• Non ci sono risultati.

Rilievo di tipo estensivo Studio preliminare dell’area, finalizzato all’ottimizzazione delle operazioni di rilevamento estensivo sia in termini d

4.1.3 Il modello come contenitore

Il modello diventa un repository in cui sono archiviati i dati connessi alle componenti geometriche e informative41 definendo il corredo informativo del contenitore modello. La disponibilità di un modello in tre dimensioni offre vantaggi significativi in termini gestionali per la pianificazione e la costruzione dell’edificio possono essere intraprese utilizzando un modello 3D piuttosto dell’elaborazione di piante e sezioni su layer di progetto separati42. I modelli subiscono una prima differenziazione sulla base tipologica in base a: fase di progettazione, mezzo di visualizzazione, ambito disciplinare, finalità. In base alla tipologia di intervento occorre definire e progettare un flusso di lavoro atto a strutturare un modello che venga definito e dettagliato di fase in fase evitando di

operare la sostituzione e rimodellazione di componenti per ottenere modelli che siano strutturati secondo una logica evolutiva e tecnicamente coerenti43. L’ambito disciplinare in fase di modellazione, categorizza le tipologie di modello in base alle macro-categorie delle discipline coinvolte nella realizzazione dell’opera: Architettura, Struttura e Impianti44. Esse individuano le micro-categorie di analisi di tipo sociale, ambientale, tecnico, economico, giuridico, ed definiscono dei modelli di specializzazione all’interno del macro contenitore edificio delle singoli modelli di tipo: modello Architettonico edile, modello Architettonico finiture, modello Architettonico arredi, modello impiantistico elettrico, modello impiantistico sanitario45. L’aspetto interdisciplinare deve essere coordinato attraverso l’applicazione di una tipologia di approccio che sia collaborativo, grazie al quale i diversi esperti del settore siano in grado di lavorare parallelamente sullo stesso oggetto, senza dover necessariamente aspettare la conclusione delle

Fig.20 In questo esempio si noti come sia definito da Aubin il criterio di semplificazione delle forme per la descrizione delle diverse componenti

della colonna secondo tre scale di dettaglio. La definizione degli obiettivi di rappresentazione tornano ad essere necessari per la definizione della scala di rappresentazione del modello 3D. © Aubin.

differenti fasi di modellazione. Un modellazione binaria attraverso la suddivisione del modello in sotto modelli disciplinari, in fase di costruzione del progetto permette di avere un controllo costante delle congruenze e della coerenza dei diversi elementi assemblati condividendo informazioni di modello tra tutti gli attori coinvolti.

Infine è fondamentale che la fase di modellazione sia pianificata secondo il criterio del BIM use, ovvero in base alle categorie di impiego, secondo questo criterio gli elementi assumono una classificazione dal punto di vista tipologico da cui dipenderà la loro rappresentazione grafica ed informativa. Uno degli scopi del modello è delineare i livelli di dettaglio del progetto di rappresentazione: a seconda del singolo caso, lo stesso oggetto può essere modellato in diversi modi, nessuno di questi rappresenterà la maniera46 corretta di

rappresentazione, ma sicuramente rappresenterà la maniera ritenuta più utile alle diverse finalità prefissate (analisi

preliminari, concept di progetto, definitivo, esecutivo, manutenzione, rilievo).

Come avviene nei processi di discretizzazione grafica, secondo le differenti scale di lettura, nella modellazione degli oggetti, fissare preliminarmente gli scopi del modello porta alla sensibile riduzione dei tempi e ad una ponderata pianificazione delle azioni dei processi di realizzazione del modello47.

Parlando di modello informativo la strutturazione di abachi finalizzati all’organizzazione e alla raccolta dei diversi livelli di informazione fa parte dell’iter di impostazione del processo di modellazione BIM. Tale operazione di catalogazione degli oggetti di modello ha un ruolo fondamentale per il collegamento tra i diversi elementi e i documenti ad essi correlati. I collegamenti necessitano di ontologie specifiche volte a definire degli standard di lettura e scomposizione dell’edificio, nel rispetto delle gerarchie tipologiche,

Fig.21 La definizione dei BIM use rilasciati dall’organizzazione Building Smart. La definizione dell’utilizzo del modello è fattore deteminante

per l’impostazione del progetto di rappresentazione e modellazione.

Fig.22 Pagina a fronte: Il grande limite della codifica del sistema costruito per la realizzazione di modelli a partire dal dato del rilievo

grazie all’utilizzo di sistemi di codifica e denominazione standardizzati48. Nella tematica specifica della modellazione dell’esistente, nella suddivisione in livelli disciplinari di modello, si riscontra un primo grande limite a partire dalla fase di acquisizione del dato: non poter conoscere nel dettaglio lo scheletro che va a comporre la struttura dell’edificio. Una barriera tangibile, che limita l’analisi dell’edificio alla pelle dell’involucro superficiale, a meno che non siano presenti tra i dati a disposizione elaborati tecnici di approfondimento e rappresentazioni dei nodi tecnologici delle strutture.

Molti strumenti come termo camere, sistemi che utilizzano la tecnologia degli ultrasuoni aiutano l’analisi e l’indagine delle zone nascoste, e non si esclude che tra qualche anno l’avanzamento tecnologico immetta nel mercato strumenti per il superamento di queste barriere come avviene in campo diagnostico medico sanitario, attraverso specifici esami con macchinari di indagine a raggi X o dei macchinari che

possano leggere il funzionamento degli organi interni della fabbrica edilizia come avviene con le risonanze magnetiche per il corpo umano49.

I modelli sono singoli quando si riferiscono ad un’unica categoria di disciplina, se poi vengono aggregate tra loro differenti categorie, allora si viene a formare un modello che è unicum informativo tra due o più modelli singoli50.

In accordo con Pavan et al.

- il livello di modellazione ottimale di un processo, si ottiene

quando ogni veicolo di rappresentazione viene ad essere sostituito da un veicolo di virtualizzazione51

- la corrispondenza tra modello di rappresentazione e entità reale qualifica l’entità modello permettendo l’interrogabilità del modello, ed il coordinamento informativo di Clash

4.2

dalle

Banche datI 3d al modello