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MODALITA’ E TERMINI PER L’ESECUZIONE DEI PROGETTI aVVio Dei ProgeTTi

8.2) APPROVAZIONE GRADUATORIA E CONCESSIONE DEL CONTRIBUTO Il Servizio regionale competente provvederà a fare l’istruttoria

oSS 8: incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti

5. MODALITA’ E TERMINI PER L’ESECUZIONE DEI PROGETTI aVVio Dei ProgeTTi

La comunicazione di avvio dei progetti dovrà essere inviata entro 15 giorni dalla data di protocollo della comunicazione dell’assegnazione e concessione dei contributi.

L’inosservanza delle disposizioni di cui sopra comporta la revoca dei contributi concessi.

I progetti devono concludersi entro 12 mesi dalla data di avvio, salvo proroga comunque non superiore a sei mesi.

Tale proroga, che può essere concessa per cause non imputabili a negligenza del proponente/partner, deve essere richiesta almeno 60 giorni prima della scadenza originariamente fissata per la conclusione del progetto, unitamente ad una relazione sullo stato di avanzamento dello stesso.

Il mancato rispetto del termine suindicato comporta la possibilità, per il Servizio Coordinamento delle Politiche Europee, Programmazione, Cooperazione, Valutazione di rifiutare la concessione della proroga.

In caso di emergenze umanitarie derivanti da conflitti o da eventi ambientali potrà essere richiesta, e adeguatamente motivata, una momentanea sospensione dei termini di esecuzione del progetto, che dovrà essere approvata dal Servizio regionale competente.

Tale facoltà si applica anche ai progetti in corso di svolgimento.

FaSi geSTionali Del ProgeTTo

L’erogazione delle risorse, verrà effettuata sia sulla base delle eventuali attività di monitoraggio che il Servizio competente può disporre durante il periodo di svolgimento del progetto (missioni, audit, verifiche), sia sulla base dei seguenti documenti di rendicontazione:

- relazione intermedia sullo stato di avanzamento delle attività progettuali a conclusione del primo semestre di progetto. Tale relazione è obbligatoria e dovrà essere caricata a metà progetto sull’apposito software della cooperazione a prescindere dalla metodologia di liquidazione prescelta;

- relazione finale, comprendente la descrizione delle attività realizzate a fine progetto, il grado di raggiungimento degli obiettivi e dei risultati attesi;

- rendiconto di dettaglio delle spese sostenute;

I documenti di rendicontazione finale dovranno essere inseriti nel Software della Cooperazione Internazionale entro quattro mesi dalla data di conclusione del progetto.

Il ritardo nel caricamento dei documenti di rendicontazione finale comporta le penalità previste nel “Manuale di rendicontazione delle spese sostenute a valere sugli interventi finanziati ai sensi della L.R. 12/2002” (Allegato A).

MoDiFiCHe non oneroSe

Le eventuali modifiche non onerose apportate al piano finanziario approvato dalla Regione, devono essere tali da non modificare il piano generale del progetto ed i suoi obiettivi e devono essere presentate almeno 60 giorni prima della scadenza originariamente fissata per la conclusione del progetto.

Per le specifiche riferite a tali eventualità si fa riferimento alle “Modalità di rendicontazione delle spese sostenute a valere sugli interventi finanziati ai sensi della L.R.

12/2002” (Allegato A).

reVoCHe

Si procederà alla revoca d’ufficio, in tutto o in parte, dei contributi nei seguenti casi:

- in caso di esito negativo dei controlli o dei sopralluoghi ispettivi effettuati dalla Regione;

- qualora la realizzazione del progetto non risulti conforme, nel contenuto e nei risultati conseguiti, al progetto per il quale era stata presentata domanda di contributo, se questo è dovuto a variazioni in corso d’opera non comunicate alla Regione e da quest’ultima non approvate;

- qualora il beneficiario non rispetti i termini previsti dal presente bando per l’avvio del progetto e la conclusione dello stesso, tenendo conto anche di eventuali proroghe;

- qualora il beneficiario comunichi la rinuncia al contributo.

TUTela Della PriVaCY

Tutti i dati personali di cui l’amministrazione venga in possesso in occasione dell’espletamento del presente procedimento verranno trattati nel rispetto del D.lgs.

196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali ((,recante disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento nazionale al regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonche’ alla libera

circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE))”. La relativa informativa di cui sarà presa visione al momento della compilazione della domanda nell’apposito applicativo costituisce parte integrante del presente atto.

6.reSPonSabile Del ProCeDiMenTo

La struttura amministrativa responsabile dell’adozione del presente avviso è il Servizio Coordinamento delle Politiche Europee, Programmazione, Cooperazione, valutazione – Direzione Generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni.

Il responsabile del procedimento è la dirigente del Servizio sopra richiamato Caterina Brancaleoni.

7.PUbbliCazione Dei DaTi ai SenSi Del D.lgS. n.33/2013 e SS.MM.ii e inForMazioni

Gli elementi distintivi dei soggetti beneficiari e dei progetti sono soggetti alla pubblicazione prevista dal D.Lgs. 14 marzo 2013, n.33 e ss.mm.ii., e alla Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dallo stesso decreto, allegata al Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2019-2021 approvato con delibera di giunta regionale n. 122/2019.

Per eventuali informazioni è possibile scrivere alla mail, Cooperazioneinternazionale@regione.emilia-romagna.it

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 OT-TOBRE 2019, N. 1653

L. n.157/1992, art. 19, comma 1. Sospensione dell'attività ve-natoria nei territori della ATC RA02 confinanti con la Valle Mandriole in provincia di Ravenna

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamata la Legge n. 157/1992 "Norme per la protezio-ne della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio", ed in particolare l'art. 19, comma 1, che prevede che le regio-ni possano vietare o ridurre, per periodi prestabiliti, la caccia a determinate specie di fauna selvatica per importanti e motivate ragioni connesse alla consistenza faunistica o per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche o per malattie o altre calamità;

Vista la nota dell’Associazione Ornitologi dell’Emilia-Romagna del 2 ottobre 2019, agli atti del Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca al prot. PG/2019/741806 del 3 ottobre 2019, con la quale viene segnalata una moria di uccelli acquati-ci in Valle Mandriole (Parco del Delta del Po Emilia-Romagna, provincia di Ravenna) e contemporaneamente viene richiesta la sospensione dell’attività venatoria agli uccelli acquatici nelle zo-ne umide e circostanti, coinvolgendo ISPRA per un parere;

Considerato altresì che l’Istituto zooprofilattico sperimen-tale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna - Sezione di Forlì ha rilevato la presenza di clostridi produttori di tossine botuli-niche, codificanti tossina di tipo C nei campioni conferiti allo stesso Istituto dall’Associazione Amici degli Animali di Raven-na nell’ambito del Piano di monitoraggio della fauRaven-na selvatica in Emilia-Romagna;

Visto inoltre il parere ISPRA prot. 57455 del 4 ottobre 2019, agli atti del Servizio Territoriale Agricoltura, caccia e pesca di Ravenna al prot. PG/2019/743472 del 4 ottobre 2019, dal qua-le si evince la necessità di una chiusura temporanea di qualsiasi forma di attività venatoria, ai sensi del soprarichiamato art. 19, comma 1 della Legge n. 157/1992, entro un raggio di almeno 3 km dal perimetro dell’area contaminata di Valle Mandriole, allo scopo di consentire soste indisturbate ai migratori su acque in-contaminate e di non innescare movimenti di uccelli sani verso aree di rifugio interne a Valle Mandriole;

Considerato che le aree corrispondenti a Valle Mandriole e Punte Alberete ricadono all’interno della perimetrazione definita dal Piano Territoriale della Stazione “Pineta San Vitale e Pialasse di Ravenna” (propria deliberazione n. 947/2019) del Parco Regio-nale del Delta del Po Emilia-Romagna (L.R. n. 27/1988), e che la stessa zona ricade all’interno del perimetro della zona speciale di Conservazione e zona di Protezione speciale IT4070001 Pun-te AlberePun-te Valle Mandriole (proprie deliberazioni n. 512/2009 e n. 1147/2018);

Considerato altresì che una porzione di territorio ricaden-te nel raggio di 3 km dall’area contaminata si trova all’inricaden-terno del territorio di competenza regionale dell’Ambito Territoriale di Caccia RA02;

Atteso che per creare confini certi alle prescrizioni di ISPRA collegate al raggio di Km 3 dal perimetro dell’area contamina-ta è opportuno far coincidere la delimicontamina-tazione con l’assetto della viabilità, dei confini con il Parco del Delta e dei canali di bonifi-ca, ampliando di fatto la distanza richiesta;

gue verso ovest lungo il perimetro di Stazione del Parco del Delta fino all’incrocio tra la SP n. 1, la SP n. 24 e la Via Mandriole;

- OVEST: dall’incrocio tra la SP n. 1, la SP n. 24 e la via Mandriole, lungo la SP n. 1 Via S. Alberto verso sud fino all’in-tersezione con Scolo via Cerba;

- SUD: lungo Scolo Via Cerba, verso est, fino all’intersezio-ne con Scolo Fossatoall’intersezio-ne Nuovo;

- EST: dall’intersezione con Scolo Fossatone Nuovo verso nord, lungo il perimetro di Stazione Pineta S. Vitale e Pialasse di Ravenna del Parco del Delta fino all’abitato di Mandriole;

Atteso che il parere ISPRA è incentrato sulla necessità di con-sentire soste indisturbate ai migratori su acque incontaminate e di non innescare movimenti di uccelli sani verso aree di rifugio interne a Valle Mandriole;

Rilevato che il territorio dell’ATC RA02, come sopra de-limitato riguarda circa 1400 ettari di area agricola coltivata intensivamente ad indirizzo cerealicolo e foraggero in cui sono presenti due zone di rifugio di cui all’art. 22 della L.R. n. 8/1994, che coprono circa il 22% dell’area interessata, e 6 appostamenti fissi dai quali si esercita la caccia agli uccelli acquatici;

Ritenuto pertanto, ai sensi della citata Legge n. 157/1992 art. 19 comma 1 e al fine di perseguire gli obiettivi indicati da ISPRA, di sospendere temporaneamente l’attività venatoria agli uccelli acquatici nel territorio di competenza regionale sopra in-dividuato fino a specifica revoca, che verrà assunta qualora siano accertati miglioramenti della situazione sanitaria e ambientale in Valle Mandriole;

Richiamati, in ordine agli obblighi di trasparenza:

- il D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 122 del 28 gennaio 2019, recan-te “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021”, ed in particolare l’ allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2019-2021;

Vista la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Ro-magna” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 37, comma 4;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 "Indirizzi in ordine alle re-lazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla de-libera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della dede-libera 450/2007" e successive modifiche, per quanto applicabile;

- n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviate con Delibera 2189/2015”;

- n. 622 del 28 aprile 2016 "Attuazione seconda fase della ri-organizzazione avviata con Delibera 2189/2015";

- n. 1107 del 11 luglio 2016 "Integrazione delle declarato-rie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";

- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni

rigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsa-bile della protezione dei dati (DPO)”;

Viste, infine, le circolari del Capo di Gabinetto del Presiden-te della Giunta regionale PG/2017/660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichia-rato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore all'Agricoltura, Caccia e Pesca, Simona Caselli;

A voti unanimi e palesi

delibera:

1. di richiamare integralmente le considerazioni formulate in premessa, che costituiscono parte integrante del presente di-spositivo;

2. di sospendere temporaneamente l’attività venatoria agli uccelli acquatici nella porzione di territorio di competenza regio-nale dell’Ambito Territoriale di Caccia RA02 ricadente in aree in

- NORD: partendo ad est dell’abitato di Mandriole, si prose-gue verso ovest lungo il perimetro di Stazione del Parco del Delta fino all’incrocio tra la SP n. 1, la SP n. 24 e la Via Mandriole;

- OVEST: dall’incrocio tra la SP n. 1, la SP n. 24 e la Via Mandriole, lungo la SP n. 1 Via S. Alberto verso sud fino all’in-tersezione con Scolo via Cerba;

- SUD: lungo Scolo via Cerba, verso est, fino all’intersezio-ne con Scolo Fossatoall’intersezio-ne Nuovo;

-: dall’intersezione con Scolo Fossatone Nuovo verso nord, lungo il perimetro di Stazione Pineta S. Vitale e Pialasse di Ra-venna del Parco del Delta fino all’abitato di Mandriole;

ed individuato all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

3. di dare atto che qualora siano accertati miglioramenti della situazione sanitaria e ambientale in Valle Mandriole si provve-derà con specifica revoca del divieto disposto con il presente atto;

4. di dare atto inoltre atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si prov-vederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte in narrativa;

5. di disporre la pubblicazione del presente atto nel Bolletti-no Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 OT-TOBRE 2019, N. 1660

Approvazione dei progetti di ricerca - Alte competenze per nuove imprese - presentati a valere sull'Invito approvato con propria deliberazione n. 868/2019. POR FSE 2014/2020

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Visti:

- il Regolamento n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comu-ni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca compresi nel quadro strategico comune e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo so-ciale europeo e sul Fondo di coesione, relativo al periodo della Nuova programmazione 2014-2020 che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006;

- il Regolamento delegato n. 1970/2015 che integra il regola-mento (UE) n. 1303/2013 del Parlaregola-mento europeo e del Consiglio con disposizioni specifiche sulla segnalazione di irregolarità re-lative al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo, al Fondo di coesione e al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Regolamento delegato n. 568/2016 che integra il regola-mento (UE) n. 1303/2013 del Parlaregola-mento europeo e del Consiglio riguardo alle condizioni e procedure per determinare se gli impor-ti non recuperabili debbano essere rimborsaimpor-ti dagli Staimpor-ti membri per quanto riguarda il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo, il Fondo di coesione e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Regolamento (UE, Euratom)n. 1046/2018 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018 che stabilisce le re-gole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la deci-sione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;

- il Regolamento delegato n. 480/2014 della Commis-sione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n.

1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante di-sposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo eu-ropeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo eueu-ropeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

- il Regolamento n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale euro-peo che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006;

- il Regolamento n. 240/2014 della Commissione del 7 gen-naio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;

- il Regolamento n. 288/2014 di esecuzione della Commis-sione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del

sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale eu-ropeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i pro-grammi operativi nell'ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione e recante modalità di applicazio-ne del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di coope-razione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di coope-razione territoriale europea;

- il Regolamento n. 184/2014 di esecuzione della Commis-sione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di svi-luppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale eu-ropeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commis-sione, e che adotta, a norma del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni spe-cifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatu-ra delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione ter-ritoriale europea;

- il Regolamento n. 215/2014 di esecuzione della Commis-sione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di svi-luppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo eu-ropeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari maritti-mi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'effica-cia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;

- il Regolamento n. 821/2014 di esecuzione della Com-missione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europe-o e del Ceurope-onsiglieurope-o per quanteurope-o riguarda le meurope-odalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei program-mi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;

- il Regolamento n. 964/2014 di esecuzione della Commis-sione del 11 settembre 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne i termini e le condizioni uniformi per gli strumenti finanziari;

regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme detta-gliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;

- l’Accordo di Partenariato 2014/2020 per l'impiego dei Fon-di Strutturali e Fon-di Investimento Europei, adottato con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea C(2014) 8021 del 29 ottobre 2014;

Richiamate in particolare:

- la Deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 163 del 25/6/2014 “Programma Operativo della Regione Emilia-Roma-gna. Fondo Sociale Europeo 2014/2020. (Proposta della Giunta regionale del 28/4/2014, n. 559)”;

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 12/12/2014 C(2014)9750 che approva il Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020 per il sostegno del Fondo so-ciale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione";

- la propria Deliberazione n. 1 del 12/1/2015 “Presa d'atto della Decisione di Esecuzione della Commissione Eu-ropea di Approvazione del Programma Operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo Sociale Europeo nell'ambito dell'Obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occu-pazione"”;

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 2/5/2018 C(2018)2737 che modifica la decisione di esecuzione C(2014) 9750 che approva determinati elementi del programma operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" per la Regione Emilia-Roma-gna in Italia;

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 9/11/2018 C(2018)7430 che modifica la decisione di esecuzione C(2014) 9750 che approva determinati elementi del programma operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore

- la Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 9/11/2018 C(2018)7430 che modifica la decisione di esecuzione C(2014) 9750 che approva determinati elementi del programma operativo "Regione Emilia-Romagna - Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore