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Nuove sfide per il futuro e conclusioni finali

5. Considerazioni sui contenuti del progetto

5.4. Nuove sfide per il futuro e conclusioni finali

In un comune, quale quello di Gangi, in cui è stato fatto tanto per i poveri, viene quasi scontato non fermarsi all’oggi e chiedere cosa ne sarà nel domani, quali altri progetti stanno già per essere compiuti o quanti altri sono già stati pensati e verranno a breve attuati. A dare una risposta completa, quanto soddisfacente è il Sindaco.

[…]sicuramente non ci vogliamo fermare, non abbiamo pensato all’orto sociale semplicemente per essere pubblicizzati ma, l’abbiamo fatto proprio perché ci crediamo e siamo convinti che i problemi sociali possono essere risolti creando comunità.

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Abbiamo lavorato in questi anni come amministrazione per cercare di creare comunità, mettere insieme tutti, aldilà di qualsiasi appartenenza perché siamo convinti che in una piccola comunità come Gangi, lavorando assieme, volendoci bene, ragionando e discutendo, si può risolvere la maggioranza dei problemi sociali. […] l’obiettivo deve essere quello di creare comunità e aiutarsi a vicenda perché oggi puoi avere bisogno tu e domani posso avere bisogno io. La povertà non è data solo da un fattore economico, è data anche da un fatto sociale, culturale e la cosa più brutta è l’emarginazione. Quando una persona è diversa e tu lo emargini non fai che aumentare i suoi problemi, se noi invece ci aiutiamo e non emarginiamo la gente, sono convinto che, possiamo raggiungere grandi obiettivi.

È certo che, a Gangi le forze non mancano, anzi queste si sono messe insieme permettendo una migliore resa.

Dalle interviste compiute è stato possibile ricavare un quadro chiaro e soddisfacente della situazione. È stato intervistato il Sindaco, l’Assistente Sociale nonché vari ‘proprietari’ dell’orto e utenti del Servizio Sociale, tutti abbastanza disponibili e compiaciuti di poter dire la loro. È stato possibile anche vedere di persona come muovevano le cose, accertarsi che tutto andava come raccontato e incontrare qualcuno all’orto stesso.

Prima di concludere pare bene mettere in luce anche qualche nodo che nel corso di questi anni è venuto al pettine. Sembra, infatti, che ci sono state, anche se si sta parlando di insoliti casi, persone che hanno prima fatto domanda per usufruire di un lotto di terra ma poi hanno deciso di rinunciarvi. Non è stato possibile intervistate queste poche persone ma è certa la motivazione di questa scelta. Pare che esse siano state scoraggiate dalla mancanza di tempo (pur essendo disoccupate) e dalla scarsezza dei prodotti dell’orto, troppo ridicoli da poter mettere a tavola.

Qualcosa ci viene detta dai ‘proprietari’ dei lotti.

In passato c’è stato qualcuno che non ha curato il suo lotto, mi sono incuriosita della cosa anche perché conoscevo loro e gli ho chiesto il perché. La moglie mi ha confidato che non faceva per il marito coltivare i prodotti, a lui seccava scendere ogni giorno e occuparsene quindi dopo qualche mese hanno deciso addirittura di rinunciarci.

Conosco una famiglia che da poco ha rinunciato all’orto e so perché lo hanno fatto. Loro hanno un’alimentazione parecchio sbagliata, soprattutto i figli mangiano schifezze, e non gli andava bene cambiare alimentazione mangiando verdure e ortaggi. Mi viene il dubbio che forse non li sapesse nemmeno cucinare.

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Qualunque sia stata la loro motivazione è triste pensare che una famiglia bisognosa non ha colto un’opportunità del genere, non ha saputo sfruttarla e continua a non rendersi conto di cosa ha perso. È triste anche per noi professionisti venire a conoscenza di decisioni simili e poterle accettare poiché balza subito in mente che forse avremmo potuto fare qualcosa di più.

Da qualunque prospettiva si voglia guardare, sembra comunque che, eccetto qualche isolato caso, il progetto è stato non solo accettato dalla cittadinanza ma ad oggi ha riscontrato notevoli pareri positivi. Esso ha sostenuto molto coloro i quali vivono una condizione di deprivazione e ha costituito un’opportunità per coloro i quali non avevano mai disposto di un pezzo di terreno e desideravano tanto poter prendere contatti con la terra.

Certo è che, come ribadito più volte e da tanti, non è possibile risolvere il problema povertà con un solo progetto ma, la cosa positiva è che il Comune, le associazioni e gli stessi cittadini non voglio fermarsi, hanno voglia di fare e di continuare su questa strada. E se è vero che i poveri non spariscono, anzi, sembrano in continuo aumento proprio nelle società ricche, l’obiettivo è allora quello di scongiurare le statistiche.

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RIFLESSIONI CONCLUSIVE

La povertà in Italia ha raggiunto livelli assai elevati, associandosi perlopiù a forti disuguaglianze che possono essere causa di forme di esclusione sociale. Essa si è accentuata maggiormente nei paesi del Mezzogiorno, legandosi ad altri problemi quali forte disoccupazione, minore ricchezza, peggiori condizioni abitative.

Alla povertà di tipo economico si sono associate nel corso degli anni anche diverse forme di vulnerabilità inesistenti in passato, che hanno riguardato risposte inefficienti da parte di un welfare in passato ricco ma assistenzialistico, rigido e poco capace di dialogare con il mercato del lavoro e con le sue politiche.

Cambiamenti sostanziali si sono registrati, d’altronde, anche rispetto al servizio sociale professionale. I diversi dibattiti e le tensioni presentate all’interno del lavoro non devono essere lette in chiave negativa, ma al contrario costruttiva, infatti, esse hanno reso possibile un servizio sociale in grado di imparare dalle proprie pratiche e di migliorarsi progressivamente.

Grazie ad una rilevante professionalità, non solo oggi è possibile rilevare i principi a cui si ispira il servizio sociale, gli obiettivi a cui tende e tutta una serie di caratteristiche sue proprie ma, altresì, è stato possibile capire quanto sia importante poter seguire di volta in volta uno specifico processo di aiuto che consta di tappe utili e indispensabili al fine di risollevare le sorti di utenti, che nel servizio hanno creduto e ad esso si sono rivolti.

Lo studio sulla povertà, e specificatamente la ricerca condotta a Gangi in merito al progetto dell’orto sociale, ha dato degli spunti di riflessione interessanti riguardo a possibili soluzioni che se attivate dai servizi possono rispondere adeguatamente al problema povertà.

Esistono una pluralità di interventi capacitanti del soggetto potenzialmente attivabili che, come accennato nel corso della tesi, possono essere distinte in politiche di tipo passivo o politiche di tipo attivo. L’obiettivo del servizio sociale professionale è quello di rendere partecipi i soggetti bisognosi al loro percorso di ripresa, considerandoli attori competenti per l’azione, al di là di qualunque sia la loro condizione, ed è per questo che si ritengono preferibili le politiche attive rispetto a quelle passive. Bisogna, infatti, saper rispondere alle nuove e continue sfide per difendere gli interessi dei cittadini più deboli, affinché gli utenti possano sentirsi agenti di cambiamento e responsabili del proprio progetto di vita, che prevede anche il prendere decisioni importanti affinché si riconosca la strada giusta da seguire.

Mettere all'opera il soggetto, è questo il grande salto che deve essere compreso soprattutto dagli operatori. È importante poter aiutare il bisognoso in un’ottica che ritrae se stesso come motore di cambiamento. È quello che la stessa ricerca sull’orto ha mostrato: i coltivatori sono felici di poter mangiare prodotti genuini, coltivati con le loro mani ma, altresì, la loro felicità è

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determinata dal grande cambiamento che l’orto ha permesso loro di introdurre nella loro vita. Adesso si sentono persone diverse, impegnate per risollevare le sorti della propria famiglia e parte attiva di una società che non li vede come possibili soggetti da emarginare, ma come persone potenzialmente capaci di saper cambiare il loro destino.

D’altro canto sono emersi dei limiti nel corso dell’osservazione delle attività progettuali. Il primo è stato quello di cui si è discusso abbondantemente anche sopra, il mancano rispetto dell’articolo 5 del regolamento vigente sull’orto. È stato ammesso da molti ed è emerso da diverse persone che in alcuni casi si sono verificati episodi di vendita dei prodotti. Il mancato rispetto delle norme non va assolutamente giustificato ma, occorre comprendere anche che l’esigenza di vendere qualcosa pur di poter acquistare 1 kg di pane sottolinea quanto sia insufficiente un solo progetto soprattutto per coloro i quali vivono una condizione di forte deprivazione. Il secondo limite riguarda le difficoltà incontrare nel reclutare quelle poche persone che hanno rinunciato, per motivi vari, a coltivare il lotto di terreno che era stato da loro richiesto e a loro assegnato. Ulteriori ricerche potrebbero esplorare questo ambito, sia per indagare specificatamente tale aspetto, ma anche per trovare possibili altre soluzioni. Si sta parlando, infatti, di famiglie che non vi hanno rinunciato perché qualche avvenimento è sopraggiunto nella loro vita, migliorandone le condizioni, ma si tratta di famiglie che continuano a rivolgersi al servizio sociale, sperando di poter continuare ad avere dei servizi da esso.

Dai risultati del lavoro di tesi si evince che il problema della povertà necessita di più di una risposta simultaneamente, come emerge dal progetto dell’orto sociale e viene confermato da migliaia di altre soluzioni, che da sole non sono riuscite a risolvere completamente il problema. Il progetto dell’orto sociale ha sicuramente rappresentato un messaggio forte per la popolazione gangitana, ma i risultati ottenuti hanno riconfermato che una sola risposta non potrebbe mai essere sufficiente ed è per questo che non bisogna arrendersi e proseguire su questo percorso. A seguito di ciò si è cercato di coordinare più progetti o ancora di rifarsi a politiche di recente attuazione come, ad esempio, il Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) introdotto dal Decreto del Lavoro del 10 gennaio 2013 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 102 del 3 maggio 2013 e pensato per garantire aiuti al reddito delle famiglie più povere, una maggiore inclusione sociale e un reddito di cittadinanza ai poveri64.

Se l’obiettivo è contrastare la povertà occorre lavorare molto per cercare nuove soluzioni che vadano oltre, che raggiungano l’obiettivo del benessere della persona attraverso percorsi innovativi. Gangi pare abbia voglia di impegnarsi in questa direzione, lo si intuisce dalle attività

64 Per un maggiore approfondimento della nuova misura si rimanda a visitare il sito del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali: http://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/poverta-ed-esclusione- sociale/focus-on/Sostegno-per-inclusione-attiva-SIA/Documents/Come-funziona-il-SIA.pdf.

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progettuali presentate dalle istituzioni preposte, dalla voglia di fare dell’assistente sociale e dal livello di partecipazione dei cittadini. In questo modo, solo mirando ed efficaci soluzioni, sarà possibile rialzarsi e rendere il nostro paese meno povero.

110 Ascoltami…

Ascolta per favore, ho bisogno di parlarti, concedimi solamente qualche istante.

Accetta quello che vivo, quello che sento, senza reticenze, senza giudicare.

Ascoltami per favore, ho bisogno di parlare, non bombardarmi di domande, consigli, idee. Non sentirti obbligato a risolvere le mie difficoltà.

Mancheresti tu di fiducia nelle mie capacità? Ascoltami per favore, ho bisogno di parlare. Non interpretare e non cercare di analizzare.

Mi sentirò incompreso e manipolato E non potrò più comunicare con te. Ascoltami per favore, ho bisogno di parlare.

Non interrompere per fare domande. Non cercare di forzare il mio Io nascosto,

io so fin dove posso e voglio andare. Ascoltami per favore, ho bisogno di parlare.

Rispetta i silenzi che mi fanno camminare. Guardati bene dal frantumarli. È da essi assai spesso che io sono illuminato.

Allora adesso che mi hai ascoltato per bene ti prego puoi parlare:

Con attenzione e disponibilità, a mia volta, ti ascolterò.

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APPENDICI

Scheda n°1: Modello richiesta di assistenza economica temporanea

AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI GANGI

_l_ sottoscritto/a____________________________________nato/a a _____________________ il_____________residente a___________________in Via_________________________n°___ fa presente di trovarsi nella condizione di grave disagio economico unitamente al proprio nucleo familiare composto da: __________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________

Il predetto stato di difficoltà è determinato dai seguenti fatti:

_____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ Chiede quindi di poter accede alle forme di assistenze economiche previste dal vigente regolamento comunale in materia: _________________________________________________ Allo scopo allega la seguente documentazione:

- Attestazione ISSE

_l_ sottoscritto/a dichiara di essere a conoscenza sulla responsabilità penale a cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci ed è altresì consapevole del fatto che possano essere eseguiti controlli sulla veridicità delle dichiarazioni rese note sotto la propria responsabilità. Inoltre autorizza, ai sensi della Legge 675/96, il servizio ad utilizzare i propri dati personali dichiarati per i fini istituzionali necessari per l’espletamento della procedura di cui alla domanda.

Gangi, _________________

L’assistente sociale ______________________________

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Scheda n°2: Modello utilizzato dal Comando di Polizia Municipale per effettuare un’indagine socio-economica

Comune di Gangi Ufficio Servizi Sociali Prot. n. __________ del _________

Al Comando di Polizia Municipale di Gangi Oggetto: Richiesta assistenza economica

Signor ___________________________________ nato a _______________________ il _______________ e residente in Gangi in Via _______________________________ n. ____ tel. _____________________ .

Si prega di fornire le seguenti informazioni sul conto della famiglia del richiedente in oggetto. Gangi ______________

Il Responsabile di Settore  Composizione del nucleo familiare e situazione socio – economica:

Capo famiglia__________________________________Reddito____________________ Attività esercitata dal capo famiglia ___________________________________________ Coniuge ______________________________________Reddito____________________ Figlio ________________________________________Reddito____________________ Figlio ________________________________________Reddito____________________ Figlio ________________________________________Reddito____________________

 Descrizione della casa dove abita la famiglia, precisando se di proprietà o in affitto:

_____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________

 Terreni e fabbricati posseduti:

_____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________

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 Eventuali altri redditi della famiglia e tenore di vita:

_____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________

 Possesso di autovettura : Tipo – Anno di immatricolazione – Cilindrata:

_____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________

 Istallazione di apparecchio telefonico:

_______________________________________________________________________

 Complessivamente la situazione socio – economica della famiglia si può così riassumere:

 Precaria  Modesta  Discreta  Agiata

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Scheda n°3: Modello utilizzato dall’assistente sociale, dopo aver effettuato la visita domiciliare, per completare l’indagine socio - ambientale

Comune di Gangi Privincia di Palermo

INDAGINE SOCIO – AMBIENTALE ( Sussidio Economico )

Sig. ______________________________________________ nato il _____________________ a _________________________ residente a Gangi in Via ______________________________ professione ___________________ stato civile ____________________ titolo di studio _________________ Nucleo familiare _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ Abitazione _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ Situazione economica _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ Analisi delle risorse

_____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ Integrazione sociale e familiare

_____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________

115 Analisi dei bisogni

_____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ Prima valutazione e programma d’intervento

_____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ Gangi ______________________ L’assistente Sociale _________________________________

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Scheda n°4: Prospetto per la determinazione dell’assegno mensile relativo all’assistenza economica temporanea

COMUNE DI GANGI ROVINCIA DI PALERMO UFFICIO SERVIZI SOCIALI

Prospetto per la determinazione dell’assegno mensile relativo all’assistenza economica temporanea del sig./ della sig.ra ______________________________________________

ANNO 2016

Importo mensile pensione minima I.N.P.S. €. 502,89 Nucleo familiare:

Richiedente 75% dell’importo mensile della pensione minima INPS (377,17) €.

Coniuge 25% dell’importo mensile della pensione minima INPS (125,72) €.

N°____ figli di età inferiore ad anni 14, per ogni componente 35% dell’importo mensile della pensione minima INPS (176,01) €.

N°____ figli di età superiore ad anni 14, per ogni componenti 15% dell’importo mensile della pensione minima INPS (75,43) €.

N°____ altri familiari a carico 15% dell’importo mensile della pensione minima INPS (75,43) €.

Importo minimo vitale €.

Reddito posseduto dal nucleo (da sottrarre) €.

Importo assegno mensile €.

Gangi,________________

L’assistente sociale _____________________

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Scheda n°5: Modello determina di impegno spesa e liquidazione di assistenza economica

COMUNE DI GANGI Provincia di Palermo

SETTORE SERVIZI SOCIALI SCOLASTICI E CULTURALI

Determinazione N. _____

Registro Generale N. _____ del ___________

Oggetto: Impegno spesa e liquidazione assistenza economica della Sig. ra _________

Assunta il giorno _____del mese di ___________ dell’anno 2016 IL RESPONSABILE DEL SETTORE

Premesso che la Sig.ra ______ ha presentato apposita istanza ad ottenere lì assistenza economica ai sensi della L. R. 22/86;

Che sono stati predisposti appositi accertamenti dal Corpo Polizia Municipale e la relazione predisposta dall’Assistente Sociale, depositati agli atti dell’Ufficio;

Atteso che la suddetta richiesta è stata istruita secondo quanto previsto nel regolamento comunale relativo alla concessione di vantaggi economici di qualunque genere e persone fisiche, approvato con Delibera del Commissario Straordinario n. 141 del 25/02/1993 e successivamente modificato ed integrato con le deliberazioni di Consiglio Comunale n. 49/94, n. 137/95, n. 31/97, n. 56/01, n.57/02 e n. 30/2013, esecutive;

Sentite le direttive dell’Amministrazione Comunale;

Che la quota mensile minima erogata dall’INPS per l’anno 2016 per i lavoratori dipendenti in virtù delle disposizioni contenute nella Legge Finanziaria è di € 502,89;

Dato atto che l’importo mensile dell’assistenza viene ad essere determinato in €502,89;

Che al fine di erogare l’assistenza per mesi uno si rende necessario impegnare la somma di €________;

Vista la:

 deliberazione del Consiglio Comunale n. 48 del 23/06/2016 di immediata esecutività con la quale è stato adottato il bilancio di previsione per l’esercizio 2016/2018, il Documento Unico di programmazione 2016/2018 (DUP);

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 deliberazione di Giunta Municipale n. 143 del 15/07/2016 di immediata esecutività dall’oggetto “Approvazione PEG e piano degli Obiettivi 2016/2018”;

 deliberazione di Consiglio Comunale n. 53 del 28/07/2016 di immediata esecutività con la quale è stato approvato l’assestamento al bilancio di previsione 2016/2018 e connessa variazione al Documento Unico di Programmazione 2016/2018 (DUP);

Accertato che l’impegno di spesa è compatibile con il relativo stanziamento di bilancio e con le regole di finanza pubblica ed in particolare con quelle che disciplinano il “patto di stabilità interno”;

Dato atto che il Responsabile dell’istruttoria ai sensi della Legge 241/90 e s.m.i. è la Sig.ra ____________________;

Ritenuto che l’istruttoria preordinata all’emanazione del presente atto consenta di attestare la regolarità e la correttezza di quest’ultimo ai sensi e per gli effetti di quanto dispone l’art. 147 bis del D. Lgs. 267/2000;

Visti:

 l’art. 107, comma3, del T.U. n. 267/2000 ordinamento EE.LL. che attribuisce ai Responsabili la competenza degli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l’assunzione di impegni di spesa;

 gli artt. 151, 183, 184 e 192 del D.lgs. 18 agosto 2000 n. 267;  il D. Lgs. 118/2011 e ss. mm. e ii.;

 il principio contabile applicato alla contabilità finanziaria;  la L. R. 44/91;

 lo Statuto del Comune;  il Regolamento di Contabilità;  il Regolamento dei controlli interni;

 la Determinazione Sindacale n. 8 del 02/08/2016 di conferimento incarico di responsabilità del Settore Servizi Sociali Scolastici e Culturali e delle relative posizioni organizzative;

DETERMINA

1. di considerare la premessa sopra riportata parte integrante e sostanziale della presente; 2. impegnare per i motivi espressi in premessa la somma di €_______ al capitolo di spesa

33870/1 a voce “Altri assegni e sussidi assistenziali (assistenza economica etc.)” Missione ___ Programma ___ Titolo ___ Macro ____ Piano Finanziario: ___________ dando atto che la stessa è contenuta nello stanziamento di spesa previsto dal bilancio di

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previsione 2016/2018 anno 2016 necessaria per l’erogazione dell’assistenza economica in forma temporanea per un mese nella misura di €_______ alla Sig.ra _______;

3. liquidare e pagare la somma di €_______ alla Sig.ra _______ C. F. ________________ tramite quietanza diretta della stessa;

4. di prendere atto che il presente provvedimento amministrativo sarà esecutivo con l’apposizione del visto di regolarità contabile attestante la copertura finanziaria, da parte del Responsabile del servizio finanziario e di ragioneria ai sensi dell’art. 151 comma 4 D. Lgs. 267/2000;

La presente determinazione:

 va inserita nel Registro Generale tenuto presso il Settore Amministrativo;

 va pubblicata sul sito internet del Comune, nella sezione Amministrazione trasparente ai sensi del Decreto Legislativo 33/2013;

 va pubblicata sul sito internet del Comune, nella Sezione Amministrazione trasparente ai sensi del Decreto Legislativo 11/2015;

Il Responsabile dell’istruttoria

Il Responsabile di Settore Servizi Sociali Scolastici e Culturali _______________________________

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Pareri determina n. ____ del __________ Settore Servizi Sociali Scolastici e Culturali _______________________________________________________________________

PARERE DI REGOLARITA’ TECNICA

Si attesta la legittimità, la regolarità e la correttezza amministrativa del presente provvedimento, in esecuzione del regolamento sui controlli interni e dell’art. 147-bis del D. Lgs. 267/2000. Gangi lì ___________

Il Responsabile del Settore Servizi Sociali Scolastici e Culturali

_____________________________ _____________________________________________________________________________________

VISTO DI REGOLARITA’ CONTABILE

Si attesta la regolarità contabile della presente determinazione nonché la copertura finanziaria della spesa assunta ai sensi degli artt. 147-bis del D. Lgs. 267/2000.

Imp. N._____ Anno 2016 Capitolo _________ Missione ___ Programma ___ Titolo ___ Macro ____ Piano Finanziario: _________________.

Visto del Responsabile del Servizio Finanziario e di Ragioneria ai sensi dell’Art. 184 del D. Lgs. 267/2000.

Gangi lì ___________

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO ____________________________________ _____________________________________________________________________________________ Affissa all’Albo Pretorio il __________

L’ADDETTO ALL’ALBO PRETORIO ________________________________ _____________________________________________________________________________

ATTESTAZIONE DI AVVENUTA PUBBLICAZIONE

Su conforme attestazione dell’incaricato della tenuta dell’Albo Pretorio, si certifica l’avvenuta pubblicazione come sopra indicata e che entro il termine di giorni 15 dalla data di pubblicazione non è stato prodotto a quest’ufficio opposizione o reclamo.

Dalla Residenza Municipale, lì __________

L’ADDETTO ALL’ALBO PRETORIO IL SEGRETARIO GENERALE ______________________________ ______________________________

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI E SITOGRAFICI

- Alasia G. , Freccero G. , Gallina M. , Santanera F. , Assistenza, emarginazione e lotta di classe. Ieri e oggi, Feltrinelli, Milano, 1975.

- Amadessi S. e Urso A. , Il Convegno di Tremezzo,

www.sociologia.unimib.it/DATA/Insegnamenti/13_3166/materiale/v%20lez%20tr emezzo.pdf, 05 Ottobre 2016.

- Amaturo, Ardigò, Bianco, Carboni, Cobalti, Colasanti, De Lillo, Drago, Gobo, Leone, Memoli, Pacinelli, Palumbo, Ricolfi, Rositi, Rovati, Salamone, Sarpellon, Schizzerotto, Zajczyk, Classi, Disuguaglianze e povertà. Problemi di analisi, a cura di M. Palumbo, Franco Angeli, Milano, 1993.

- Arseni A., La convivenza more uxorio fra vecchi doveri e nuovi diritti. L’azione

generale di arricchimento senza causa nell’ambito delle unioni di fatto, 2014,

www.leggioggi.it/2014/12/23/convivenza-more-uxorio-vecchi-doveri-diritti-

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