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Questo capitolo affronta le ultime due fasi del progetto: ottimizzazione e riorganizzazione. Per affrontare la valutazione dell’efficienza economica dei servizi è stato necessario un approfondimento in merito alle varie metodologie esistenti per l’analisi delle performance e dalla produttività dei servizi pubblici. L’analisi delle performance è volta alla conoscenza dello stato di salute aziendale e della capacità dell’ azienda stessa di crerare ricchezza, al di fuori delle rappresentazioni contabili. Tale procedura è sempre più importante per comprendere le reali possibilità competitive di sviluppo dell’ azienda, attraverso la sua configurazione strategica.

La Legge 549/1995 conferisce alle Regioni autonomia finanziaria per le questioni legate al TPL, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e l’efficacia produttiva. Gli obiettivi cardine del miglioramento dell’ efficienza sono: l’unificazione delle competenze, l’assegnazione delle responsabilità finanziarie agli enti e alle imprese.

L’ottimizzazione della gestione del servizio è di fondamentale rilevanza in situazioni di crisi economica, in cui si richiede un crescente livello di innovazione nelle strutture aziendali; ciò permette alle aziende di adeguarsi ai cambiamenti del mercato. La competitività non può prescindere da un costante ed efficace controllo delle variabili tecniche per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

L’area in esame (comprensorio del Cuoio) evidenzia attraverso i dati censiti, che i principali flussi di mobilità si svolgono all’interno di brevi distanze, dove molto elevato è l’utilizzo di mezzi privati, che sono estremamente concorrenziali.

Progetto di analisi per la Riorganizzazione e Ottimizzazione della Rete di Trasporto Pubblico Locale nel Comprensorio del Cuoio

2013

Le autolinee che ottengono migliori prestazioni sono quelle finalizzate al trasporto scolastico e al collegamento conle stazioni di S. Miniato e S. Romano; proprio tali linee costituiscono il project scope.

Il costo della produzione di CPT sostenuto nell’anno 2011 risulta essere superiore di circa 1750000 euro a quello stimato con i criteri standard, con la possibilità di recupare delle risorse nell’area d’esercizio, nella manutenzione e nell’ area amministrativa. CPT risulta essere quasi obbligata a modificare i criteri per la definizione dei costi standard o altrimenti dovrà procedere ad una ristrutturazione in modo da partecipare alla gara con un’offerta economicamente conveniente.94

Quindi emerge l’opportunità per le aziende appaltatrici di riorganizzare e ottimizzare il pacchetto di servizi offerti.

L’importanza di una chiara visione del problema dell’efficienza del servizio sotto l’aspetto dei costi e delle risorse fisiche è cruciale per vari aspetti:

- verifica economica preventiva per le scelte di progetto;95 - dimensionamento delle risorse e loro allocazione; - gestione delle modifiche rispetto ai contratti di servizio; - controllo e verifica dell’equilibrio nei contratti di servizio.

Il nostro progetto prevede una fase di ottimizzazione a fronte di un’analisi strategica e di una riorganizzazione che segua i criteri relativi al miglioramento dei costi per i servizi di tpl. La Regione, infatti, dal canto suo, è riuscita a creare un modello di costi standard costruito su veicoli di grandi capacità e di categoria M196. Lo scopo è stimolare l’ottimizzazione dei costi anche con l’utilizzo di veicoli atti a soddisfare la domanda presente assicuarando al tempo stesso la minimizzazione dei costi, conciliando ciò con il risparmio di agenti inquinanti.

Proprio su questo concetto si basa la riorganizzazione prevista, la quale prevede, nelle fasce pomeridiane alcuni servizi di collegamento con i plessi

94 Per Cpt l’applicazione dei criteri standard di gara porterebbe ad un aumento delle risorse

disponibili per la gestione.

95 È andata in tale direzione la pianificazione progettuale della riorganizzazione della rete

dei servizi nel comprensorio del Cuoio.

96 I veicoli di categoria M1 sono utilizzati per servizi extraurbani di debole bassissima

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sportivi o con le frazioni. Per essi può essere più indicato un autobus di piccole dimensioni, infatti, l’utilizzo dei veicoli a 9 posti permette di abbattere i costi di investimento, di trazione e manutenzione di oltre il 50%. Questa considerazione ha posto le basi per l’obiettivo di riprogettare la struttura della rete di servizi, introducendo fattori come l’utilizzo di veicoli M1 o autovetture per il trasporto degli utenti, o predisponendo di servizi a chiamata, creati ad hoc per i passeggeri.

L’obiettivo97, invece, dell’analisi in merito all’efficienza economica è verificare la coerenza, linea per linea, del pacchetto totale dei servizi rispetto ad un coefficiente di efficienza pari al 30% dato dal rapporto ricavi/costi. Il progetto comporta una prospettica riduzione chilometrica prevista per la rete dei trasporti pubblici, passando dall’attuale totale 1.308.243km/annui a 468.115km/annui per il lotto unico e 499.126 per i servizi a «domanda debole», con una riduzione del 6%.

Il bando regionale che ha previsto una forma di finanziamento per gli investimenti intrapresi per la riorganizzazione efficace ed efficiente.

Le varie alternative che sono state presentate nella proposta di progetto sono: tagli mirati a corse poco frequentate;

potenziamento e sviluppo di percorsi già esistenti;

aumento della flessibilità del servizio con mezzi di le dimensioni ridotte.

L’idea finale proposta alle aziende è stata quella di potenziare alcune linee con collegamenti a zone industriali e/o plessi sportivi, aumentare la flessibilità con mezzi ridotti e ridurre i costi con tagli mirati.

Ciò consente di aumentare la variabilità del servizio offrendo una gamma diversificata di opzioni e di rendere flessibili ed economici i servizi prestati. Unendo le varie alternative e le diverse concezioni di servizio si è portato il progetto verso il concetto di personalizzazione del servizio. Quindi, la riprogettazione comporterà nuovi collegamenti in corse esistenti e la

97 Liberatore (2001:9) afferma che l’incremento del fatturato può avvenire attraverso i prezzi

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possibilità di utilizzare mezzi alternativi, che rivestiranno un ruolo fondamentale anche per il futuro.

La proposta di progetto per la riorganizzazione è stata fondata sul fatto che notoriamente le logiche delle aziende pubbliche non seguono esclusivamente motivazioni di natura economica, ma si basano su valutazioni politiche, sociali, culturali; quindi, non coerenti con i parametri dell’ efficienza, che i costi standard vogliono incrementare. Meglio sarebbe intendere il costo

standard in chiave politica, cioè come costo sostenibile rispetto alle risorse

disponibili. La nuova rete pensata e studiata nel progetto ha cercato di considerare e gli aspetti economici e quelli sociali.

Si è reso chiaro che molti elementi sfuggono al controllo gestionale delle aziende e tutto tende a ridursi sulla scelta della tecnica empirica adotta, che sembra dunque riproporsi come il problema politico della scelta di un livello di efficienza.

Un sistema di valutazione comprende elementi come l’analisi territoriale, l’analisi relativa alla popolazione ai servizi presenti (secondo capitolo), l’analisi della domanda (terzo capitolo), la simulazione dei vari sistemi innovativi di trasporto (si veda di seguito l’applicazione ai costi reali dei veicoli di categoria M1), la simulazione dei flussi di traffico, la stima degli impatti sociali e politici.

Il progetto elaborato ha accompagnato in tal senso il percorso delle aziende nell’individuazione della strategia più conveniente per l’assegnazione del bando ad un’unica azienda. Gli obiettivi che riguardano la fase di riorganizzazione e ottimizzazione sono stati studiati e pianificati anche da un punto di vista comunicativo. Le aziende a cui è stato presentato il progetto sono realtà medio-piccole, in cui ci sono difficoltà gestionali per il change

management intense sono state le difficoltà comunicative e di relazione con

gli operatori del settore.

standard e fornire un sussidio per le categorie meno abbietti oppure differenziare i prezzi

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