• Non ci sono risultati.

Modello Stiglitz Weiss

CAPITOLO 3 SELEZIONE AVVERSA NEL MERCATO DEL

3.1 Modello Stiglitz Weiss

Il principale rischio nel mercato del credito al consumo è la selezione avversa. I primi a studiare le cause e gli effetti della selezione avversa nel mercato del credito sono stati i due economisti Andrew Weiss e Joseph Stiglitz nel 1981. Questi economisti definiscono una situazione simile al caso del “Market of lemons” di George Akerlof (1970).

L’oggetto dell’articolo dei due autori è quello di mostrare che anche in equilibrio23 un mercato dei prestiti può essere caratterizzato da razionamento del credito inteso come situazione in cui la domanda di prestiti commerciali eccede l’offerta. Si possono distinguere due forme di razionamento: il razionamento dinamico, se l’eccesso di domanda è temporaneo ed è dovuto a ritardi nell’aggiustamento nel prezzo del credito e il razionamento di equilibrio, nel caso in cui l’eccesso di domanda sia permanente. Inoltre si distingue anche in razionamento di I tipo, quando alcuni o tutti i clienti ricevono una quantità di credito inferiore a quella desiderata al tasso d’interesse prevalente e

23 Non si tratta di un equilibrio walrasiano in cui la domanda dei prestiti eguaglia l’offerta, ma è un equilibrio inteso

come tasso che massimizza l'utilità dell'impresa mentre è soddisfatto il vincolo di partecipazione delle banca; per tassi più elevati del tasso di equilibrio vi è una decrescita del rendimento atteso della banca poichè coloro che sono disposti ad accettare questi tassi sono solo i debitori la cui probabilità di default è molto elevata ed il datore di fondi non può rifiutare di erogare a questi debitori il prestito in quanto, a causa dell'informazione asimmetrica, egli non ne conosce la rischiosità.Per tassi inferiori al tasso di equilibrio invece entrambe le tipologia di debitori richiedono il prestito ed il rendimento cresce all'aumentare del tasso fino al tasso di equilibrio per il quale alcuni riceveranno il prestito ed alcuni non lo riceveranno (razionati).

razionamento del II tipo nel caso in cui le banche neghino credito ad alcuni clienti, pur concedendolo ad altri del tutto indistinguibili da quelli razionati. Il razionamento del credito è una conseguenza dell’informazione asimmetrica che è presente nel mercato del credito in quanto le banche che erogano i prestiti non conoscono la probabilità di insolvenza dei debitori, i quali hanno una maggiore informazione sulla probabilità di successo del progetto da finanziare e si differenziano per onestà, avversione al rischio e rischiosità del progetto.

Stiglitz e Weiss nel loro modello esaminano la duplice funzione del tasso di interesse in condizioni che implicano il razionamento del credito:

• Ruolo selettivo con il quale è possibile, tenendo basso il tasso, evitare la selezione avversa e cioè che restino solo i "cattivi" debitori; il tasso costituisce quindi una variabile importante per le banche.

• Ruolo di incentivo con il quale le banche cercano di influenzare le azioni dei debitori ovvero come strumento per mitigare il fenomeno dell'azzardo morale.

S-W hanno dimostrato che il razionamento del credito è possibile anche in presenza di moral hazard anche se nel prosieguo del capitolo io mi soffermerò principalmente sull'aspetto della selezione avversa.

Con il fenomeno dell'azzardo morale, quando il tasso di interesse viene aumentato, i debitori per poter ripagare i prestiti divenuti più costosi, hanno interesse a intraprendere progetti più rischiosi (che quindi, se hanno successo, produrranno maggiori profitti). Vi è una correlazione positiva tra l'assunzione del rischio da parte dei debitori e il tasso richiesto.

Stiglitz e Weiss nel loro articolo (1981) partono dal presupposto che per la banca, il rendimento atteso del prestito è una funzione decrescente del rischio. Le banche, non potendo influenzare direttamente le azioni dei debitori, utilizzano l’unico mezzo a loro disposizione che sono le condizioni di contratto, modificandole al fine di indurre il debitore ad agire nel suo interesse.

S-W definiscono i rendimenti attesi di una banca come una curva in cui i rendimenti aumentano all'aumentare del tasso di interesse fino ad un tasso r* che S-W considerano come tasso in cui la banca raggiunge il livello più elevato di profitto perchè per tassi più elevati restano solo i clienti più rischiosi (Fig 3.1).

Fig 3.1 Rendimenti attesi banca Fonte: Stiglitz e Weiss, 1981

I tassi superiori a r* invece provocano una diminuzione dei profitti delle banche poiché, oltre il tasso r*, escono i clienti meno rischiosi e rimangono solo clienti più rischiosi.

E’ possibile che in corrispondenza del tasso r* vi sia un eccesso di domanda (razionamento del credito); nonostante ciò tale tasso, per le ragioni dette sopra, costituisce una situazione di equilibrio. S-W dimostrano il ruolo della selezione avversa sul rapporto di credito attraverso tre teoremi: il primo e il secondo definiscono la relazione fra il tasso d’interesse e la rischiosità, asserendo che al crescere del tasso d’interesse, oltre il livello r*, la rischiosità aumenta; il terzo teorema afferma che il rendimento atteso dalla banca è una funzione decrescente della rischiosità del prestito.

Per concludere, il tasso di interesse oltre a provocare l’effetto di incremento dei profitti attesi di una banca, produce anche un effetto indiretto che agisce nella direzione opposta, che prende il nome di fenomeno di “selezione avversa” in cui i soggetti meno rischiosi vengono scacciati dal mercato, lasciando il posto a quelli più rischiosi i quali, essendo soggetti ad alto rischio scoraggeranno l’erogazione dei prestiti da parte delle banche e provocheranno una diminuzione dei profitti attesi delle banche (Fig 3.2).

In Fig 3.2 sono rappresentati due gruppi aventi differente rischiosità: sia i debitori a basso rischio che i debitori ad alto rischio sono disposti a prendere il prestito per tassi inferiori a r1; mentre per tassi superiori a r1 solo i debitori ad alto rischio sono disposti a prendere il prestito.

Con 𝜌 si indica il rendimento delle banche.

Fig 3.2 Rendimento delle banche in funzione di r

Documenti correlati