• Non ci sono risultati.

5 MATERIALI E METODI

5.2 Net-Map toolbox

5.2.1 Net-Map: materiali e fasi del processo

Net-Map è uno strumento utilizzato per eseguire l‟analisi degli stakeholder, nello specifico rientra nella categoria della Social Network Analysis (SNA) descritta nel Capitolo 2.

Net-Map è stato applicato per la prima volta in Ghana, durante un programma di collaborazione tra il CGIAR Challenge Program for Water and Food di Washington e il White Volta Basin Board (WVBB), un‟organizzazione locale multi-stakeholder che si occupa di trovare soluzioni strategiche per lo sviluppo locale, basandosi sui punti di forza e debolezza del network. La ricerca, svoltasi tra il 2006 e il 2008, coinvolse tutte le agenzie pubbliche correlate alla gestione dell‟acqua, le organizzazioni non governative e le autorità tradizionali presenti sul territorio. L‟obiettivo della collaborazione era migliorare l‟organizzazione degli stakeholder coinvolti nell‟utilizzo sostenibile della risorsa idrica. Tale studio ha permesso di raccogliere una grande quantità di informazioni sulla situazione locale direttamente durante l‟elaborazione dell‟esercizio eseguito con Net-Map. In questo modo si è visto che i tempi di analisi dei dati, che solitamente sono necessari per fornire ai responsabili politici gli strumenti per prendere le relative decisioni, sono stati ridotti in maniera sostanziale, portando così un netto miglioramento rispetto i metodi di ricerca tradizionali (Schiffer et al., 2007).

Net-Map è stato utilizzato e adattato ad altri casi studio di diversa natura. Tra questi, per il lavoro di tesi, oltre al caso sopra descritto, è stato preso come modello anche l‟elaborato Water User

Associations at Small Reservoirs Rehabilitated by International Fund for Agricultural Development

(IFAD, 2007), riguardante la riabilitazione di un piccolo bacino nella parte settentrionale del Ghana, prendendo in considerazione lo stato fisico delle infrastrutture disponibili e cercando di comprendere ed analizzare gli aspetti socio-economici del caso. In questo esercizio i ricercatori dell‟IFAD, dell‟Università di Bonn (Germania) e Eva Schiffer – ideatrice del metodo – hanno mostrato come Net-Map possa essere utilizzato per migliorare la valutazione di un progetto esistente e la pianificazione di progetti futuri, grazie al coinvolgimento e alla partecipazione attiva degli attori locali.

Per questo studio si è deciso di utilizzare l‟approccio di Net-Map poiché ritenuto un sistema pratico e immediato grazie al quale, una volta definito l‟obiettivo dello studio, è possibile costruire una mappa coinvolgendo singoli o gruppi di stakeholder (tramite l‟utilizzo di interviste o focus group) che permette di identificare l‟organizzazione della rete degli stakeholder, le relazioni esistenti tra questi, il loro grado d‟influenza e i loro obiettivi.

I materiali necessari per la realizzazione della mappa sono i seguenti:  Grandi fogli di carta su cui disegnare le mappe

 Bigliettini di colori differenti per identificare ogni attore (possibilmente adesivi, tipo Post- it)

 Penne di colori differenti per tracciare i collegamenti tra i diversi attori  Dischetti/mattoncini o altri oggetti piccoli per costruire le torri di influenza.

Tali materiali sono facilmente reperibili, possono essere trasportati con facilità e permettono di ottenere un risultato facilmente interpretabile a livello visivo. Va sottolineato che la semplicità della

82

costruzione della mappa e dei materiali necessari è un punto di forza del metodo: senza ricorrere ad alcuna fonte di energia o apparecchiatura elettronica è possibile ottenere un gran numero di informazioni, conducendo e ripetendo l‟esercizio in qualsiasi luogo.

Le fasi del processo, come anticipato, sono le seguenti: 1. Definizione dell‟obiettivo dello studio

Chi conduce l‟analisi e la costruzione della mappa30

definisce l‟obiettivo della ricerca e lo pone agli intervistati come domanda iniziale.

2. Identificazione degli stakeholder (Figura 42)

Agli intervistati è chiesto di indicare gli attori coinvolti nel problema oggetto di studio. I nomi vengono scritti sui Post-it e distribuiti sul foglio di carta. Per rendere più semplice la lettura della mappa si può scegliere un colore diverso per ogni gruppo di attori.

3. Identificazione delle relazioni esistenti tra gli stakeholder (Figura 43)

Chi conduce la costruzione della mappa individua i tipi di connessioni interessanti al fine di analizzare il problema e ad ognuna attribuisce un colore diverso. Viene quindi chiesto agli intervistati di pensare dove siano effettivamente presenti flussi di quel tipo e il ricercatore traccia le frecce sulla base delle indicazioni dell‟intervistato. Se la relazione tra due attori è reciproca, la freccia avrà due punte, ognuna rivolta verso uno stakeholder. Se gli attori sono coinvolti in più di una tipologia di relazione, si aggiungono le punte delle frecce colorate in maniera differente, ad indicare i diversi tipi di relazione in cui sono coinvolti.

Il risultato di questa fase è una mappa con le relazioni tra gli stakeholder. A seconda dell‟approccio scelto ci sarà un numero diverso di risultati: se vengono condotte delle interviste a singoli intervistati, alla fine sarà compito del ricercatore confrontarle tutte, mentre, se si sceglie di organizzare un focus group, viene costruita un‟unica mappa che racchiude le informazioni di tutti i partecipanti.

30

La costruzione della mappa è condotta da un facilitatore. Visto l‟approccio molto intuitivo, questo ruolo può essere ricoperto da chiunque abbia la necessità di eseguire questo tipo di studio (un ricercatore, un tecnico, un esperto delle scienze sociali).

83

4. Identificazione del grado d‟influenza di ogni stakeholder e costruzione delle torri d‟influenza (Figura 44)

Agli intervistati viene chiesto quale sia la loro percezione riguardo l‟influenza dei diversi attori individuati (il grado d‟influenza), specificando che ci si riferisce alla problematica in questione, e non si tratta quindi di influenza o di potere in generale. In questo modo, spesso, risulta che attori, che solitamente ricoprono ruoli marginali rispetto alle autorità o alle agenzie governative (come gli agricoltori), possono avere molto potere ed influenzare in maniera decisiva l‟andamento di un dato processo. Secondo le risposte viene costruita una torre di mattoncini, o altro materiale, sopra al bigliettino rappresentante ogni attore. Ovviamente, maggiore è l‟influenza, più alta risulta essere la torre. Due o più attori possono avere la stessa influenza e possono esserci attori con influenza nulla.

L‟altezza della torre, e quindi il grado d‟influenza, può essere utilizzata per capire come siano correlate centralità e influenza31 degli attori, e per identificare partner influenti e/o antagonisti.

31 Centralità e influenza sono due concetti diversi che spesso sono utilizzati come sinonimi. Uno stakeholder centrale è chi, all‟interno del network è

collegato a molti altri attori con un numero elevato di flussi. Uno stakeholder influente è colui cui che, anche se non ricopre un ruolo centrale, è identificato come un individuo molto influente all‟interno del sistema.

Figura 43. Identificazione delle relazioni tra gli stakeholder (Foto: Re, 2014).

84

Figura 44. Disposizione delle torri di influenza (Foto: Tringali, 2014).

5. Identificazione degli obiettivi di ogni stakeholder (Figura 45)

Ad ogni intervistato viene chiesto di segnalare quali siano gli scopi di ogni attore, scegliendo tra una serie di obiettivi predefiniti. In seguito questi vengono riportati sul biglietto di ogni attore, non solo per completezza ma anche al fine di intuire quali alleanze o conflitti potrebbero nascere.

Figura 45. Identificazione degli obiettivi degli stakeholder (Foto: Tringali, 2014).