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Molnàr e il coraggio dei Ragazzi della via Pàl

Il romanzo di formazione

2.5 Molnàr e il coraggio dei Ragazzi della via Pàl

Molnàr (1879-1952) scrive nel 1907 I ragazzi della via Pàl, romanzo in cui vengono raccontate le vicende di due bande di ragazzi: quelli della via Pàl capeggiati da Boka e quella dell’Orto Botanico da Feri Ats.

Le due bande sono rivali e alla fine ci sarà uno scontro, una sorta di vera e propria guerriglia, per impossessarsi dello spazio di gioco dei ragazzi della via Pàl, in quanto i ragazzi dell’Orto Botanico sono stati cacciati dal proprio.

Il romanzo può essere visto come la maturazione di Boka, che all’interno del gruppo e è il capitano, dovrà prendere decisioni da adulto, ma anche della “scalata militare” del povero Nemecsek unico soldato semplice del suo gruppo, ma grazie al suo coraggio riuscirà a diventare ufficiale, anche se questo lo porterò alla morte. Infatti, per riprendere la bandiera rubata dalla banda rivale, Nemecsek farà un bagno fuori programma, in quanto viene scoperto dalla banda dell’Orto Botanico:

Lo immersero nell’acqua fino al collo e tutti si divertivano molto. Le Camicie Rosse danzavano sull’isola per la gioia, gettavano in

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aria i berretti gridando con quanto fiato avevano in corpo. 45

Nemcesek è costretto a fare il bagno nel laghetto, dove, in precedenza era già caduto accidentalmente, durante un’altra missione con i suoi compagni prendendo un brutto raffreddore. Forse potrebbe ancora farcela, ma il giorno della battaglia, elusa la sorveglianza della madre, corre al campo peggiorando la sua situazione, infatti si ammalerà di polmonite.

Il desiderio di giocare all’aria aperta, in una città già nel pieno del processo di industrializzazione e del boom edilizio (che richiama da vicino il triste scenario di cemento e di squallore delle nostre metropoli) fa si che i lettori del romanzo si affezionino a questi ragazzi, uniti da un sincero sentimento e dal possesso di valori che nella società odierna stanno scomparendo dietro ai miti del consumismo e dell’apparenza.

Gli ideali senza tempo presenti nel libro, basati sull’onesta è sulla sincerità vengono così risvegliati nei ragazzini di oggi (questo sarebbe lo scopo), così sensibili alle fragilità dei protagonisti.

I personaggi di Molnàr, a differenza di quelli di Cuore, si evolvono e crescono, non rimangono piatti per tutto l’arco della narrazione. I ragazzi della via Pàl non vedono l’ora di scappare da scuola, di ritrovarsi nel loro mondo fatto di leggi e regole basate sulla “vita militare:” dovranno costruirsi una gerarchia e assumersi la responsabilità delle loro azioni.

I ragazzi vedono nel gioco e nello scontro, il momento di dimostrare a se stessi di che tempra si è fatti; se si è capaci letteralmente di ‹‹crescere››. Boka e Nemecsek

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rispettano il codice della via Pàl, al contrario di Gerèb, ma solo per sentirsi soddisfatti di sè. Una soddisfazione che discende dall’aver fissato una norma, un’ideale di vita, ed essersi dimostrato alla sua altezza.46

Questo momento di crescita che viene per i due protagonisti del libro, possiamo notare che non avviene per Gerèb, infatti inizialmente è nella banda dei ragazzi della via Pàl, ma poi passa alla banda rivale per poi tornare in quella di Boka, grazie all’intervento del padre.

Il comportamento di Gerèb dimostra che il ragazzo non è ancora maturo e di non essere “fedele” alle regole dei ragazzi della via Pàl basate sui sentimenti dell’umiltà, ma soprattutto su quelli della lealtà. Infatti Gerèb cambiando posizione più volte è il primo, nel libro, che viene a scontrarsi con la realtà e con il mondo dei grandi, mettendo al primo posto il suo tornaconto personale.

I genitori, nel libro di Molnàr, non insegnano niente ai figli, come avviene in

Cuore, infatti i ragazzi sono guidati da valori, mentre gli adulti non hanno occhi

che per il proprio particolare.

Molnàr presenta gli adulti come egocentrici, interessati solo al loro tornaconto personale: il venditore di torroni fuori dalla scuola che pensa solo a far soldi; il guardiano Jano che per una scatola di sigari è disposto a qualsiasi imbroglio; il cliente del sarto Nemecsek che di fronte ad un bambino moribondo non sa far di meglio che adirarsi all’idea che la sua giacca non sia ancora pronta.47

Ma questo è anche il romanzo della crescita di Boka, il quale con la morte del piccolo Nemecsek si scontra con la realtà, ossia con quelle leggi e quei valori per i quali si era battuto in battaglia e aveva formato la sua banda, non trovano uno

46 Cfr. Franco Moretti, Segni e stili del moderno, Einaudi, Torino, 1987, p. 177-179-180. 47 Franco Moretti, Segni e stili del moderno, cit., p. 177.

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sviluppo nella realtà, anzi si scontrano arrivando alla conclusione che fino a quel momento avevano semplicemente giocato.

La stessa morte di Nemecsek, avvenuta proprio per seguire i loro valori e le loro leggi, alla fine è vana, in quanto in quel campo da gioco, così fortemente difeso dai ragazzi della via Pàl, verrà spazzato via, come i loro sogni e loro speranze, per costruire una casa:

‹‹Lunedì verranno gli operai, scaveranno tutto in giro al campo per fare le fondamenta… e fare le cantine…››

‹‹Come?-gridò, stavolta, Boka. –Qui costruiranno una casa?››.

‹‹Una casa, una casa-replicò impassibile lo slovacco- un palazzo… tre piani… Ѐ il padrone del terreno fabbricabile… Lo fa costruire lui.››48

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Capitolo 3