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Ritorni e ripetizioni nell’immaginario caraxiano

2. La struttura ripetitiva dei film e nei film di Leos Carax

2.1. Ritorni e ripetizioni nell’immaginario caraxiano

Oltre al sistema di riferimenti, che già produce una forte sensazione di ripetizioni nello spettatore, ci sono anche molti motivi e immagini, propri del cinema di Carax che si ripetono da un film all’altro. Col passare degli anni e dei film, questi motivi sono diventati parte integrante dell’immaginario cinematografico del regista. Sicuramente, se si ripetono così spesso sarà perché sono temi a lui cari, ma molto probabilmente anche perché fanno parte della propria storia di Carax. Perciò, la loro evocazione sarà probabilmente emotiva e in parte nostalgica.

Interessiamoci alla figura della sorella. Appare per la prima volta in Pola x con il personaggio di Isabelle, la sorellastra di Pierre, della quale egli non sapeva niente e con la quale avrà una relazione incestuosa. Isabelle non è l’unica donna che Pierre considera come sua sorella: chiama anche sua madre «mia sorella» - e lei lo chiama «mio fratello» - e, nella seconda parte del film, presenta anche la sua ex-fidanzata Lucie come sua sorella. Tutte le donne importanti per Pierre sono, quindi, delle sue sorelle. Lo stesso sembra anche per certe delle ragazze che circondano gli Alex nei primi film, ad esempio Mireille in Boy

Meets Girl e Anna in Rosso Sangue. Tirando le somme, si tratta più di relazioni complici

che di storie d’amore: infatti né con Mireille né con Anna gli Alex hanno un rapporto carnale, si limitano a parlare o anche a battibeccare, proprio come fratelli. In Rosso

Sangue, ad esempio, Alex e Anna s’inseguono nell’appartamento con schiuma da barba e

rossetto subito dopo che Anna ha disegnato una croce rossa sul petto di Alex, croce che nega ogni possibilità di rapporto carnale tra di loro [vedere allegato 10, Fig.1]. Carax stesso, in una trasmissione televisiva del 1999, affermava che nei suoi film «ça tourne

autour de la soeur tout le temps»170, il film Pola x è anche dedicato alle sue tre sorelle. Paolo Campana, raccontando velocemente dell’infanzia di Carax, ricorda che Alex, cioè Leos Carax, era l’unico maschio «in una famiglia caratterizzata dalla presenza femminile»171 e che una delle sue sorelle scomparve quando Carax era ancora un bambino. Questa sorella si chiamava Michèle, proprio come la protagonista di Gli Amanti del

170

Trad. it. «gira attorno alla sorella, sempre», Leos Carax intervistato da BOUTANG Pierre-André nella trasmissione Métropolis, trasmessa sul canale televisivo “Arte” il 22 maggio 1999 (in) PICHON Alban, Le cinéma de Leos Carax. L'expérience du déjà-vu, cit., p. 99.

82 Neuf, la quale, molto probabilmente, evoca anche una figura di sorella nella filmografia di

Carax. In questo film, anche se Alex e Michèle hanno un vero rapporto carnale, ne combinano comunque di tutti i colori insieme, ad esempio quando mettono dei narcotici nei bicchieri delle persone nei bar. Per Alban Pichon, nei film di Carax, la sorella «est

avant tout une absence rêvée (…) un être peut-être disparu et qu’il s’agit de (re)trouver»172. Può essere che, attraverso tutti questi personaggi femminili, Leos Carax cerchi in qualche modo di rievocare (o ritrovare) la sua sorella scomparsa.

Un altro motivo che appare due volte nei film di Carax potrebbe aver a che fare con il ricordo della sorella scomparsa o più generalmente con l’essere che, secondo Alban Pichon, bisogna ritrovare. Lo chiameremo «il motivo della donna senza viso». Appare per la prima volta in Rosso Sangue quando Alex intravede la sagoma di una donna che lo affascina nell’autobus. Alex penserà che si tratti di Anna. Tuttavia, quando alla fine del film Alex rivede la sagoma della donna (sempre con il viso seminascosto), capisce di essersi sbagliato visto che Anna si trova seduta in macchina, proprio accanto a lui. La sagoma, invece, sta camminando per strada, quindi non è possibile che si tratti della stessa donna, oppure rappresentano entrambe la donna ideale ricercata da Alex. Infatti, poco dopo averla intravista nell’autobus, Alex la insegue per strade [vedere allegato 10, fig. 2] fino ad arrivare al nascondiglio di Marc e Hans, luogo in cui incontra Anna per la prima volta. Anche all’inizio di Pola x troviamo questo motivo della donna senza viso. Lucie, la fidanzata di Pierre, togliendosi una maglia, rimane col viso bloccato nel tessuto; Pierre bacia allora il suo viso, baciando così un viso senza lineamenti [vedere allegato 10, fig. 3]. Anche se è molto corta, questa scena è abbastanza significativa, visto che sembra proprio annunciare l’arrivo di Isabelle, la sorella sconosciuta, dalla quale Pierre non conosce neppure il viso e con cui avrà in seguito una relazione incestuosa.

Da un film all’altro ci sono altri motivi ricorrenti che sembrano proprio legati alla gioventù di Carax. Tra i più significativi troviamo quello della non comunicazione, o piuttosto della difficoltà di comunicazione. Ricorda gli anni di liceo di Carax, anni in cui il regista racconta di esser rimasto quasi muto per un periodo173. Nei suoi film, questa difficoltà nel comunicare viene evocata tramite i dialoghi, per esempio quando in Rosso

Sangue Anna afferma che «les hommes silencieux, ça met mal à l’aise, on les croit

172

Trad. it. «è innanzitutto un’assenza sognata (…) un essere magari scomparso che bisogna (ri)trovare», PICHON Alban, Le cinéma de Leos Carax. L'expérience du déjà-vu, cit., p. 100.

173

Leos Carax intervistato da Philippe Garrel, Dialogue en apesanteur, Philippe Garrel rencontre Leos Carax, cit.

83 forcément génies ou abrutis»174, o quando poco dopo Alex gli confessa che il suo soprannome, «Langue pendue» (Lingua lunga), gli viene attribuito dai suoi genitori durante l’infanzia, in quanto era un bambino «dangeureusement silencieux»175

. Ci sono anche certi personaggi che non riescono proprio ad esprimersi, come il voyeur del quartiere in Rosso Sangue interpretato da Carax stesso; anche Alex in Gli Amanti del Pont-Neuf non parla quasi mai, neanche per dichiarare il suo amore a Michèle. Glielo scriverà su un foglio. Inoltre più volte il suono e l’immagine non sono sincronizzati, ad esempio quando Alex fa il ventriloquo in Rosso Sangue, ma anche quando Bernard parla con Mireille al citofono in Boy Meets Girl. Le sue labbra si muovono ma non si sentono le sue parole siccome una voice-over si sovrappone alla sua voce. La voice-over sembra rivelare ciò che non riesce a confessare Bernard a Mireille, ossia ciò che lui prova davvero per lei.

La malattia, e più specificatamente le medicine, sono due altri motivi che tornano spesso nei film di Carax e sono pure legati alla sua storia personale. Nell’intervista agli

Inrockuptibles176, il regista spiega che ha sempre dovuto prendere abbastanza medicine, soprattutto sonniferi, ma anche oppio per lenire forti dolori alla pancia. Anche in Rosso

Sangue, Alex soffre di mal di pancia e lo si può notare quando corre martellandosela.

Racconta ad Anna che i suoi dolori sono dovuti al periodo trascorso in carcere, periodo che dice di non aver ancora digerito. In Gli Amanti del Pont-Neuf, Alex non riesce proprio a dormire, perciò prende sempre dei sonniferi, sebbene Michèle vorrebbe insegnargli a prendere sonno da solo. Sempre nell’intervista agli «Inrockuptibles», Leos Carax racconta che l’idea dell’insonnia gli è venuta mentre girava il film. A quell’epoca gli succedeva la stessa cosa: era innamorato di Juliette Binoche e non riusciva proprio a dormire. Nel film Alex e Michèle usano lo stesso medicinale che usava Carax mentre stava girando Rosso

Sangue: l’Alcyon, un potente sonnifero. Come nota Alban Pichon, nei film di Carax il

sonno è visto come un bene prezioso:

Il est d’ailleurs d’autant plus précieux qu’il semble renvoyer à un bien être d’enfant: Sans Titre cite cet extrait de La Nuit du Chasseur où John e Pearl, réfugiés dans une grange, se souhaitent affectueusement bonne nuit ; les personnages de Bonne nuit les petits, Nounours e le Marchand de sable, viennent

174

Trad. it. «Gli uomini che parlano poco mettono a disagio, li si considera per forza dei geni o degli imbecilli», Rosso Sangue.

175

Trad. it. «pericolosamente silenzioso», Rosso Sangue. 176

84 veiller sur le sommeil des bébés réunis de Boy Meets Girl. La petite fille de Pola x, assoupie, dort dans les bras de Pierre.177

Torna anche molto spesso il motivo dell’occhio ferito [vedere allegato 10, fig. 4, 5, 6 e 7]. In Rosso Sangue, Thomas, l’amico di Alex e amante di Lise, ha un’infezione ad un occhio (molto probabilmente si tratta dello STBO, il virus che colpisce chi fa l’amore senza amare); in Gli Amanti del Pont-Neuf, Michèle è affetta da una grave malattia agli occhi, in

Pola x, Pierre perde poco a poco la vista e, infine, in Merde, il signor Merde ha un occhio

lattiginoso.

Sicuramente, con il motivo dell’occhio ferito e della malattia, ci allontaniamo dal ricordo nostalgico, eccetto quando si tratta di non dormire per amore. Per quanto riguarda tutti gli altri temi e motivi ripetuti da un film all’altro, come ad esempio il tema della morte, il luogo Pont-Neuf, o anche la città di Parigi, i motivi dell’acqua, del fuoco, ma anche del triangolo amoroso o del padre assente, non ci sembra che abbiano una componente nostalgica agli occhi di Carax, forse anche perché non conosciamo tanti dettagli della sua vita personale. Certamente sono degli aspetti legati alla storia stessa di Carax, ma il regista non vi intrattiene per forza un legame nostalgico. Potrebbe anche essere che, in fin dei conti, la nostalgia che impregna i film di Carax sia più legata alla ripetizione che ai motivi in sé. Ripetendosi, le immagini e i motivi perdono la loro unicità, non sono più delle prime volte.