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LE MISURE DI PERFORMANCE DEL SISTEMA INFORMATIVO NELLA LOGICA

CAPITOLO 5 – LE RISORSE ORGANIZZATIVE

5.4 LE MISURE DI PERFORMANCE DEL SISTEMA INFORMATIVO NELLA LOGICA

Una dimensione di un sistema di IS Governance è sicuramente composta da un sistema di misure e di verifica dei risultati basato su indicatori specificamente disegnati per supportare la logica di IS Governance. Tale sistema di misure deve soprattutto

focalizzarsi su quegli indicatori che possano misurare se il sistema di governo disegnato e messo in atto stia realmente contribuendo a ridurre il gap tra le esigenze aziendali e il proprio sistema informativo. Negli ultimi anni si è assistito a una forte sofisticazione e diffusione di sistemi di misura dei sistemi informativi, tra questi andranno privilegiati quelli che possono meglio contribuire a misurare i risultati del sistema di governance. Per esempio, la proporzione tra budget ICT gestito direttamente dalla funzione sistemi informativi e quello delegato alle funzioni utenti è uno degli indicatori che possono testimoniare il livello di evoluzione di un sistema di IS Governance verso la

responsabilizzazione economica come strumento per facilitare l’allineamento delle esigenze aziendali.

5.4.1 La misura del valore del sistema informativo

Vista la vasta letteratura e la ricchezza di proposte di misure monetarie e tecniche per i sistemi informativi, in molti casi si tratta solo di selezionare le misure più adeguate nella

94 logica della IS Governance. In questa sede ci si limiterà quindi a porre l’attenzione su una tipologia di misura poco utilizzata nel campo dei sistemi informativi, ma che diviene fondamentale nella logica della IS Governance: la misura del valore el sistema informativo. In altri termini l’impiego di sistemi di misura dell’impatto econoico dei sistemi informativi che comprendano, oltre ai costi dei sistemi informativi che comprendano, oltre ai costi del sistema informativo, anche delle misure relarive al valore generato.

Il motivo della rilevanza di questa area di misura è da ricercare nel fatto che un sistema di IS Governance si sostanzia proprio per la sua capacità di agire sull’assetto di un sistema informativo e quindi dovrebbe influenzare strutturalmente il valore dello stesso. I sistemi informativi hanno infatti un valore intrinseco e una quota di valore che dipende da come questi vengono impiegati per supportare il business aziendale.

5.4.2 Il contributo al valore d’impresa

Il contributo complessivo dato dai sistemi informativi al valore d’impresa è il risultato additivo di due componenti:

 Il valore delle tecnologie informatiche e degli asset IT che potremmo definire come il valore tecnologico intrinseco;

 La leva sul valore d’impresa ottenuta grazie al supporto che le tecnologie ICT danno alla strategia aziendale e alla creazione di vantaggi competitivi (business value).

I due addendi, pur influenzandosi a vicenda, esprimono due diverse componenti del valore d’impresa collegato all’impiego delle tecnologie ICT in azienda:

 Il primo addendo misura quale sia il valore complessivo di tutte le tecnologie dell’informazione e degli asset IT impiegati in azienda senza tener conto del valore che questi esprimono grazie agli effetti che si producono direttamente o indirettamente sul fronte del business. In questo senso si parla di valore

intrinseco delle tecnologie dell’informazione;

 La seconda componente tiene invece conto dei risultati di business direttamente o indirettamente collegati all’impiego delle tecnologie informatiche. La

95 possibilità di differenziare un prodotto, grazie a delle componenti informatiche, facendosi riconoscere un price premium è un esempio di questa seconda fonte del valore.

Semplificando e sintetizzando: Valore del sistema informativo = valore intrinseco + business value.

Gran parte dell’attenzione si è sino a ora concentrata sulla misurazione del valore di business dei SI. Questa attenzione si è manifestata nei vari tentativi di valutare l’impatto che i sistemi informativi hanno sulla “bottom line” del conto economico oppure in termini di ritorno degli investimenti. In sedi di valutazione degli investimenti IT la dimensione di business è poi spesso servita per colmare il gap tra ritorni misurabili e ritorni auspicati. Queste misure sono però di difficile effettuazione poiché presumono una relazione causa-effetto che non sempre è riscontrabile quantitativamente e

comunque resta di difficile misurazione.

Il valore del patrimonio ICT va quindi affiancato alle misure di costo e investimento per dare un quadro quantitativo corretto e completo delle complesse relazioni che devono essere gestite da un sistema di IS Governance.

5.4.3 La valutazione del SI

Il tema della valutazione del patrimonio ICT ha poi particolare rilevanza se si considera la varietà dei destinatari delle misure dei sistemi informativi. Un aspetto molto

importante, spesso non considerato, è la prospettiva di valutazione del SI. Non esiste, infatti, nessuna misura che possa avere un valore in sé a prescindere dalle finalità della stessa e quindi dal destinatario. Il sistema informativo può essere valutato da diversi soggetti quali:

 Management aziendale (CEO, responsabile di funzione)

 Management dei SI (CIO e IT manager)

 Proprietà (azionista)

 Proprietà (imprenditore)

96 A prescindere dal destinatario la misura del valore del sistema informativo aggiunge comunque una prospettiva fondamentale alla valutazione e la sua rilevanza aiuta a mantenere un miglior equilibrio tra le diverse finalità e prospettive di misura.

L’approccio proposto si basa sostanzialmente sulla valutazione del solo “valore tecnologico intrinseco” seguendo una logica che potremmo chiamare “unlevered” per via del fatto che non si tiene conto del valore della leva che le tecnologie ICT hanno in termini di business e di valore strategico. Questa scelta non intende negare l’esistenza e di un valore di business e di una sua possibile misura, si intende solo ridurre le aree di indeterminatezza e far coincidere maggiormente il perimetro delle responsabilità della funzione sistemi informativi con quello della misura del valore in modo da rendere più chiaro il concetto di responsabilità sul mantenimento e accrescimento di questo valore. La funzione sistemi informativi infatti è sicuramente responsabile del valore intrinseco mentre la responsabilità sul business value è come minimo da condividere con altre funzioni e con chi ha la responsabilità di governo complessivo dell’impresa.

L’idea di base è quella di valutare il valore delle singole componenti del patrimonio ICT aziendale secondo criteri che siano il più possibile universali e non direttamente

influenzati dalle specifiche applicazioni di business. Ogni voce è scomposta, quando ciò ha senso, in valori rappresentativi dello stock a una certa data e di quanto accumulato in progetti e “work in progress” non ancora messi in produzione.

Per ogni voce del patrimonio vengono definiti un valore di partenza e una serie di aggiustamenti e criteri di aggiustamento che portano a un valore finale.

La logica che ispira gli aggiustamenti è quella di apprezzare il valore delle varie

componenti del patrimonio ICT tenendo conto di valori rilevabili (per esempio il valore di mercato) e aggiustando questi valori sulla base di voci indicative di variazioni

positive e negative.

In particolare si considerano come fattori che portano a un aumento del valore del patrimonio tutti quelli che sono collegabili a miglioramenti di performance, di robustezza e resistenza al cambiamento quali:

97

 La robustezza intrinseca delle infrastrutture

 La versatilità

 La flessibilità

 La resistenza ad attacchi e intrusioni

 La riduzione dei rischi operativi

L’ipotesi di base sottesa a queste valutazioni è che un sistema informativo abbia un valore intrinseco tanto più alto quanto maggiore è la sua capacità di dare continuità al business e sia in grado di seguire attivamente esigenze aziendali non facilmente anticipabili. Molto spesso queste performance sono il risultato di investimenti in

progettazione di architetture e configurazioni delle stesse che devono concorrere quindi al valore complessivo del patrimonio attraverso la capitalizzazione dei costi sostenuti per questi interventi. Queste performance possono essere ottenute solo attraverso un salto tecnologico e progettuale che comporta rilevanti investimenti che non hanno effetti sul fronte della maggiore efficienza e che vanno quindi valutati secondo la logica del loro valore.

CAPITOLO 6 – LA STRUTTURA TECNOLOGICA DELL’IMPRESA