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1. Leos Carax, un «cineasta-erede» dalla memoria emozionale e nostalgica

1.3. Oltre la cinefilia: la letteratura, la pittura e la musica

1.3.3. La musica

Leos Carax ha sempre amato la musica tanto da piccolo quanto da grande e fare il musicista sarebbe stato uno dei suoi sogni. Da bambino ascoltava dei cantautori francesi come Barbara, Aznavour e Leonard Cohen, oltre a musicisti americani, in particolare Bo b Dylan. Con l’adolescenza si appassiona sempre di più ai musicisti americani, soprattutto al rock. Due dei suoi musicisti preferiti erano, e probabilmente sono ancora, David Bowie e Iggy Pop. Nei primi anni del XXI secolo Leos Carax realizza anche due video musicali: uno nel 2001 per il gruppo rock britannico New Order, e un altro nel 2004 per la cantante francese Carla Bruni.

Nei suoi film ritroviamo spesso dei brani musicali di questi musicisti. Ad esempio, all’inizio di Boy Meets Girl, si fanno sentire due versi di una canzone del famoso cantautore Serge Gainsbourg: la canzone, intitolata Je suis venue te dire que je m’en vais, apre il film con una separazione amorosa, quella di Maïté che ha appena lasciato il marito e se n’è andata con la sua bambina, la macchina, e i dipinti del consorte che verranno buttati poco dopo nella Senna. Questo primo uso della musica sembra annunciare che, nei film di Carax, essa avrà il ruolo di esprimere i sentimenti amorosi dei personaggi. In Boy Meet

Girls, viene introdotta anche una canzone di David Bowie (When I Live My Dream) in una

sequenza in cui Alex, cuffie nelle orecchie, cammina di notte a Parigi. Cronologicamente Alex incontra una coppia che si sta baciando sul Pont-Neuf e la osserva per parecchio tempo, poi riprende la sua camminata con gli occhi chiusi e le due braccia alzate. Sembra un sonnambulo e, se così fosse, allora forse sta sognando Mireille. Infatti, i due piedi di Mireille appaiono in sovrimpressione sopra la testa di Alex. Lei sta ballando, lui ascoltando la canzone. Per la prima volta i due personaggi condividono la stessa inquadratura. Si potrebbe trattare di un pre-incontro, il quale è reso possibile grazie alla musica. Sempre in Boy Meet Girl, Alex ruba dei dischi di Barbara in un negozio per regalarli alla sua ex-fidanzata, Florence. In questo caso, Leos Carax si riferisce sia alla cantautrice Barbara sia al periodo della sua gioventù in cui rubava dei dischi per i suoi compagni delle superiori. Un po’ più avanti, durante la sequenza della cucina, Alex e Mireille cantano insieme la canzone di Barbara Dis, quand reviendras-tu?. Anche se Alex

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balbetta a malapena le parole della canzone, a differenza di Mireille, ciò che importa è che la canzone avvicina i due protagonisti. Essa, infatti, partecipa alla creazione del legame di complicità che s’instaura tra i due personaggi.

Anche in Gli Amanti del Pont-Neuf, durante la serata del quattordici luglio, la musica avvicina i due amanti. Nella sequenza Alex e Michèle, inebriati dall’alcool, si lasciano trasportare dalla frenesia dei fuochi d’artificio e dalla musica. Corrono, saltano e ballano senza inibizioni sul ritmo di una musica che alterna rock, hip hop e musica classica. Grazie alla potenza della musica, i due amanti sembrano finalmente riuscire a esternare le loro emozioni.

Si può affermare che nei film di Leos Carax la musica è vettore di emotività, proprio come il movimento. Lo dimostra perfettamente la sequenza della corsa di Alex in

Rosso Sangue. All’inizio della sequenza, prima della corsa, Alex propone ad Anna di

ascoltare della musica. Accende allora lo stereo perché, secondo lui, alla radio si trova sempre la musica che in quel momento continua a ronzare in testa. Dopo un tentativo fallito, Alex capita su una canzone del cantautore francese Serge Reggiani (anche attore nel film). Alex dice: «Voilà, écoutons et laissons nous dicter nos sentiment»167. Poco dopo finisce la canzone di Reggiani e inizia quella di David Bowie. Alex si mette allora in movimento, inizia prima a camminare, rannicchiato su se stesso, e poi parte di corsa. Sembra proprio che ci stia lasciando guidare dai suoi sentimenti. Come abbiamo già accennato, la corsa (o piuttosto il movimento) permette molto probabilmente ad Alex di esternare le proprie emozioni, in particolare la sua frustrazione di non esser amato da Anna. I colpi sulla pancia che si dà ripetutamente dimostrano la sua sofferenza, sentimento del quale, però, sembra liberarsi man mano che corre e fa delle acrobazie. Tuttavia, ciò che conta è che la corsa di Alex viene avviata solo quando la radio passa la canzone di David Bowie. Anche se poi correndo si allontana dall’appartamento, e quindi dalla radio, la musica rimane costante e segue la sua corsa. In questo modo, sembra che sia proprio la musica a spingerlo avanti e, a quanto sembra, a permettergli di espellere la sua sofferenza. Quando la musica si ferma anche Alex si ferma.

Nel 1987, intervistato da un giornalista a proposito dei numerosi riferimenti nelle sue opere, Leos Carax rispondeva: «No, non c’è nessun omaggio – al cinema muto, ai fumetti, all’arte, alla grafica… - sono le immagini della mia vita, i miei ricordi

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d’infanzia».168

Piuttosto che di riferimenti, Carax preferisce parlare di dialogo, un dialogo che intratterrebbe con «des amis morts»169. Carax dialoga con dei registi, autori, pittori o musicisti a lui cari in quanto hanno segnato la sua vita con le loro opere. Il gesto di riferimento è quindi emotivo e nostalgico. Quello che vuole ricordare Carax sono dei momenti emotivi importanti per lui, spesso tratti dalla sua infanzia o gioventù, che egli prova a rievocare attraverso il suo cinema facendo scaturire quella nostalgia che pervade tutti i suoi film.

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CAMPANA Paolo, Leos Carax. Lo schermo e il doppio, cit., p. 79. 169

Trad. it. «degli amici morti», Leos Carax, intervistato da BERTIN Pascal, Leos Carax: à l’impossible on est tenu, cit.

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