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RE GIONE EM ILIA -RO M AGNA

REG IONE EM ILIA -RO M AGNA

Allegato 2)

PROGETTI APPROVABILI E FINANZIABILI

in attuazione della Delibera di Giunta Regionale n. 868 del 31/05/2019

Rif. PAidcod.org.Soggetto titolareTitolo del ProgettoEsito Importomassimo erogabile 2019-12770/RER12538Università degli Studi di Modena e Reggio-EmiliaE-LAB UNIMORE – Entrepreneurship LAB dell’UNIversità di MOdena e Reggio Emilia approvabile e finanziabile 182.000,00 2019-12771/RER25827ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITA' DIBOLOGNA CrENTer LAB” – laboratorio Creativo di imprenditorialità in Emilia Romagna approvabile e finanziabile 260.000,00 2019-12772/RER38090Università degli Studi di ParmaPARMA E - LAB PARMA ENTREPRENEURSHIP LABapprovabile efinanziabile 182.000,00 2019-12773/RER45828Università degli Studi di FerraraBusinessLab@Unifeapprovabile efinanziabile 156.000,00

780.000,00

Allegato 2) - Progetti approvabili e finanziabili

Allegato 3

Modalità di gestione e liquidazione degli assegni di ricerca

Le disposizioni che seguono si applicano agli assegni di ricerca approvati in esito all’”Invito a presentare progetti - Alte Competenze per nuove imprese: Laboratorio regionale per l’Imprenditorialità - POR FSE 2014/2020 Obiettivo tematico 10”

deliberazione di Giunta regionale n. 868 del 31 maggio 2019.

Il finanziamento degli assegni è determinato in funzione dei mesi di lavoro prestato e l’importo massimo riconoscibile al soggetto titolare, singolo Ateneo, è di euro 26.000,00.

L’importo massimo riconoscibile è pari al costo lordo aziendale effettivamente sostenuto dal Soggetto titolare.

Il finanziamento è riconosciuto in funzione dei mesi di lavoro effettivamente prestati sui progetti di ricerca prevedendo che il riconoscimento del costo mensile a fronte di un numero minimo di mesi prestati pari a sette e nel caso di attestazione, da parte del soggetto titolare del progetto della dichiarazione di raggiungimento dei risultati attesi;

L’erogazione nell’ambito di ciascuna candidatura, in riferimento al singolo assegno di ricerca, potrà avvenire, in alternativa, nei seguenti modi:

 una prima quota corrispondente al costo lordo mensile per i mesi effettivamente prestati, a fronte di una durata minima pari a 7 mesi e la quota restante a saldo, al termine dell’attività, sulla base dei mesi residui effettivamente prestati fino alla concorrenza massima di euro 26.000,00;

 alternativamente in un'unica quota a saldo, al termine dell’attività, corrispondente al costo mensile per tutti i mesi effettivamente prestati fino alla concorrenza massima di euro 26.000,00;

Al fine di consentire le necessarie procedure di controllo, il Servizio “Gestione e liquidazione degli interventi delle politiche educative formative e per il lavoro e supporto all’Autorità di Gestione FSE” invierà ai Soggetti titolari delle candidature (Ateneo) appositi “Modelli” che, per ciascun assegno di ricerca, riepilogano i dati e la documentazione necessaria da utilizzare per la richiesta di erogazione del finanziamento riconosciuto e per la realizzazione dei relativi controlli.

In particolare, i Soggetti titolari delle candidature dovranno inviare, per ciascun assegno di ricerca, al Servizio “Gestione e liquidazione degli interventi delle politiche educative formative, e per il lavoro e supporto all’Autorità di Gestione FSE” la comunicazione di avvio di ciascun percorso, entro 30 giorni dalla data di inizio dello stesso, unitamente al provvedimento di assegnazione dell’Assegno di ricerca a seguito dell’espletamento delle selezioni.

Nei “Modelli” con cui l’Università inoltrerà la richiesta di erogazione del finanziamento dell’assegno di ricerca, dovrà essere riportato il codice CUP già inviato al Servizio “Attuazione degli Interventi e delle Politiche per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro”, e dovrà essere attestato:

1. che il beneficiario è stato informato che l’attività è stata approvata dalla Regione Emilia-Romagna e co-finanziata con risorse del Fondo Sociale europeo, indicando gli estremi degli atti regionali;

2. che è stata tenuta evidenza di svolgimento dell’attività di ricerca su documentazione conservata presso la sede del soggetto titolare, disponibile per le eventuali verifiche di competenza;

3. la data di termine dell’attività per l’anno di riferimento (solo per le richieste a saldo);

4. i dati anagrafici del beneficiario, il numero di mesi in cui lo stesso ha effettuato attività di ricerca e il relativo raggiungimento dei risultati attesi in relazione all’attività effettuata.

Unitamente ai “Modelli” sopra menzionati, ai fini del controllo della conformità della spesa presentata al termine dell’attività, per ciascun assegno di ricerca, sarà necessario altresì presentare alla Regione, contestualmente alla richiesta di erogazione del saldo:

1. una relazione sintetica attestante il raggiungimento dei risultati finali attesi;

2. la “Dichiarazione di responsabilità”, secondo il Modello che verrà fornito;

3. il Prospetto esemplificativo di calcolo del costo lordo aziendale per il singolo assegnista contenente le singole voci del costo sostenuto.

Ai fini del controllo, l’Università titolare, dovrà altresì mantenere agli atti per le verifiche rendicontuali:

a) Cedolini paga, quietanze, F24. Il controllo sarà effettuato su un campione pari al 30% della spesa richiesta a rimborso;

b) Bando con cui sono stati pubblicizzati i suddetti assegni e i relativi valori.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 OT-TOBRE 2019, N. 1680

Approvazione "Avviso pubblico per il sostegno a progetti di ricerca sui metodi alternativi all'utilizzo di animali"

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamata La L.R. 1 agosto 2002, n. 20: "Norme contro la vivisezione" e ss.mm. promuove la tutela degli animali dall'uti-lizzo a fini sperimentali, mediante la diffusione di metodologie sperimentali innovative che non facciano ricorso ad animali vi-vi ed in particolare:

- l'art. 1, comma 2, autorizza la Regione a promuovere ac-cordi con le Università ed Istituti Scientifici per l'attuazione delle finalità soprarichiamate;

- l'art. 1, comma 2 ter istituisce il Comitato Etico regionale per la sperimentazione animale le cui modalità e costituzione so-no definite con atto di Giunta con compiti, tra l’altro, di proposta di metodologie alternative all’uso di animali vivi;

- l'art. 5 della LR 1° Agosto 2002, n. 20 “Norme contro la vi-visezione”, prevede l’ammissione al finanziamento di proposte presentate da Università ed Istituti Scientifici con sede in Emi-lia-Romagna

Tenuto conto che:

- per metodi alternativi si intendono tutte le procedure che permettono di ridurre, o addirittura sostituire, l'animale nella sperimentazione, ma anche di limitarne o eliminarne le sofferen-ze. Ai sensi della nuova direttiva europea (Direttiva n. 2010/63/

UE) i ricercatori devono utilizzare metodi di sperimentazioni alternativi a quelli in vivo, purché siano preventivamente ap-provati dalla legislazione europea attraverso un preciso iter di validazione;

- con il presente provvedimento si intende sostenere progetti di sperimentazione e di ricerca che non facciano uso di anima-li. Ciò in sintonia con la normativa nazionale ed europea e con quanto dettato dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell'ani-male (UNFSCO 1978), che sancisce, tra l’altro:

- la sperimentazione animale che implica una sofferenza fisica e psichica è incompatibile con i diritti degli animali, sia che si tratti di una sperimentazione medica, scientifica, commer-ciale, sia di ogni altra forma di sperimentazione; le tecniche sostitutive devono essere utilizzate e sviluppate;

- ogni atto che comporti l'uccisione dell'animale senza neces-sità è biocidio, cioè un delitto contro la vita.

Considerato che:

- la Regione Emilia-Romagna intende diffondere gli obiet-tivi della LR 20/2002, sostenendo, con una compartecipazione alla spesa, proposte di ricerca sui metodi alternativi all'utilizzo di animali ai fini educativi, con particolare riferimento a progetti:

1. coerenti con gli obiettivi della LR 20/2002;

2. che prevedono la collaborazione di più soggetti/Enti at-tuatori;

3. che siano innovativi e rispondenti ai bisogni di utilizzo di tecniche sostitutive all’utilizzo di animali;

4. che contengano un concreto impegno in termini di attiva-zione di nuove risorse umane e finanziarie;

- al fine di garantire una maggiore efficacia delle politiche re-gionali ed un utilizzo equo e produttivo delle risorse disponibili,

importo minimo di spesa complessiva pari a € 26.000,00;

2. la durata dei progetti non potrà superare i due anni;

3. la percentuale massima della compartecipazione regio-nale ai progetti, in rapporto alla spesa ammissibile, è stabilita fino ad un massimo del 70% e comunque non superiore a € 50.000,00, considerato che i soggetti richiedenti dovranno garan-tire la copertura finanziaria della quota di spesa non coperta dalla Regione;

4. sono ammesse a finanziamento spese per l’acquisto di at-trezzatture non inventariabili, fino ad un massimo di € 5.000,00;

5. non sono ritenute finanziabili spese per l’acquisto di anima-li, anche se effettuate per la validazione dei risultati dei progetti attuati senza l’utilizzo di animali;

6. i finanziamenti assegnati non sono cumulabili, nell’anno di assegnazione, con altre risorse finanziarie regionali concesse per il medesimo progetto.

Considerato altresì che l’ammissibilità delle domande perve-nute dovrà essere valutata da una apposita commissione nominata dalla Direzione generale cura della persona, salute e welfare, composta da:

- 1 Medico Veterinario del Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna;

- 1 componente del Comitato etico regionale di cui alla LR 20/2002, istituito ai sensi della Deliberazione di Giunta regionale n. 1506 del 16/9/2019 “Nomina del comitato etico regionale per la sperimentazione animale di cui alla L.R. n. 20/2002.”;

- 1 esperto esterno indicato dalla Direzione generale cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia-Romagna.

Tenuto inoltre conto che il Responsabile del Servizio Preven-zione Collettiva e Sanità Pubblica, a seguito del procedimento di valutazione ed istruttoria della sopracitata commissione prov-vederà a:

- prendere atto degli esiti delle istruttorie effettuate dalla commissione tecnica ed approvare la graduatoria dei progetti ammissibili a compartecipazione finanziaria, nonché l'eventuale elenco dei progetti istruiti con esito negativo comprensivo delle motivazioni di esclusione;

- assegnare i relativi finanziamenti a favore dei soggetti be-neficiari e provvedere all’impegno delle risorse disponibili per l’anno 2019;

- procedere alla liquidazione delle risorse concesse secondo le seguenti modalità:

a) il primo 50% a seguito della sottoscrizione dell’”ACCORDO DI COLLABORAZIONE TECNICO-SCIENTIFICA TRA LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, E L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI / ISTITUTO SCIENTIFICO PER PROGETTI DI RI-CERCA SUI METODI ALTERNATIVI ALL'UTILIZZO DI ANIMALI AI FINI EDUCATIVI AI SENSI DELL’ART. 1, COM-MA 2 TER DELLA L.R. 20/2002 E S.M.I”, redatto in base allo schema di cui all’allegato 3, parte integrante e sostanziale del presente atto, e presentazione di formale comunicazione di ini-zio delle attività;

b) il restante 50% dietro presentazione di una relazione finale delle attività effettuate, delle evidenze emerse e delle spese soste-nute, e verifica della loro congruità rispetto al progetto proposto.

Dato atto che le risorse necessarie per le attività in oggetto

della salute, Programma 7 - Ulteriori spese in materia sanitaria, Macroaggregato 3 - Acquisto di beni e servizi, del bilancio finan-ziario gestionale 2019-2021, anno di previsione 2019;

Stabilito inoltre che:

- la graduatoria dei progetti ammissibili a finanziamen-to, di cui all’Avviso in oggetto (Allegato 1), ha validità fino al 31/12/2020;

- la Regione Emilia-Romagna si riserva di individuare ulterio-ri e successive ulterio-risorse per l’annualità 2020, al fine di contulterio-ribuire alla realizzazione dei progetti pervenuti entro la data stabilita, ri-tenuti ammissibili dalla commissione tecnica, ma non finanziati;

Richiamati:

- la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 “Norme per il riordino del Servizio Sanitario Regionale ai sensi del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal Decreto Legislativo 7 di-cembre 1993, n. 517” e successive modifiche;

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Ro-magna” e successive modificazioni;

- la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull'orga-nizzazione ed il funzionamento del servizio sanitario regionale”

e successive modifiche;

- la L.R. 20 dicembre 2013, n. 26 “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione del lavoro nel Sistema delle Ammini-strazioni Regionali”;

- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle LL.RR. 6 lu-glio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4”, per quanto applicabile;

- la L.R. 27 dicembre 2018, n. 24 “Disposizioni collegate al-la Legge regionale di stabilità per il 2019”;

- la L.R. 27 dicembre 2018, n. 25 “Disposizioni per la for-mazione del Bilancio di Previsione 2019-2021 (Legge di stabilità regionale 2019)”;

- la L.R. 27 dicembre 2018, n. 26 “Bilancio di Previsione del-la Regione Emilia-Romagna 2019-2021”;

- la L.R. 30 luglio 2019, n. 13 “Disposizioni collegate alla legge di Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di Previsione della Regione Emilia-Romagna 2019-2021;

- la L.R. 30 luglio 2019, n. 14 “Assestamento e prima variazione generale al Bilancio di Previsione della Regione Emi-lia-Romagna 2019-2021”;

- la propria deliberazione n. 2301 del 27 dicembre 2018 “Ap-provazione del Documento Tecnico di Accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emi-lia-Romagna 2019-2021” e ss.mm.;

- il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009, n. 42”

e ss.mm.ii., ed in particolare il Titolo II che disciplina i principi contabili generali e applicati per il settore sanitario;

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbli-che Amministrazioni” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 26, comma 2;

della Corruzione 2019-2021”, ed in particolare l’Allegato D)

“Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013.

Attuazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2019- 2021”;

Richiamate altresì:

- la Legge 23 dicembre 2005, n. 266 “Disposizioni per la for-mazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge Finanziaria 2006)” ed in particolare il comma 173, art. 1;

- l’art. 11 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 recante “Dispo-sizioni ordinamentali in materia di Pubblica Amministrazione”;

- la Legge 13 agosto 2010, n. 136 “Piano straordinario con-tro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” e successive modifiche;

- la determinazione dell’Autorità per la Vigilanza sui Con-tratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture del 7 luglio 2011, n. 4 recante “Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell’art. 3 della Legge 13 agosto 2010, n. 136”;

- il D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 “Codice delle leggi anti-mafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 13 agosto 2010, n. 136” e successive modifiche;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichia-rato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la salute;

A voti unanimi e palesi

delibera

1. di approvare “AVVISO PUBBLICO PER IL SOSTEGNO A PROGETTI DI RICERCA SUI METODI ALTERNATIVI ALL'UTILIZZO DI ANIMALI”, di cui all’allegato 1, quale par-te inpar-tegranpar-te e sostanziale del presenpar-te provvedimento, dando atto che la Regione provvederà a garantire una propria compar-tecipazione finanziaria come meglio dettagliato nell’allegato bando;

2. di approvare altresì, quali parti integranti del presente at-to lo schema di Domanda (Allegaat-to 2) e lo Schema di progetat-to (allegato 3);

3. di approvare altresì lo “Schema di Accordo di collabo-razione tecnico-scientifica tra la Regione Emilia-Romagna, e l’Università degli Studi / Istituto Scientifico per progetti di ri-cerca sui metodi alternativi all'utilizzo di animali ai fini educativi, ai sensi dell’art. 1, comma 2 ter della L.R. 20/2002 e s.m.i.” (alle-gato 4) e dare mandato al Responsabile del Servizio competente alla sottoscrizione dello stesso con firma digitale, a pena di nul-lità, come espressamente indicato nel comma 2-bis dell'art. 15 della L. 241/1990 e ss.mm.;

4. di stabilire che le domande di cui al precedente punto 1. dovranno essere presentate entro e non oltre 45 giorni dal-la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale deldal-la Regione Emilia-Romagna Telematico e che la loro ammissibili-tà dovrà essere valutata da una apposita commissione nominata formalmente dalla Direzione generale cura della persona, salute e welfare, composta da:

- 1 Medico Veterinario del Servizio Prevenzione Collettiva

20/2002;

- 1 esperto esterno indicato dalla Direzione Generale Cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia-Romagna;

5. di stabilire inoltre che il Responsabile del Servizio Preven-zione Collettiva e Sanità Pubblica, a seguito del procedimento di valutazione ed istruttoria della commissione di cui al preceden-te punto 4. provvederà a:

- prendere atto degli esiti delle istruttorie effettuate dalla commissione tecnica ed approvare la graduatoria dei progetti ammissibili a compartecipazione finanziaria, nonché l'eventuale elenco dei progetti istruiti con esito negativo comprensivo delle motivazioni di esclusione;

- assegnare i finanziamenti a carico della Regione a favore dei soggetti beneficiari e provvedere all’impegno delle risorse di-sponibili per l’anno 2019;

- procedere alla liquidazione delle risorse concesse secondo le seguenti modalità:

a) il primo 50% a seguito della sottoscrizione dell’”ACCORDO DI COLLABORAZIONE TECNICO-SCIENTIFICA TRA LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, E L’UNIVERSITà DEGLI STUDI / ISTITUTO SCIENTIFICO PER PROGETTI DI

RI-MA 2 TER DELLA L.R. 20/2002 E S.M.I”, redatto in base allo schema di cui all’allegato 4, parte integrante e sostanziale del presente atto, e presentazione di formale comunicazione di ini-zio delle attività;

b) il restante 50% dietro presentazione di una relazione fi-nale delle attività effettuate, delle evidenze emerse e delle spese sostenute, e verifica della loro congruità rispetto al progetto proposto;

6. di dare atto che le risorse necessarie per le attività in og-getto ammontanti a complessivi € 50.000,00, sono disponibili nel competente capitolo di spesa nell’ambito della Missione 13 - Tutela della salute, Programma 7 - Ulteriori spese in mate-ria sanitamate-ria, Macroaggregato 3 - Acquisto di beni e servizi, del bilancio finanziario gestionale 2019-2021, anno di previsione 2019;

7. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubbli-cità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;

8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Uf-ficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

Allegato 1

AVVISO PUBBLICO PER LA COMPARTECIPAZIONE FINANZIARIA A PROGETTI DI