La distinta base applicata all’azienda sanitaria
4. Note conclusive
La Di.Ba. è uno strumento flessibile che, ove supportato da un’adeguata infrastruttura informatica, può essere utilizzato per molte-plici applicazioni, oltre all’analisi delle va-rianze, che comunque rimane la principale.
Il lavoro svolto finora ha trovato una sua strada all’interno di un’azienda di grandi di-mensioni come quella fiorentina, e ha il me-rito di essere stato l’artefice di un nuovo pun-to di incontro tra professionalità diverse e tra punti di vista diversi, come quello sanitario e amministrativo.
L’integrazione tra professionalità, infatti, appare un fondamento e un passaggio ob-bligato, se si persegue un obiettivo comune come quello della creazione del valore per il cliente/utente, e linguaggi e punti di vista apparentemente distanti sono assolutamente superabili.
L’unione degli sforzi a tendere verso un obiettivo comune dà risultati apprezzabili e importanti, ancor più perché condivisi e reci-procamente utili.
Le conseguenze pratiche di questo lavoro si sono concentrate nella azienda dove esso è stato svolto in una migliore e più ampia ana-lisi di carattere generale e/o comparativo sia verso l’esterno che verso l’interno, nella fo-calizzazione e messa in discussione dei sin-goli passi che compongono il percorso sani-tario, nello sforzo di calare la Di.Ba. nell’at-tività routinaria o spot della programmazione e controllo. Molto è stato fatto e molto resta da fare, come in ogni strada intrapresa ex no-vo e poco battuta da aziende simili.
È chiaro che poi questo strumento va pos-sibilmente implementato ed esteso anche agli altri dipartimenti sanitari, per permettere una valorizzazione e un’analisi pressoché com-plete dell’attività ospedaliera, quale punto cardine per una visione consapevole e luci-da dell’offerta generata luci-dai nostri sei presidi.
Nell’Asl 10 la Di.Ba. è stata già parzialmente allargata al dipartimento di Patologia clinica (sia nell’attività di laboratorio che di anato-mia patologica) e al dipartimento Oncologi-co (per i perOncologi-corsi legati alle terapie adiuvanti post-intervento).
Pur rimanendo nella sola area chirurgica, con quanto fatto finora, comunque, in un’ot-tica prospetun’ot-tica si può pensare di arricchire l’analisi fornita dalle Di.Ba. anche attraverso un tentativo di valutazione di quello che può essere definito «indotto terapeutico» gene-rato da ogni processo chirurgico analizzato.
Quest’ultimo potrebbe essere valutato trami-te alcuni indicatori che misurino la qualità della vita del paziente dopo l’intervento (es.
reingressi in ospedale, accessi alla medicina di base, assistenza farmaceutica erogata ...), allargando così l’ottica dall’ospedale
all’in-tera offerta assistenziale dell’azienda, e ri-spondendo sempre di più alla funzione «pa-zientecentrica» di una moderna ed evoluta pratica sanitaria.
Ringraziamenti
Si ringraziano il dott. Mario Cecchi per il suppor to fin dall’avvio del progetto, la dott.ssa Manuela De Angelis, attualmente Co.Co.Pro. presso l’Asl di Firenze, per la preziosa e fattiva collaborazione in ogni fase del proget-to e per la realizzazione dei grafici presenti in quesproget-to ar ticolo. Si ringraziano, inoltre, la dott.ssa Valeria Fava-ta e l’ing. Valerio Mari, rispettivamente direttore della S.S. Controllo di Gestione e della S.C. Organizzazione e Sistemi dell’azienda sanitaria fiorentina.
B I B L I O G R A F I A
BARRETTA A. (2004), «Comparazione interaziendale dei dati di costo in sanità: un’analisi empirica», Sanità pubblica e privata, 5, pp. 509-528.
BRIMSON J.A., ANTOS J. (1999), Activity-based budge-ting: una guida alla creazione del valore, Egea, Mi-lano.
BRUSA L. (2009), Contabilità dei costi. Contabilità per cen-tri di costo e activity based costing, Giuffrè, Milano.
CINQUINI L., MIOLO P., PITZALIS A., CAMPANALE C.
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DEL BENE L. (2000), Criteri e strumenti per il controllo gestionale nelle aziende sanitarie, Giuffrè , Milano.
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SAITA M. (1999), Programmazione e controllo, Giuffrè, Milano
Rivista aperta a contributi
Mecosan, la cui redazione è curata dal CERGAS, Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria, è una rivista aperta al contributo di chiunque desideri offrire testimonianze, opinioni, notizie e resoconti di studi e ricerche che abbiano attinenza con i temi dell’economia e della gestione manageriale delle aziende e dei sistemi sanitari, che abbiano il requisito dell’originalità e siano volti a privilegiare il valore dell’innovazione.
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Condizioni essenziali per la considerazione dei manoscritti, l’ammissione al referaggio e la pubblicazione
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Carattere: times new roman 12
La prima pagina dovrà contenere: 1) il titolo che non superi le novanta battute, 2) i nomi degli autori, 3) i loro titoli e le istituzioni di appartenenza, 4) l’indicazione dell’autore che curerà la corrispondenza e il suo indirizzo completo, 5) eventuali ringraziamenti.
Nella seconda pagina compariranno l’abstract in inglese e italiano (massimo 120 parole), le parole chiave (in italiano e inglese) e il Sommario che deve essere breve ed indicare solo il primo livello dei paragrafi, preceduti da numeri arabi seguiti dal punto. (Esempio: SOMMARIO: 1. Introduzione - 2.
impersonale.
Titoli dei paragrafi
Preceduti dai numeri arabi seguiti dal punto. È previsto un solo livello di sottoparagrafi. Altre partizioni saranno segnalate da un solo titolo privo di numerazione e in corsivo.
Esempio: 1. La programmazione nelle aziende 1.1. Gli attori del processo
Il ruolo della direzione amministrativa Lunghezza articoli
Indicativamente i saggi dovranno essere tra le cinquemila e le diecimila parole, per le altre sezioni si consiglia un testo di circa settemila parole.
Tabelle, grafici e figure
Devono essere richiamati nel corso degli articoli con riferimenti puntuali e forniti in stampa separata dal testo e in un file diverso con un titolo. Si ricorda agli autori che Mecosan è una rivista in bianco e nero, dunque non saranno accettati articoli che contengono figure a colori. Le rappresentazioni grafiche saranno accettate a condizione che siano accompagnate da tabelle numeriche riportanti i dati di riferimento.
Note
Con richiami numerici. Se ne consiglia la brevità ed è preferibile che non vi compaiano lunghe ed eccessive citazioni o riferimenti bibliografici.
Riferimenti bibliografici
Si devono effettuare con il sistema autore-data (e non con i numeri progressivi) nel corpo del testo o in nota secondo la seguente forma: (Borgonovi, 2000). Le indicazioni corrispondenti si devono riportare alla fine dell’articolo nella bibliografia, dopo le note, in ordine alfabetico, secondo il seguente esempio:
Monografie
BORGONOVI E. (2000), Principi e sistemi aziendali per le amministrazioni pubbliche, Egea, Milano.
Pubblicazioni con più autori
BRUNS W.J., KAPLAN R.S. (a cura di) (1987), Accounting and Management: Field Study Perspectives, Harvard Business School Press, Boston.
Saggi in pubblicazioni
BORGONOVI E. (1990), «Il controllo economico nelle aziende con processi ad elevata autonomia professionale», in Elio Borgonovi (a cura di), Il controllo economico nelle aziende sanitarie, Milano, Egea.
Ar ticoli in riviste
PILATI G., SPAZZAPAN D., MARIOTTO A. (2003),
«Introduzione del Balanced Scorecard nell'Azienda sanitaria Isontina», Mecosan Management ed economia sanitaria, 12(48), pp. 119-135.
Rappor ti/Atti
OECD (1999), Principle of corporate Governance, OECD, Paris.
Non pubblicati
ZITO A. (1994), «Epistemic communities in European policy-making», Ph.D. dissertation, Department of Political Science, University of Pittsburgh.
Per citazioni multiple dello stesso autore e nello stesso anno, far seguire a, b, c, ecc. all’anno.
I testi non citati nell’articolo che eventualmente si
SOMMARIO
1. Introduzione
2. Il ruolo della farmacia:
il contesto normativo di riferimento 3. La farmacia
di comunità nel contesto internazionale 4. La percezione del ruolo della farmacia: un’indagine sul campo
5. Conclusioni
Note sugli autori
Mahdi Heidari è dottorando di ricerca in Scienze far-maceutiche - farmaco economia, Università degli Stu-di Stu-di Ferrara/ CRISAL-Fondazione Ettore Sansavini, Email: [email protected]
Emidia Vagnoni è professore straordinario di Eco-nomia aziendale, Università degli Studi di Ferrara/
CRISAL-Fondazione Ettore Sansavini, Email: [email protected]
As an actor of the healthcare system, community pharmacies can contribute to the achievement of better health standards. In Italy, the law decree n.
153/2009 meant to expand the range of care services the pharmacy could deliver. As for many other countries, involving the community pharmacy in the pharmaceutical care seems to be the followed direction. The paper aims at analyzing (a) the role of pharmacists, and (b) the skills and attitudes of pharmacists to assess their ability to ride the change.
Through a survey, an explorative study has been conducted among n=125 pharmacies.
Keywords: community pharmacy, role, healthcare system
Parole chiave: farmacia di comunità, ruolo, Ssn