2.2 Il PTPC in GEAL Spa e la gestione del rischio corruttivo
2.2.2 Le misure di carattere generale per la prevenzione del rischio corruttivo in GEAL Spa
La stesura dell’analisi dei rischi secondo la Legge 190/2012 si è conclusa il 31.05.2017 ed ha contribuito all’individuazione di misure specifiche, in relazione alle diverse attività sensibili analizzate. L’analisi in questione è stata visionata in Consiglio di Amministrazione e resa definitiva dalla Società. Questa verrà poi utilizzata per l’elaborazione del PTPC 2018-2020. Oltre alle misure specifiche sopra elencate, GEAL adotta misure di carattere generale, che vengono attuate al fine di creare un contesto sfavorevole alla corruzione, riducendo le opportunità che si verifichino eventi rischiosi ed aumentando la capacità di individuazione degli stessi eventi.
Le misure di carattere generale si ritrovano già nel PTPC (2017-2019) pubblicato il 31.01.2017 e sono:
Formazione del personale
Nell’ambito del PTPC sono pianificate iniziative di formazione rivolte:
- a tutto il personale sui temi dell’etica e della legalità, con particolare riferimento ai contenuti del Codice Etico (volto a disciplinare le condotte rilevanti) e del Modello di Organizzazione e Gestione di cui al D.Lgs 231/2001;
- ai responsabili di funzione ed al personale addetto alle aree a rischio; - al Responsabile Prevenzione della Corruzione.
Nell’ottica della prevenzione della corruzione, gli interventi di formazione devono favorire la consapevolezza e la responsabilità nello svolgimento di una funzione di interesse pubblico.
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Trasparenza
GEAL Spa mette a disposizione informazioni, dati e documenti nella sezione del sito istituzionale “società trasparente” per consentire di conoscere:
- l’organizzazione di GEAL e le risorse impiegate per il suo funzionamento; - gli obiettivi che GEAL si propone di raggiungere;
- gli strumenti e le risorse che ha a disposizione;
- gli obiettivi effettivamente raggiunti, e le risorse effettivamente impiegate;
- come produce e distribuisce i propri servizi, a quali costi e con quale gradimento da parte dei clienti.
Il nuovo concetto di trasparenza come accessibilità totale impone, non solo l’obbligo di fornire determinate informazioni, ma anche di fornirle in maniera comprensibile per i destinatari.
Tutto il personale collabora attivamente con il Responsabile della Trasparenza, con l’Amministratore ed i responsabili di funzione per il corretto assolvimento degli obblighi di pubblicità e trasparenza. A seguito delle novità normative intervenute nell’anno 2016 (D.Lgs 97/2016) si è provveduto ad unificare in un unico strumento il PTPC ed il PTTI (Programma Triennale della Trasparenza e dell’Integrità). Tuttavia essendo GEAL una società misto pubblico-privata e non una PA vera e propria, per scelta aziendale, non tutte le sezioni sono state aggiornate, in quanto ritenute non compatibili con la realtà societaria. Nell’anno 2016 le misure attuate nell’ambito della trasparenza e considerate più efficaci nella prevenzione del fenomeno corruttivo sono state:
- accessibilità on-line della documentazione di gara;
- aggiornamento e ripubblicazione sul sito internet del regolamento dell’attività contrattuale a seguito dell’entrata in vigore del codice degli appalti secondo il D.Lgs 50/2016;
- elaborazione di una procedura per la valutazione dei fornitori;
- redazione e pubblicazione del regolamento sull’accesso agli atti ed accesso civico. Nell’anno 2017 è invece prevista la redazione di una procedura ad hoc per assolvere ai vari obblighi di pubblicazione in modo da meglio responsabilizzare ciascun referente della trasparenza, e in modo da rendere più agevole e immediata la pubblicazione da parte degli uffici.
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Conflitto di interesse
L’obbligo di astensione nel caso di conflitti di interesse deve essere fatto valere in tutti i casi in cui esistano gravi ragioni di convenienza. Nella realtà di GEAL il conflitto si può manifestare nei rapporti con i fornitori/consulenti, nei rapporti con gli utenti e con altri soggetti pubblici. Nella Società la segnalazione dell’esistenza di situazioni di conflitto di interesse deve essere fatta in forma scritta, al proprio superiore gerarchico al quale spetta la decisone finale. GEAL Spa ha inoltre inserito specifiche previsioni in materia di conflitto di interesse all’interno del proprio Codice Etico, nonché prevede nell’ambito dell’attività formativa, appositi approfondimenti. Per quanto riguarda la partecipazione a commissioni di gara, di concorso o altre commissioni, tutti i membri devono prestare una apposita dichiarazione di assenza di conflitti.
Entro il 31 dicembre 2017 verrà inoltre integrato il regolamento dell’attività contrattuale di GEAL per meglio disciplinare il conflitto di interesse.
Rotazione del personale
La rotazione del personale addetto alle aree a più elevato rischio di corruzione, rappresenta una misura rilevante tra gli strumenti di prevenzione della corruzione; l’alternanza tra più soggetti nell’assunzione delle decisioni e nella gestione delle procedure riduce il rischio che possano crearsi relazioni particolari tra dipendenti e utenti con il conseguente consolidarsi di situazioni di privilegio. Tale misura inoltre consente di accumulare esperienza in funzioni diverse ed in molteplici settori. Misura alternativa alla rotazione è la segregazione dei ruoli e delle responsabilità, misura base già prevista ed applicata in GEAL. Infatti, vista la ridotta dimensione della Società e il numero esiguo di soggetti con ruolo apicale di responsabilità, il principio di rotazione nelle aree sensibili per la commissione dei reati, risulta di fatto di difficile attuazione. In GEAL si è scelto pertanto di orientarsi verso una maggiore separazione delle responsabilità fra gli operatori, evitando l’isolamento di certe mansioni. Nell’ambito di tutti i processi amministrativi, contabili e tecnici, sono distinte le responsabilità tra chi istruisce e chi approva/autorizza, così come sono distinte le responsabilità tra chi esegue e chi verifica/controlla. Nell’anno 2016 è avvenuta comunque la riorganizzazione aziendale che ha garantito il cambiamento/rotazione di alcune figure professionali.
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La tutela del dipendente che segnala gli illeciti
L’Amministratore Delegato e tutti i responsabili di funzione hanno l’obbligo di tutelare il dipendente che segnala illeciti e ciò è stato ben chiarito nella sessione formativa effettuata a tutti i dipendenti ed al Cda sia negli incontri 2015, sia in quelli 2016. Tutti sono a conoscenza del fatto che in caso di segnalazione di illeciti al RPC o all’ODV è garantita la riservatezza; le segnalazioni possono essere anche fatte per posta elettronica o tramite modulo cartaceo da inserire nelle apposite cassette predisposte per le segnalazioni in tutte le sedi di GEAL.
Inconferibilità ed incompatibilità degli incarichi
GEAL quale misura di prevenzione, acquisisce, a partire dalla data di approvazione del primo Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, specifiche dichiarazioni rese in merito alla insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità con gli incarichi ricoperti. Tali dichiarazioni sono rese dal Consiglio di Amministrazione e dai Dirigenti al momento del conferimento dell’incarico ed entro i termini previsti dalla normativa (D.Lgs 39/2013). L’RPC vigila sull’effettiva acquisizione ed aggiornamento periodico delle dichiarazioni previste in capo ai soggetti indicati. In GEAL soltanto l’Amministratore Delegato e il Presidente hanno poteri di firma. Ad entrambi è stata fatta firmare una dichiarazione di insussistenza di cause di inconferibilità ed incompatibilità poi pubblicate sul sito web.
Il contenuto del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione deve essere definito, in modo tale da non prevedere soltanto misure di prevenzione (che riducano la probabilità del verificarsi di eventi di corruzione), ma anche misure di monitoraggio finalizzate a rilevare e rimuovere possibili comportamenti errati. Come vedremo in seguito, in GEAL Spa sono stati attivati i flussi informativi, verso il Responsabile Prevenzione della Corruzione ad integrazione dei flussi già previsti dal Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del Decreto 231/2001. Oltre alla redazione dell’analisi dei rischi per la prevenzione del fenomeno corruttivo, è stato anche eseguito l’aggiornamento dell’analisi dei rischi ex D.Lgs 231/2001. Questa analisi, già formalizzata in azienda, è stata aggiornata al fine di allinearsi ai cambiamenti normativi riguardanti il Decreto stesso.
Nel successivo capitolo, verrà analizzata l’analisi dei rischi riferita al Decreto 231/2001 e l’aggiornamento del relativo modello 231. Entrambe le analisi saranno poi utilizzate
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come base per garantire un efficace sistema di controllo indispensabile sia per l’organo deputato al monitoraggio del modello 231, (l’Organismo di Vigilanza), sia per il soggetto deputato al controllo del PTPC (Responsabile Prevenzione della Corruzione).49
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L’art. 6, comma 2 lettera d) del D.lgs 231/2001 prevede che il modello garantisca “obblighi di informazione nei confronti dell’organismo deputato a vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli”. Anche l’art. 1 ,comma 9 lettera c) della Legge 190/2012 prevede che il PTPC garantisca “ …obblighi di informazione nei confronti del responsabile, individuato ai sensi del comma 7, chiamato a vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del piano.”
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Capitolo III
Il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo in GEAL Spa ai sensi del D.Lgs 231/2001, e la relativa analisi dei rischi
L’altro strumento rappresentativo della volontà dell'azienda di operare in conformità alle norme, è il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex Decreto Legislativo 231/2001 adottato in GEAL dall’anno 2009.
Il Decreto 231/2001, meglio approfondito nel capitolo iniziale, ha introdotto il concetto di responsabilità amministrativa della Società, per reati commessi da persone fisiche, che operando in nome e per conto della Società stessa abbiano procurato un profitto all’azienda. Il Modello Organizzativo 231, oltre ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa dell’azienda, risulta essere un efficace strumento di prevenzione dei reati disciplinati dal D.Lgs. 231/2001, ed offre l’opportunità di migliorare sia gli aspetti gestionali sia operativi dell’attività dell’Azienda. Per agire conformemente alla legge, evitando così di incorrere in sanzioni pecuniarie e/o interdittive, l’azienda deve adottare tutte le misure di prevenzione necessarie per contrastare le possibili condotte costituenti reato, instillando in coloro che operano al suo interno, o in suo nome e per conto, i concetti di legalità nei comportamenti e di rispetto delle norme.
GEAL Spa ha adottato per la prima volta il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo il 30.09.2009 con la consapevolezza che questo fosse un utile supporto alla corretta implementazione e gestione dei processi aziendali ritenuti a rischio reato e con la finalità di prevenire ed evitare l’insorgere di comportamenti o prassi scorrette da parte degli organi di amministrazione, dei dirigenti, e di tutti i dipendenti che potrebbero determinare l’insorgere della responsabilità amministrativa della Società50. L’elaborazione del modello è stata preceduta dall’analisi delle caratteristiche organizzative della Società, dalla tipologia del settore in cui opera e dalla normativa di riferimento. In rapporto all’organizzazione interessata nonché al tipo di attività svolta, devono essere assunte misure concretamente idonee51 a migliorare l’efficienza nello svolgimento delle attività o funzioni, assicurando il costante rispetto della legge e di
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La Società con l’adozione e l’efficace attuazione del medesimo Modello risulta essere tutelata dal rischio di commissione di uno dei reati contemplati dalla normativa se questi venissero commessi a vantaggio dell’Ente da parte di un dipendente o di un soggetto in posizione apicale.
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tutte le altre regole che intervengono a disciplinare l’attività, individuando ed eliminando tempestivamente, le situazioni di rischio commissione di reati. Con l’adozione del modello GEAL intende adempiere alle previsioni di legge, soprattutto conformandosi ai principi ispiratori del Decreto in modo da rendere più efficace il sistema dei controlli rispetto all’obiettivo di prevenire la commissione dei reati previsti dal Decreto stesso. Il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo, si integra nel complesso delle regole già esistenti in GEAL Spa e si pone i seguenti obiettivi52:
- definizione delle attività che presentano un rischio di realizzazione di reati rilevanti (attività a rischio in relazione al D.Lgs 231/2001), conoscenza delle regole che disciplinano le attività a rischio; informazione dei destinatari circa le procedure da seguire nello svolgimento delle attività a rischio; consapevolezza circa le conseguenze sanzionatorie che possono derivare per effetto della violazione di norme di legge, regole o disposizioni interne alla Società;
- diffusione, acquisizione personale e affermazione concreta di una cultura di impresa improntata alla legalità, nella consapevolezza dell’espressa riprovazione da parte della Società di ogni comportamento contrario alla legge, ai regolamenti, alle norme di autodisciplina, alle indicazioni delle autorità di vigilanza e controllo, alle disposizioni interne e in particolare, alle disposizioni contenute nel modello;
- diffusione, acquisizione personale e affermazione concreta di una cultura del controllo che deve presiedere al raggiungimento degli obiettivi che la Società si pone;
- efficiente ed equilibrata organizzazione della Società con particolare riguardo alla chiara attribuzione dei poteri, alla formazione delle decisioni e alla loro trasparenza e motivazione, ai controlli preventivi e successivi, sugli atti e le attività, nonché alla correttezza e veridicità dell’informazione interna e esterna. Il tutto per cercare di garantire la prevenzione dei reati previsti dal Decreto.
In seguito all’approvazione del primo MOG (30.09.2009), il Consiglio di Amministrazione ha nominato il primo Organismo di Vigilanza per controllare l’implementazione del modello stesso, ed è stato adottato il Codice Etico come principale strumento a supporto del modello, al fine di disciplinare le condotte rilevanti
52 Secondo quanto riportato nel “Modello di Organizzazione Gestione e Controllo” Revisione 02, approvato in CdA in data
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di coloro che operano al servizio di GEAL Spa. Nel corso degli anni il modello è stato aggiornato più volte per tenere conto dei cambiamenti normativi ed organizzativi. Nel 2011 c’è stato un primo aggiornamento del modello in relazione all’introduzione di nuovi reati (ambientali) stabiliti dal D.Lgs 121/201153. Ulteriore revisione, anche per il Codice Etico, è stata svolta nel 2014 alla luce della Legge 190/201254 in materia di anticorruzione; il modello così aggiornato (revisione 02), è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 18.12.2014. Nell’anno in corso, secondo quanto stabilito dal piano “obiettivi premio di risultato2017 ”Rispetto del timing per attuazione
piano di miglioramento, il suddetto modello (entro il 30.06.2017) e l’analisi a questo
correlata (entro il 31.05.2017), sono stati nuovamente aggiornati alla luce dei nuovi reato presupposto 231. L’aggiornamento del modello ha riguardato principalmente tre aspetti:
- l’analisi dei rischi nell’ottica di integrare le procedure di risk assessment previste dal D.Lgs 231/2001 con quelle previste dalla legge 190/2012 in materia di anticorruzione e trasparenza;
- i cambiamenti normativi che hanno ampliato l’ambito dei reati presupposto 231 definiti dal Decreto e i cambiamenti organizzativi;
- la struttura dei flussi informativi che devono essere inviati all’Organismo deputato al controllo del modello, ossia l’Organismo di Vigilanza.
3.1 Struttura del modello ex D.lgs 231/2001 in GEAL Spa e modifiche effettuate in