribuito in modo particolare alla scelta è stato l’interesse personale sulle malattie neurodegenerative e la loro presa in carico. Per ristringere l’area d’interesse ho poi eseguito un’ampia ricerca bibliografica e della letteratura, giungendo alla definizione del tema in questione. Per agevolare la ricerca delle evidenze successive ho formulato in modo chiaro il quesito clinico attraverso il metodo PIO (Polit et al., 2014):

• P: pazienti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica di tutte le età

• I: valutazione della dispnea

• O: identificare gli strumenti più efficaci nella valutazione della dispnea per migliorare la qualità di vita

La domanda di ricerca è la seguente: “quali sono gli strumenti a disposizione dell’infermiere per valutare con efficacia la dispnea nei pazienti affetti da SLA?”

Il secondo passo prevede la ricerca di fonti sull’argomento scelto. Il consiglio fornito da Sironi (2010) è di impostare una strategia di ricerca al fine di trovare gli studi più pertinenti.

Inizialmente, oltre ai libri ricercati in biblioteca, ho consultato anche i motori di ricerca

“Google” e Google Scholar” in modo da avere un quadro generale. Le banche dati utilizzate per reperire gli articoli sono le seguenti: PubMed, CINHAL (EBSCO), Cochrane Library e Wiley-Blackwell.

I termini di ricerca impiegati nelle diverse banche dati includevano: assessment, scale, tools, amyotrophic lateral sclerosis, dyspnea, breathlessness.

Per combinare in maniera efficace i termini di ricerca ho utilizzato nella stringa d’interrogazione dei database gli operatori booleani AND e OR. Il primo permette di restringere la scelta di materiale bibliografico selezionato agendo sulla specificità, mentre il secondo consente di ampliarlo e agisce principalmente sulla sensibilità (Sironi, 2010).

A questo punto del lavoro ho trovato molti articoli che prendevano in considerazione la SLA e le problematiche legate alla respirazione. La maggior parte di questi studi esaminava la funzione respiratoria da un punto di vista prettamente medico attraverso gli esami di funzionalità respiratoria. Altri, invece, si concentravano esclusivamente sulle tipologie di ventilazione assistita, analizzando diversi aspetti come l’efficacia e le possibili complicanze.

Il terzo passo ha lo scopo di delimitare ulteriormente il campo di studio eliminando le fonti non rilevanti. A questo proposito ho stilato una serie di criteri d’inclusione degli studi:

• Arco temporale dal 2005 al 2020

• Studi primari

• Articoli in lingua inglese

• Scale di valutazione specifiche per la dispnea

• Pazienti affetti da SLA con presa in carico al domicilio, in ospedale o in altre strutture

Per svolgere questo passo ho letto attentamente l’abstract dei vari articoli e ho svolto una rapida lettura dell’intero studio.

Una volta identificati gli articoli principali sono passato al quarto passo che prevede il recupero degli studi dalle banche dati con le rispettive fonti. Tutti i documenti prioritari sono stati salvati sul mio dispositivo elettronico e in seguito, per preferenza individuale, stampati.

Il quinto passo consiste nel riesaminare le fonti precedentemente schedate per verificare la pertinenza rispetto all’oggetto di studio. Per poter svolgere questo compito nel migliore dei modi è necessario adottare un processo di lettura critica che permette di identificare e chiarire i concetti, interrogarsi sulle ipotesi e determinare l’evidenza (LoBiondo-Wood et al., 2004). Consultando la letteratura sono risalito ad uno strumento di valutazione degli articoli proposto da Benton e Cormack nel 1996, composto da una serie di elementi alla quale prestare attenzione durante la lettura degli studi (Hamer et al., 2002):

• Titolo: è necessario verificare se il titolo permette di comprendere chiaramente il contenuto dell’articolo e l’approccio usato per la ricerca.

• Autore: bisogna chiedersi se gli autori possiedono adeguate qualifiche accademiche e se hanno maturato una sufficiente esperienza professionale.

• Abstract: è importante accertarsi che quest’ultimo riporti il problema di cui tratta la ricerca, la metodologia usata e i principali risultati a cui sono giunti i ricercatori.

• Revisione della letteratura: occorre valutare lo stato d’aggiornamento della letteratura e la pertinenza con la domanda di ricerca del lavoro di tesi. Inoltre, bisogna controllare che vi sia un giusto equilibrio tra il materiale bibliografico a favore e quello contro alla posizione proposta dall’articolo.

• Metodologia: la sezione in questione deve esporre chiaramente l’approccio utilizzato per la ricerca, precisando i punti positivi e negativi di quest’ultimo. Inoltre, si deve verificare che i soggetti siano stati identificati apertamente. Le caratteristiche e le dimensioni del campione utilizzato nello studio devono essere riportati all’interno dell’articolo.

• Raccolta dei dati: sono descritte le modalità con cui i dati vengono raccolti ed è stabilita chiaramente la validità e l’attendibilità di eventuali strumenti o questionari.

• Considerazioni etiche: nel caso in cui lo studio riguarda soggetti umani è necessario verificare che sia presente l’approvazione da parte della commissione etica. Altri elementi alla quale si deve prestare attenzione sono la presenza o meno del consenso informato e l’anonimato degli individui coinvolti nello studio.

• Risultati: occorre valutare se i risultati sono presentati chiaramente e se i dettagli forniti dai ricercatori sono sufficienti per permettere al lettore di giudicare quanta fiducia può essere accordata a questi ultimi.

• Analisi dei dati: bisogna accertarsi che l’approccio utilizzato sia adeguato al tipo di dati raccolti e nel caso in cui sono state effettuate delle analisi statistiche è bene valutare la loro correttezza e validità.

• Discussione: in questa sezione devono emergere le evidenze ottenute dallo studio, i possibili legami con precedenti ricerche, i punti di debolezza dello studio e le implicazioni cliniche che scaturiscono dalla ricerca.

• Conclusioni e raccomandazioni: è necessario verificare la pertinenza delle conclusioni e se vengono sostenute o meno dai risultati ottenuti dallo studio.

Inoltre, bisogna considerare se le raccomandazioni proposte dai ricercatori rivelano ulteriori aree d’indagine.

Il sesto passo prevede la lettura critica di ciascuna fonte. Per adempire questo punto ho letto gli articoli utilizzando lo strumento di valutazione descritto nel punto precedente.

Il settimo passo ha come obiettivo la sintesi dei dati ritenuti importanti di ciascuno studio o quelli significativi per il campione d’indagine e il problema precedentemente delimitato.

La strategia adottata è stata la creazione di una tabella nella quale sono state riassunte tutte le informazioni significative di ogni articolo scelto per questa revisione della letteratura.

L’ottavo passo mira a decidere come si vuole strutturare la stesura della revisione.

Innanzitutto, ho cercato di suddividere gli argomenti nei rispettivi capitoli e sottocapitoli, giungendo infine alla designazione dell’indice.

Il nono passo consiste nel redigere la revisione della letteratura. La stesura di questo lavoro, oltre all’introduzione e al quadro teorico, è costituita da una sintesi critica e strutturata delle fonti bibliografiche ricercate nelle banche dati. Questo processo permette un’esposizione oggettiva delle conoscenze attuali sull’argomento in questione.

Il decimo passo è rivolto alla formulazione di una conclusione pertinente e significativa che motivi la proposta dello studio e contenga la domanda, lo scopo e gli obiettivi.

Dunque, nel capitolo conclusivo ho deciso di esporre i concetti principali del lavoro, le indicazioni per le ricerche future e per la pratica clinica e i limiti insorti lungo la stesura del lavoro.

L’undicesimo passo prevede la rilettura e la verifica di tutte le citazioni bibliografiche.

Per quest’ultimo passo ho riletto in maniera accurata l’intero lavoro assicurandomi la presenza di un filo logico, l’assenza di errori ortografici e di battitura, la correttezza dell’impaginazione e il rispetto dei criteri formali. Inoltre, sono state ricontrollate le citazioni bibliografiche all’interno del testo e la bibliografia. Per valutare la qualità del testo e la comprensione dei concetti ho richiesto l’aiuto di una persona esterna.

4. Risultati degli studi

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