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Nuovo motore di ricerca: la tecnologia.

Una parte importante del marketing turistico di una destinazione è dedicata allo studio del comportamento del visitatore e quali sono i meccanismi di scelta che si applicano quando si va in vacanza. Il quesito fondamentale a cui si deve rispondere è: come si sceglie una destinazione? Qualche anno fa si parlava con amici e parenti riguardo luoghi già visti e si condividevano le proprie esperienze, oppure si entrava in agenzia di viaggio e si sfogliava qualche catalogo dimostrativo alla scoperta di qualche stimolo che poteva incoraggiare. Oggi tutto questo è cambiato: la tecnologia ha preso il sopravvento ed influenza ogni giorno di più il nostro modo di agire. Essa non solo è presente nel turismo fai da te, ma anche nella commercializzazione delle strutture del settore, sulla promozione e la vendita di un prodotto o sulla gestione dei flussi. Il turista effettua la sua scelta sulla destinazione turistica attraversando sue fasi: la fase pre- esperienza dove il consumatore percepisce notizie ed informazioni istituzionali e non online; e la fase post- esperienza dove avviene la condivisione delle sue informazioni grazie ad un’esperienza vissuta e certificata attraverso video e foto. Secondo Zuelow (2016) è possibile identificare concretamente cinque momenti esperienziali che delimitano il cosiddetto “travel cycle”: sognare, pianificare, prenotare, vivere e condividere. In ciascuno di questi momenti, il ruolo della tecnologia è fondamentale e sempre presente. Le prime due fasi traggono linfa dai social per l’ispirazione del viaggio. A proposito di questo, è importante cercare di promuovere il più possibile online una destinazione turistica, esaltandola attraverso una politica di destination management e renderla più allettante possibile, mettendo in evidenza tutti quei fattori caratteristici per stuzzicare la fantasia del visitatore che sarà tentato nella sua scelta. Un ruolo fondamentale in questo campo è dato anche dal settore pubblico che attraverso investimenti volti a migliorare la figura e l’immagine di un luogo cerca di creare un apparato descrittivo che possa essere unico ed inimitabile. Investimenti pubblicitari di

49 comunicazione digitale sono gli incentivi giusti per una corretta propaganda multimediale.

Un’ottima manovra di marketing che consente e facilita il rapporto tra il turista ed il travel agent è l’uso del “istant messanging”. Ha avuto la sua forte crescita a partire dal 2013 e ormai negli ultimi anni si dimostra come l’innovazione più radicale che velocizza le interazioni interpersonali. Applicazioni con WhatsApp o WeChatpermettono agli operatori del turismo di entrare in contatto diretto con i propri clienti al fine di offrire servizi su misura ed incrementare il fatturato annuale (Ejarque, 2015).

Il futuro e lo sviluppo di una destinazione turistica sono dati da tutti questi fattori tecnologici che ne esaltano e ne valorizzano le caratteristiche. Taormina al giorno d’oggi è molto lontana da questo sistema multimediale, infatti il turista internazionale spesso provenendo da città metropolitane all’avanguardia si sente spiazzato e non riconosce quegli stimoli che lo incitano alla scoperta della città.

La tecnologia ha cambiato radicalmente anche il nostro modo di vivere la vacanza e di muoverci all’interno della destinazione. Al turista moderno infatti piace essere indipendente, muoversi autonomamente attraverso l’utilizzo dei mezzi pubblici che rappresentano una prerogativa fondamentale quando si sceglie una destinazione turistica. Taormina, come la Sicilia in generale, pecca nei trasporti pubblici. Purtroppo, ancora oggi non è presente un apparato sviluppato di mezzi di trasporto che possa accogliere anche il turista più esigente. Avendo una conformazione geografica abbastanza particolare in quanto essendo una località moto alta e circondata da rocce, a Taormina non può essere predisposta la costruzione di metropolitane. Il trasporto turistico avviene infatti attraverso la funivia che collega la zona marittima con il centro della città, o con autobus che effettuano il servizio di navetta. Attraverso una politica di avanzamento turistico, si sta cercando di avvicinare sempre di più la Sicilia al mondo tecnologico. La creazione di piattaforme multimediali dette “application travel” permette di avere a portata di mano orari e coincidenze per i mezzi di comunicazione che collegano tutta la Sicilia. Inoltre, un numero crescente di applicazioni permette di condividere il cosiddetto sistema “sharing economy” in grado di mettere in contatto turisti tra di loro con residenti locali al fine di condividere servizi, esperienze e competenze (Ejarque, 2015). Da qui

50 nasce l’idea del car sharing, conosciuto meglio con il termine Uber, fenomeno ormai diffusissimo in tantissime città del mondo. Si tratta di una pratica commerciale che sostituisce il servizio taxi attraverso un trasporto privato che diventa più economico e alla portata di tutti. Un nuovo modo di vedere il trasporto automobilistico nonostante le autorità tendano sempre di più a valorizzare il servizio pubblico riducendo così l’inquinamento ed il sovrappopolamento. Molte località infatti per fronteggiare il problema dell’inquinamento e per essere sempre più ecosostenibili promuovono l’utilizzo della bicicletta che sta rappresentando un’evoluzione del trasporto in quest’epoca dove si cerca di valorizzare e difendere la natura.

Il concetto di condivisione è molto importante. Il marketing turistico e quello esperienziale ormai applicano politiche di sviluppo attraverso la condivisione dei turisti che promuovono e valorizzano servizi e prodotti. Affinché una destinazione turistica possa essere competitiva ed all’avanguardia è importante effettuare un piano promo-commerciale che prevede aspetti tecnologici coinvolti con attrattori turistici.

Le fasi di questo processo sono:

 Promozione ed informazione

 Commercializzazione

 Creazione dell’esperienza

 Interazione con il turista

 Gestione

 Reputazione

Il processo di “realtà virtuale” prevede dei costi di gestione per l’inserimento di immagini che caratterizzano la destinazione e dei costi di manutenzione per lo sviluppo e l’aggiornamento delle applicazioni virtuali. Tutto questo ha lo scopo di favorire la fruizione della destinazione con l’obiettivo di accrescere e di moltiplicare gli attrattori culturali. Da un lato la realtà virtuale attualizza il processo di commercializzazione, dall’altro coordina il territorio e opera sulla gestione dei flussi turistici. I flussi di una determinata attrazione turistica vengono controllati attraverso un’applicazione che ne predispone fasce orarie per una più corretta gestione della distribuzione turistica. Tutto questo permette un ordine gestionale del flusso, ed una maggiore conservazione

51 delle attrazioni storico- culturali che così procedendo non rischiano di essere deteriorate e danneggiate.

Come spiega Urry (1995) all’interno dei suoi studi sul legame tra il settore turistico e il mondo della tecnologia, la digitalizzazione in un ambito strettamente culturale è utilizzata per usufruire spazi e servizi interattivi e virtuali, per rendere tutto più accessibile ed offrire contenuti ed informazioni anche a distanza. La creazione di un mondo a portata di tutti attraverso la quale è possibile facilitare le interazioni personali e professionali, portando avanti una dimensione virtuale che riduce le distanze e rende tutto più veloce e fruibile.

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