• Non ci sono risultati.

La mobilità come fattore di crescita economica e sociale

2. Accessibilità e infrastrutture come fattore di sviluppo

2.1 La mobilità come fattore di crescita economica e sociale

Il progresso dei mezzi di trasporto è stato decisivo per la crescita sociale ed economica dell’uomo.

Dall’utilizzo degli animali per il trasporto di cose e persone, con l’invenzione del-la ruota si passò ai carri e alle carrozze, una prima rivoluzione si ebbe con i tori a vapore all’inizio dell’800 che mo-vimentarono le ferrovie, nel ‘900 l’av-vento dell’automobile modificò la mobi-lità e l’aspetto del territorio, special-mente nelle aree urbane.

Figura 1_Evoluzione dei mezzi di trasporto

(Fonte: Elaborazione propria su dati tratti da Di Rosa, Menotti, Morazzo 2017).

La società industriale del XX secolo è caratterizzata dall’industria dell’auto-mobile e dal suo indotto, che ha mosso un’attività finanziaria importante, ha dato impulso a molte attività ed è stata un fenomeno culturale complesso.

Lo sviluppo dell’industria automobilisti-ca è stato incoraggiato da politiche mi-rate che hanno agevolato la diffusione di massa dell’automobile e di conse-guenza una urbanizzazione a bassa densità.

Il progresso dei mezzi di trasporto ha modificato fortemente la morfologia del territorio ma ha inciso soprattutto sulla vita della popolazione e sul suo pro-gredire dal punto di vista economico e sociale.

La mobilità comprende i vari mezzi di trasporto, su strada, su rotaia, per via aerea e via mare, ma anche tutte le in-frastrutture necessarie, l’offerta di ser-vizi di trasporto, l’organizzazione stessa della collettività, del territorio e della nazione.

Questo complesso sistema vede nei cittadini il suo fulcro, sono gli individui che si muovono e per farlo utilizzano i servizi, che beneficiano di collegamenti

accessibili e concorrenziali, ma che su-biscono gli effetti negativi dell’inquina-mento atmosferico ed acustico e dei pericoli legati alla sicurezza prodotti dai trasporti (Di Rosa, Menotti, Morazzo 2017).

In relazione a queste considerazioni il settore dei trasporti assume un rilievo determinante nel facilitare una giusta stabilità tra i differenti elementi dello sviluppo sostenibile. 10

La mobilità di persone e merci e i pre-supposti con cui viene ottimizzata, come la facilità di accesso, l'affidabilità dei servizi, le informazioni sui tempi di percorrenza e sui costi, la sicurezza, sono determinanti nel condizionare la capacità di stare al passo con la con-correnza attuale e futura nei sistemi di produzione e di gestione del territorio, così come l’accessibilità alle diverse attività, fondamento delle società con-temporanee, dal lavoro al tempo libero, dall’istruzione alla sanità.

Per questo la mobilità costituisce una componente sostanziale di impatto po-sitivo sulla crescita economica e socia-le compatibisocia-le con la sostenibilità am-bientale.

Ruolo sottolineato dal Libro bianco comunitario che esordisce ribadendo che “I trasporti sono fon

10

-damentali per la nostra economia e la nostra società. La mobilità svolge un ruolo vitale per il mercato interno e la qualità della vita dei cittadini che fruiscono della libertà di viaggiare. I trasporti sono fun-zionali alla crescita economica e dell’occupazione e devono essere sostenibili in vista delle nuove sfide che viviamo” (Commissione europea 2011).

Per contro, la continua crescita quanti-tativa della domanda e delle relative ripartizioni modali è la causa di consi-derevoli criticità nell’ambito della com-patibilità con le esigenze di tutela am-bientale e della garanzia del rifornimen-to energetico, due caratteri sostanziali dell’idea di equità intergenerazionale che costituisce il fondamento di uno sviluppo che tuteli l’ambiente.

Non riuscire a scindere totalmente la richiesta di trasporto dall’innovazione degli indicatori economici da un lato e l’ormai totale supremazia dei combu-stibili fossili nell’esaudirla, hanno cau-sato, negli ultimi decenni con il concor-so dei trasporti, la crescita ininterrotta delle emissioni di anidride carbonica e di altri gas climalteranti, e contempora-neamente, l’incremento della vulnerabi-lità delle attuali previsioni dei consumi in relazione all’esaurirsi della disponibi-lità delle risorse non rinnovabili e dalla necessità di ricorrere a paesi esteri per tali consumi.

In tale contesto, la politica dei trasporti rappresenta la svolta decisiva per por-tare a compimento gli impegni globali

che riguardano l’ambiente, inclusi quelli contemplati dal Protocollo di Kyoto 11 con gli sviluppi seguenti, e le finalità della politica energetica dell’Unione Europea (Commissione europea 2011).

Gli sviluppi dei diversi settori economici provocano fenomeni definiti in relazione alla loro specifica caratteristica territo-riale, particolarmente importante nel-l’ambito delle aree urbane, nelle quali avvengono in prevalenza gli sposta-menti e quindi si focalizzano differenti criticità, congestione del traffico che provoca rallentamenti e ritardi, occupa-zione del suolo in concorrenza degli usi residenziali, commerciali, verde pubbli-co, inquinamento dovuto al traffico e maggiore incidentalità, alterazione visi-va e paesaggistica dell’ambiente.

Il controllo delle scelte e la competenza nel correggere gli orientamenti verificati fino ad adesso, assumono in questo caso il valore di fattore basilare delle politiche di sostenibilità urbana, in-fluenzando in maniera determinante la qualità di vita dei cittadini e gli standard di attrattività dell’area urbana.

Il Protocollo di Kyoto è un trattato internazionale sui cambiamenti climatici per limitare le emissioni

11

di gas che causano l'effetto serra e il riscaldamento del pianeta, inquinamento, deforestazione, attività agricole non sostenibili sono tutte legate all’azione dell’uomo che ne è quindi responsabile.

L’accordo, redatto l'11 dicembre  1997  nella città giapponese  di  Kyoto, nel corso della Conferenza delle Parti di Kyoto (la COP3), è entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica da parte della Russia nel novembre del 2004.

La necessità di assegnare un significa-to peculiare ai trasporti, sia in funzione delle problematiche generali di cam-biamenti climatici e dipendenza ener-getica, che di quelle locali collegate all’inquinamento acustico e atmosferi-co e alla atmosferi-congestione del traffiatmosferi-co, trova approvazione nella Strategia Europea per lo Sviluppo Sostenibile (Consiglio dell’Unione Europea 2006), che indivi-dua l’idoneità di dare impulso ad una strategia di “trasporti sostenibili”, come una delle sette sfide principali che il 12 sistema europeo dovrà concepire ed attuare in futuro.

Una sfida basata, per tutti e sette gli ambiti sociali ed economici, sull’acqui-sizione e distribuzione di innovazioni tecnologiche negli schemi di produzio-ne/consumo (Zatti 2013).

Insieme a: Cambiamenti climatici ed energia pulita, Consumo e produzione sostenibili, Conserva

12

-zione e gestione delle risorse naturali, Salute pubblica, Inclusione sociale, Demografia e migra-zione, Povertà mondiale e sfide dello sviluppo, Istruzione e formazione.

2.2 Per una definizione di