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Da ultimo si evidenzia che, anche laddove si aderisse alla soluzione prospettata nella sentenza impugnata, circa la non interruzione del nesso di causalità, l’attore non ha i alcun modo contribuito all’evento dannoso, non dovendosi procedere a nessuna diminuzione del risarcimento.

Dovendosi considerare, come da consolidata giurisprudenza, il concorso di cui all’art. 1227 cc, solo in termini di apporto causale all’evento dannoso, e trovandoci di fronte ad una condotta assolutamente

“contra legem”, quale quella tenuta dalla vettura non identificata, per cui l’evento dannoso (caduta dal motociclo) sarebbe avvenuto anche in assenza della condotta illegittima della vittima, non può trovare applicazione al caso di specie l’art. 1227 cc.

Il risarcimento del danno, dunque, è dovuto unicamente e in toto dagli appellati.

I Sigg.__________________e___________________ per i suddetti motivi intendono ottenere l’integrale riforma della predetta sentenza.

Tanto affermato, gli odierni appellanti

CITANO

La SAI S.p.a., la ASL di____________, il Dr.____________ a comparire innanzi alla Corte d'Appello di ____ per l'udienza del _________, con invito ai convenuti a costituirsi nel termine di venti giorni prima dell'udienza indicata, ai sensi e nelle forme stabilite dall'art. 166 c.p.c., ovvero di dieci giorni prima in caso di abbreviazione dei termini, e a comparire, nell'udienza indicata, dinanzi al collegio designato ai sensi dell'art. 168 bis c.p.c., con l'avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica la decadenza di cui all'art. 343 c.p.c. (appello incidentale), per ivi sentire accogliere le seguenti

CONCLUSIONI

Voglia la Corte d'Appello di_________, in riforma della sentenza impugnata:

- in via principale, ritenere fondati i motivi di gravame e per l’effetto, in riforma della sentenza appellata condannare gli appellati, in solido, al risarcimento del danno pari ad euro 1.000.000;

- in via subordinata, condannare gli appellati in solido con il creditore ad una somma comunque superiore al 50% del totale stabilito in euro 1.000.000

con vittoria delle spese, competenze e onorari dei due gradi di giudizio.

Ai sensi dell'art. 14, D.P.R. n. 115 del 2002, si dichiara che il valore della presente causa è di euro 1.000.000.

Si depositano:

1) copia autentica della sentenza di primo grado;

2) il fascicolo di primo grado dell'appellante.

_______, lì _________

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Firma

Avv. _________________

PROCURA

I sottoscritti Sig__________ e Sig.ra_______________, in qualità di genitori esercenti la potestà ei confronti di__________, deleghiamo l’Avv. ____________a rappresentarlo e difenderlo nel presente giudizio ed in ogni successiva fase e grado, compresa esecutiva, conferendogli all’uopo ogni più ampia facoltà di legge nessuna esclusa, ivi compresa quella di conciliare, transigere, quietanzare, incassare somme, chiamare in causa terzi, spiegare domande riconvenzionali, nominare sostituti in udienza ed indicare domiciliatari,

Eleggono domicilio presso lo studio dello stesso avvocato in ___________via __________ n.

__________.

Dichiarano di essere stati informati della possibilità di ricorrere alla convenzione di negoziazione assistita da uno o più avvocati disciplinata dagli artt. 2 e ss. D.L. 134/2014 e di avvalersi del procedimento di mediazione previsto dal D.Lgs. 28/2010 e dei benefici fiscali di cui agli artt. 17 e 20 del decreto, nonché dei casi in cui l’esperimento del procedimento di mediazione è condizione di procedibilità della domanda, come da atto allegato.

Dichiarano, inoltre, di essere stati edotti sui rischi del presente contenzioso e sul grado di complessità dell’incarico, nonché di avere ricevuto tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal conferimento alla conclusione dell’incarico e, in particolare, di essere stati resi edotti, in linea di massima, sulle seguenti voci di costo: ...

Infine, dichiarano di essere stati edotti sulla polizza assicurativa professionale dell’avvocato n. ..., stipulata con la compagnia ... il ... con scadenza al ... e massimale di euro ...

Dichiarano, infine, di aver ricevute tutte le informazioni previste ai sensi dell'art. 13 del Regolamento UE n. 2016/679 (GDPR) e art. 13 del D.lgs 196/2003 e s.m.i. e presta il proprio consenso al trattamento dei dati personali per l’espletamento del mandato conferito.

La presente procura è apposta anche ai sensi dell’art. 18, co. 5, DM Giustizia 44/2011, come sostituito dal DM Giustizia 48/2013.

_______, lì _________

Firma Sig._________________

Sig.ra_________________

La firma è autentica ed è stata apposta in mia presenza Avv. _______________

32 TRACCIA N. 3

Il bambino Mevio, come ogni giorno giunto alla scuola elementare pubblica Gamma a bordo dello scuolabus comunale, alle ore 8:10 mentre percorreva il corridoio principale dell’istituto che portava alla sua classe, veniva spinto da alcuni suoi coetanei. Cadendo rovinosamente a terra, subiva la rottura del braccio destro.

I genitori di Mevio, Tizia e Sempronio, decidevano quindi di agire nei confronti dell’istituto scolastico Gamma davanti al Tribunale di Salerno al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti dal proprio figlio, quantificati in euro 50.000,00.

Si costituiva in giudizio l’istituto scolastico Gamma adducendo a propria discolpa il fatto che l’evento si fosse verificato prima dell’inizio delle attività scolastiche (ore 8:30) in costanza di tutela affidata al comune di Salerno che gestiva i servizi di trasporto pre-scuola. Eccepiva, inoltre, che l’evento si era verificato in maniera repentina, non potendosi pertanto ricondurre né al dolo né alla colpa del personale. Infine, la difesa dell’istituto scolastico eccepiva che nulla fosse comunque dovuto a titolo di risarcimento in quanto i genitori del bambino Mevio avevano già riscosso per la descritta vicenda un indennizzo dell’importo di euro 50.000,00 grazie ad una assicurazione privata dagli stessi stipulata per tutti i danni alla salute subiti dai componenti del nucleo familiare.

Il Tribunale di Salerno, in accoglimento delle difese dell’amministrazione scolastica, rigettava la domanda attorea sia perché l’evento si era verificato prima dell’inizio delle lezioni, sia perché il bambino non aveva effettivamente subito alcun danno in quanto già ristorato dalla sua assicurazione privata.

Il candidato, assunte le vesti di difensore di Mevio, rediga atto di appello avverso la sentenza del Tribunale di Salerno.

33 SOLUZIONE ATTO N. 3

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