4. INTERAZIONE DELL’OPERA CON GLI STRUMENTI DI TUTELA / PIANIFICAZIONE
4.1. N ORMATIVE NAZIONALI
A livello nazionale diverse sono le leggi che comportano dei vincoli di natura ambientale e urbanistica legati alla realizzazione di un’opera, e che individuano gli strumenti e le metodologie più appropriate per la loro valutazione in tali ambiti. In particolare, relativamente al progetto in esame, si farà riferimento alle seguenti normative nazionali:
Vincoli paesaggistici, naturalistici ed ambientali:
• Decreto Legislativo n. 42 del 22-01-2004 n. 42 (ex D.Lgs. n. 490 del 29-10-1999);
• D.Lgs. 03-04-2006 n.152 - Norme in materia ambientale e ss.mm.ii. - Procedure per la Valutazione di Impatto Ambientale, gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2006 - suppl. ord. n. 96);
• D.P.R. 08-09-1997, n. 357 - Regolamento recante attuazione della Direttiva 92/43 CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche.
Vincoli idrogeologico, boschi e foreste:
• R.D.L. 30-12-1923 n. 3267 - Riordinamento e riforma della legislazione in materia di boschi e di terreni montani. Pubblicato sulla G.U. n. 117 del 17-05-1924.
4.1.1. Interazione con gli strumenti di tutela e pianificazione nazionali
La variante C, che ricade nel territorio comunale di Torrecuso, interferisce con alcune aree tutelate ai sensi del D.Lgs. 42/2004 e con la zonizzazione del Piano Territoriale Paesistico “Ambito Massiccio del Taburno”.
Decreto Legislativo n. 42/04
Per quanto riguarda i “Beni paesaggistici”, il tracciato dell’opera in progetto interferisce con:
• l’area di notevole interesse pubblico (art.136), denominata "AREA PANORAMICA COMPRENDENTE IL GRUPPO MONTUOSO DEL TABURNO INGLOBA 150096/97"
istituita con D.M. del 28/03/1985;
• la fascia di rispetto di 150 m dei corsi d’acqua (art.142, lettera c).
Più in dettaglio, si riportano nelle tabelle di seguito le interferenze del tracciato in progetto e del tratto in dismissione con le aree di interesse paesaggistico (vedi Allegato 4: LB-D-81207).
COMUNE PROGETTO PROGR.
"Immobili ed aree di notevole interesse pubblico" denominata
"AREA PANORAMICA COMPRENDENTE IL GRUPPO MONTUOSO
"i fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative
sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna"
COMUNE DISMISSIONE PROGR.
"Immobili ed aree di notevole interesse pubblico" denominata
"AREA PANORAMICA COMPRENDENTE IL GRUPPO MONTUOSO
"i fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative
sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna"
Il completo interramento della nuova condotta in progetto (variante C) ed il ritombamento della trincea scavata per la rimozione delle tubazioni esistenti unitamente agli interventi di ripristino morfologico e vegetazionale previsti dal progetto (vedi cap. 5.3) concorrono a minimizzare l’impatto indotto dalla realizzazione dell’opera nel contesto paesaggistico e percettivo di queste aree, in cui vengono tutelati gli elementi caratterizzanti il paesaggio rurale montano e collinare (fabbricati rurali, cortine alberate, siepi ecc) e le residue superfici boscate.
In conclusione, la maggior parte degli effetti paesaggistici degli interventi si verificheranno nell’ambito delle operazioni di cantiere (movimenti terra di scavo e rinterro), costruzione e messa in opera dell’impianto e delle relative tubazioni di collegamento; a lavori conclusi verranno realizzate
le operazioni di ripristino morfologico, idraulico e vegetazionale in modo da ricostituire, nel più breve tempo possibile, la copertura vegetale naturale e seminaturale presente prima della realizzazione dell’opera in progetto.
Per tutto quanto sopra, l’opera in progetto/dismissione è compatibile con i contenuti del vincolo.
Inoltre, visto che le lavorazioni sono in prevalenza interessate da scavi con una movimentazione di un quantitativo consistente di terreno, si è ritenuto necessario approfondire l’aspetto archeologico.
Pertanto è stata disposta, cosi come previsto da normativa per le opere che ricadono nell’applicazione del D.Lgs 50/2016, una relazione preliminare di verifica dell’interesse archeologico ai sensi dell’art. 25 della stessa.
Piano Territoriale Paesistico “Ambito Massiccio del Taburno”
La variante C, interessando il territorio comunale di Torrecuso, interferisce con la seguente zona del P.T.P. (vedi Fig. 31).
• Zona di Valorizzazione degli Insediamenti Rurali Infrastrutturali (V.I.R.I) – Art. 19 “La zona comprende aree a prevalente carattere agricolo con presenza di un tessuto edificato diffuso, costituito da originario insediamento di case sparse riconnesso da edilizia a destinazione residenziale, commerciale e produttiva di più recente impianto, anche indotta dalle opere infrastrutturali. Le aree in esame sono prevalentemente di declivio di fondovalle e offrono visuali panoramiche sul Massiccio. Il paesaggio agricolo delle stesse è connotato dalla presenza di seminativo alternato a colture specializzate intensive (vigneto ed uliveto).
I confini della zona sopra descritta sono individuati nelle tavole di zonizzazione”.
Fig. 31 – Piano Territoriale Paesistico – Ambito II – Massiccio del Taburno
Si riportano nelle tabelle di seguito le interferenze del tracciato in progetto e del tratto in dismissione con le zone del Piano Territoriale Paesistico.
COMUNE PROGETTO PROGR. (km) PERCORRENZA (m) ZONE DEL P.T.P.
Torrecuso Variante C da 0+000 a 0+275 275 V.I.R.I.
COMUNE DISMISSIONE PROGR. (km) PERCORRENZA (m) ZONE DEL P.T.P.
Torrecuso
Dismissione associata alla
variante C
da 0+000 a 0+262 262 V.I.R.I.
Il Piano Territoriale Paesistico detta sia norme che disposizioni generali comuni a tutte le zone che specifiche per ciascuna zona, comprensive di divieti e limitazioni alle trasformazioni.
La limitata estensione della variante C e del tratto di tubazione esistente da rimuovere, unitamente al grado di antropizzazione delle aree interessate e all'assenza di superfici caratterizzate da vegetazione naturale costituiscono fattori che concorrono a limitare significativamente gli effetti sull'assetto paesaggistico delle diverse zone. Il progetto prevede il completo ripristino delle aree
utilizzate per la posa della nuova condotta e la rimozione della tubazione esistente assicurando la compatibilità del progetto con quanto previsto dal Piano.
Decreto del Presidente della Repubblica n. 357/97
La variante C e il tratto di tubazione da rimuovere, non interessano direttamente alcun areale dei Siti della Rete Natura 2000. Nel dettaglio, l’area interessata dalla variante C è posta ad una distanza minima di circa 40 m dal confine del SIC IT8010027 “Fiumi Volturno e Calore Beneventano”. Gli altri SIC prossimi all’opera in progetto sono “Camposauro” IT8020007 che dista circa 2,3 km dalla variante C, "Pendici meridionali del Monte Mutria" IT8020009 posto ad una distanza di 8 km dalla variante C, "Massiccio del Taburno" IT8020008 posto ad una distanza di 9,7 km dalla variante C, non generando pertanto alcuna interferenza diretta o indiretta sui Siti.
Si riportano nella tabella di seguito le distanze dell’opera in progetto rispetto ai confini dei Siti Natura 2000.
COMUNE CODICE DENOMINAZIONE DISTANZA MINIMA DALLE
CONDOTTE IN PROGETTO (m)
Torrecuso
IT8010027 SIC “Fiumi Volturno e Calore Beneventano” 40 (distanza dalla variante C)
IT8020007 SIC "Camposauro" 2300 (distanza dalla variante C)
IT8020009 SIC "Pendici meridionali del Monte Mutria" 8000 (distanza dalla variante C) IT8020008 SIC "Massiccio del Taburno" 9700 (distanza dalla variante C)
Regio DecretoLegge n. 3267/23
Il tracciato in progetto non interessa aree sottoposte a vincolo idrogeologico.
Compatibilità generale
La maggior parte degli effetti ambientali e paesaggistici legati alla realizzazione delle opere in progetto saranno temporanei e si verificheranno nell’ambito delle operazioni di cantiere; a lavori conclusi verranno realizzate le operazioni di ripristino morfologico, idraulico, vegetazionale ed il mascheramento tramite vegetazione arbustiva degli impianti di superficie. Date le caratteristiche dell’intervento, nonché quelle del territorio interferito (sostanzialmente agricolo), si può affermare che l’opera risulta compatibile con le normative degli strumenti di pianificazione territoriale a carattere nazionale.